Conerobus Spa cerca personale

La Conerobus Spa di Ancona (in via Bocconi 35 telefono 071.2837411 – fax 0721.2837433)    ha aperto una graduatoria per l’assunzione di “operatore qualificato di ufficio” e un’altra graduatoria di lavoratori di contratto di apprendistato a tempo pieno o part- time per il conseguimento del profilo professionale di “operatore di esercizio”.

Per tutte le informazioni leggere i bandi in allegato

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Addetti scuolabus, disattesi gli impegni della Tundo e dei Comuni

Filt CGIL: costretti a proclamare lo sciopero e l’interruzione del servizio

PESARO, 27 novembre 2020 – La Filt CGIL Pesaro e Urbino denuncia ancora una volta la difficile situazione dei lavoratori della “Tundo”, l’azienda che svolge il servizio scuolabus per i Comuni di Pesaro, Fano, Fermignano, Monteciccardo, Petriano e Vallefoglia.

I dipendenti, infatti, sono ancora in attesa dello stipendio di ottobre 2020, di una parte della tredicesima, dell’intera quattordicesima mensilità oltre al pagamento delle ferie, dei permessi non goduti, del Tfr e degli straordinari di ottobre 2018.

“Abbiamo già segnalato la situazione all’Ispettorato del Lavoro e ai Comuni appaltanti –scrive la Filt -. Il 19 ottobre scorso dopo aver dichiarato lo stato agitazione, siamo stati ricevuti in prefettura.

Durante quella riunione, nella sede di palazzo Ducale a Pesaro, l’azienda ha assunto impegni formali quali: pagare gli arretrati in due tranche (una il 6 novembre e l’altra il 13 novembre), e il pagamento dello stipendio di ottobre entro il 20 novembre. Tutti questi impegni però sono stati totalmente disattesi.

Sempre in quella riunione, i Comuni si sono dichiarati disponibili a effettuare il ‘pagamento in surroga’ entro il mese di novembre, nel caso in cui la Tundo non avesse rispettato gli impegni.

Nonostante l’azienda non abbia mantenuto gli impegni stiamo riscontrando ritardi anche da parte dei Comuni nel dare seguito al pagamento in surroga (mancano soltanto tre giorni alla fine di novembre) e questa ulteriore incertezza contribuisce ad aggravare le difficoltà economiche dei lavoratori”.

Per il segretario provinciale della Filt Cgil Luca Polenta: “è importante rilevare che alcuni dipendenti sono stati costretti a vendere la propria auto e altri beni per poter arrivare a fine mese. La situazione – aggiunge – non può continuare così.

I dipendenti stanno anche valutando l’ipotesi di rinunciare al rinnovo del contratto di lavoro con la Tundo in scadenza il 15 dicembre prossimo perché stanchi di dover lavorare senza essere pagati regolarmente.

Gli effetti di questa decisione ricadrebbero anche sulle famiglie degli scolari che si vedrebbero privare di un servizio essenziale per i loro figli.

Il problema peggiora di giorno in giorno – aggiunge il segretario Filt – e per cercare di risolverlo abbiamo chiesto anche l’intervento della Regione e dell’assessore competente senza però ottenere alcuna convocazione.

La situazione per i lavoratori non può continuare in queste condizioni e se non arriveranno risultati concreti saremo costretti a proclamare lo sciopero e a interrompere il servizio”.

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Servizio scuolabus, la Filt Cgil denuncia gravi inadempienze per il personale della Tundo

Pesaro, 30 settembre 2020 – Nel corso di un’assemblea sindacale dei dipendenti della “Tundo” (la ditta appaltatrice del servizio scuolabus nei Comuni di Pesaro, Fano, Petriano, Fermignano, Vallefoglia e Monteccicardo), sono emerse gravi inadempienze economiche e dei diritti dei lavoratori che la Filt Cgil denuncia, in un comunicato, firmato da Luca Polenta, segretario generale provinciale della Filt Cgil Pesaro e Urbino e dalla Rsa.

