Artigiani metalmeccanici: nuovi aumenti salariali

Il giorno 21 dicembre 2023 è stata raggiunta una prima importante intesa per il rinnovo della parte salariale del CCNL Artigiani Area Meccanica (Settori Metalmeccanica, Installazione di Impianti, Autoriparazione, Orafi, Argentieri, Affini, e dalle aziende del Settore Odontotecnica, Restauro Artistico di Beni Culturali).

La trattativa per il rinnovo del contratto è ripresa dal mese di gennaio.

L’Accordo siglato prevede l‘erogazione di un “Acconto su Futuri Aumenti Contrattuali” (AFAC) pari a regime a 96 euro per il 4° livello di inquadramento (pari al 6,6% di aumento sui minimi contrattuali) da corrispondersi in due tranches: 50€ al 1° dicembre 2023, 46€ dal 1° aprile 2024.

Gli aumenti saranno riparametrati per tutti gli altri livelli, puoi verificare gli aumenti corrispondenti al tuo livello di inquadramento/comparto nelle tabelle riportate di seguito:

SETTORE METALMECCANICA E INSTALLAZIONE DI IMPIANTI

SETTORE ORAFO, ARGENTIERI E AFFINI

SETTORE ODONTOTECNICA

SETTORE RESTAURO ARTISTICO BENI CULTURALI

Rivolgiti alle sedi FIOM CGIL per verificare la tua busta paga e la corretta applicazione degli aumenti salariali.

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Per Villa Marina soltanto un telone

 

PESARO, 20 novembre 2023 – Sulla riqualificazione di Villa Marina a Pesaro intervengono la Cgil e il sindacato pensionati Spi della provincia di Pesaro e Urbino.

“Era già stato annunciato –  scrivono – che l’Inps si sarebbe impegnato a ricoprire la facciata di Villa Marina, ma comprendere chiaramente che un edificio storico la cui destinazione d’uso dovrebbe avere una finalità sociale su cui si dovrebbe aprire una discussione sul suo riutilizzo per la comunità, non susciti grande interesse né mediatico né soprattutto politico lascia attoniti.

Abbiamo letto sui giornali che il recupero dell’edificio prevede la realizzazione di 68 appartamenti di pregio: troppo pochi, in considerazione degli impegni economici ingenti finalizzati alla ristrutturazione.

Stupisce che a seguito dell’interessante e inedita iniziativa al Comune di Pesaro, promossa dall’Inps,  ci si accontenti dell’ennesimo telone nella città capitale della cultura italiana 2024, nonostante il bilancio sociale dell’Istituto, corredato da numerosi dati demografici, statistici e previdenziali ci abbia restituito una solidità economica e territoriale dello stesso.

Come CGIL e SPI, nell’ambito delle contrattazioni territoriali sociali con le amministrazioni pubbliche, ci siamo impegnati a sostenere progetti e interventi di potenziamento e ampliamento di servizi rivolti agli anziani per la residenzialità e la semiresidenzialità.

Ciò non per mero capriccio ma a seguito di una puntuale valutazione degli indicatori demografici ed economici.

Dati demografici che ci indicano un differenziale di 2000 unità tra morti e nati nella nostra provincia, perdita non compensata e non riequilibrata dal dato migratorio che si attesta sui 1000 ingressi a fronte delle 2000 uscite.

A ciò si aggiunge che l’indice di vecchiaia proprio a causa del dato demografico è in costante aumento e questo incrementa necessariamente la spesa sociale.

 Indice di vecchiaia
                        2019202020212022
Pesaro e Urbino186,4192,2195,4201,1

Dati economici che per ora certificano un sistema previdenziale composto da entrate (versamenti) e uscite (pensioni erogate) che pongono le Marche tra le 9 regioni in equilibrio ma con 70 mila prestazioni pensionistiche, pari al 59,7% del totale, inferiori a 750 euro almese (59,4% valore regionale): dunque, 6 pensionati su 10 percepiscono un importo che non consente di superare la soglia della povertà.

La platea degli anziani ultrasessantacinquenni equivale al 25% dei residenti ed è destinata a crescere in considerazione della scarsa natalità, perciò c’è bisogno di un supplemento di pensiero: la necessità di elaborare un pensiero politico sulla vecchiaia.

L’obbiettivo è la tutela degli anziani autosufficienti e non, della loro dignità, la promozione delle condizioni di vita, una integrazione in materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria.

Nella visione della CGIL e dello SPI l’attuazione di queste nuove politiche per gli anziani, di cui l’ente locale si può fare promotore, si può realizzare con il ricorso anche alla rigenerazione urbana, al riuso del patrimonio edilizio esistente attraverso nuove forme di domiciliarità, di coabitazione solidale e di coabitazione intergenerazionale.

