Pensioni 2022 vigenti nella provincia di Pesaro e Urbino

Dati Inps elaborati da Ires Cgil Marche (escluse le gestioni dei lavoratori pubblici)

Pesaro, 5 maggio 2022 – Sono 117 mila le prestazioni pensionistiche e assistenziali attualmente erogate dall’INPS nella provincia di Pesaro Urbino, e di queste 61 mila sono le pensioni di vecchiaia (pari al 51,9% del totale), 9 mila sono le pensioni di invalidità (7,7%), 22 mila le pensioni ai superstiti (18,9%), quasi 4 mila le pensioni/assegni sociali (3,3%) e 21 mila sono le prestazioni a invalidi civili (18,3%). E’ quanto emerge dai dati dell’INPS sulle pensioni vigenti nel 2022 (escluse le gestioni dei lavoratori pubblici), elaborati dall’IRES CGIL Marche.

Dal 2018 il numero delle pensioni complessivamente erogate nella provincia è diminuito del 2,8%, pari a circa 2 mila prestazioni in meno.

L’importo medio mensile delle pensioni vigenti nella provincia di Pesaro Urbino è di 837 euro lordi, con valori medi che variano dai 1.115 euro delle pensioni di vecchiaia ai 429 euro delle pensioni e assegni sociali.
L’importo medio delle pensioni di vecchiaia nella provincia è il più alto delle Marche (42 euro mensili in più della media regionale) ma di molto inferiore a quello nazionale ( -171 euro lordi).
Significativa è la differenza tra uomini e donne relativamente all’importo della pensione di vecchiaia: se i primi percepiscono 1.387 euro lordi, le donne arrivano a 775 euro, pertanto queste ricevono mediamente 612 euro in meno ogni mese (-44,1% rispetto agli uomini).

Nella provincia di Pesaro Urbino oltre 74 mila prestazioni pensionistiche, pari al 63,1% del totale, sono inferiori a 750 euro al mese: dunque, 2 pensionati su 3 percepiscono un importo che non consente loro di superare la soglia della povertà. Anche da questo punto di vista si confermano notevoli differenze di genere: gli uomini con pensioni fino a 750 euro sono il 43% del totale, mentre per le donne tale percentuale sale al 78,3%.

Per Loredana Longhin, segretaria generale Spi provinciale: “Da questo quadro emerge in maniera chiara quanto la situazione che vivono le pensionate sia difficile, soprattutto per quelle che sono sole, che vivono le difficoltà più pesanti per l’inflazione che galoppa in tutti i settori quotidiani, dalla luce, al gas, ai prodotti alimentari fino ai farmaci”.
Per questo è necessario lavorare per colmare questo divario di genere, e la prima cosa che chiediamo è il riconoscimento del lavoro di cura perché molte donne hanno svolto compiti e mansioni di importanza fondamentale per la famiglia e per la società ma questo sacrificio non è riconosciuto a livello previdenziale. Fino a che il divario economico fra pensionati e pensionate sarà di questo tenore, vivremo discriminazioni inaccettabili anche nell’ambito della terza e della quarta età.
Infine, il decreto aiuti che ha stanziato 200 euro ai lavoratori e pensionati sotto i 35 mila euro è una boccata d’ossigeno anche se insufficiente a contrastare con efficacia la crescita dell’inflazione. Tuttavia, è positivo che il governo abbia finalmente compreso che la fascia di reddito da sostenere è quella sotto i 35 mila euro; quanto sta accadendo, purtroppo, conferma che le ragioni del nostro sciopero del 16 dicembre scorso, erano ben motivate. La riforma fiscale tutt’ora in discussione non può non tenere conto della realtà che è sotto gli occhi di tutti”.