“I lavoratori che prestano il servizio scuolabus in questi Comuni – scrive – ad oggi NON hanno percepito parte della tredicesima mensilità, non hanno ottenuto il pagamento della quattordicesima, le ferie, i permessi non goduti e il Tfr. A questo si aggiungono la mancata consegna delle buste paga di marzo, aprile, maggio e giugno.
La Filt Cgil già dal 1° settembre ha segnalato tali inadempienze sia all’Ispettorato del lavoro sia ai Comuni interessati.

“Ad eccezione di Pesaro e Vallefoglia – precisa Luca Polenta – nessuno degli altri Comuni si è premurato di svolgere alcuna verifica. Il dubbio è che a queste amministrazioni locali non interessino affatto le questioni dei lavoratori che operano nell’appalto scuolabus del loro territorio.
Per noi è invece è necessaria e urgente.

I dipendenti della TUNDO, che opera in appalto nei Comuni citati, da marzo sono stati posti in cassa integrazione, a causa della pandemia dovuta al coronavirus, percependo importi che vanno dai 200 euro ad un massimo di 700 euro; sono chiare a tutti le gravi difficoltà economiche che queste lavoratrici e lavoratori stanno affrontando.

Per la FILT CGIL PESARO URBINO è necessario un intervento da parte di tutti i Comuni, non solo Pesaro e Vallefoglia, per verificare le inadempienze retributive sofferte dai lavoratori e procedere rapidamente a sanare le spettanze economiche da parte dall’azienda.

Qualora la Tundo non intervenga in tempi rapidi la Filt Cgil chiede che si proceda immediatamente con la procedura del pagamento in surroga da parte degli enti locali coinvolti”.

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Roberto Rossini: “gli autisti non sono dotati di super poteri”

TPL /Intervento del segretario generale Cgil in polemica con le assessore comunali Ceccarelli e Morotti.

PESARO, 7 settembre 2020 – Sul trasporto degli alunni in vista della apertura imminente delle scuole, nei giorni scorsi, è intervenuto, con un comunicato, il segretario della la Filt Cgil provinciale Luca Polenta chiedendo un confronto sul tema della sicurezza dei lavoratori e degli utenti.

Oggi, sulla questione, prende posizione anche il segretario generale della Cgil Pesaro Urbino Roberto Rossini, sostenendo che la Cgil non può esimersi dall’esprimere un forte disappunto in merito a quanto dichiarato alla stampa dalle assessore comunali Ceccarelli (servizi educativi) e Morotti (trasporti).

“A meno che non si pensi che gli autisti siano dotati di ‘super poteri’ – scrive Roberto Rossini – credere che mentre sono alla guida possano individuare e controllare chi indossa o meno la mascherina, vigilare sul rispetto delle distanze durante la corsa, sui comportamenti tanto più se si è in presenza di minori e negli orari dove maggiormente si concentrano, è improbabile se non impossibile. Più che liquidare il tema della necessità di personale aggiuntivo a bordo del mezzo, con poche parole e oltretutto imprecise, sarebbe stato meglio assumersi l’onere di organizzare a livello provinciale quel tavolo di confronto tra le parti che abbiamo chiesto da tempo. Inoltre le richieste del sindacato di categoria Filt non contemplano ‘un controllore su ogni mezzo’ ma l’istituzione della figura di uno steward a bordo, nelle corse di maggiore affluenza”.

Rossini aggiunge che: “non si può in nessun modo scaricare la responsabilità di ciò che accade sui mezzi al conducente ma a coloro che non prendono provvedimenti per prevenire potenziali pericoli di contagio”.

“Il conducente del bus – ribadisce la Filt Cgil – deve concentrarsi sulla guida e non fare lo sceriffo regolando il numero delle persone che possono salire, contando le persone che salgono e scendono, e garantire il limite di capienza che verrà indicato in ogni mezzo dall’azienda.

Vorremmo portare un esempio che si potrebbe verificare dove l’autista ad una fermata si trovi a scegliere tra un gruppo di persone chi sale e chi rimane a terra per raggiungimento di limite di carico, cosa succede se si tratta poi di minori? Di chi è la responsabilità? Di chi è la responsabilità se all’interno del mezzo non viene rispettata la distanza si sicurezza? Di chi è la responsabilità se i passeggeri si tolgono la mascherina? Chi stabilisce chi deve scende dal mezzo se si è superato il numero massimo?