Rendere efficienti i servizi, creare reti territoriali di protezione, sperimentare una nuova collaborazione con l’Ast, realizzare un patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, promuovere la realizzazione di mini appartamenti, di strutture residenziali modulari e semiresidenziali, dovrebbe rappresentare l’obiettivo politico valoriale per rispondere ai bisogni di aiuto provenienti dai caregiver familiari e dagli operatori che li assistono professionalmente.

Le strutture di Villa Marina a Pesaro e Vittoria Colonna a Fano di proprietà INPS sono edifici destinati a finalità sociali, collocati urbanisticamente in spazi che favoriscono il mantenimento di una buona socialità, il sindacato chiede alle amministrazioni interventi coraggiosi per adeguare le politiche di welfare al mutamento della società. 

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Sciopero generale, Cgil e Uil in piazza Lazzarini

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 “E’ molto importante aderire allo sciopero generale di venerdì prossimo perché la manovra di Bilancio del governo, ancora in discussione in Parlamento, non risponde alle esigenza dei lavoratori e dei pensionati”.  Queste le parole del segretario generale della Cgil Pesaro Roberto Rossini e  Maria Grazia Tiritiello della Uil a commento della giornata di protesta indetta dai due sindacati confederali venerdì 17 novembre.

 A Pesaro per quel giorno è stata organizzata una manifestazione, alle 10.00, in piazza Lazzarini, decisa per contrastare la direzione della politica economica molto lontana dal mondo del lavoro dipendente e dei pensionati delle fasce più deboli.

“Adesso basta!” è lo slogan simbolo della giornata di lotta.

Nella manovra non ci sono risposte concrete sulle emergenze di questo paese che i sindacati hanno spesso evidenziato.

 Preoccupa la condizione di lavoratori e lavoratrici con salari bassi, il cosiddetto lavoro povero, una delle grandi ingiustizie del presente. Chi lavora non riesce ad arrivare alla fine

del mese mentre le disuguaglianze crescono giorno dopo giorno.

“Non c’è alcuna risposta all’emergenza salariale, sostengono CGIL e UIL, il governo ha annunciato 100 euro in più nelle buste paga ma si limita a confermare quelle in essere, già falcidiate dall’inflazione, in media al 17 per cento, dovuta a profitti e speculazione”.

Sulla sanità i sindacati ricordano che, a parole, il governo aveva dichiarato l’intenzione di aumentare la spesa sanitaria. Nei fatti però il sistema sanitario nazionale risulta sempre più indebolito a vantaggio della sanità privata.

La riforma fiscale invece di colpire i grandi patrimoni e i redditi alti o altissimi, a parità di reddito, colpisce maggiormente salari e pensioni.

Il lavoro stabile è un’altra illusione visto che vengono reintrodotti i voucher e la liberalizzazione del lavoro a termine.

Misure inaccettabili per Cgil e Uil che hanno proclamato lo sciopero: un diritto garantito dalla Costituzione.

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Part time ciclico, al via le domande per l’indennità 2023

Da lunedì 13 novembre fino al 15 dicembre sarà possibile presentare le domande per l’una tantum di 550€ per l’anno 2023 per i lavoratori e le lavoratrici in part time ciclico.

Potranno presentare la domanda per l’indennità 2023 (riferito all’attività lavorativa del 2022) le lavoratrici e i lavoratori in possesso dei requisiti richiesti: lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un rapporto di lavoro a tempo parziale che prevede periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa, e complessivamente non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane, dovuti a sospensione ciclica dell’attività. Inoltre, potranno fare domanda per l’erogazione del bonus una tantum anno 2022, riferito alle attività lavorativa 2021, le lavoratrici e i lavoratori in possesso dei requisiti richiesti che nel 2022 non avevano presentato la domanda.

Continua la vertenza per la creazione di una misura strutturale e definitiva a partire dal 2024, richiesta dalla Cgil con un emendamento alla Legge di Bilancio 2024.

Rivolgiti alle sedi territoriali Cgil, agli uffici del Patronato Inca e alla tua categoria per la presentazione della domanda.

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Gas: fine del mercato tutelato

Le indicazioni di Federconsumatori e SPI CGIL per gestirla al meglio, al riparo da rincari e abusi.

Attualmente sono ancora molti i clienti presenti nel servizio di maggior tutela nel settore del gas. Che significa? Vuol dire avere un contratto le cui regole e il cui prezzo sono fissati da Arera, l’Autorità per l’energia.

