CGIL: i numeri dei congressi di categoria provinciali

Nella foto il congresso dello Spi Cgil provinciale

Pesaro, 21 dicembre – Con il congresso del sindacato pensionati Cgil (Spi) di martedì 20 dicembre che ha visto la conferma della segretaria generale Lilli Gargamelli, si conclude la “maratona” congressuale delle categorie CGIL della provincia di Pesaro e Urbino in vista del congresso confederale che si terrà a Pesaro il 12 e 13 gennaio.

Sono quasi 11.000 i lavoratori e le lavoratrici coinvolti nelle oltre 600 assemblee di base che si sono svolte negli ultimi mesi in tutto il territorio.

Sono 16, in totale, i congressi delle categorie provinciali, compresi quelli delle leghe Spi di Pesaro, Urbino, Fano e Fossombrone mentre la Fisac Cgil (la categoria dei lavoratori del credito) terrà suo congresso il 10 gennaio prossimo.

Al termine delle assise, le assemblee generali di Filcams (lavoratoridel commercio e del terziario) di Nidil (lavoratori precari) e della Funzione Pubblica hanno eletto i nuovi segretari generali che sono, rispettivamente, Roberto Fiscaletti, Andrea Orazi e Davide Del Fattore.

Oltre a Lilli Gargamelli, sono stati riconfermati i segretari generali della Filctem (chimici, vetro, elettrici e tessile) Andrea Piccolo, della Flai (lavoratori del settore agro-alimentare) Giovanna Gennarini, della Fiom (metalmeccanici) Fabrizio Bassotti,  della Filt (sindacato trasporti) Luca Polenta, della Fillea (legno-edilizia) Giuseppe Lograno, della Slc (settore della comunicazione) Francesco Nalli e della Flc (il sindacato della scuola) Tuscia Sonzini

L’appuntamento è dunque per il 12 e 13 gennaio a Pesaro con il congresso confederale provinciale mentre il XIX congresso della Cgil nazionale si terrà a Rimini dal 15 al 18 marzo 2023.  

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Filt Cgil: il futuro del trasporto pubblico passa attraverso forti investimenti

L’intervento del segretario generale Filt Cgil Pesaro Urbino Luca Polenta

PESARO, 8 aprile 2022 – “Sul futuro della mobilità, in particolare del trasporto pubblico locale, come sindacato trasporti CGIL, oltre alla tutela dei lavoratori del settore, siamo consapevoli che l’inflazione e in particolare i costi spropositati di energia, gas, carburante, influiscono direttamente anche nel trasporto e sembrano allontanare più che mai la svolta “green” chiesta dall’Europa.

A nostro parere serve una scelta coraggiosa da parte della politica; una scelta che deve prevedere immediati investimenti per dare risposte ai cittadini attraverso maggiori servizi per la mobilità collettiva.

Serve incrementare il numero di corse e non ridurre i servizi tornando di fatto ai tempi della pre – pandemia.  Infatti le corse aggiuntive dovute all’emergenza Covid sono state cancellate in tutta la regione.

Sappiamo bene che mentre si parla di “economia di guerra” e di prospettive preoccupanti sulla riduzione di materie prime come il carburante e sull’aumento esponenziale dei costi dovuti sia alla speculazione sia alla guerra in Ucraina, l’investimento nel trasporto pubblico va fatto incentivando l’utilizzo del mezzo pubblico sia su gomma che su ferro.

Un servizio migliore per i cittadini deve essere un servizio capillare e frequente, con una ottimale velocità di trasferimento ma per ottenerlo vanno implementate le corsie preferenziali in modo che il mezzo pubblico non rimanga in colonna dietro alle vetture private. Soltanto in questo modo si possono incentivare i cittadini a lasciare l’auto a casa e spostarsi con i mezzi pubblici.

Oltre agli investimenti per noi sarebbe efficace l’introduzione di tariffe agevolate per tutti i cittadini, ben sapendo che ciò richiede ulteriori risorse economiche necessarie ad evitare il super affollamento dei mezzi nelle ore di punta come due anni fa circa. Come sindacato inoltre siamo favorevoli ad un programma di servizi integrato tra tutte le aziende dei bacini della nostra regione, che preveda interscambi e un piano che coinvolga anche il trasporto ferroviario, dal momento che ci siamo impegnati per un nuovo “green new deal” indispensabile anche in questi tempi attraversati dall’orrore della guerra.

