Alla Benelli Armi eletta la prima Rsu tra i lavoratori interinali

Un risultato importante che premia il lavoro in sinergia di Nidil e Fiom per la tutela di tutti i lavoratori

Pesaro, 9 dicembre 2022 – Stesso lavoro, stessi diritti e stessa rappresentanza. Mercoledì scorso alla Benelli Armi di Urbino di Urbino Nidil Cgil ha eletto tre componenti della Rsu tra i lavoratori interinali. Per la prima volta in tutto il territorio provinciale, il lavoro svolto dalla Fiom e

Nidil ha portato ad un risultato importante.

“Direi che è un risultato straordinario – commenta Valentina D’Addario, segretaria provinciale di Nidil –  la prima elezione della Rsu tra lavoratori somministrati ci ha permesso di eleggere tutti e tre i candidati, grazie al lavoro di sinergia svolto con la Fiom in questi ultimi due anni.

La partecipazione al voto è stata altissima: 103 votanti su 120 aventi diritto.

E’ palese la voglia di partecipazione e di costruire una rappresentanza unitaria anche dei somministrati – aggiunge – che possa portare le esigenze e il punto di vista specifico della loro condizione atipica di lavoro all’azienda.

Serve una rappresentanza stabile di questi lavoratori e siamo soddisfatti del risultato ottenuto nella costruzione di una relazione sindacale anche per questi lavoratori. E’ un punto di partenza per lavorare insieme e dare voce a chi lavora per le agenzie, una voce spesso trascurata. Noi proveremo a replicare questo modello anche in altre aziende del territorio provinciale”.

 “Il ricorso sfrenato da parte delle aziende di lavoratori interinali   – spiega il segretario della Fiom Pesaro e Urbino Fabrizio Bassotti –  ci ha spinto a cercare di tutelare al meglio questa tipologia di lavoratori che non può contare su un contratto di lavoro stabile.  Per noi, il contratto a tempo indeterminato è l’obiettivo principale ma cerchiamo di rivendicare assieme a Nidil anche i diritti di chi questo contratto non ce l’ha.   Nasce da questa necessità la collaborazione e il lavoro comune svolto fino ad ora. 

Avevamo già ottenuto una permanenza alla Biesse spa (azienda leader per la produzione di macchine per la lavorazione del legno) di Nidil e Fiom, ma con l’elezione della Rsu alla Benelli Armi possiamo dire che il nostro impegno sta portando dei risultati molto significativi che devono assolutamente essere estesi in tutte le aziende metalmeccaniche con un numero significativo di personale in somministrazione”.

Buone pratiche, dunque.

“Sappiamo che la situazione occupazionale sta dando segnali preoccupanti e non solo nel nostro territorio – aggiunge Roberto Rossini, segretario generale della Cgil Pesaro Urbino -. La tutela dei posti di lavoro e dei diritti di tutti gli addetti a prescindere dalla tipologia contrattuale deve essere l’obbiettivo primario del sindacato.

 Il lavoro svolto in sinergia tra le categorie dei lavoratori ‘stabili’ e dei lavoratori precari (in questo caso Fiom e Nidil) quando si svolge con impegno costante e voluto, premia l’azione del sindacato nella tutela dei più deboli. Questo obiettivo è fondamentale per la nostra Camera del Lavoro”.

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15 Dicembre – Sciopero regionale

Sciopero regionale di 4 ore, giovedì 15 dicembre

Una legge di bilancio sbagliata

Cosa c’è dentro?

  • premia gli evasori
  • aumenta la precarietà (voucher)
  • non sostiene salari e redditi da lavoro
  • riduce tutele e diritti
  • non rivaluta tutte le pensioni
  • non prevede misure previdenziali adeguate
  • non affronta le politiche industriali ed energetiche

Cosa vogliamo

  • aumento delle retribuzioni attraverso il taglio della tassazione anche delle tredicesime e miglioramento dei contratti e accordi di secondo livello
  • flessibilità di accesso alla pensione con attenzione ai lavori usuranti
  • contrasto all’evasione fiscale, sanità e welfare più forti e più vicini alle persone
  • innovazione e sviluppo sostenibile

Presidio

giovedì 15 dicembre – ore 13:00
davanti allo stabilimento Rivacold
Via Sicilia 7 – Vallefoglia