COSA CAMBIERÀ?

Dal 10 gennaio 2024 il Servizio di maggior tutela nel settore del gas sarà riservato esclusivamente ai clienti classificati come vulnerabili.
Potrebbe scattare una proroga, come chiesto da Federconsumatori e SPI, ma al momento il Governo non ha preso alcuna decisione ufficiale in tal senso.

CHI SONO I CLIENTI VULNERABILI?

  • le persone di età superiore ai 75 anni;
  • i percettori del bonus energia;
  • i disabili ai sensi dell’art.3 l. 104/92;
  • i soggetti con utenze ubicate nelle isole minori non interconnesse;
  • i soggetti con utenze ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi.

I clienti vulnerabili potranno rimanere o rientrare nel Servizio di maggior tutela che dal prossimo gennaio sarà denominato Servizio di Tutela delle Vulnerabilità.

COSA SUCCEDERÀ PER TUTTI GLI ALTRI?

I clienti “non vulnerabili” attualmente in Servizio di maggior tutela, entro il 31/12/23, dovranno sottoscrivere un contratto sul libero mercato con l’attuale o con un nuovo gestore.
L’attuale gestore proporrà (in molti casi lo sta già facendo) un contratto con “l’offerta più conveniente” presente nel proprio pacchetto commerciale. Ai clienti che non eserciteranno nessuna scelta entro la fine dell’anno, il gestore applicherà un contratto “PLACET”.

COSA È UN’OFFERTA PLACET?

Un’offerta in cui:
-le condizioni economiche (il prezzo) sono liberamente decise dal venditore e rinnovate ogni 12 mesi;
-la struttura di prezzo è stabilita dall’Autorità per l’energia ed è inderogabile;
-le condizioni contrattuali (ad esempio garanzie, rateizzazione) sono stabilite dall’Autorità e sono inderogabili

IL GESTORE DELLA MIA UTENZA DEL GAS HA INVIATO UNA LETTERA, COSA DEVO FARE?

In questi giorni i clienti stanno ricevendo dal gestore della loro utenza del gas una lettera che spiega tutte le novità stabilite da Arera (con la delibera 100/2023/R/com), relativa al passaggio al mercato libero.

  • Al cliente in servizio di tutela ma non vulnerabile il gestore propone un’offerta a prezzo variabile, la cui durata può variare da 12 a 24 mesi. Il cliente non vulnerabile può accettarla (comunicandolo al gestore seguendo le indicazioni riportate nella lettera). In alternativa può rivolgersi a un diverso gestore per sottoscrivere un contratto sul libero mercato. La vera assurdità, che Federconsumatori e SPI CGIL hanno contestato, è che le date entro le quali aderire all’offerta proposta dal gestore, indicate all’interno della lettera, in molti casi sono piuttosto ravvicinate e in quasi tutti i casi sono antecedenti la data dell’abolizione ufficiale del mercato tutelato (10 gennaio 2024)
  • Per il cliente in servizio di tutela ma vulnerabile non è necessario passare al mercato libero, potrà rimanere nel Servizio di Tutela delle Vulnerabilità, oppure potrà rientrarvi se attualmente si trova sul libero mercato. Se il cliente è vulnerabile per età anagrafica o perché percettore di bonus sociale per rimanere in servizio di tutela non è necessaria alcuna comunicazione: si permane in automatico; per rientrare nel mercato tutelato va effettuata espressa richiesta. Se il cliente è vulnerabile per disabilità per rimanere in servizio di tutela deve comunicarlo allegando la documentazione che attesti la condizione di disabilità.

QUAL È LA SCELTA MIGLIORE?

Non è facile dare indicazioni in questa fase, ma proviamo a farlo invitando i cittadini, in caso di dubbi, a rivolgersi agli sportelli Federconsumatori e SPI CGIL.

Per i clienti vulnerabili la scelta più opportuna è rappresentata dalla permanenza e dal rientro nel servizio di tutela (Servizio di tutela delle vulnerabilità) per ragioni di prezzo e di cautela.

Per i clienti non vulnerabili attualmente in tutela la scelta in generale più utile è quella di accettare (ma guardarsi comunque in giro è doveroso!!) l’offerta contenuta nella lettera definita come la più conveniente. Il contratto PLACET applicato in automatico probabilmente sarà più costoso.

NOTA IMPORTANTE!

Ci sono tantissimi clienti, vulnerabili e non vulnerabili, che hanno un contratto a mercato libero a prezzo fisso. Ci sono altissime probabilità che tali clienti stiano pagando prezzi molto alti e fuori mercato. Il consiglio urgente è di fare controllare la bolletta e orientarsi verso contratti a prezzo variabile o, se ci sono le condizioni, rientrare nel servizio di tutela.