Facebooktwitter

25 Aprile 2022

Questo 25 aprile, festa della LIBERAZIONE, in concomitanza con i tragici eventi di Ucraina, deve essere più che mai un appuntamento di “Memoria, Liberazione e Impegno per la Pace”. Pur dichiarando la nostra solidarietà al popolo aggredito, non possiamo non dichiarare la nostra estraneità al “mainstream” della chiamata al riarmo. Infatti un inasprimento delle tensioni potrebbe portare ad una catastrofe apocalittica.

Riteniamo giusto definire la lotta degli Ucraini come una resistenza, ma ci sembra in errore chi la identifica con la nostra Resistenza. Per noi allora la guerra era già in atto e dare le armi ai nostri resistenti era realmente dare un contributo ad abbreviare la guerra.

Ora, al contrario, le armi, possono diventare la spinta definitiva per entrare nella catastrofe globale. Secondo la nostra Costituzione la fornitura di materiale bellico ad un paese che si sta difendendo è legittima. Rimane comunque in costituzione il rigetto della guerra sancito dall’art. 11 e l’invito a non considerare alcuna guerra giusta, secondo lo spirito della cultura democratica e cristiana.

Ma sopratutto, in riferimento alle vicende ucraine, quel che sembra mancare è il muoversi contestualmente, alla luce delle tre “D” difesa, diplomazia, dissuasione. Con le ultime due piuttosto messe da parte. Max Weber, nel definire il senso dell’ agire politico, distingue tra Etica della Convinzione ed etica della Responsabilità: la prima tiene conto unicamente dei principi morali di colui che agisce, indipendentemente dalle conseguenze : vedi religioso o rivoluzionario che agiscono sulla base di principi per loro inderogabili, a prescindere dalle conseguenze che potrebbero derivarne.

La seconda, l’etica della responsabilità, è, al contrario, quella che accetta di dover rispondere anche delle conseguenze delle proprie azioni, valutando di non produrre un male superiore al bene che si potrebbe ricavare dalla azione intrapresa.

Si vede dunque come questa etica della responsabilità sia connessa intimamente alla prassi politica e alla vita sociale, perché non perda mai di vista le conseguenze pratiche dell’agire dentro la Comunità. Si tratta di un agire razionale rispetto allo scopo. Un agire razionale che coinvolge la comunità. Forse è proprio questo che manca: l’insipienza della politica che non “ sa agire” … Ci sentiamo di lanciare pertanto, come DONNE PENSIONATE della CGIL , un appello perché in Italia e nel Mondo torni un grande e diffuso MOVIMENTO per la PACE, che risulta piuttosto soffocato a tutti i livelli da una troppo riaffermata corsa al riarmo.

Facebooktwitter

Il 25 Aprile a Parchiule nei luoghi della Resistenza e in nome della pace

La commemorazione è organizzata da Spi Cgil , Comune di Borgo Pace e  Anpi

Pesaro, 21 aprile 2022 –  Il Sindacato pensionati della Cgil di Pesaro Urbino, insieme al Comune di Borgo Pace, alla sezione “Valmetauro” e provinciale dell’Anpi, organizzano la ricorrenza del 25 Aprile presso il monumento della Resistenza di Parchiule.

Il programma per la Festa della Liberazione 2022 prevede la commemorazione dei partigiani caduti nella battaglia di Parchiule, l’ultima battaglia partigiana per la liberazione della provincia, prima dello sfondamento della Linea Gotica.

Il monumento sorge ai piedi dell’Alpe della Luna e in un lato reca la scritta: “Queste pietre slave sulla nostra terra ricordano due popoli che trovarono fratellanza amore libertà vincendo l’odio della guerra”

Sarà per tutti un’occasione per ricordare i caduti di allora, sapendo che la libertà e la democrazia non sono affatto scontate, ma vanno conquistate tutti i giorni e la guerra in Ucraina ce lo sta dimostrando con tutto il carico di morte, orrore, violenza e devastazione che pensavamo non potesse più accadere.  

Le immagini del conflitto in Ucraina sono tutti i giorni sotto i nostri occhi e ci ricordano che la guerra  deve essere ripudiata così come prescrive l’articolo 11 della nostra Costituzione.

