Artigiani metalmeccanici: nuovi aumenti salariali

Il giorno 21 dicembre 2023 è stata raggiunta una prima importante intesa per il rinnovo della parte salariale del CCNL Artigiani Area Meccanica (Settori Metalmeccanica, Installazione di Impianti, Autoriparazione, Orafi, Argentieri, Affini, e dalle aziende del Settore Odontotecnica, Restauro Artistico di Beni Culturali).

La trattativa per il rinnovo del contratto è ripresa dal mese di gennaio.

L’Accordo siglato prevede l‘erogazione di un “Acconto su Futuri Aumenti Contrattuali” (AFAC) pari a regime a 96 euro per il 4° livello di inquadramento (pari al 6,6% di aumento sui minimi contrattuali) da corrispondersi in due tranches: 50€ al 1° dicembre 2023, 46€ dal 1° aprile 2024.

Gli aumenti saranno riparametrati per tutti gli altri livelli, puoi verificare gli aumenti corrispondenti al tuo livello di inquadramento/comparto nelle tabelle riportate di seguito:

SETTORE METALMECCANICA E INSTALLAZIONE DI IMPIANTI

SETTORE ORAFO, ARGENTIERI E AFFINI

SETTORE ODONTOTECNICA

SETTORE RESTAURO ARTISTICO BENI CULTURALI

Rivolgiti alle sedi FIOM CGIL per verificare la tua busta paga e la corretta applicazione degli aumenti salariali.

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Part time ciclico, al via le domande per l’indennità 2023

Da lunedì 13 novembre fino al 15 dicembre sarà possibile presentare le domande per l’una tantum di 550€ per l’anno 2023 per i lavoratori e le lavoratrici in part time ciclico.

Potranno presentare la domanda per l’indennità 2023 (riferito all’attività lavorativa del 2022) le lavoratrici e i lavoratori in possesso dei requisiti richiesti: lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un rapporto di lavoro a tempo parziale che prevede periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa, e complessivamente non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane, dovuti a sospensione ciclica dell’attività. Inoltre, potranno fare domanda per l’erogazione del bonus una tantum anno 2022, riferito alle attività lavorativa 2021, le lavoratrici e i lavoratori in possesso dei requisiti richiesti che nel 2022 non avevano presentato la domanda.

Continua la vertenza per la creazione di una misura strutturale e definitiva a partire dal 2024, richiesta dalla Cgil con un emendamento alla Legge di Bilancio 2024.

Rivolgiti alle sedi territoriali Cgil, agli uffici del Patronato Inca e alla tua categoria per la presentazione della domanda.

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Gas: fine del mercato tutelato

Le indicazioni di Federconsumatori e SPI CGIL per gestirla al meglio, al riparo da rincari e abusi.

Attualmente sono ancora molti i clienti presenti nel servizio di maggior tutela nel settore del gas. Che significa? Vuol dire avere un contratto le cui regole e il cui prezzo sono fissati da Arera, l’Autorità per l’energia.

COSA CAMBIERÀ?

Dal 10 gennaio 2024 il Servizio di maggior tutela nel settore del gas sarà riservato esclusivamente ai clienti classificati come vulnerabili.
Potrebbe scattare una proroga, come chiesto da Federconsumatori e SPI, ma al momento il Governo non ha preso alcuna decisione ufficiale in tal senso.

CHI SONO I CLIENTI VULNERABILI?

  • le persone di età superiore ai 75 anni;
  • i percettori del bonus energia;
  • i disabili ai sensi dell’art.3 l. 104/92;
  • i soggetti con utenze ubicate nelle isole minori non interconnesse;
  • i soggetti con utenze ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi.

I clienti vulnerabili potranno rimanere o rientrare nel Servizio di maggior tutela che dal prossimo gennaio sarà denominato Servizio di Tutela delle Vulnerabilità.

COSA SUCCEDERÀ PER TUTTI GLI ALTRI?

I clienti “non vulnerabili” attualmente in Servizio di maggior tutela, entro il 31/12/23, dovranno sottoscrivere un contratto sul libero mercato con l’attuale o con un nuovo gestore.
L’attuale gestore proporrà (in molti casi lo sta già facendo) un contratto con “l’offerta più conveniente” presente nel proprio pacchetto commerciale. Ai clienti che non eserciteranno nessuna scelta entro la fine dell’anno, il gestore applicherà un contratto “PLACET”.

