Il 25 Aprile a Parchiule nei luoghi della Resistenza e in nome della pace

La commemorazione è organizzata da Spi Cgil , Comune di Borgo Pace e  Anpi

Pesaro, 21 aprile 2022 –  Il Sindacato pensionati della Cgil di Pesaro Urbino, insieme al Comune di Borgo Pace, alla sezione “Valmetauro” e provinciale dell’Anpi, organizzano la ricorrenza del 25 Aprile presso il monumento della Resistenza di Parchiule.

Il programma per la Festa della Liberazione 2022 prevede la commemorazione dei partigiani caduti nella battaglia di Parchiule, l’ultima battaglia partigiana per la liberazione della provincia, prima dello sfondamento della Linea Gotica.

Il monumento sorge ai piedi dell’Alpe della Luna e in un lato reca la scritta: “Queste pietre slave sulla nostra terra ricordano due popoli che trovarono fratellanza amore libertà vincendo l’odio della guerra”

Sarà per tutti un’occasione per ricordare i caduti di allora, sapendo che la libertà e la democrazia non sono affatto scontate, ma vanno conquistate tutti i giorni e la guerra in Ucraina ce lo sta dimostrando con tutto il carico di morte, orrore, violenza e devastazione che pensavamo non potesse più accadere.  

Le immagini del conflitto in Ucraina sono tutti i giorni sotto i nostri occhi e ci ricordano che la guerra  deve essere ripudiata così come prescrive l’articolo 11 della nostra Costituzione.

La commemorazione inizierà alle 10.30, con il saluto della sindaca di Borgo Pace Romina Pierantoni, della segretaria generale Spi Cgil provinciale Loredana Longhin e il saluto del presidente della sezione Anpi Valmetauro   Marcello Fagioli.

Interverranno anche Paolo Giovannini, docente di Storia Contemporanea all’Università di Camerino e per le conclusioni ci sarà Francesco Palaia, responsabile delle politiche della Memoria per lo SPI CGIL nazionale.

Gli intermezzi musicali verranno eseguiti dal coro “Bella Ciao” dello Spi Pesaro Urbino.

In questi luoghi, popoli di paesi e di culture diverse, combatterono insieme per conquistare pace, libertà e democrazia.

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L’Asilo del Porto, un modello di welfare che nasceva dal basso

La presentazione mercoledì 17 novembre alle 16 nella chiesa di Santa Maria del Gonfalone a Fano

FANO, 16 novembre 2021 –  Mercoledì 17 novembre, nella chiesa di Santa Maria del Gonfalone, in via Rinalducci, alle ore 16, Cgil e Spi, in collaborazione con il Comune di Fano, presentano, assieme alle autrici Luciana Agostinelli e Mariella Leonardi la ricerca dal titolo “L’asilo del Porto”.

“Noi della CGIL e dello SPI abbiamo incontrato le due ricercatrici (che autonomamente hanno deciso di condurre la ricerca) perché stavamo lavorando sulla storia e memoria del porto fanese, degli uomini e delle donne che – in mare e sulla terra ferma – hanno duramente lavorato per mantenere la famiglia e far crescere i figli – spiegano Cgil e Spi -.

Conoscere le due ricercatrici e il loro lavoro di ricerca è stato davvero una fortuna: a fianco del mare, della pesca, delle reti da riparare, della filanda e delle filandaie abbiamo potuto considerare anche un esempio importante e antico di welfare.

 Già alla fine dell’ 800 i bambini della zona più marginale della città, il  porto, potevano frequentare una scuola; un “Asilo” che era su misura anche delle mamme filandaie, dei loro  orari di lavoro; un “Asilo” per tutti, che non lasciava a casa chi non riusciva a pagare la retta, un “Asilo” dove i pasti consumati a scuola erano preziosi non solo per i bambini delle famiglie più povere; un “Asilo” che costruiva in ognuno, partendo al momento giusto, la capacità di stare insieme agli altri con la propria identità personale.

Noi, oggi, stiamo attraversando una fase terribile, dove anche il mare è oppresso dal nostro modo di vivere; dove il nostro modo di vivere sociale è improvvisamente negato da altri organismi viventi. Abbiamo bisogno di produrre cultura nuova, visioni condivise, forme di cooperazione solidale. L’Asilo   del Porto che nasce dal basso, come tipico esempio di welfare locale, ci aiuta senz’altro a cercare e trovare soluzioni nuove. Ci aiuta a riconoscere i limiti del welfare esistente indagando con accuratezza i bisogni reali degli uomini e delle donne che vivono nelle comunità locali.