GLI SPORTELLI FEDERCONSUMATORI E LE LEGHE SPI SONO A VOSTRA DISPOSIZIONE, ANCHE PER EVENTUALE SUPPORTO NELLA CONSULTAZIONE DEL PORTALE OFFERTE ( www.ilportaleofferte.it ).

ENERGIA ELETTRICA

NON VI AFFRETTATE, NÉ LASCIATEVI CONVINCERE DA OPERATORI INSISTENTI CHE VI PROPONGONO OFFERTE SUL LIBERO MERCATO DELL’ENERGIA ELETTRICA MINACCIANDO DISTACCHI DI FORNITURA: IL PASSAGGIO EFFETTIVO AVVERRA’ AD APRILE 2024, SALVO ULTERIORI PROROGHE!

Incontro pubblico promosso dalla Federconsumatori di Pesaro e Urbino sulla fine del mercato tutelato
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Cinzia Massetti eletta segretaria generale SLC Cgil

Pesaro, 14 settembre 2023 – L’assemblea generale del Sindacato lavoratori della comunicazione Cgil (SLC) mercoledì pomeriggio ha eletto all’unanimità Cinzia Massetti segretaria generale della categoria.

Cinzia Massetti, già segretaria della Fillea provinciale, ha iniziato il suo lavoro in Cgil nel 2005 come responsabile dell’Ufficio Nuovi Diritti, a tutela di tutte le discriminazioni sul lavoro, dove attualmente è responsabile regionale.

 In passato è stata anche componente della segreteria provinciale Fiom e membro del comitato centrale del sindacato dei metalmeccanici nazionale.

“Metterò al servizio di questa categoria la mia esperienza nei diritti civili e del lavoro che sempre di più vanno difesi in questa epoca di grandi e veloci cambiamenti tecnologici che deve riporre al centro la persona e la sua dignità”, ha detto la neo eletta segretaria e componente del coordinamento Slc Marche.

A Cinzia Massetti le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro dalla Cgil di Pesaro e Urbino.

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2023 – Ambito Territoriale Sociale 7 – Bando per contributi a sostegno del caregiver familiare

Destinatari degli interventi sono i caregiver familiari: “la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, (o nei casi indicati dall’art. 33 comma 3 legge 5 febbraio 1992 n.140 anche entro il terzo grado), che a causa di malattia, infermità o disabilità anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 5 febbraio 1992 n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento.

Entità del contributo € 1.200,00

Scadenza presentazione domande: ore 12:00 di lunedì 16 ottobre 2023

Torna alla pagina della contrattazione sociale

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Cgil: preoccupa la conflittualità nel CDA Marche Multiservizi

Approvato un ordine del giorno dall’assemblea generale riunita a Pesaro il 17 luglio

L’Assemblea generale della Cgil di Pesaro e Urbino che si è svolta il 17 luglio, ha approvato un ordine del giorno in cui esprime forte preoccupazione per la situazione di conclamata conflittualità   all’interno del CDA di Marche Multiservizi.

“Le continue schermaglie tra socio pubblico e socio privato, sulla stampa, evidenziano come il CDA dell’azienda è spaccato sulla messa a terra del piano industriale presentato solo un mese fa. Tale immobilismo è alla base della lettera, corredata da più di 400 firme, dei dipendenti fortemente preoccupati del destino di un’azienda che garantisce il sostentamento a più di 600 dipendenti senza contare i lavoratori in appalto.

Contrariamente a quanto riportato da alcuni quotidiani locali, la CGIL di Pesaro non ha mai espresso un giudizio di approvazione sulla discarica di Riceci, che difficilmente verrà autorizzata vista l’unanime contrarietà degli amministratori locali provinciali, e con l’ordine del giorno chiede alla parte pubblica e alla parte privata di superare quanto prima l’immobilismo delle ultime settimane.

La Cgil provinciale intende anche ricordare e ribadire quale deve essere il ruolo di un’azienda municipalizzata ovvero conciliare l’interesse al profitto, necessario per gli investimenti, con la necessità di garantire l’interesse collettivo alla fruizione dei servizi di pubblica utilità affidati alla gestione dell’azienda. In altre parole recuperare quella finalità pubblica e collettiva che in questi giorni sembra essere stata dimenticata.

La Cgil ribadisce che il ciclo dei rifiuti va chiuso e completato auspicabilmente all’interno del territorio regionale nel rispetto del principio che ogni comunità che produce propri rifiuti si accolla anche la responsabilità di gestire i processi di raccolta, recupero, riciclo e smaltimento del residuo non recuperabile.

