Grave infortunio sul lavoro alla Metaplex

La Fillea Cgil di Pesaro ha incontrato i lavoratori dell’azienda del Pesarese

PESARO, 31 agosto 2021 – Giuseppe Lograno e Cinzia Massetti della segreteria Fillea Cgil Pesaro e Urbino, hanno incontrato e dato il pieno sostegno ai lavoratori della ditta Metalplex (Montelabbate – PU), dove questa mattina  si è verificato un grave incidente sul lavoro.

Le dinamiche sono già al vaglio delle autorità competenti.

Questo è l’ennesimo caso di incidente sul lavoro, che dimostra quanto sia necessario e urgente approntare delle politiche attive volte a mettere in campo tutte le misure necessarie per invertire questa escalation di infortuni sul lavoro ( nei primi 6 mesi del 2021 sono 8036 gli infortuni sul lavoro denunciati, nelle Marche  + 927 casi,  pari ad un + 13 % rispetto al periodo precedente, secondo i dati Inail rielaborati da Cgil Marche).

Per la Fillea Cgil la salute e la sicurezza nel posto di lavoro costituiscono dei fattori primari e fondamentali per la tutela dei lavoratori e su questo già da tempo porta avanti campagne di sensibilizzazione, promuovendone il rispetto e soprattutto la formazione e la cultura della sicurezza.

Per la Fillea Cgil Pesaro in questo momento, il pensiero principale è rivolto alle condizioni di salute del lavoratore infortunato al quale esprimiamo la nostra massima solidarietà.

Il nostro obbiettivo è quello di fermare questa conta degli infortuni; la sicurezza sia al primo posto nelle politiche del lavoro, negli investimenti e nella formazione”.

Fillea Cgil Pesaro Urbino

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Appalti: gravi le parole del sindaco Ricci

La replica del segretario generale Fillea Cgil Pesaro Urbino Giuseppe Lograno: meno regole porterebbero il lavoro indietro di 70 anni

PESARO, 22 maggio 2021 – Le dichiarazioni del sindaco di Pesaro Matteo Ricci sulle prime bozze del Decreto semplificazioni non solo ci lasciano esterrefatti ma ci fanno chiedere quale idea di paese abbia in mente.

Facciamo riferimento alle dichiarazioni fatte sulla bozza del Decreto Semplificazioni molto criticato dal sindacato in maniera unitaria perché prevede il massimo ribasso generalizzato per aggiudicarsi un appalto e la liberalizzazione dei sub-appalti; provvedimenti che farebbero tornare indietro di 70 anni il lavoro nei cantieri.

 Ridurre le regole, per Ricci, sarebbe un modo per velocizzare i lavori e per questo, come coordinatore dei sindaci del PD ma anche come Sindaco di Pesaro, parla di “anticipazioni molto positive come richieste dai sindaci Dem, l’Italia ha bisogno di velocità per rinascere”.

Spesso leggiamo di lavori che si vorrebbero realizzare a Pesaro: stazione dei treni, strade, progetti presentati sul miglioramento della “qualità dell’abitare”, ma mi chiedo come si possa parlare di qualità dell’abitare senza parlare di qualità del lavoro.

Togliere le regole vuol dire favorire l’illegalità e diminuire la qualità del lavoro: sicurezza, prevenzione e retribuzioni.

Affermare questo alla vigilia del presidio di lunedì 24 maggio di Cgil, Cisl e Uil provinciali in piazza del popolo a Pesaro per dire basta ai tanti morti sul lavoro, sono ancora più gravi e inaccettabili.

Per questo lunedì la Fillea Cgil sarà in piazza del Popolo anche per affermare che se passano le liberalizzazioni sarà lo sciopero generale.