La commemorazione inizierà alle 10.30, con il saluto della sindaca di Borgo Pace Romina Pierantoni, della segretaria generale Spi Cgil provinciale Loredana Longhin e il saluto del presidente della sezione Anpi Valmetauro   Marcello Fagioli.

Interverranno anche Paolo Giovannini, docente di Storia Contemporanea all’Università di Camerino e per le conclusioni ci sarà Francesco Palaia, responsabile delle politiche della Memoria per lo SPI CGIL nazionale.

Gli intermezzi musicali verranno eseguiti dal coro “Bella Ciao” dello Spi Pesaro Urbino.

In questi luoghi, popoli di paesi e di culture diverse, combatterono insieme per conquistare pace, libertà e democrazia.

Facebooktwitter

Venerdì 8 aprile doppio appuntamento con Mari Albanese coautrice di “Io, Felicia – conversazioni con la madre di Peppino Impastato

PESARO, 6 aprile 2022 – Lo Spi Cgil Pesaro e Urbino, venerdì 8 aprile, ripropone la lettura del libro-testimonianza “Io Felicia” (ed. Navarro), dedicato alla figura di Felicia Impastato, la madre di Peppino Impastato, assassinato a Cinisi dalla mafia che aveva sempre denunciato e combattuto.

Una morte atroce che ancora oggi scuote le coscienze sulla crudeltà della vendetta di “cosa nostra” contro chi si oppone, denuncia, si ribella.

Sulla la figura di Peppino Impastato,  Mari Albanese e Angelo Sicilia hanno raccolto la testimonianza di Felicia, la madre, una donna ribelle e coraggiosa che ha combattuto  la mafia attraverso gli occhi del figlio prima e aprendo la sua casa a tutti i giovani amici di Peppino poi e ora,  attraverso la nipote, a tutti gli studenti attenti e desiderosi di comprendere la cultura della legalità.

E Felicita ne è un esempio. Il coraggio delle donne e la loro personale lotta a “cosa nostra” è la chiave di lettura che Spi e Cgil intendono offrire agli studenti e a tutti quelli interessati ad una maggiore comprensione del fenomeno mafioso.

 .

Venerdìalle 9.30, alla Fattoria della Legalità di Isola Del Piano (Pu), Mari Albanese incontrerà alcune classi del Liceo Mamiani di Pesaro per parlare di legalità e capire che cos’è la mafia a trent’anni di distanza dalle stragi di Capaci e via D’Amelio dove furono massacrati il giudice Giovanni Falcone, la moglie, la scorta e Paolo Borsellino anche lui ucciso assieme alla scorta

L’appuntamento rientra nelle iniziative della Primavera della Legalità 2022.

 Alle 10, dopo i saluti di Lilli Gargamelli (segretaria della Lega Spi di Pesaro) e del sindaco Peppe Paolini, interverranno la segretaria generale dello Spi provinciale Loredana Longhin e il responsabile dei “Campi per la Legalità” del sindacato pensionati Cgil provinciale Luigi Torelli.

Alle 11 inizierà la conversazione con Mari Albanese.

A seguire, nel pomeriggio, presso i locali di PariCentro a Fano, si terrà l’iniziativa aperta al pubblico, organizzata sempre dallo Spi e dalla Cgil Pesaro e Urbino, con il patrocinio dell’assessorato comunale  alle Pari Opportunità.

Con Mari Albanese si parlerà dell’importante  ruolo delle donne nella lotta alla mafia,  non sempre riconosciuto, molto spesso sottaciuto, ma tuttavia strategico.  Alla discussione parteciperà anche Vilma Bontempo della segretaria Spi Cgil Marche.

Sarà possibile seguire l’evento in diretta Facebook sulla pagina Cgil Pesaro Urbino.