La Cgil infine ricorda che la Giunta regionale delle Marche, nonostante le sollecitazioni avanzate dai sindacati di livello regionale e dai rappresentanti delle associazioni delle imprese, ancora non ha emanato il piano regionale dei rifiuti”.

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Team System, necessario un cambio di passo o da settembre sarà mobilitazione

Il comunicato congiunto di Fiom nazionale e Uilm Ancona al termine dell’assemblea del 17 luglio

“Decisamente negativo il giudizio sulle posizioni aziendali espresso dalle lavoratrici e dai lavoratori Team System riuniti lunedì in assemblea sindacale.

Il 13 luglio scorso si era infatti tenuto l’incontro con le organizzazioni sindacali aziendali, territoriali e nazionali per chiedere all’azienda di non assorbire gli aumenti previsti dal contratto nazionale, per innalzare i buoni pasto e retrocedere dalla discriminazione tra personale part-time e full-time sulla concessione delle percentuali di smart working.

L’azienda in quell’occasione ha sostanzialmente ribadito le proprie posizioni, aprendo solamente alla rivisitazione dei buoni pasto ma a partire dal 2024.

Se mai fosse possibile parlare di apertura, il giudizio condiviso da rappresentanza sindacale e forza lavoro è di forte delusione.

Un gruppo che occupa circa 1.800 addetti, che continua a far muro ad ogni tentativo di contrattazione di secondo livello e che considera i rapporti regolati soltanto da regolamenti unilaterali, si colloca senza dubbio dalla parte sbagliata.

Le lavoratrici e i lavoratori pertanto hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di predisporre una piattaforma rivendicativa che porti miglioramenti effettivi alla condizione lavorativa, ad ampio spettro, partendo dal sanare la differenziazione che si è venuta a creare tra chi ha aderito alla cosiddetta ‘settimana corta’ (Light Friday) e chi no, passando ai trattamenti economici in questo momento insufficienti per molti lavoratori e lavoratrici. Tutto questo può essere possibile solo se ci sarà un cambio sostanziale nelle relazioni sindacali che fino ad ora sono state solo di facciata.

Come Fiom riteniamo doveroso che l’azienda rifletta sulla richiesta, sempre più diffusa e coordinata, di impegnarsi al tavolo delle trattative e ascoltare le esigenze dei propri dipendenti, la responsabilità infatti della scelta tra conflitto e confronto è tutta nelle loro mani.

L’Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori è stata chiara nel mandato e nella disponibilità a sostenere con forza il percorso attraverso tutte le iniziative di mobilitazione necessarie.”

Lo dichiarano in una nota congiunta Valentina Orazzini, coordinatrice del Gruppo per la Fiom-Cgil nazionale e Vincenzo Gentilucci, segretario generale Uilm Ancona.

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“Mettiamo il turismo sottosopra”

Tornano i banchetti informativi della Filcams: gli appuntamenti di luglio e agosto

Pesaro, 4 luglio 2023 – La Filcams Cgil Pesaro Urbino anche per questa estate 2023 organizza banchetti informativi per le lavoratrici e i lavoratori del settore turismo allo scopo di tutelare al meglio le migliaia di addetti in un settore strategico per l’economia (costituisce il 13% circa del PIL nazionale) dove però si registrano tassi altissimi di irregolarità e sfruttamento.

“Nel turismo – spiega la Filcams –  il 70 per cento di lavoro è irregolare, il 40 per cento di lavoro è precario e con retribuzioni notevolmente più basse rispetto a qualsiasi altro settore economico. L’80 per cento degli addetti non è correttamente inquadrato oppure è al di sotto di quanto previsto dalla contrattazione nazionale”.

Mercoledì 5 luglio la Filcams sarà a Pesaro, in via Branca, dalle 17:00 alle 20.00 e Giovedì 13 a Fano, all’Anfiteatro Randstad  (dalle 18.00 alle 21.00).

Si tratta di un servizio di informazioni sulla correttezza delle retribuzioni, la verifica dei dati riportati nelle buste paga e sulla disoccupazione (Naspi).

“Come ogni anno – aggiunge la Filcams Pesaro e Urbino – siamo a fianco degli addetti dell’intero comparto  (lavoratori stagionali, somministrati, intermittenti, esternalizzati e in appalto), per offrire loro tutta l’assistenza necessaria.

Giovedì 3 agosto altro appuntamento a Pesaro in via Branca dalle 17.00 alle 20.00.

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