Articolazione dello sciopero

Ultime 4 ore di ogni turno di lavoro

Turno del mattino: dalle ore 10:00 alle ore 14:00 del 15 dicembre

Turno del pomeriggio: dalle ore 18:00 alle ore 22:00 del 15 dicembre

Turno della notte: dalle ore 02:00 alle ore 06:00 del 16 dicembre

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Manovra: inconcepibile e dannoso l’innalzamento a 60 euro della soglia per i pagamenti con Pos

“Se verrà approvata inviteremo i cittadini a non effettuare acquisti e a non fruire delle prestazioni da parte degli esercizi che limitano la loro libertà di scelta”

Pesaro, 29 novembre 2022 –  Ancora critiche alla manovra di bilancio da Federconsumatori nazionale e provinciale che giudicano negativamente l’innalzamento a 60 euro della soglia per i pagamenti con Pos e annunciano che verrà resa pubblica la  mappatura di tutti gli esercizi che non accettano il pagamento sotto la soglia di 60 euro.

“Sono molte le carenze e le incongruità della manovra di bilancio del Governo, che abbiamo sottolineato nei giorni scorsi. Ma, leggendone il testo completo, sono sbucate fuori altre misure pessime, come quella che modifica la soglia minima dei pagamenti Pos, quella sotto la quale sarà consentito all’esercente rifiutare un pagamento tracciabile.

Finora esercenti e attività di impresa o professionali erano tenuti ad accettare i pagamenti a mezzo Pos, con tanto di sanzione amministrativa, introdotta dal 30 giugno 2022, pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore del pagamento elettronico rifiutato. Una misura che già avevamo giudicato insufficiente, dal momento che l’importo della sanzione era esiguo, poco più che simbolico.

Anziché migliorare la norma e renderla più efficace nella lotta all’evasione e ai pagamenti in nero, il Governo ha pensato invece di inserire nella bozza della Legge di bilancio lo stop all’obbligo del Pos per i pagamenti sotto i 60 euro.

In questo modo, quindi, gli esercenti o i liberi professionisti potranno rifiutare pagamenti con carte di credito, prepagate, bancomat e qualsiasi forma di pagamento digitale, pretendendo dai clienti il pagamento in contanti, senza essere soggetti ad alcuna sanzione.

Una misura che esalta chiaramente il rischio di facilitare l’evasione fiscale, così come del resto viene fatto con la norma che innalza il tetto ai contanti fino a 5.000 euro.

Così, mentre nel resto d’Europa e del mondo si incentiva l’utilizzo della moneta elettronica, in Italia torniamo all’età della pietra, obbligando i cittadini a pagare in contanti, incuranti persino del fatto che l’eccesso di moneta circolante contribuisce ad aumentare l’inflazione, tanto più nel momento in cui si va verso gli acquisti natalizi.

La troviamo un’operazione inconcepibile e dannosa per l’intera economia, assunta nel momento più sbagliato. Ecco perché invitiamo esercenti e professionisti al buon senso: consentire ai cittadini di pagare con la modalità a loro più comoda è un segno di civiltà.

Una volta entrata in vigore la norma, se non vi sarà un rinsavimento da parte del Governo, chiederemo ai cittadini di collaborare a stilare una mappatura, che renderemo pubblica su tutti i nostri siti, degli esercizi e attività che non accettano il pagamento con Pos sotto la soglia d’obbligo e inviteremo i cittadini a non effettuare acquisti e a non fruire delle prestazioni da parte degli esercizi che limitano la loro libertà di scelta.”

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Manovra: misure ancora inadeguate

Federconsumatori: “per aiutare le famiglie servono misure più mirate e consistenti”

Pesaro, 25 novembre 2022 – Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla manovra di bilancio da 35 miliardi: un insieme di misure ancora insufficienti ad affrontare la grave situazione che vivono le famiglie e tutto il Paese.

Se, da un lato, si mantiene una continuità con le misure del governo precedente, salvandone l’essenziale, dall’altro si compiono scelte orientate al facile consenso, per rispondere in parte alle promesse fatte in campagna elettorale, dando una forte impronta identitaria all’intera manovra.

Nella sostanza, però, alle famiglie andrà ben poco: non c’è traccia delle rateizzazioni lunghe delle bollette, né della sospensione dei distacchi per morosità per gli utenti domestici. Sul fronte dell’energia si prolunga il taglio degli oneri di sistema, ma solo fino al 31 marzo, mentre da dicembre calerà lo sconto sulle accise dei carburanti: il taglio sulla benzina passerà da 30,5 centesimi a 18,3, ma non c’è traccia di una riforma strutturale delle bollette che le associazioni dei consumatori propongono da tempo.