L’ arretramento della ferrovia costituisce una occasione da non perdere per il territorio pesarese e non solo, perché darebbe la possibilità di portare maggiore attività lungo la dorsale adriatica ad oggi poco utilizzata, creando condizioni che favoriscano  la possibilità di sviluppo alle aziende del territorio, la possibilità di  creare nuovi posti di lavoro e conquistare  anche attraverso infrastrutture fondamentali nella regione come  il porto e l’aeroporto di Ancona  un ruolo fondamentale per tutto il centro Italia”.

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La crisi del sistema trasporti e le condizioni dei lavoratori

L’analisi del segretario generale FILT CGIL Pesaro Urbino Luca Polenta

PESARO, 17 febbraio 2022 – “Il sistema dei trasporti e della logistica, al pari di quello della sanità ha retto, nelle fasi più critiche della pandemia, soprattutto grazie al fondamentale contributo delle lavoratrici e dei lavoratori del settore che responsabilmente hanno sempre svolto il loro lavoro, anche mettendo a rischio la propria incolumità.

Il caro vita le bollette di luce gas oltre il prezzo alle stelle dei carburanti sta mettendo in grande difficoltà tanti cittadini e tanti i lavoratori.

Gli autoferrotranvieri della Regione Marche che hanno lavorato duramente in questi anni di pandemia per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini oggi sono alle prese non solo con il caro bollette ma anche con un contratto nazionale di lavoro scaduto da oltre 3 anni, e di conseguenza una perdita di potere d’acquisto va ricordato che in alcuni casi ci sono indennità ferme al 1976, non è più possibile andare avanti cosi.

Purtroppo la Regione Marche è la penultima nella ripartizione del fondo nazionale trasporti ed ha il corrispettivo chilometrico più basso d’Italia, con queste risorse non si va distante serve un intervento importante ed urgente che migliori la situazione delle risorse per Trasporto Pubblico Locale.

Serve un piano di rilancio del trasporto pubblico più capillare e di qualità ed una politica che incentivi l’uso del mezzo pubblico a discapito del mezzo privato, più corsie preferenziali per un servizio più efficace, altrimenti è inutile parlare di Green Mobility se un mezzo pubblico rimane incolonnato dietro le vetture private per diverso tempo.

Chiediamo alla Regione Marche di intervenire rapidamente su tutti questi temi altrimenti andremo incontro a grosse difficoltà occupazionali, già oggi la mancanza di autisti, più volte denunciata dalle stesse Associazioni datoriali, trova le sue cause nelle basse condizioni salariali e le tante responsabilità oltre i costi delle patenti e delle abitazioni che si aggirano attorno ai 4000 euro.

Nel settore merci logistica non va affatto meglio anzi, ci sono dei lavoratori che rischiano di rimanere a casa per via del caro carburante, in alcuni casi i dipendenti vengono messi in cassa integrazione altre ditte stanno pensando di licenziare.

Un settore quello della logistica che grazie al grande lavoro fatto dai camionisti, dai magazzinieri, dai spedizionieri e da tutto l’indotto, hanno garantito a tutti i cittadini l’approvvigionamento delle merci, dei medicinali dei generi alimentari durante tutto questo periodo bruttissimo di pandemia.

Noi non ci stiamo: è ora di intervenire con sostegni importanti alle famiglie ai lavoratori al settore”.

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Lavoratori ex Tundo senza paga: l’appello della Filt Cgil al Comune di Pesaro

Gli autisti della ex Tundo in una situazione drammatica: l’appello della Filt Cgil al Comune di Pesaro per velocizzare i pagamenti

Pesaro, 10 dicembre 2021- Sarà un Natale molto amaro per circa 40 famiglie del personale scuolabus della ex Tundo.

“Nonostante l’impegno di pagare in surroga gli stipendi degli ex dipendenti Tundo che il Comune di Pesaro si era assunto e garantito – spiega il segretario del sindacato trasporti della Cgil Luca Polenta – queste persone ad oggi hanno percepito soltanto la Naspi (sussidio di disoccupazione) del mese di agosto.

Questi lavoratori pur senza stipendio hanno continuato a lavorare, ma non possono più andare avanti così. Gli aumenti delle tariffe di gas, luce e acqua e il Natale alle porte, hanno reso insostenibili le condizioni di questi lavoratori”.

Chiediamo all’amministrazione comunale di mantenere quanto promesso e garantito ai lavoratori, che in questo momento si sentono “presi in giro”. Noi chiediamo all’amministrazione comunale di velocizzare i pagamenti: lo stipendio di settembre subito e poi quello di ottobre.

 E’ profondamente ingiusto che 40 famiglie si ritrovino sul lastrico per una scelta fatta dalle amministrazioni locali di aggiudicare al massimo ribasso appalti di importanti servizi pubblici, facendo ricadere gli effetti “prevedibili” di tali scelte sulla pelle dei lavoratori. I lavoratori sono stanchi di aspettare, vogliono ciò che spetta loro di diritto e non sono più in grado di continuare a lavorare così”.