Giuseppe Lograno

Segretario generale della FILLEA CGIL di PESARO URBINO

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Campagna tesseramento Fillea Cgil 2021

I contratti collettivi nazionali di lavoro, la contrattazione nel posto di lavoro e nel territorio, i servizi di tutela delle persone; la presenza nel territorio dove la Fillea e la Cgil sono punto di riferimento, le tantissime iniziative nazionali e locali. Il protagonismo e la valorizzazione del mondo del lavoro e di chi il lavoro lo cerca, le mobilitazioni per un fisco più giusto e per leggi più avanzate in tema di mercato e rapporto di lavoro. Le lotte per una sanità diffusa e di qualità, per la legalità, per uno stato sociale finalizzato ad una sempre più forte coesione sociale.

Sono soltanto alcune delle cose che cerchiamo di fare nel miglior modo possibile.

Senza il tuo contributo, senza la tua iscrizione e di quanti hanno fatto e fanno questa scelta, senza la forza e la determinazione che ne derivano, tutta questa attività sarebbe impossibile. E questo avrebbe come conseguenza un risultato disastroso: ognuno sarebbe più solo, i diritti arretrerebbero fino ad essere ritenuti una concessione che si può negare in qualsiasi momento. La stessa legislazione sul lavoro deriva molto dalla forza che il sindacato può mettere in campo.

Una Cgil e una Fillea più forte e rappresentativa, rende più forte te.

Non siamo tra coloro che promettono di risolvere tutti i problemi, ma con te e con quanti intendano iscriversi facciamo un patto: noi proveremo sempre, fino in fondo, a rendere più giusta, più equa e più coesa la società in cui viviamo e a fare del lavoro lo strumento fondamentale per la libertà delle persone.

Per iscriversi e per informazioni contattare la Fillea Cgil Pesaro Urbino al numero 0721. 4201

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Come richiedere al Fondo Altea la diaria CoViD19

Per gli iscritti (iscritto principale, NON familiari) contagiati da Coronavirus, Fondo Altea prevede dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 (salvo proroghe) l’erogazione di una diaria giornaliera di Euro 40 sia in caso di ricovero che per l’isolamento domiciliare.

In caso di ricovero in strutture pubbliche individuate dal Ministero la garanzia ha validità per 50 giorni l’anno.

Modalità: modulo di richiesta di rimborso per garanzia Covid-19 compilato e firmato insieme alla lettera di dimissione ospedaliera dalla quale risulti positività Coronavirus (referto tampone delle Autorità competenti).

In caso di isolamento domiciliare (anche senza ricovero) la garanzia ha validità per 14 giorni l’anno.

Modalità: modulo di richiesta di rimborso per garanzia Covid-19 compilato e firmato insieme al referto del tampone che attesti positività al Coronavirus rilasciato dalle Autorità competenti.

Modulo di richiesta di rimborso garanzia Covid-19 scaricabile clicca il link qui sotto:

https://www.fondoaltea.it/wp-content/uploads/2020/04/Modulo-denuncia-sx-covid.pdf

la documentazione può essere inviata per email a:

rimborsocovid19@unisalute.it

o per posta in formato cartaceo a :

UniSalute S.p.A. Spese Sanitarie Clienti
C/O CMP BO
via Zanardi 30
40131 Bologna (BO).

Contattaci per qualsiasi chiarimento

Giuseppe Lograno
348 3701670

Cinzia Massetti
349 8613267

Gianluca di Sante
349 1501584

Francesco Perlini
340 6735911

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CONTRATTO NAZIONALE DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE

Dopo più di un anno di trattativa e studio FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil e Confapi Aniem hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il CONTRATTO UNICO delle Piccole e Medie Imprese dei settori Cemento, Laterizi e Manufatti in cemento, Lapidei che interessa circa quindicimila lavoratrici e lavoratori.

COMMISSIONE BILATERALE INTERSETTORIALE (CBMC)

Istituita per governare la complessità delle filiere e definire linee guida su Codice etico per le aziende, benessere organizzativo, formazione professionale, aggiornamento e armonizzazione dei profili professionali e dell’articolato contrattuale, commissione su pari opportunità.