COSA È UN’OFFERTA PLACET?

Un’offerta in cui:
-le condizioni economiche (il prezzo) sono liberamente decise dal venditore e rinnovate ogni 12 mesi;
-la struttura di prezzo è stabilita dall’Autorità per l’energia ed è inderogabile;
-le condizioni contrattuali (ad esempio garanzie, rateizzazione) sono stabilite dall’Autorità e sono inderogabili

IL GESTORE DELLA MIA UTENZA DEL GAS HA INVIATO UNA LETTERA, COSA DEVO FARE?

In questi giorni i clienti stanno ricevendo dal gestore della loro utenza del gas una lettera che spiega tutte le novità stabilite da Arera (con la delibera 100/2023/R/com), relativa al passaggio al mercato libero.

  • Al cliente in servizio di tutela ma non vulnerabile il gestore propone un’offerta a prezzo variabile, la cui durata può variare da 12 a 24 mesi. Il cliente non vulnerabile può accettarla (comunicandolo al gestore seguendo le indicazioni riportate nella lettera). In alternativa può rivolgersi a un diverso gestore per sottoscrivere un contratto sul libero mercato. La vera assurdità, che Federconsumatori e SPI CGIL hanno contestato, è che le date entro le quali aderire all’offerta proposta dal gestore, indicate all’interno della lettera, in molti casi sono piuttosto ravvicinate e in quasi tutti i casi sono antecedenti la data dell’abolizione ufficiale del mercato tutelato (10 gennaio 2024)
  • Per il cliente in servizio di tutela ma vulnerabile non è necessario passare al mercato libero, potrà rimanere nel Servizio di Tutela delle Vulnerabilità, oppure potrà rientrarvi se attualmente si trova sul libero mercato. Se il cliente è vulnerabile per età anagrafica o perché percettore di bonus sociale per rimanere in servizio di tutela non è necessaria alcuna comunicazione: si permane in automatico; per rientrare nel mercato tutelato va effettuata espressa richiesta. Se il cliente è vulnerabile per disabilità per rimanere in servizio di tutela deve comunicarlo allegando la documentazione che attesti la condizione di disabilità.

QUAL È LA SCELTA MIGLIORE?

Non è facile dare indicazioni in questa fase, ma proviamo a farlo invitando i cittadini, in caso di dubbi, a rivolgersi agli sportelli Federconsumatori e SPI CGIL.

Per i clienti vulnerabili la scelta più opportuna è rappresentata dalla permanenza e dal rientro nel servizio di tutela (Servizio di tutela delle vulnerabilità) per ragioni di prezzo e di cautela.

Per i clienti non vulnerabili attualmente in tutela la scelta in generale più utile è quella di accettare (ma guardarsi comunque in giro è doveroso!!) l’offerta contenuta nella lettera definita come la più conveniente. Il contratto PLACET applicato in automatico probabilmente sarà più costoso.

NOTA IMPORTANTE!

Ci sono tantissimi clienti, vulnerabili e non vulnerabili, che hanno un contratto a mercato libero a prezzo fisso. Ci sono altissime probabilità che tali clienti stiano pagando prezzi molto alti e fuori mercato. Il consiglio urgente è di fare controllare la bolletta e orientarsi verso contratti a prezzo variabile o, se ci sono le condizioni, rientrare nel servizio di tutela.

GLI SPORTELLI FEDERCONSUMATORI E LE LEGHE SPI SONO A VOSTRA DISPOSIZIONE, ANCHE PER EVENTUALE SUPPORTO NELLA CONSULTAZIONE DEL PORTALE OFFERTE ( www.ilportaleofferte.it ).

ENERGIA ELETTRICA

NON VI AFFRETTATE, NÉ LASCIATEVI CONVINCERE DA OPERATORI INSISTENTI CHE VI PROPONGONO OFFERTE SUL LIBERO MERCATO DELL’ENERGIA ELETTRICA MINACCIANDO DISTACCHI DI FORNITURA: IL PASSAGGIO EFFETTIVO AVVERRA’ AD APRILE 2024, SALVO ULTERIORI PROROGHE!