Il taglio del cuneo fiscale è positivamente destinato ai lavoratori, ma è solo temporaneo. Poteva essere reso più ampio in questa difficile fase che le famiglie attraversano. Resta a nostro avviso necessario il taglio delle aliquote IVA, almeno sui beni essenziali: da tempo sollecitiamo il Governo ad una seria riforma in questo campo ma si è persa ancora l’occasione.

Nella manovra ci sono misure incongruenti con gli intenti dichiarati di aiuto ai più deboli come l’abrogazione del reddito di cittadinanza in piena crisi, nel periodo meno adatto per farlo. Sarebbe stato forse più appropriato qualche correttivo e maggiori controlli piuttosto che la sua riduzione ed eliminazione senza vere, efficaci alternative. Oltre a ciò, troviamo non solo inutile, ma anche dannoso, tranne che per gli evasori, l’innalzamento della soglia del contante a 5.000 euro.

Manca del tutto all’appello una voce relativa alla sanità, sulla quale pesa la proiezione della riduzione degli stanziamenti già prevista dal Nadef. È invece una priorità rafforzare il SSN, soprattutto alla luce della forte risalita dei casi di Covid, nonché della pesante rinuncia da parte delle famiglie alla spesa per la prevenzione, a causa delle precarie condizioni economiche diffuse.

Federconsumatori Pesaro e Urbino

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Artigianato Informa

Contributo energia elettrica 2022

Cos’è

Il fondo mette a disposizione un contributo di 100 euro a favore delle lavoratrici e lavoratori titolari del contratto di fornitura di energia elettrica per i costi sostenuti nel 2022. I l contributo è erogato una tantum per nuclei familiari con un ISEE fino a 15.000 euro, e sarà riconosciuto anche se il titolare del contratto di fornitura elettrica è intestato al coniuge/convivente. La domanda potrà essere presentata entro e non oltre il 31/01/2023

Documentazione necessaria

  1. Dati Azienda (ultima busta paga)
  2. Dati Richiedente
  3. Copia della fattura/bolletta fornitura energia elettrica.
  4. Attestazione ISEE in corso di validità.
  5. Dichiarazione sostitutiva stato di famiglia
  6. Dati per pagamento (Banca e Iban)
  7. Documento Privacy (Compilato in cartaceo firmato con fotocopia C.I. da spedire a: EBAM, via I° Maggio 142/C 60131 Ancona

Assegno allo studio

Cos’è

Contributo di 400 euro al conseguimento del diploma di maturità con votazione minima di 80/100.
Contributo di 500 euro al conseguimento della Laurea triennale che deve avvenire entro 4 anni dalla prima iscrizione. Contributo di 750 euro al conseguimento della Laurea specialistica che deve avvenire entro tre anni dalla prima iscrizione. Contributo di 1.250 euro al conseguimento della Laurea a ciclo unico se avvenuto entro 6 o 7 anni dalla prima iscrizione

Documentazione necessaria

  1. Dati Azienda (ultima busta paga)
  2. Dati Richiedente
  3. Dati Familiare e diploma o laurea
  4. Dati per pagamento (Banca e Iban)
  5. Documento Privacy (Compilato in cartaceo firmato con fotocopia C.I. da spedire a: EBAM, via I° Maggio 142/C 60131 Ancona

Bonus spese scolastiche

Cos’è

Contributo di 120 euro per le medie inferiori e 180 euro per le medie superiori per l’iscrizione dei propri figli frequentanti ISEE anno 2022 18.500

Documentazione necessaria

  1. Dati Azienda (ultima busta paga)
  2. Dati Richiedente
  3. Dati Familiare e attestato frequenza
  4. ISEE 2022
  5. Dati per pagamento (Banca e Iban)
  6. Documento Privacy (Compilato in cartaceo firmato con fotocopia C.I. da spedire a: EBAM

Bonus PC/Tablet

Cos’è

Contributo di 150 euro per acquisto di un PC o un Tablet per famiglie con figli frequentanti le medie inferiori o le medie suoeriori, ISEE anno 2022 pari o superiore a 18.500 euro