Il nostro appello al Comune non deve cadere nel vuoto. Ci rivolgiamo anche all’opinione pubblica affinché le promesse siano mantenute. Per i lavoratori della ex Tundo la pazienza è finita: chiediamo che si provveda subito con i pagamenti o saremo costretti a mettere in atto tutte le azioni di protesta che la legge ci consente”.

Luca Polenta

Segretario generale Filt Cgil Pesaro Urbino

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La Rsu Autolinee Bucci al Prefetto: “Siamo vittime di violente aggressioni, non possiamo lavorare in sicurezza”

L’appello dei lavoratori della Bucci Autolinee al Prefetto di Pesaro e Urbino  per denunciare le condizioni di insicurezza, gli assalti verbali, i danneggiamenti dei mezzi e le minacce con pistole ad aria compressa

PESARO, 12 novembre 2021 – La rappresentanza sindacale unitaria delle Auolinee Bucci, insieme alle organizzazioni di categoria FILT Cgil e FIT Cisl, hanno inviato una lettera al Prefetto e ai dirigenti di Autolinee Bucci e Adriabus per segnalare episodi molto gravi per la sicurezza degli addetti. E per chiedere provvedimenti urgenti.

“Episodi di particolare gravità, già segnalati, che si ripetono ormai in maniera sistematica su alcune linee durante lo svolgimento quotidiano del loro lavoro – si legge nella lettera-.

Una segnalazione riguarda la corsa “Linea Verde” in partenza da Urbino alle ore 19:05 nella quale tutte le sere, ed in particolar modo il sabato, ci troviamo sistematicamente a dover intervenire per chiedere ad un gruppo di ragazzi residenti a S. Angelo in Vado – Bivio Peglio ed Urbania, che poi trasloca nella linea 15 diretta a Lamoli, di mantenere un comportamento rispettoso nei confronti degli altri passeggeri e di noi stessi autisti, pregandoli di indossare la mascherina, di non urlare e di non mangiare e bere all’interno dell’autobus. Ma trovandoci soli, otteniamo l’effetto contrario con il gruppo che ne approfitta per amplificare il disagio. Ogni volta che ci permettiamo di controllare i titoli di viaggio, di chiedere di indossare correttamente la mascherina o di stare composti al proprio posto senza appoggiare i piedi sui sedili, di non disturbare con il loro atteggiamento il viaggio degli altri clienti, non abbiamo nessun risultato anzi, spesso e volentieri, otteniamo l’effetto contrario. E’ capitato anche che ci siano stati danneggiamenti ai mezzi (per i quali abbiamo sporto denuncia contro ignoti. A volte siamo stati costretti anche ad interpellare la forza pubblica, ma i risultati sono stati inconsistenti o addirittura negativi visto che mai è stata presa posizione verso queste persone. Questo fatto ha contribuito ad aumentare la loro arroganza, si sentono quasi “intoccabili”.

Un’altra segnalazione riguarda la corsa “Linea Verde” in partenza da Pesaro per Urbino alle ore 20, dove un altro gruppo di giovani presumibilmente residenti nelle zone di Montecchio-Morciola-Gallo di Petriano, in barba a tutte le regole di decoro e di rispetto, si permette di fare sull’autobus tutto ciò che vuole, arrivando a minacciare l’autista ogni qualvolta chieda loro di comportarsi in maniera civile.

Si porta a conoscenza, inoltre, che la linea verde con partenza da Pesaro delle ore 13, presso la fermata  Guido D’Arezzo alle 13:04, si è venuta a creare una situazione ingestibile per l’operatore d’esercizio dovuto  al sovraffollamento di utenti di cui la maggior parte studenti. Questi ultimi pur avendo la possibilità di usufruire di mezzi in supporto alla linea già sul posto, non prendono in considerazione le direttive dell’operatore in rispetto alle normative COVID 19 ,pretendendo di salire anche in sovrannumero, sganciando dispositivi di sicurezza, minacciosi verso lo stesso operatore, e creando notevoli disagi alla viabilità.

Da diverso tempo cerchiamo tutti noi di fare il possibile, ma la situazione sta diventando insostenibile.