RELAZIONI INDUSTRIALI

Il diritto di informazione per le aziende a partire da 20 dipendenti.

DIRITTO ALLE PRESTAZIONI DELLA BILATERALITÀ

Le prestazioni previste dai sistemi di bilateralità Confapi rappresentano un diritto contrattuale. Ogni lavoratore matura, nei confronti delle imprese non aderenti al sistema bilaterale, il diritto alla erogazione diretta delle prestazioni da parte dell’impresa datrice di lavoro. Le imprese non aderenti al sistema della bilateralità dovranno corrispondere a ciascun lavoratore in busta paga un elemento retributivo aggiuntivo pari a 25,00 € lordi mensili per tredici mensilità. Tale importo non è a nessun titolo assorbibile e rappresenta un elemento aggiuntivo della retribuzione (E.A.R.).

MENO PRECARIETÀ

Percentuale unica al 20% per tempi determinati e somministrazione a tempo determinato e indeterminato.

PIU’ TUTELE CONTRATTUALI

  • Introdotto un anno di part-time reversibile per lavoratori con familiari affetti da patologie gravi o con figli con gravi disabilità ( di età fino a tredici anni) e per genitori con figli fino a tre anni di età.
  • Congedo parentale facoltativo frazionato anche su base oraria.
  • Formazione su salute e sicurezza di ingresso ( 16 ore).
  • Congedi per la formazione, aumentata la percentuale all’1,5% dei lavoratori che possono usufruirne contemporaneamente.

ARMONIZZAZIONE DEI 3 SETTORI condizioni di miglior favore

MALATTIA: estesa a 14 mesi per tutti il periodo di assenza per malattia con conservazione del posto di lavoro e 12 mesi aggiuntivi su richiesta per gravi malattie.

TRASFERTA: oltre i 5 km la distanza dalla sede operativa e comunicazione dell’invio in missione almeno 7 giorni prima

WELFARE CONTRATTUALE

PREVIDENZA COMPLEMENTARE: adesione contrattuale per tutti i lavoratori in forza a FONDAPI con il versamento di 5 euro al mese a partire da gennaio 2022 ( aggiuntive alla contribuzione per gli iscritti).

Aumentano le contribuzioni per gli iscritti:

Lapidei: + 0,50% ( 0,25% al 1 giugno 2021 e 0,25% a gennaio 2022) per un totale a regime di 2,40%

Laterizi: + 0,10% al 1 giugno 2021 per un totale a regime di 1,80%

Cemento: consolidata la contribuzione all’1,90%.

SANITA’ INTEGRATIVA: Confermato il fondo ALTEA obbligatorio per tutti i lavoratori in forza.

Lapidei: aumenta a partire da gennaio 2022 la contribuzione di 3 euro per ogni lavoratore per un totale di 13 euro/mese.

Laterizi: consolidati 10 euro/mese

Cemento: consolidati 13 euro / mese.

DECORRENZA E DURATA

Il CCNL dei materiali da costruzione ha allineato le decorrenze per i tre settori: è in vigore dal 1 luglio 2019 e scade il 30 giugno 2022.

Ora la parola passa a Te, partecipa all’assemblea in videoconferenza o sul posto di lavoro ed esprimi il tuo giudizio con il voto sull’ipotesi di accordo.

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LEGNO-ARREDO: IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE

Alla fine di una trattativa lunga e complessa, con oltre 20 incontri, due rotture del tavolo contrattuale, uno sciopero ben riuscito il 21 febbraio scorso, con manifestazioni a Milano, Treviso, Pesaro, Bari, la proclamazione di altre 16 ore di sciopero per la fine di ottobre e per novembre e la mobilitazione in tutte le aziende del settore, iniziative ora revocate dai sindacati. finalmente il 22 ottobre si è chiuso positivamente il tavolo per il rinnovo del Contratto Nazionale del Legno-Arredo. L’ipotesi di accordo siglata ora passerà al vaglio del giudizio dei 150mila addetti del settore: nei prossimi giorni si terranno le assemblee per illustrare i contenuti del nuovo contratto, in vigore fino a dicembre 2022.