Documentazione necessaria

  1. Dati Azienda (ultima busta paga)
  2. Dati Richiedente
  3. Dati Familiare
  4. ISEE 2022
  5. Ricevuta fiscale acquisto
  6. Totale importo soggetto a rimborso
  7. Dati per pagamento (Banca e Iban)
  8. Documento Privacy (Compilato in cartaceo firmato con fotocopia C.I. da spedire a: EBAM

Contributo frequenza asili nido

Cos’è

Contributo di 500 euro nell’anno 2022 ISEE anno 2022 pari o superiore a 26.000 euro

Documentazione necessaria

  1. Dati Azienda (Buste paga dei mesi interessati)
  2. Dati Richiedente e ISEE 2022
  3. Dati Figlio, cod. fiscale
  4. Dati per pagamento ( Banca e Iban)
  5. Allegato: Fornitore, fatture e ricevute pagamento dell’importo,
  6. Documento Privacy (Compilato in cartaceo firmato con fotocopia C.I. da spedire a: Ebam

Contributo sanitario

Cos’è

Contributo del 10% fino a max 700 euro per spesa sanitaria superiore a 1.500 euro Per la richiesta del Contributo sanitario, la data in cui sorge il diritto è il 31 dicembre dell’anno di riferimento della denuncia dei redditi (mod. 730); in tal caso, il dipendente deve avere almeno 6 mesi di permanenza continuativa in azienda nell’anno di riferimento.

Documentazione necessaria

  1. Dati Azienda (ultima busta paga)
  2. Dati Richiedente
  3. Dati familiari se richiesto per persone a carico
  4. Totale importo soggetto a rimborso richiesto
  5. Modello 730/Unico per se o persone fiscalmente a carico
  6. Dati per pagamento (Banca e Iban)
  7. Documento Privacy (Compilato in cartaceo firmato con C.I. da spedire a: EBAM)

Abbattimento barriere architettoniche

Cos’è

Contributo del 10% sulle spese sostenute, fino ad un massimo erogabile di 1.000,00 euro. La misura è sottoposta a limite ISEE anno 2022 pari o superiore a 18.500 euro.

Documentazione necessaria

  1. Dati Azienda (ultima busta paga)
  2. Dati Richiedente
  3. Dati Familiare
  4. Totale importo soggetto a rimborso
  5. Dati pagamento Banca
  6. Documento Privacy compilato in cartaceo firmato, C.I.

Patologie gravemente invalidanti

Cos’è

Contributo triennale di 350,00 euro annui.

Documentazione necessaria

  1. Dati Azienda
  2. Dati Richiedente
  3. Dati Familiare
  4. Dati per pagamento (Banca e Iban)
  5. Documento Privacy compilato in cartaceo firmato con fotocopia C.I.

Sussidio di maternità facoltativa

Cos’è

Contributo per i dipendenti per un massimo di 6 mesi, per contratti Part-time 100,00 euro al mese e Full-time 200,00 euro al mese.

Documentazione necessaria

  1. Dati Azienda
  2. Dati Richiedente
  3. Data inizio e fine maternità facoltativa
  4. Dati figlio/a e cod.fiscale
  5. Allegati: domanda presentata all’Inps e ricevuta di ritorno
  6. Buste paga periodo
  7. Dati pagamento (banca e Iban)
  8. Documento Privacy compilato in cartaceo firmato con fotocopia C.I. da spedire a: EBAM

Malattia di lunga durata

Cos’è

Contributo di 250,00 euro al mese per un massimo di 6 mesi, per i dipendenti in aspettativa non retribuita dopo l’utilizzo di tutto il periodo massimo di comporto per malattia previsto dal CCNL. La domanda a fine del periodo richiesto.

Documentazione necessaria

  1. Dati Azienda
  2. Dati Richiedente
  3. Allegati: lettera di richiesta di aspettativa non retribuita come da CCNL applicato
  4. Buste paga del periodo
  5. Certificazione Medica del periodo richiesta
  6. Dati pagamento (banca e Iban)
  7. Documento Privacy compilato in cartaceo firmato con fotocopia C.I. da spedire a: EBAM

Integrazione di malattia superiore a 180 giorni

Cos’è

Il Fondo mette a diposizione dei dipendenti un contributo massimo di 250,00 euro al mese per un massimo di 6 mensilità.