Il culmine si è raggiunto il 2 Novembre scorso sulla tratta in partenza da Bivio Borzaga delle 19.15 quando l’autista si “è permesso” di controllare il titolo di viaggio di uno di questi ragazzi ricevendo delle invettive verbali. Durante il viaggio, essendo l’autobus dotato di telecamera interna posizionata con

 inquadratura sull’ultima fila di sedili, il conducente si accorgeva che uno di questi ragazzi era in possesso di una pistola. Immediatamente si è messo in contatto con i Carabinieri, ma questi non avendo a disposizione una pattuglia sul posto, giungevano alla fermata di Urbania dopo che il ragazzo era sceso e quindi senza la possibilità di controllare l’arma. Dopo che l’autobus è ripartito, giunto nella circonvallazione di Urbania, lo stesso ragazzo di prima puntava la pistola verso il conducente esplodendo poi un colpo.

 Fortunatamente si trattava di pistola ad aria compressa. Sicuramente lo stato d’animo dell’autista ne ha risentito (non poteva sapere se l’arma fosse vera o altro), con problemi nel proseguimento del viaggio; un collega lo ha raggiunto e ha terminato il servizio.

Considerando che questi episodi stanno purtroppo diventando di “routine” e alla luce dei fatti il loro comportamento sta diventando sempre più offensivo (in virtù del fatto che sono consapevoli che non verranno in nessun modo perseguiti), noi autisti non riusciamo più a svolgere il servizio in tranquillità come la guida richiede e ci sentiamo sempre più minacciati.

Chiediamo l’intervento delle autorità preposte affinché questi episodi finiscano al più presto”.

RSU Autolinee Bucci

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Fano: bene i lavori di asfaltatura ma c’è ancora tanto da fare

Nota del segretario generale FILT CGIL Pesaro e Urbino Luca Polenta

FANO, 28 settembre 2021  – La segreteria provinciale Filt CGIL assieme ai lavoratori del trasporto pubblico locale vogliono segnalare che, nonostante le nostre comunicazioni fatte nei mesi scorsi inerenti ai lavori di asfaltatura necessari su vie trafficate da migliaia di veicoli e autobus, non sono stati ancora fatti.

Tra le vie segnalate vi ricordiamo: via Campanella, via Soncino, via Einaudi, viale Piceno, via Veneto e alcuni tratti di via Roma, solo per citarne alcune alle quali si aggiungono anche le vie Dei Condotti, via della Tombaccia, via Fanella, via IV Novembre.

Siamo contenti delle importanti risorse stanziate dall’amministrazione comunale per provvedere alla sistemazione della rotatoria di via Campanella per i lavori di asfaltatura e per tutti gli interventi previsti per garantire la sicurezza dei cittadini, ma chiediamo anche di mettere in programma il rifacimento dell’asfalto nelle vie segnalate per garantire maggiore sicurezza a lavoratori e cittadini e migliorare la viabilità di Fano”.

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La Tundo continua a non pagare regolarmente i propri dipendenti

Il segretario generale Filt Cgil Pesaro Urbino Luca Polenta: siamo pronti a mobilitarci

Pesaro, 30 agosto 2021 – “Purtroppo nonostante la richiesta di pagamento in surroga del 27 luglio 2021 la società Tundo (l’azienda con sede a Lecce che gestisce il trasporto scolastico in 6 Comuni della provincia), continua a non pagare i propri dipendenti, alcuni dei quali ad oggi non hanno percepito lo stipendio di giugno 2021 e il Tfr.
Il mancato intervento risolutivo dei Comuni della provincia di Pesaro acuisce inevitabilmente il malcontento generale. 
Crediamo di essere giunti ad un punto di non ritorno.
Impossibile immaginare una ripresa del servizio scuolabus senza ripercussioni negative.

La FILT CGIL si attiverà per vedere riconosciuti i pieni diritti dei lavoratori senza escludere iniziative di mobilitazione già da settembre”

Luca Polenta

Segretario generale Filt Cgil Pesaro Urbino

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Filt Cgil: ritardi nella costruzione della rotatoria di via Campanella traffico congestionato

Nota del segretario generale Luca Polenta sulla viabilità a Fano

FANO, 23 giugno 2021 –  La segretaria provinciale FILT CGIL assieme ai lavoratori del trasporto pubblico locale denuncia che a distanza di un anno dall’approvazione del progetto definitivo della rotatoria di via Campanella a Fano, non è stato fatto nulla: i lavori non sono iniziati e ci risulta che non è stata indetta nemmeno la gara di appalto per l’assegnazione dei lavori.

 L’opera è molto importante e attesa da anni sia per migliorare la circolazione di tutto il traffico locale sia per rendere più veloce il servizio della linea 2 urbana.

La linea in questione è la spina dorsale del servizio urbano della citta poiché collega il centro citta ai quartieri di S.Orso e Bellocchi dove si trova il “ Fano Center”.