Ringraziamo tutte le lavoratrici ed i lavoratori che, con la loro mobilitazione, all’interno di un’azione sindacale unitaria, ferma e determinata, hanno permesso il raggiungimento di questo positivo risultato.

TRATTAMENTO ECONOMICO. Confermato il modello a doppia pista salariale, con:

  • aumenti certi non soggetti a verifica a fronte di redistribuzione della produttività e flessibilità delle innovazioni del settore 70€ a parametro 140 AC1 /AS2 (35 a settembre 2020, 35 a gennaio 2021);
  • recuperi inflazione con verifiche a gennaio 2021 e gennaio 2022 con Ipca (Indice prezzo al consumo) non depurata su base di calcolo paga base, contingenza, Edr (Elemento distinto della retribuzione) e tre aumenti periodici di anzianità.

ELEMENTO DI GARANZIA RETRIBUTIVA. Aumento da 18€ a 25 € mensili

BENESSERE ORGANIZZATIVO. Introdotte due ore in più di assemblea retribuita.

PREVIDENZA COMPLEMENTARE. Fondo Arco

  • Fondo Arco: aumento della contribuzione a carico dell’impresa per gli iscritti al fondo di previdenza ARCO da 2,10% a 2,30% (+0,10% gen. 21, +0,10% gen. 2022);
  • una tantum di 100 € ad ARCO per tutti i lavoratori (iscritti e non iscritti) a luglio 2021.

Inoltre, a tutti i neo assunti verranno consegnato i moduli di iscrizione ad Arco ed Altea (fondo Sanità Integrativa)

OSSERVATORIO BILATERALE DEL LEGNO. Rafforzato il ruolo della bilateralità.

L’osservatorio si concentrerà in particolare su: formazione professionale, responsabilità sociale, sviluppo sostenibile e welfare di prossimità generativo. INFORMAZIONE SINDACALE. Più comunicazione. Inserita la modalità di bacheca elettronica e la comunicazione tra Rsu e lavoratori fuori sede.

DIRITTI. Congedi, maternità, azioni positive, retribuzione congedi.

  • Congedi nascita figlio: due giorni aggiuntivi ai 7 di legge, in presenza di comprovate ed oggettive circostanze;
  • riconoscimento del congedo per le donne vittima di violenze;
  • rafforzamento delle azioni positive per la realizzazione della parità tra uomo e donna, con informativa a Rsu per aziende sopra 50 dipendenti;
  • riconoscimento congedo matrimoniale per unioni civili;
  • retribuzione per i congedi maternità e paternità: in aggiunta al 30% della retribuzione prevista dalla norma, viene garantito un ulteriore 30%. Per lo stesso periodo il Fondo Arco garantirà ai propri iscritti il contributo pieno;
  • part-time reversibile alla lavoratrice madre o al lavoratore padre per i primi tre anni del figlio.

SALUTE E SICUREZZA. Cresce il ruolo degli Rls.

Adeguamento all’accordo interconfederale:

  • 24 ore annue per le aziende che occupano fino a 5 lavoratori;
  • 48 ore annue per le aziende che occupano fino da 6 a 15 lavoratori;
  • 72 ore annue per le aziende che occupano oltre 16 lavoratori;
  • rafforzamento del ruolo degli Rls negli appalti e l’aumento del loro monte-ore permessi.

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO. Flessibilità, turni, lavoro agile.

  • Flessibilità orari di lavoro: consolidamento dell’interpretazione autentica 2018 nel Contratto, con la quale i recuperi dovranno trovare la condivisione della RSU con apposito verbale;
  • lavoro a turni: aumento compenso sostitutivo della pausa di mezz’ora dal 7% all’8% e per tre turni avvicendati dal 5% al 7 %;
  • introduzione del lavoro agile e telelavoro.