Facebooktwitter

8 marzo 2022

Storia della festa della donna – clicca per accedere alla pagina con l’audio

Mentre cercavamo di spostarci oltre la PANDEMIA per capire la forma che avrebbe potuto avere una DEMOCRAZIA basata sulla CURA come  PRATICA e SERVIZI ESSENZIALI per l ‘UMANITA’, considerando il mercato del lavoro e stillsoft come risorse indispensabili  per la COMUNITA’ (e ancora troppo poco valorizzate), ci è arrivata la notizia dello scoppio della guerra…. per commentarla ci rifacciamo alle parole di TERESA VERGALLI, 95 anni, partigiana, insegnante, scrittrice.

NON LO CREDEVAMO POSSIBILE, invece… non c’è mai qualcosa di conquistato per sempre: quando abbiamo un bene prezioso come la PACE dobbiamo apprezzarlo fino in fondo e tenercelo caro. E’ accaduto quello che non credevamo possibile.

La PAURA e il PERICOLO, ingredienti di tutte le guerre, sono ricominciati, anche se la guerra moderna la fanno sopratutto i civili, i bambini, le donne, i vecchi, non si fa al fronte. LA LIBERTA’ è una COSA PREZIOSA ed è COSTATA MOLTO a chi l’ha CONQUISTATA.

Soltanto nellaLIBERTA’ e nella PACE si può raggiungere un livello di VITA DEGNA DI ESSERE VISSUTA per TUTTI….una vita di serenità, di progetti. Per assicurarci la PACE dovrebbero assicurarci che in nessuna parte del mondo ci sia un uomo solo al comando, sempre , se pur è difficile, la democrazia ,il dialogo, il confronto dovrebbero prevalere per un avvenire migliore per tutti….ma sopratutto per i GIOVANI” 

Wisława Szymborska: “L’inizio e la fine” – clicca per vedere il filmato

Facebooktwitter

Inflazione alle stelle, rischio povertà per i pensionati e le famiglie a basso reddito

L’allarme di Spi e Federconsumatori Pesaro Urbino

Pesaro, 28 gennaio 2022 – Quest’anno i pensionati hanno avuto l’adeguamento delle pensioni pari all’1,7%.

 Ciò significa che nel 2022 entreranno più soldi nelle tasche dei pensionati, grazie anche alle rivendicazioni dl sindacato finalmente si sono ottenute delle risposte.

Tuttavia, la crescita dell’inflazione ai livelli che non si vedevano dal 2012, rischia di erodere gli adeguamenti pensionistici previsti per il 2022, e di lasciare al palo le pensioni.

Il risultato è quello di accentuare le diseguaglianze sociali, anziché diminuirle, complice tra l’altro una riforma del fisco che premia i redditi medio alti.

“Quello che avevamo preannunciato con lo sciopero del 16 dicembre si sta verificando proprio in questi giorni – spiega Loredana Longhin, segretaria generale Spi Cgil -, è sufficiente controllare la bolletta della luce o andare a fare la spesa o mettere la benzina, per vedere quanto siano pesanti gli aumenti”.

Per Alessandro Pertoldi, presidente di Federconsumatori: “Il rialzo del costo dell’energia elettrica e gas durerà per tutto il 2022, pesando in maniera considerevole sui costi delle famiglie e dei pensionati.

Soprattutto per quanto riguarda il consumo del gas per il riscaldamento, visto che i mesi di dicembre, gennaio e febbraio sono quelli in cui si consuma di più e la bolletta è più pesante

I provvedimenti presi dal Governo vanno nella strada giusta, ma tuttavia non eviteranno il salasso per i consumatori. E’ necessario che queste misure diventino strutturali e non limitate ad uno o due trimestri.  I rincari previsti per la luce e il gas, rischiano così di vanificare l’intero importo dell’aumento e di pesare ancora maggiormente sulle pensioni più basse”.