Documentazione necessaria

  1. Dati Azienda
  2. Dati Richiedente
  3. Inizio e fine malattia
  4. Allegati: buste paga comprese di LUL del periodo dal 181° giorno di malattia
  5. Dati pagamento (banca e Iban)
  6. Documento Privacy compilato in cartaceo firmato con fotocopia C.I. da spedire a: EBAM

Formazione individuale

Cos’è

Contributo una-tantum per la partecipazione a corsi di formazione individuale fuori dall’orario di lavoro, per un importo di 100,00 euro.

Documentazione necessaria

  1. Dati Azienda
  2. Dati Richiedente
  3. Allegati: Ricevute intestate al lavoratore
  4. Attestato dell’orario di lavoro rilasciato dal datore di lavoro
  5. Attestazione dell’orario del corso sostenuto, rilasciato dall’ente di formazione
  6. Dati pagamento (banca e Iban)
  7. Documento Privacy compilato in cartaceo firmato con fotocopia C.I. da spedire a: EBAM

ll Delegato di bacino del settore artigianato della CGIL di Pesaro Urbino Monaldi Marco, assiste gratuitamente gli iscritti nella richiesta di rimborso delle prestazioni FSR EBAM., essendo abilitato ad accedere alla piattaforma on-line My EBAM. Potete farlo contattando il 348 3890943 oppure inviando una mail a m.monaldi@marche.cgil.it, per fissare un appuntamento.

Informa i tuoi colleghi che lavorano con il contratto dell’Artigianato di questa opportunità che la CGIL di Pesaro Urbino offre agli ISCRITTI.

Settore Artigianato CGIL PU
Il Delegato di Bacino
Marco Monaldi
Tel. 0721 4201 – Cell. 3483890943
e-mail: m.monaldi@marche.cgil.it

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Dl Aiuti quater: misure ancora troppo deboli e inadeguate soprattutto sul fronte dell’energia

Il Decreto che contiene misure che poco c’entrano con il termine “aiuti” relega il contrasto del caro bollette al margine del provvedimento.

Pesaro, 14 novembre 2022 –  Nessuna novità positiva dal governo sul caro bollette che pure  aveva promesso un intervento adeguato.  Questa la preoccupazione di Federconsumatori.  “Gli annunci dei giorni scorsi – si legge in una nota diffusa dal presidente Alessandro Pertoldi -, a partire da quelli del Presidente del Consiglio, che promettevano risposte forti sul caro bollette suscitando una certa curiosità e qualche attesa, sono stati smentiti dai contenuti del Decreto Aiuti quater.

Il Decreto, che contiene misure che poco c’entrano con il termine “aiuti”, relega il contrasto del caro bollette al margine del provvedimento.

Le risorse stanziate, che coprono i mesi di novembre e dicembre 2022, non prevedono novità positive rilevanti rispetto a quanto già visto nei mesi scorsi: in realtà, su gas ed elettricità, si limitano a una semplice proroga del taglio degli oneri di sistema e dell’Iva. Misura del tutto insufficiente a fronteggiare la crescente difficoltà delle famiglie, soprattutto con l’inverno alle porte. 

Incomprensibile e inaccettabile l’esclusione degli utenti domestici dall’accesso alla rateizzazione delle bollette, riservata esclusivamente alle aziende. Sarebbe necessario disporre, almeno, delle garanzie affinché la rateizzazione possa essere effettuata per i cittadini da parte di istituti bancari.

Nella bozza del Decreto non ci è sembrato di scorgere alcun riferimento alla sospensione dei distacchi per morosità: ci auguriamo sia una svista nostra e non del Governo! Se così fosse sarebbe davvero preoccupante.

Confermati, inoltre i tagli delle accise sui carburanti, almeno fino al 31 dicembre.

Una nota positiva si rileva nella proroga del mercato tutelato per i clienti domestici per il gas, che terminerà unitamente a quello dell’elettricità il 10 gennaio 2024. Una misura da noi fortemente richiesta, soprattutto in una fase in cui le aziende sul mercato libero stanno adottando, in molti casi, comportamenti scorretti ed ingannevoli.

Improponibile, inoltre, l’innalzamento al tetto del contante fino a 5.000 euro: come dimostrano innumerevoli studi, analisi, rapporti e ricerche una così elevata circolazione del contante rappresenta un forte rischio di aumento dell’economia sommersa e dell’evasione, che non solo non apportare alcun beneficio alle famiglie, ma anzi le danneggia poiché concorre ad un aumento dell’inflazione.