Se oggi Luciana Agostinelli e Marinella Leonardi – tra eventi, turismo, food, beach e yacht – trovano interessante ricostruire la storia dell’”Asilo del Porto”, allora possiamo tirare un respiro di sollievo:       siamo sulla strada giusta. Percorriamola con gli atti della iniziativa sociale (la solidarietà praticata)    e politica (l’Asilo del Porto” sembra la prima materializzazione di “Fano città dei bambini”); ci porterà   lavoro e sviluppo corretto e, con essi, convivenza di qualità, libertà e giustizia. La nostra solidità anche economica sarà – come sempre – intimamente legata alle qualità sociali che sapremo costruire”.

All’iniziativa, che verrà tramessa in diretta streaming sulla pagina Fb della Cgil Pesaro e Urbino, interverrà per un saluto il sindaco di Fano Massimo Seri, per l’introduzione la segretaria generale Spi Cgil provinciale Loredana Longhin, le autrici del volume Luciana Agostinelli e Marinella Leonardi, Fausto Antonioni del Movimento di cooperazione educativa, Angela Genova ricercatrice dell’Università di Urbino, l’esperto di politiche sociali Giovanni Santarelli e per le conclusioni la parola a Daniela Barbaresi, segretaria generale della Cgil Marche.

Silvia Cascioli, segretaria confederale della Cgil provinciale modera il dibattito.

Durante l’incontro ci saranno anche i cori di “Canta che ti passa” dello Spi, diretto dai maestri Giovanna Donini e Tomas Facchini.

E’ richiesto il Green Pass

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Cgil, l’ultimo saluto a Rino Bonini e Angelo Cecchini

Una giornata di lutto, di ricordi e di dolore. La Cgil di Pesaro e Urbino, la Flc e il sindacato pensionati piangono la scomparsa dei compagni Rino Bonini, fanese, e Angelo Cecchini, storica colonna del sindacato scuola.

Rino Bonini (nella foto)era un compagno molto riservato, un po’ schivo, ma sempre disponibile ad aiutare e a collaborare con il sindacato fino a quando le forze glielo hanno consentito. Era molto attivo soprattutto nella cura del Progetto Memoria dello Spi Cgil.

“Ho conosciuto Rino tanto tempo fa – ha ricordato Loredana Longhin, segretaria Spi – ero appena entrata alla Cgil e benchè mi sembrasse molto introverso, ho scoperto che era una persona molto genrosa, forse introversa, ma disponibile. Lo voglio ringraziare e salutare a nome dello Spi e della Cgil”.

Rino Bonini riposa al Cimitero dell’Ulivo dove questa mattina si è svolto il funerale civile.

La Flc Cgil e la Cgil si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Angelo Cecchini, insegnante di storia e italiano, amatissimo dai suoi studenti.

“Angelo – ricorda Tuscia Sonzini segretaria della Flc – ha posto le basi del sindacato scuola a Pesaro promuovendo innumerevoli progetti, tra i quali: “Adotta un monumento”. Era un divulgatore di cultura che ha sempre agito con altissima professionalità, correttezza, trasparenza e passione nei valori della Cgil che aveva voluto rappresentare all’interno dell’Istituto ‘Dante Alighieri”

“Oggi ci uniamo per l’ultimo saluto a Rino e ad Angelo, due compagni che hanno sempre creduto nei valori della Cgil, ha detto il segretario generale Cgil Roberto Rossini– che non dimenticheremo perchè quei valori ci hanno unito e ci uniranno per per sempre”.

Alle famiglie di Rino Bonini e Angelo Cecchini esprimiamo le nostre più sentite condoglianze

Pesaro, 23 ottobre 2021

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“Abbiamo ancora bisogno del 25 Aprile e del Primo Maggio”

Le iniziative della Cgil e dello Spi Pesaro Urbino per la Festa della Liberazione e dei Lavoratori

PESARO, 23 Aprile 2020 – La Cgil Pesaro e Urbino in occasione del 25 Aprile e del Primo Maggio ha realizzato un video curato dal responsabile del “Progetto Memoria” Giuliano Giampaoli, gli storici Luciana Agostinelli e Marco Labbate e i videomakers Sonia Zanelli e Diego Pozzi.