La mancata realizzazione della rotatoria e di conseguenza l’allungamento del percorso ha ripercussioni sull’orario di tutte le linee dei bus e gli autisti, per recuperare il ritardo sono talvolta costretti ad aumentare la velocità dei mezzi con gravi rischi per la sicurezza.

Auspichiamo pertanto che si proceda rapidamente alla costruzione dell’opera e mettere fine a un disagio che va avanti da troppo tempo.  

Per quanto riguarda i lavori di asfaltatura di alcune vie cittadine che abbiamo sollecitato e segnalato, finora,  a parte l’annuncio dell’inizio lavori, essi non sono ancora iniziati; i lavori di asfaltatura necessari su vie trafficate da migliaia di veicoli, autobus compresi. Tra queste: via Campanella, via Soncino, via Einaudi, viale Piceno, via Veneto e alcuni

tratti di via Roma, solo per citarne alcune.

Per garantire maggiore sicurezza a lavoratori e cittadini intendiamo sollecitare l’avvio dei lavori che da troppo tempo aspettano di essere realizzati senza i quali non si possono  migliorare il traffico e la viabilità di Fano.

Luca Polenta

Segretario generale Filt Cgil Pesaro Urbino

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Sindacati a Adriabus: più sicurezza per i lavoratori del Tpl

PESARO, 19 maggio 2021 –  Le numerose richieste di salute e sicurezza dei sindacati dei trasporti dei lavoratori e lavoratrici si sono concentrate in una mail sottoscritta da 5 sigle sindacali: le organizzazioni di categoria Cgil Cisl e Uil, oltre a Ugl e Faisa-Cisal e inviata questa mattina a Adriabus e al Prefetto Vittorio Lapolla  che presto lascerà la Prefettura di Pesaro e Urbino.

“Le segreterie provinciali e regionali FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – FAISA CISAL – UGL FNA  – si legge –  vogliono evidenziare l’ennesima aggressione avvenuta ai danni di un collega mentre faceva mansioni di verifica e controllo per conto di Adriabus.

In questi anni le aggressioni ai danni dei colleghi si sono succedute per vari motivi dalla verifica del titolo di viaggio, alla richiesta di rispettare le regole all’interno dei mezzi come l’utilizzo della mascherina, distanziamento e altro.

Chiediamo ancora una volta al consorzio Adriabus che si attivi immediatamente per tutelare al meglio i dipendenti, e con la presente lettera formuliamo alcune proposte:

  • istallare in ogni autobus videocamere a circuito chiuso in modo da tutelare e provare a prevenire eventuali aggressioni;
  • dotare immediatamente i verificatori di body cam;
  • mandare i verificatori ad espletare le proprie mansioni a squadre di almeno 3 persone ogni giorno;
  • stipulare una assicurazione legale – civile a tutela dei dipendenti (qualora non ci fosse), ed un regolamento chiaro con il quale il lavoratore vittima di aggressione sappia come agire, precisando a chi rivolgersi e in cosa è tutelato dall’azienda.

Auspichiamo un incontro urgente con quanti in indirizzo per concretizzare iniziative a salvaguardia dei lavoratori, una apertura di un tavolo di coordinamento per la sicurezza tra le Forze dell’Ordine, Adriabus e le organizzazioni sindacali, nel quale proporre ulteriori suggerimenti per raggiungere l’obbiettivo comune di garantire maggiore sicurezza a tutti cittadini e operatori delle aziende di TPL.

Con l’occasione vogliamo salutare e ringraziare il Prefetto di Pesaro Urbino per il grande lavoro, per la grande disponibilità e sensibilità dimostrata in tutti questi anni”.

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Autolinee Bucci, la Filt Cgil è il primo sindacato

PESARO, 21 APRILE 2021 – La Filt Cgil Pesaro Urbino esprime la propria soddisfazione per il risultato ottenuto ieri nelle elezioni della Rsu di Autolinee Bucci. 

Sono 35 i voti ottenuti dal sindacato trasporti  della Cgil che ha potuto eleggere due delegati della rappresentanza sindacale unitaria mentre la Cisl con 12 voti ottenuti ha eletto un componente.

“Vogliamo ringraziare i lavoratori e le lavoratrici per questo importante risultato – scrive la Filt Pesaro Urbino – che ha premiato anzitutto il lavoro di squadra che abbiamo sempre svolto e l’impegno dei nostri

delegati. Abbiamo affrontato tante situazioni complesse. Ma grazie alla forza della nuova rappresentanza cercheremo sempre di migliorare e di lavorare assieme perché è solo attraverso il dialogo costante e la determinazione che si ottengono risultati concreti positivi”.

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