“Qualche numero può servire a spiegare meglio – aggiunge Loredana Longhin -nella nostra provincia l’importo delle pensioni si attesta intorno agli 811 euro lordi, con valori medi che variano dai 1.080 euro delle pensioni di vecchiaia ai 419 euro delle pensioni e assegni sociali. Inoltre bisogna rilevare che è di non poco conto  la differenza tra uomini e donne relativamente all’importo della pensione di vecchiaia: se i primi percepiscono 1.345 euro lordi, le donne arrivano a 746 euro. Quasi 76 mila prestazioni pensionistiche, pari al 64,5% del totale, sono inferiori a 750 euro al mese: dunque, 2 pensionati su 3 percepiscono un importo che non consente loro di superare la soglia della povertà

“E’ necessario aumentare l’importo delle pensioni e dei salari per ridurre le disuguaglianze e far ripartire l’economia – conclude Longhin -. Per quanto riguarda gli anziani non sono da sottovalutare nemmeno le ricadute psicologiche di questi aumenti (che si attestano intorno ai 500 euro all’anno), perché dopo tre inverni consecutivi di pandemia che ha costretto gli anziani all’isolamento forzato, non riescono a pagare elettricità e gas. E’ un problema enorme soprattutto nei mesi freddi dove si ha bisogno del riscaldamento ma il costo delle bolletta costringe troppe persone a tenere i riscaldamenti spenti ”.

Federconsumatori Pesaro Urbino

Spi Cgil Pesaro Urbino

Facebooktwitter

Contrattazione sociale: sottoscritto accordo con il Comune di Pesaro per il Bilancio 2022

Il commento del segretario generale Roberto Rossini

Pesaro, 20 gennaio 2021 – E’ stato sottoscritto questa mattina a Pesaro, un accordo tra Comune, Cgil Cisl e Uil di Pesaro e i sindacati pensionati sulle linee di Bilancio preventivo 2022.

Per il segretario generale della Cgil Pesaro Urbino Roberto Rossini, il sindacato si ritiene soddisfatto dell’accordo raggiunto (in allegato il testo) perché, ha detto, ci “sono importanti impegni anche politici in merito a molti aspetti importanti (integrazione sociosanitaria, co-progettazione, potenziamento ruolo dell’ambito sociale, politiche di genere, politiche dedicate agli anziani, politiche di sostegno alle famiglie con persone malate di Alzheimer e di altre demenze, nonché impegni concreti sul fronte impositivo e sul reimpiego delle risorse recuperate dalla lotta all’evasione fiscale verso le politiche sociali) oltre al rifinanziamento del fondo anticrisi con 300.000 euro”.

Il testo dell’accordo:

Facebooktwitter

Maria Gambarara la nostra Stella al merito del Lavoro

Ieri in Prefettura la cerimonia per il conferimento del titolo di “Maestro del Lavoro”

PESARO, 3 dicembre 2021 – Nella vita può capitare di battere un record, positivo o negativo che sia.

Maria Gambarara ne ha battuti due: prima donna a ricoprire un incarico politico come componente della segreteria provinciale dello Spi e prima sindacalista della nostra regione ad essere insignita della “Stella al Merito del Lavoro”. Ieri la cerimonia di conferimento nel Salone Metaurense della Prefettura di Pesaro e Urbino.

 La candidatura di Maria Gambarara è stata voluta dalla segreteria della Cgil Pesaro e Urbino che ha avviato l’iter insieme alla Federazione  Maestri del  Lavoro – Consolato Pesaro Urbino.

Maria Gambarara a 16 anni inizia la sua attività sindacale alla Camera mandamentale del lavoro (così si chiamava nel 1956) di Cagli.

“Ricordo bene quegli anni.  Era la Casa dei lavoratori e in quel periodo era affollata di iscritti alla Federmezzadri.  C’era un gran fermento per il varo della legge che istituiva la pensione per questi lavoratori.  Infatti entrò in vigore il 1° gennaio del 1957. Ma quel luogo rappresentava davvero la casa di tutti. Ricordo che era sempre aperta, domenica compresa. Alcuni andavano a messa e poi venivano al sindacato, anche solo per parlare perché c’era sempre qualcuno pronto ad ascoltarli”.