A questo si aggiunge una originale versione di Bella Ciao prodotta dal Sindacato Pensionati Spi Cgil con la collaborazione dell’Anpi Valmetauro e il Comune di Fermignano.

“Nei giorni che viviamo in isolamento rigoroso viene esaltato il bisogno di una socialità positiva, che affermi il valore della vita, di ogni singola persona, e della comunità con cui può vivere – si legge in una nota -.
Abbiamo ancora bisogno del 25 aprile, festa della libertà; e del 1 Maggio, festa della unità solidale del mondo del lavoro.

In questo video vogliamo ricordare due vicende particolari che meritano di essere consolidate, conosciute e discusse nella memoria dei lavoratori e di ogni cittadino.
Le battaglie operaie nella fonderia Montecatini di Pesaro, già durante il fascismo, battaglie che riempiono di orgoglio gli operai pesaresi e italiani. Perché gli operai d’Italia possono dirlo a voce alta: noi l’abbiamo fatto, contro i fascisti e anche contro i nazisti! Abbiamo visto nascere, abbiamo aiutato a crescere le radici della democrazia di un intero popolo. Questo valore troviamo ancora nel pinnacolo alto della Galleria dei Fonditori.

La costruzione di un welfare che vuole garantire diritti a tutti, innanzi tutto alle persone più deboli: 1874, a Fano, nel quartiere più marginale della città, nasce l’”Asilo del Porto”, il primo esempio di scuola pubblica per l’infanzia, con la “refezione” gratuita, con orari su misura delle mogli dei pescatori, che solo nel tardo pomeriggio uscivano dal pesante lavoro in filanda. Alla fine del ‘900 la CGIL intera si propose di costruire una gerarchia: gli interessi possono essere anche appannaggio dei più forti; ma il sindacato dei diritti si misura prima di tutto con i più deboli; e questo vogliamo essere nel mondo moderno delle disuguaglianze crescenti. Come a Fano nel 1874.

Le pensionate e i pensionati hanno cantato insieme, ognuno dalla propria casa, con qualche giovane di rinforzo e anche giovani straniere.

Hanno cantato Bella Ciao, come oggi canta in tutto il mondo chi è mosso da solidarietà, attenzione per gli altri. L’hanno cantata anche per quegli italiani che invece temono le semplici parole della canzone partigiana, perché forse restano affezionati a un’Italia che è stata oppressiva, fondata sul razzismo, concessa alla occupazione straniera, martoriata da una guerra voluta con entusiasmo dalla dittatura.

Noi cantiamo Bella ciao per quella patria che tornava alla libertà, alla ricerca della giustizia, alla democrazia, alla pace; cantiamo per la patria che dovrà trovare in quei valori la via d’usciti dalla grande crisi in corso.

Tiziana Gasparini e Anna Tagliabue hanno cantato per noi l’Inno dei lavoratori con le parole di Turati e la musica di Amintore Galli garibaldino e marchigiano di Talamello.

“Siamo il sindacato guidato per decenni da un uomo mite – concludono -, che si faceva amare e non temere. Siamo sempre il sindacato di Di Vittorio, ferito sull’altipiano di Asiago nel’16, assediato nel ‘22 nella Camera del Lavoro di Bari dagli squadristi in armi, espatriato in Francia, combattente nella difesa di Madrid nel ’37, a Guadalajara, con il Battaglione degli antifascisti italiani intitolato a Garibaldi, italiani che fermarono le camicie nere italiane mandate da Mussolini in appoggio ai generali golpisti; e protagonista infine della Resistenza, che per lui terminò con la liberazione di Roma pochi giorni dopo aver firmato con Bruno Buozzi il “Patto di Roma”, l’atto di nascita del nuovo sindacato dell’Italia democratica. Questa pratica di rigore e di impegno, quei valori lungamente difesi noi vogliamo ancora tenere in vita”.

Entrambi i video verranno diffusi online sabato prossimo 25 Aprile nel sito web della Cgil www.cgilpesaro.it e sulla pagina Fb del sindacato.

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