MERCATO DEL LAVORO. Meno precarietà, stagionalità

  • Diminuzione precarietà complessiva da 50% prevista per legge a 45% con l’aumento dei contratti a termine da 20% a 30% e la somma tra termine e somministrazione a termine al 35%;
  • introdotta la “causale stagionalità”, con informativa alle Rsu e alle Organizzazioni sindacali territoriali via Pec e con monitoraggio Obl e incontri annuali di verifica. Le attività contemplate: lavorazioni boschive e forestali; segherie; allestimenti di fiere, stands e decorazioni, cartellonistica; fabbricazioni e installazione di tende, zanzariere, e ogni altra schermatura solare, fabbricazione di edifici prefabbricati in legno customizzati e/o su ordinazione e/o su impegno o commessa; fabbricazione di imballaggi a contatto con alimenti; lavorazione di estrazione del sughero naturale, selezione e stagionatura; fabbricazione di turaccioli comuni o da spumante; fabbricazione di giostre e altalene; fabbricazione di mobili per esterno/ giardino; fabbricazione di articoli per l’arredo urbano in qualunque materiale (panchine, recinzioni etc.); fornitura con o senza posa di tende temporanee e di architetture tessili; fornitura con o senza posa di palchi, di attrezzature per lo spettacolo, e per l’audiovideo.
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Il nostro saluto al compagno “Marione”

Il ricordo nelle parole di Giuseppe Lograno
Ci ha lasciato Mario Palazzesi, 70 anni, conosciuto da molti nella sua città, Senigallia, ma anche nella nostra provincia soprattutto per il suo impegno sindacale sia come RSU nella Baioni Crushing Plants di Monte Porzio che come membro del direttivo della Fiom Cgil di Pesaro. Un omone rigido nelle idee, schietto nel parlare e sempre pronto ad aiutare gli altri, un rivoluzionario che aveva scelto la politica e il sindacato per dare il suo contributo e provare a cambiare la società mettendo sempre al primo posto l’interesse collettivo rispetto a quello individuale. Anche un grande amante dei cani da caccia e ottimo pescatore di trote capace di costruire delle mosche finte pazzesche. Siamo stati eletti insieme nella RSU della ditta e ci siamo iscritti insieme alla Fiom Cgil, abbiamo fatto tante assemblee, tante discussioni e confronti, tante manifestazioni. Ricordo quando insieme andavamo a Roma, mi è sempre rimasto impresso che anche se non riusciva a camminare più bene voleva esserci sempre, arrivando addirittura ad aspettarci nel pullman con l’autista. Anche quella volta, in ogni caso c’era e manifestava con noi. Non dimenticherò mai un compagno di viaggio così, non lo dimenticherà chi lo ha conosciuto e non lo farà la CGIL di Pesaro, sapendo che sarà con noi, sempre dalla parte dei più deboli e per una società più giusta. Ciao Marione, che la terra ti sia lieve.

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Infortunio mortale a Urbino: il cordoglio della Fillea e della Cgil

PESARO, 28 agosto 2020 – “La Fillea Cgil e la Cgil Pesaro Urbino esprimono cordoglio e vicinanza alla famiglia del lavoratore che ha perso la vita mentre era alla guida di una betoniera che si è ribaltata ieri attorno alle 17 a Castelcavallino, nel comune di Urbino.

“Da inizio agosto è il secondo infortunio mortale che abbiamo nella provincia di Pesaro Urbino – si legge in una nota – il quinto nel settore delle costruzioni a livello regionale.
Sono numeri inaccettabili, non è possibile che la mattina si esca di casa senza la certezza di farvi ritorno, tutto questo a causa del lavoro insicuro che continua a mietere vittime.
In questo momento drammatico, in attesa degli accertamenti sulle cause del decesso da parte delle autorità competenti vogliamo soffermaci su questo fenomeno che non accenna a fermarsi e colpisce sia i lavoratori dipendenti, sia gli autonomi rendendo i cantieri luoghi insicuri.