 Nel 1973 si trasferisce a Fano dove lavora al patronato Inca fino al 1991 anno in cui entra nella segreteria provinciale dello Spi. Il primo record, si diceva. “Con me c’era anche Bruno Tranquilli che ricordo con tanto affetto”, sottolinea.

Poi entra nella segreteria  dello Spi Marche dove rimane fino al 2001 e di seguito all’Auser fino al 2018. Poi ho detto stop, dice sorridendo.

“Non mi aspettavo questo riconoscimento anche se a luglio ho ricevuto un telegramma del ministro del Lavoro Orlando che mi comunicava che la mia candidatura era stata approvata. Non è facile descrivere  quello che ho provato ieri.   Solo per un momento ho avuto una sorta di flashback: mi si sono passate nella mente tantissimi ricordi legati alla Cgil e a tutte le battaglie che abbiamo fatto, a volte vincendo altre volte no.

Io ringrazio tutti: il sindaco di Fano, il Prefetto, il Console e tutte le illustri personalità presenti. Ma l’emozione più grande è stata la presenza al mio fianco di Roberto Rossini (nella foto)perché mi ha sempre incoraggiata  ed averlo vicino durante la cerimonia  mi  ha fatta sentire  ancora parte della nostra grande Cgil”.

Una vita nel sindacato, una vita al servizio dei lavoratori. Congratulazioni Maria, quella stella te la sei davvero meritata.

Facebooktwitter

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Presidio a Pesaro in piazza del Popolo giovedì 25 novembre dalle 10 alle 13

LA VIOLENZA SULLE DONNE NELL’ERA DEL COVID

PESARO, 24 novembre 2021 – Se nel 2021, a livello globale, la vita e la libertà delle donne sono ancora in pericolo ci chiediamo il perché. Due anni “vissuti pericolosamente”, facendo i conti con la pandemia, hanno peggiorato le condizioni di vita, soprattutto delle donne. Anche se abbiamo avuto la sensazione che il mondo si dovesse fermare, le notizie che ci arrivano sono allarmanti. Nel 2020, con il lockdown, si è registrato un incremento delle telefonate di aiuto al 1522, quando le donne si sono ritrovate costrette in casa con gli uomini violenti. Quest’anno fino ad oggi, contiamo 103 femminicidi. Ci preoccupa anche la condizione che le donne di altri paesi stanno vivendo, in Afghanistan sono stati cancellati i diritti fondamentali delle donne, ne conosciamo la radice patriarcale che mira a cancellare la loro vita pubblica e il diritto di scelta: se studiare, lavorare, chi sposare, avere figli…, una cultura maschile che ha paura del corpo delle donne.

Assistiamo ad un preoccupante restringimento dei fondamentali diritti umani e pensiamo che non si faccia abbastanza, sia a livello di politiche nazionali che internazionali per arginare la violenza contro le donne. Chiediamo, quindi, che le politiche locali e globali pongano una maggiore attenzione a ciò che attiene alle donne, con una concreta valutazione delle ricadute sulle loro condizioni di vita. Riteniamo fondamentale costruire una convivenza civile tra i generi per realizzare un mondo sostenibile a misura di donne e uomini. Questo impegno va oltre il 25 novembre e chiediamo che entri in ogni agenda politica e personale, in modo tale che ognuno/a faccia il proprio dovere perché questa è una lotta di civiltà a cui nessuna/o deve sottrarsi. Perché quello che succede a UNA sola succede a TUTTE.

Saremo in piazza:

UDI sede di Pesaro CGIL Pesaro Urbino

Amnesty International – Pesaro Casa delle donne di Pesaro Percorso donna

Singole donne della città

Coordinamento donne SPI Cgil Pesaro e Urbino

UDI – UNIONE DONNE IN ITALIA Sede di Pesaro Via Martini, 27, 61121 e-mail udipesaro@libero.it

Facebooktwitter