Secondo noi l’autista deve pensare alla conduzione del mezzo, al rispetto del codice della strada per garantire l’incolumità dei passeggeri e dei cittadini che circolano su strada.

“La sicurezza dei trasportati per noi è una priorità –conclude la Filt Cgil – ogni cittadino che sia minorenne o maggiorenne, che si muove con i mezzi pubblici per lavoro, per studio, o per andare a passeggio, deve avere la certezza di viaggiare in massima sicurezza”.

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Filt Cgil: massima sicurezza anche per gli addetti al trasporto scolastico

Nota del segretario generale Filt Cgil Pesaro Urbino Luca Polenta: senza garanzie sulla sicurezza siamo pronti alla mobilitazione

Pesaro, 4 settembre 2020 – Le incognite sulla riapertura delle scuole il 14 settembre prossimo coinvolgono anche il trasporto scolastico e la sicurezza di autisti e studenti.

Il segretario provinciale della Filt Cgil Pesaro e Urbino Luca Polenta, dopo l’incontro di Cgil Cisl e Uil Marche con l’assessore regionale ai Trasporti, dichiara che il tema va discusso anche a livello provinciale per stabilire in quali condizioni debba ripartire il servizio scuolabus.

“La competenza pur essendo regionale – spiega il segretario Filt – richiede che in tutte le province si mettano in pratica gli accordi raggiunti. Ogni territorio ha le proprie peculiarità per questo chiediamo un coinvolgimento e un confronto anche a livello provinciale.

Durante l’incontro tra Regione e Cgil Cisl Uil Marche abbiamo presentato diverse richieste, tra le quali: la garanzia del distanziamento dell’autista attraverso posti guida separati con cabina chiusa e dove non presente continuare come previsto dall’ultima ordinanza regionale ovvero porta anteriore chiusa e prime file di sedili alle spalle dell’autista chiuse con catenella.

Abbiamo chiesto di introdurre la figura dello steward obbligatoria nelle corse dove c’è molta affluenza, in modo che il conducente si debba solo occupare della conduzione del mezzo mentre il collega dovrà regolare il numero delle persone a bordo, vigilare sull’utilizzo dei presidi obbligatori, ricordando però che nessuna responsabilità dovrà ricadere su autista e steward.

Il servizio su gomma deve essere più coordinato tra i vari vettori di TPL, con coincidenze tra vettori anche di altri bacini in modo da garantire un servizio funzionale all’utenza e che il coordinamento avvenga anche con il servizio ferroviario, il quale potrebbe alleggerire il carico sulle lunghe percorrenze dei bus, prevedendo uno scambio sincronizzato alla stazione ferro gomma e viceversa.

Ci è stato risposto che per far fronte alla carenza dei mezzi, le aziende potranno utilizzare le vetture da noleggio come previsto dal documento del ministero dei Trasporti, e se non fosse sufficiente, si potrà richiedere il subappalto per le corse di supplemento.

Su questo punto ci siamo detti d’accordo nel favorire l’occupazione dei colleghi delle ditte di noleggio che oggi sono ancora in cassa integrazione, purché avvenga con delle regole chiare stringenti: nel rispetto delle regole in modo da garantire lavoro e salario equi evitando il dumping sociale.

La Regione ha ribadito che le risorse ci sono visto lo stanziamento di diversi milioni di euro per il TPL sia da parte della Regione Marche che da parte del Governo.

Considerato il documento del MIT datato 1 settembre 2020 che stabilisce l’aumento della capienza dei mezzi fino al 80% il servizio scolastico partirà il 14 settembre e in corso d’opera verranno apportati correttivi necessari per far fronte ad eventuali difficoltà che verranno riscontrate nei primi giorni di scuola.

“Nei prossimi giorni – conclude il segretario Filt Cgil – è previsto un altro incontro in Regione ma noi chiediamo un confronto a livello provinciale e se le misure di sicurezza non verranno applicate siamo pronti a una mobilitazione degli addetti senza escludere altre forme di protesta più incisive”.