Questo tema per la Fillea e la Cgil in questa fase è centrale, a seguito delle opere pubbliche e private che dovranno partire nei prossimi mesi attraverso il Decreto Sviluppo e i fondi del Recovery Fund.
Auspichiamo che una parte di quei soldi sia destinata anche alla prevenzione e sicurezza dei lavoratori attraverso i nostri enti di formazione; per questo motivo il contratto applicato è fondamentale e il contratto edile consente tutto questo grazie alle scuole edili. Noi non possiamo “semplificare” e derogare sulla sicurezza perché il costo in termini di vite umane sarebbe altissimo”.

Nella foto: Gianluca Di Sante (segretario Fillea Cgil Pesaro Urbino)

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FEDERLEGNO INTERROMPE LE TRATTATIVE PER IL CCNL LEGNO

SINDACATI: COMPORTAMENTO DI FEDERLEGNO IRRESPONSABILE E GRAVISSIMO

“L’abbandono del tavolo delle trattative da parte di Federlegno, avvenuto nel corso dell’incontro di ieri, è un atto gravissimo che dimostra lo scarso valore che la controparte attribuisce alle relazioni industriali”, hanno dichiarato i segretari nazionali Pascucci, Federico e Fiorucci. “Nei 15 incontri svolti in 17 mesi di trattativa – proseguono – abbiamo sempre dimostrato la nostra disponibilità nel trovare soluzioni condivise alle esigenze delle imprese, senza avere risposte esaustive né sulla parte normativa, né sulla parte economica della nostra piattaforma. Federlegno, da parte sua, ha dimostrato dal primo momento la volontà di perseguire un modello di impresa basato non sulla qualità del lavoro, sugli investimenti, sulla professionalità e sul benessere organizzativo, ma sulla riduzione dei costi e su una gestione unilaterale dell’organizzazione del lavoro. Dobbiamo amaramente rilevare che, in un contesto 4.0, nelle controparti è rimasta ancora una visione fordista dell’organizzazione del lavoro, dove cercando dipendenti, si sono ritrovati invece lavoratori consapevoli di cosa deve diventare il mondo del lavoro. Mancano ancora le risposte su temi a noi cari come: ambiente e sicurezza, formazione, diritti, bilateralità, welfare e aumenti retributivi. Su questi ultimi c’è stata solo la conferma del modello con una quantità insufficiente di salario oltre al periodo di vacanza contrattuale che ormai è di diciotto mesi.. È per questi motivi – concludono i segretari nazionali di Feneal, Filca, Fillea – che proclamiamo lo stato di agitazione per tutto il settore, con modalità che partono dal blocco della flessibità e degli straordinari. Inizieranno da subito attivi e assemblee in tutti i luoghi di lavoro. Preso atto che per Federlegno le proposte del Sindacato pretendono di “caricare di obblighi burocratici le aziende e blindare il normale svolgimento delle normali attività d’impresa” feneal-filca e fillea propongono invece, un modello di democrazia industriale che in primo luogo si rivolga alle Rappresentanze Sindacali Unitarie ed ai lavoratori ed alla loro capacità di rapportarsi all’organizzazione del lavoro, supportando la produzione e la competitività delle aziende stesse. La partecipazione dei lavoratori diventa fondamentale per un’organizzazione del lavoro in linea con l’evoluzione dell’industria 4.0 e le relative competenze. Le affermazioni di Federlegno vengono smentite dal fatto che è stata fatta un’apertura importante sul tema della stagionalità ed anche il tema delle percentuali della somministrazione di lavoro è sempre stato affrontato senza porre pregiudiziali.
Riteniamo che le Aziende italiane del mobile e arredo possano vincere nel mondo aumentando qualità, redditività e competitività solo confrontandosi con i lavoratori.
Questo è il modello proposto aumentando l’estensione della contrattazione di secondo livello, dove il dialogo proficuo tra lavoratori e aziende potrà e dovrà essere vincente, solo il tal modo potremo costruire comunità aziendali coese in grado di poter superare questo periodo di crisi economica conseguenza dell’emergenza covid.

