Inviato a tutti i Sindaci dei comuni e al Presidente della Provincia il documento di CGIL CISL UIL provinciali con le proposte per i bilanci 2015 e per lo sviluppo locale. Tutti i temi e le richieste sono all’insegna dell’equità nella tassazione locale, delle azioni comuni per l’uscita dalla crisi e a sostegno delle fasce deboli, della lotta all’illegalità e all’evasione fiscale e per lo sviluppo locale.

Segreterie e Coordinamenti Provinciali di Pesaro Urbino

Logo_cgil_cisl_uilDocumento di CGIL CISL UIL provinciali per il confronto con i comuni sui Bilanci 2015 per lo sviluppo locale e per le azioni e gli interventi per fronteggiare la crisi.

Ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Pesaro Urbino

Al Presidente della Provincia

La crisi economica del nostro territorio provinciale sta ancora producendo i suoi effetti negativi sulla struttura produttiva locale e sulla condizione di vita delle persone. Allo stesso modo le politiche di tagli indiscriminati alla spesa pubblica, riconfermati dalla Legge di Stabilità per il 2015 rischiano di comporre un mix pericoloso e dannoso per gli effetti che hanno già prodotto e produrranno sulla vita quotidiana delle persone e sulla capacità del sistema degli Enti Locali dicontinuare a garantire i servizi erogati sin qui.

Per questo, non da ora, riteniamo necessario riproporre, per un confronto pratico e costruttivo con voi, alcuni punti che consideriamo fondamentali per:

– garantire politiche pubbliche, a partire dall’impostazione dei bilanci del 2015, improntate al criterio dell’equità, della redistribuzione dei redditi e delle opportunità, garantendo ogni possibile intreccio virtuoso tra politiche sociali e politiche attive per il lavoro.

– Continuare e dare forza ad un’azione di contrasto agli sprechi e nella direzione di garantire una maggiore efficienza dei servizi e dell’agire della pubblica amministrazione in tutte le sue forme.

– Sviluppare un confronto, coinvolgendo tutte le parti sociali e con il sistema delle autonomie locali, singole, in rete ed associate, del nostro territorio, compreso l’Ente Provincia, sui temi dello sviluppo economico del nostro territorio con particolare riferimento all’utilizzo della programmazione 2020 dei Fondi Europei sulla base degli obiettivi definiti nel POR Marche.

Per queste ragioni, Vi chiediamo di aprire un confronto su due livelli:

AI SINGOLI COMUNI chiediamo:

Di predisporre, previo confronto, Bilanci Preventivi 2015 che:

– siano tesi alla salvaguardia dei livelli complessivi dei servizi sociali, socio-sanitari ed educativi erogati dagli Enti, con particolare riferimento ai servizi in convenzione e/o in appalto, a tutela dei lavoratori coinvolti e della qualità/quantità dei servizi erogati.

– Garantiscano l’invarianza complessiva della pressione tributaria e rendano praticabile una sua maggiore progressività, sia per l’addizionale Irpef sia per l’utilizzo dello strumento del nuovo ISEE (possibilmente lineare) sui servizi erogati sia singolarmente che in maniera associata. Su quest’ultimo tema (ISEE) chiediamo l’avvio di un immediato confronto per affrontare le problematiche applicative e gli effetti prodotti dal nuovo sistema in vigore dal 2015.

– Sulla IUC, nonostante i caratteri di profonda iniquità e tutti i problemi che almeno per quest’anno temiamo non vengano affrontati, garantire nei regolamenti comunali tutti quegli interventi capaci di dare maggiore progressività ed equità dell’imposizione. In particolare chiediamo l’introduzione dell’Isee per ottenere le detrazioni Tasi (ad oggi applicata solo da 4 Comuni su 59).

 

– Garantire ed aumentare il sostegno agli interventi anticrisi per fronteggiare le crescenti difficoltà dei singoli e delle loro famiglie colpiti dalla crisi, anche sperimentando interventi integrati tra politiche sociali e politiche attive per il lavoro. Come a voi noto l’intervento del Fondo Anticrisi della Provincia che dal 2009 ha aiutato migliaia di famiglie colpite dalla crisi nel pagamento delle utenze di acqua e rifiuti è terminato. Chiediamo di farvi parte attiva preso le Aziende Multiservizi Pubbliche affinché nei rispettivi Bilanci Preventivi siano stanziate somme da dedicare, con regolamenti condivisi sul modello di quelli già adottati per il Fondo della Provincia, a Fondi Anticrisi possibilmente gestiti a livello di Ambito Sociale.

– Spingere l’acceleratore in direzione della gestione associata dei servizi secondo l’impostazione degli Ambiti Territoriali Ottimali, per estendere i servizi, qualificarli, valorizzare risorse e professionalità interne, facendosi parte attiva nella promozione dei processo aggregativi, anche di fusione tra enti.

– Impostare una seria e continuativa lotta all’elusione e all’evasione fiscale, stipulando patti fiscali territoriali, coinvolgendo tutti gli organismi addetti, a partire dall’Agenzia delle Entrate, possibilmente in forma associata per valorizzare al meglio le professionalità esistenti e quelle che andranno formate in tale senso.

– Indirizzare la spesa pubblica per investimenti e servizi, pur tra le difficoltà dei tagli e dei vincoli del patto di stabilità verso la creazione di opportunità di lavoro per il territorio nella direzione di una sua riqualificazione e valorizzazione.

Ai comuni associati (ATS, UNIONI, l’Ente Provincia e tutte le altre forme associative previste dalle norme anche per la gestione dei servizi pubblici locali, a partire da acqua e rifiuti):

Chiediamo di:

– Aprire tavoli di confronto che consentano di avviare con determinazione un processo aggregativo degli enti verso l’obiettivo indicato anche dalla stessa Conferenza delle AA.AAL. Provinciali e ora assunto dalla Regione, e cioè quello di individuare nei 6 ATS del nostro territorio il livello ottimale di gestione associata dei servizi. Recuperando in questo senso i ritardi accumulati, evitando processi, al contrario, disgregativi delle realtà esistenti, e avviando un percorso di studi di fattibilità atti a porre le condizioni per l’avvio del processo (vedi Unione dei Comuni del San Bartolo e del Foglia)

– Aprire un confronto sui processi di aggregazione in tema di servizi pubblici locali, con le Aziende Multiservizi del territorio, affinché, a partire dal confronto sui piani industriali e dalla programmazione degli investimenti e delle tariffe degli AA.TT.OO. Di acqua e rifiuti, si vada in direzione di una ottimizzazione dei servizi erogati sul territorio e di un piano di investimenti che sappia cogliere anche tutte le opportunità occupazionali e di sviluppo sostenibile insite in questi settori.

– In nome della promozione della legalità in tutti i settori dell’agire pubblico e dell’economia locale e per costituire una rete di buone pratiche per il settore degli appalti pubblici di opere e servizi, avviare un confronto che giunga alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa su queste tematiche almeno a livello di Ambito Territoriale. In particolare occorre costituire una rete di garanzie pubbliche contro gli appalti al massimo ribasso, per l’affermazione della clausola sociale, per un serrato controllo contro il rischio infiltrazioni della criminalità organizzata, privilegiando la riduzione delle stazioni appaltanti e le centrali uniche dicommittenza, così come previsto dalla legge.

Pesaro, Febbraio 2015.

Info:

Sedi Provinciali di CGIL CISL UIL Pesaro Urbino

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