Luca Polenta

Segretario generale Filt Cgil Pesaro e Urbino

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La “fase 2” nel trasporto pubblico locale

PESARO,8 maggio 2020 – A pochi giorni dalla cosiddetta fase 2, anche nel trasporto pubblico locale le riaperture si accompagnano al tema della salute e sicurezza sia dei lavoratori che degli utenti. Su quali siano le norme principali di garanzia e il quadro generale della situazione, interviene con una nota il segretario generale della Filt Cgil Pesaro e Urbino Luca Polenta.

“L’avvio della parziale riapertura di fabbriche e di altre attività commerciali incide inevitabilmente sull’aumento del numero di cittadini che escono dopo un lungo e obbligato periodo di quarantena. Molte persone – scrive – tornano a utilizzare i mezzi pubblici di trasporto che nonostante la pandemia ha continuato sempre a funzionare anche senza i riflettori accesi sul fondamentale lavoro svolto dagli addetti.

Le regole sul distanziamento si possono e si devono applicare. Il rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza sia per gli utenti sia per gli addetti garantiscono una situazione generale controllabile e l’autobus un mezzo sicuro.

E’ dunque fondamentale l’applicazione delle normative nazionali e regionali sulla sicurezza di tutti i mezzi, treni compresi.

Sulle vetture devono essere identificati i posti in cui stazionare e dove questo non è possibile. Tali indicazioni devono essere semplici e soprattutto chiare se vogliamo che siano adeguatamente rispettate.

Nel nostro settore – continua – le principali norme sono quella del distanziamento, della sanificazione, disinfezione e della pulizia. Sono norme di buon senso: lavare spesso le mani, usare gel disinfettanti e utilizzare le mascherine obbligatoriamente per tutti anche a terra in prossimità delle fermate degli autobus e delle stazioni.

Nel trasporto pubblico inoltre sono obbligatori box chiusi a garanzia della salute degli autisti
e l’accesso degli utenti regolato a seconda della tipologia del mezzo.

Per evitare il sovraffollamento dei passeggeri rispettando il numero dei trasportati consentiti, le aziende devono prevedere corse supplementari.

A sostegno dell’utenza abbiamo chiesto l’utilizzo del secondo agente a bordo con il compito di assistere la clientela, dare informazioni e coordinare eventuali supplementi come stabilito dalla Regione nella ordinanza n.29 del 5 maggio.

Su questo tema abbiamo apprezzato l’atteggiamento della Regione Marche che si è dimostrata attenta ai problemi della sicurezza stabilendo con l’ordinanza del 5 maggio un buon punto di partenza; l’ufficio trasporti inoltre, si è detto disponibile a migliorarla man mano che emergeranno nuove difficoltà.

Non abbiamo lavoratori più a rischio di altri: ogni settore ha le sue difficoltà e peculiarità.
Sia che si tratti di trasporto merci, persone o magazzino, serve applicare le regole ed attivare il comitato sulla sicurezza aziendale che deve vigilare sulla corretta applicazione del protocollo.
Per la Cgil la costituzione e le indicazioni dei comitati sono essenziali e per questo il sindacato si è battuto con molta determinazione.

Come già detto, la Regione ha dato un importante contributo per ottenere buoni risultati sulla sicurezza offrendo la possibilità alle organizzazioni sindacali di partecipare attivamente al dibattito per la stesura dell’ordinanza e tenendo nel debito conto alcune nostre osservazioni e richieste. Sono indicazioni che anche diverse aziende locali del Tpl hanno fatto proprie.
E’ senza dubbio un fatto positivo alcune aziende nella provincia di Pesaro Urbino abbiano accolto le nostre richieste avanzate in sede regionale sulla cui applicazione continueremo a vigilare.
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Il coronavirus ha prodotto anche un conflitto di competenze e una confusione non di poco
conto dettata dalla necessità e dal desiderio di ripartire e uscire da questa emergenza ma la fretta a volte fa commettere errori; per noi è importante rimediare e coordinarsi preventivamente nell’interesse e per il bene di tutti.

Decisivi saranno lo scaglionamento delle entrate e delle uscite dai luoghi di lavoro e la probabile riapertura delle scuole a settembre prossimo.
Stiamo lavorando per assicurare l’accortezza necessaria che consentirà di trasportare
gli utenti nella massima condizione di sicurezza possibile, attraverso supplementi di corse o nuovi servizi.