Incontro pubblico promosso dalla Federconsumatori di Pesaro e Urbino sulla fine del mercato tutelato
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2023 – Ambito Territoriale Sociale 7 – Bando per contributi a sostegno del caregiver familiare

Destinatari degli interventi sono i caregiver familiari: “la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, (o nei casi indicati dall’art. 33 comma 3 legge 5 febbraio 1992 n.140 anche entro il terzo grado), che a causa di malattia, infermità o disabilità anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 5 febbraio 1992 n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento.

Entità del contributo € 1.200,00

Scadenza presentazione domande: ore 12:00 di lunedì 16 ottobre 2023

Torna alla pagina della contrattazione sociale

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Salviamo la sanità marchigiana!

Manifestazione regionale
ore 9.00

Corteo Manifestazione in Piazza IV Novembre – Concentramento in Piazza Cavour

Il Servizio Sanitario Regionale delle Marche è in grande difficoltà e i suoi gravi problemi sono sotto gli occhi di tutti

Visite specialistiche e prestazioni diagnostiche inaccessibili per le liste d’attesa infinite. Soluzioni? O il privato o rinunciare a curarsi.

Caos nel pronto soccorso e per questo si ricorre alle Cooperative dei Medici.

Mancano Medici, Infermieri e Operatori socio sanitari in qualsiasi settore, specie quello Medicina Generale.

Personale sfiancato da turni massacranti e ripetuti; senza ferie e riposo adeguato; mal ricompensato per i rischi e lo stress dell’emergenza pandemica.

Servizi di Prevenzione sottodimensionati, specie nell’area salute e sicurezza sul lavoro.

Assistenza Territoriale e Servizi dei Distretti ai minimi termini: anziani, persone con disabilità con disturbi mentali spesso lasciati soli.

Cure domiciliari inadeguate e non integrate con l’Assistenza domiciliare erogata dai Comuni.

Rette carissime nelle strutture residenziali socio sanitarie, specie quelle per anziani.

Rete ospedaliera regionale frammentata, disomogenea e poco efficiente: i cittadini cercano soluzioni fuori Regione, con costi elevati per il sistema marchigiano.

Servizi di Emergenza – Urgenza sottodimensionati, specie nelle Aree Interne.

Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità senza un chiaro progetto di sviluppo.


A quasi tre anni dall’insediamento della Giunta regionale, non uno di questi problemi è stato affrontato e risolto.

IN COMPENSO

La riforma del Servizio Sanitario Regionale approvata con la legge 19-2022 va a rilento generando confusione e incertezza.

La proposta di Piano Socio Sanitario che la Giunta ha approvato è insoddisfacente: non dettaglia obiettivi, azioni e tempi di finalizzazione.

Per CGIL CISL UIL delle Marche, queste sono le PRIORITÀ da affrontare

Ridurre la mobilità passiva recuperando risorse per potenziare l’offerta pubblica di servizi, a partire dalle aree più critiche.

Contenere i tempi di attesa riorganizzando il CUP regionale e rendendo più trasparenti le attività in libera professione.

Riordinare la Rete ospedaliera e le reti cliniche approvando Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali più efficienti ed omogenei su scala territoriale.

Aumentare le risorse per la Prevenzione e per l’Assistenza Territoriale

Progettare il rafforzamento dei Distretti Sanitari con Case ed Ospedali di Comunità supportate da infermieri di famiglia/comunità.

Investire nelle strutture residenziali e semi-residenziali socio sanitarie – a partire da quelle per anziani non autosufficienti – e nelle Cure domiciliari integrate con i Servizi di Assistenza Domiciliare dei Comuni.

Finanziare il fondo di solidarietà per aiutare anziani, disabili e persone con disturbi mentali nelle strutture socio sanitarie.

Dare impulso alla Medicina di genere, alla Medicina d’iniziativa, alla Teleassistenza e alla Telemedicina.

Allineare i confini dei Distretti e degli Ambiti Territoriali Sociali, in modo da rendere più fluida l’integrazione socio sanitaria.

Stabilizzare tutto il personale precario delle Aziende Sanitarie regionali.

All’indifferenza della Regione rispetto a queste proposte, CGIL CISL UIL Marche rispondono con un percorso di MOBILITAZIONE

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