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La sicurezza nei cantieri edili tra emergenza sanitaria e infortuni

Gianluca Di Sante: l’edilizia volano dell’economia oltre all’emergenza sanitaria detiene il triste record di infortuni mortali

PESARO, 16 maggio 2020 – La fase due analizzata dalle categorie della Cgil è iniziata il 4 maggio scorso anche se i lavoratori dei servizi pubblici essenziali non si sono mai fermati.
Nell’edilizia, il principale volano della nostra economia, la fase due ha segnato il ritorno al lavoro nei cantieri che erano stati bloccati a fine marzo.
“Dopo la chiusura totale alla fine di marzo –spiega Gianluca di Sante responsabile edilizia della Fillea Cgil Pesaro e Urbino – con le ditte più grandi abbiamo stipulato dei protocolli sulla sicurezza previsti dal Dpcm e ne stiamo sottoscrivendo uno territoriale che garantisca la copertura alla maggior parte delle nostre imprese che sono di piccole e piccolissime dimensioni.

Alla consegna dei DPI da parte delle aziende uno dei punti critici è la gestione degli spazi comuni: mense e ristoranti essendo chiusi hanno costretto i lavoratori a consumare il pasto nel cantiere tenendo le distanze di sicurezza e fortunatamente la bella stagione lo ha permesso.

Un altro punto critico è il trasporto, ovvero il percorso dalla sede della ditta al cantiere visto che il decreto stabilisce anche in macchina o sui camioncini regole di sicurezza quali: non più di due o tre persone a bordo di un camioncino che prima e dopo la partenza deve essere sanificato. Su questo abbiamo ricevuto molte segnalazioni e siamo sicuri che ne arriveranno altre.

Per la ripresa delle attività produttive la maggior parte dei cantieri sono ripartiti. Grazie ai lavoratori e al nostro sistema bilaterale siamo riusciti a far arrivare della liquidità anticipando una parte del trattamento di ferie di agosto che viene retribuito dalla cassa edile e all’ anticipo degli scatti di anzianità sempre a carico della stessa.
Sull’applicazione dei protocolli stiamo vigilando e abbiamo sottoscritto come parti sociali nazionali dell’edilizia un protocollo con il ministero delle Infrastrutture, Anas, Ance e Ferrovie.
A livello provinciale e regionale stiamo cercando di raggiungere con le controparti, a breve, una intesa aspettando le linee guida delle casse edili nazionali.
Nel frattempo stiamo comunque controllando durante i nostri “giri” nei cantieri l’applicazione di tutte le norme di sicurezza.
L’edilizia è un settore in cui lo svolgimento del lavoro avviene all’aperto dove è più semplice rispettare le distanze per cui la diffusione del Coronavirus e quindi l’aumento dei contagi non dovrebbe toccare livelli alti come purtroppo è accaduto e accade in altri settori.

La scelta del Governo di chiudere tutte le attività ha contribuito alla riduzione del numero dei contagi ma è nostro dovere, assieme agli organi competenti, garantire che vengano rispettati tutti i protocolli. Non dimentichiamo che la nostra categoria già prima dell’emergenza sanitaria aveva ed ha ancora un triste primati di infortuni mortali. La sicurezza è sempre stata una grande esigenza per i nostri lavoratori che affrontiamo in maniera capillare con la formazione preventiva svolta egregiamente dalle scuole edili nel variegato panorama dell’offerta formativa”.

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