Noi crediamo che nonostante le gravi difficoltà indotte dalla pandemia, per uscire dalla grave crisi sia necessario incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, salvaguardando e rilanciando l’occupazione”.

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Le PEC delle Categorie della CGIL

Da oggi potete trovare le PEC della CGIL e delle Categorie confederate nell’area contatti delle loro pagine, ma per comodità ve le elenchiamo tutte anche qui:

CGIL – cdlt@pec.cgilpesaro.it

FILCAMS – filcamspesaro@pec.it

FILCTEM – filctempesaro@pec.it

FILLEA – filleapesaro@pec.it

FILT – filtcgilpesaro@pec.it

FIOM – pesaro.fiom@pec.it

FLAI – flaipesaro@pec.it

FLC – pesaro@pec.flcgil.it

FUNZIONE PUBBLICA – funzionepubblica@pec.cgilpesaro.it

NIDIL – nidilpesaro@pec.it

SLC – slcpesaro@pec.it

Ufficio Vertenze e Legali, Pesaro – pesaro.vertenze@pec.cgilpesaro.it

Ufficio Vertenze e Legali, Fano – fano.vertenze@pec.cgilpesaro.it

Ufficio Vertenze e Legali, Urbino – urbino.vertenze@pec.cgilpesaro.it

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Ennesima aggressione al personale di Adriabus

Luca Polenta (Filt): “Episodio grave, chiediamo più controlli”

PESARO – Sabato scorso, otto febbraio, nelle vicinanze di Carpegna (località Bronzo di Mercatale), due controllori che stavano svolgendo il proprio lavoro di verifica titoli di viaggio (sulla linea 45), intorno alle 14:00, si sono imbattuti in un ragazzo sprovvisto del regolare biglietto, il quale, alla richiesta di fornire le generalità, ha dato in escandescenza con spintoni, invettive e sputi a uno dei controllori. Poi il giovane ha raggiunto la porta di uscita e si è dileguato.
Al momento non è stata sporta denuncia ma per il segretario della Filt Cgil Pesaro Urbino Luca Polenta si tratta di “Un altro episodio grave nei confronti dei lavoratori che si somma ai numerosi episodi dei mesi scorsi, nonostante gli sforzi messi in campo dal Prefetto e dalle forze dell’ordine attraverso controlli mirati e serrati volti a prevenire e reprimere questo episodi”.

La FILT CGIL chiede ad Adriabus di aumentare il personale di verifica anche al sabato in modo da garantire maggiore sicurezza ai dipendenti nello svolgimento delle loro funzioni soprattutto nelle linee più a rischio che la Filt ha spesso segnalato.
“Il problema è molto sentito – aggiunge il segretario Filt – poiché il grave fenomeno delle aggressioni è diventato una vera emergenza sociale nazionale, per tutti gli operatori front line, siano essi conducenti di autobus o personale di bordo, addetti alla verifica dei titoli di viaggio o alla vendita e assistenza dei clienti. Abbiamo rivendicato la necessità di definire uno standard di strumenti per contrastare e contenere il fenomeno delle aggressioni a tutela dei viaggiatori e delle lavoratrici e dei lavoratori del TPL- prosegue- attivando un tavolo di confronto con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, proponendo degli allestimenti per garantire livelli minimi di sicurezza sugli autobus.
La FILT CGIL, inoltre, ritiene necessaria una adeguata protezione del posto guida attraverso porte anti-sfondamento, sistemi di chiamata di emergenza, video sorveglianza a circuito chiuso, dotazione di rilevamento satellitare su tutti i mezzi”.

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Aggressioni autisti bus: porte antisfondamento e videosorveglianza sui mezzi

La proposta della Filt Cgil che denuncia gravi problemi di sicurezza per gli autisti e parla di “situazione insostenibile”

Filt Cgil Marche e Filt Pesaro Urbino denunciano il moltiplicarsi   ovunque delle aggressioni ai danni di autisti e, in generale, di addetti alla vendita e alla verifica dei titoli di viaggio: l’ultimo episodio si è registrato ad Ancona alcuni giorni fa. Una situazione insostenibile per la Filt Cgil che, la scorsa settimana, proprio sulla questione della sicurezza ha avuto un incontro con il Prefetto di Ancona. “Per evitare il ripetersi di certi fenomeni- dichiara Luca Polenta, della segreteria regionale Filt Cgil Marche e segretario generale Filt Pesaro Urbino –  proponiamo un’adeguata protezione del posto guida con porte antisfondamento, sistemi di chiamata di emergenza, video sorveglianza a circuito chiuso su tutti i bus e dotazione di rilevamento satellitare su tutti i mezzi della regione”.

Tali misure, secondo la Filt Cgil, “vanno nella direzione di una maggiore sicurezza per chi lavora o viaggia sugli autobus di tutto il territorio”. Il sindacato comunque continuerà a monitorare la situazione sollecitando anche l’intervento delle forze dell’ordine.

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FILT Cgil Pesaro Urbino: “I soldi stanziati della Regione sono un buon primo passo ma la strada è ancora lunga”

Trasporto pubblico locale/Il commento del Segretario generale Filt Cgil Pesaro Urbino Luca Polenta: “Ringraziamo la Regione Marche ma ribadiamo che i lavoratori effettueranno solo le fermate con l’apposita segnaletica”. Ancora da sciogliere il nodo delle retromarce pericolose: appello alle aziende

LA FILT CGIL Pesaro e Urbino esprime soddisfazione per il risultato ottenuto a seguito di numerose segnalazioni fatte assieme alle altre organizzazioni sindacali grazie alle quali la Regione Marche ha stanziato delle risorse.

“Sono un primo passo molto importante – scrive il segretario generale Filt Cgil Pesaro Urbino Luca Polenta – per iniziare un lungo cammino di sistemazione delle fermate, ma la strada è ancora molto lunga visto lo stato di trascuratezza accumulato negli anni in cui versano moltissime delle fermate del trasporto pubblico locale.

Nei giorni scorsi si è tenuto un primo incontro con la Regione Marche, l’Associazione dei comuni (ANCI), quella delle Provincie (UPI) e ANAS per evidenziare i problemi e ribadire che la responsabilità della mancanza di idonea segnaletica prevista dal codice della strada e quindi i relativi problemi di sicurezza non possono essere scaricati assolutamente sul buonsenso dei lavoratori del TPL.

“Ricordiamo ancora una volta – dichiara il Segretario – che laddove si effettua una fermata priva di segnaletica verticale il lavoratore rischia di incappare in sanzioni previste dal Codice della strada oltre ai problemi di sicurezza precedentemente segnalati.

Un altro problema del quale si è discusso riguarda i rischi che comportano le manovre di retromarcia che ogni giorno gli autisti sono obbligati a fare con gli autobus in alcune zone del territorio perché nella linea sono previste pericolose inversioni di marcia in punti particolari della tratta.

“Fino ad oggi solo il buonsenso dei lavoratori ha permesso il regolare svolgimento del servizio rischiando in proprio – aggiunge – ma ad oggi dobbiamo tener conto del nuovo reato di omicidio stradale introdotto poco tempo fa il quale prevede che chi provoca per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette anni, non si può andare avanti cosi ma servono soluzioni come modifiche dei percorsi che evitano tali manovre o in alternativa personale a terra che consenta la manovra in assoluta sicurezza.

Abbiamo più volte segnalato questi problemi alle istituzioni perché non riteniamo giusto che i lavoratori del trasporto pubblico locale continuino a prendersi responsabilità che a nostro parere spettano ad altri.Noi vogliamo un servizio efficiente puntuale sicuro per tutti, nel rispetto delle norme, un servizio che viene incentivato e promosso dalle istituzioni e accessibile a tutti i cittadini.

“Ringraziamo la Regione Marche per le risorse stanziate – conclude –  ma ribadiamo la nostra posizione: i lavoratori del trasporto pubblico effettueranno solo le fermate con l’apposita segnaletica verticale prevista dal codice della strada e nel rispetto del regolamento viaggiatori redatto dalla Regione Marche. Inoltre chiediamo alle aziende del trasporto pubblico locale di intervenire subito sulla questione delle pericolose manovra di retromarcia”.

 

 

 

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