Anche in tema di superbonus, al netto delle considerazioni sulle criticità esistenti, ci pare del tutto ingannevole far passare la norma che riapre la possibilità di accedere al nuovo bonus per le proprietà unifamiliari per una misura a favore delle famiglie meno abbienti: di certo un nucleo con un reddito reale di 15.000 euro annui difficilmente potrebbe permettersi un’abitazione della tipologia prevista dalla norma.

Complessivamente, il Decreto Aiuti quater risulta, quindi, una sbiadita fotocopia delle misure già adottate, ancora inadeguate. Dei 9 miliardi stanziati solo 1 è destinato ai cittadini. Ad aggravare le preoccupazioni è anche la NADEF 2023 approvata dal Governo nei giorni scorsi che, per il caro bollette stanzia solo 22 miliardi di euro che basteranno, forse, solo fino ad aprile.

Ci auguriamo che il Governo accolga queste osservazioni e si decida, come non avviene da tempo, a convocare un tavolo con i rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori, per ascoltare, dalla voce di chi ne ha esperienza diretta, le esigenze, i problemi e le possibili soluzioni più idonee per tutelare i cittadini”.

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Prosegue lo sciopero dei lavoratori di Euroiprem

Cinzia Massetti (Fillea) : la situazione è preoccupante. Chiediamo garanzie su stipendi e ammortizzatori sociali

Pesaro, 9 novembre 2022 – Continua lo sciopero proclamato dal 7 novembre scorso dei lavoratori di “Euroiprem Divisione Prefabbricato e Verniciatura”, azienda storica del legno di Pesaro, operante nella fabbricazione di pannelli e semilavorati.

“La Fillea Cgil Pesaro Urbino unitamente ai lavoratori, rivendicano il mancato pagamento di 2 mensilità, più volte dato per certo in seguito agli incontri avuti con l’amministratore dell’ azienda.

Pur avendo richiesto, con urgenza data la situazione, un ulteriore incontro alla proprietà e all’amministratore per avere informazioni sul reale stato in cui versa l’azienda, sulle retribuzioni e sull’apertura di ammortizzatori adeguati alla situazione, ad oggi non si sono ricevuti riscontri.

Questa situazione è fonte di grande preoccupazione per Fillea Cgil, i lavoratori e le loro famiglie, alcune delle quali monoreddito.

Pertanto permane lo stato di agitazione fino a quando non verranno pagate le retribuzioni e non verranno posti in essere gli ammortizzatori per garantire una salvaguardia adeguata ai lavoratori”

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Bollette del gas in calo del 12,9% a ottobre

Alessandro Pertoldi: “Un dato positivo, ma è ancora presto per tirare un sospiro di sollievo”

PESARO, 8 novembre 2022 – ARERA ha aggiornato  le tariffe del gas per i clienti sul mercato tutelato, per la prima volta su base mensile come spesso sollecitato da Federconsumatori,.   La famiglia tipo, per i consumi effettuati nel mese di ottobre, riceverà, stando ai dati di ARERA, una bolletta con una riduzione del -12,9% rispetto al costo del III  trimestre 2022. La spesa gas per una famiglia nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° novembre 2021 e il 31 ottobre 2022) sarà di circa 1.702 euro, +67% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente.

Seppure in diminuzione le famiglie ancora non possono tirare un sospiro di sollievo: il costo del gas rimane su livelli elevatissimi, si tratta di un dato particolarmente allarmante, soprattutto in vista dell’inverno. Guardando ai dati relativi all’andamento del costo del gas sui mercati si rileva una progressiva, anche se ancora lenta, discesa dei prezzi del gas nel mese di ottobre, quello preso in considerazione per l’attuale determinazione del prezzo.

Era prevedibile, dunque, coerentemente con tali tendenze, una diminuzione delle tariffe, che però ancora non è sufficiente a far fronte alle difficoltà delle famiglie. È fondamentale agire, ora, mettendo a disposizione dei cittadini tutte le misure necessarie per affrontare la difficile situazione che il Paese sta attraversando. Ecco perché non basta intervenire sulle tariffe, ma è indispensabile:

·         Disporre la sospensione dei distacchi per morosità, oggi in larghissima parte legata a situazioni di profondo disagio e povertà, prevedendo anche la possibilità di una lunga rateizzazione delle bollette garantita dallo Stato e, insieme, un divieto più stringente alle modifiche contrattuali decise unilateralmente dalle aziende fornitrici di energia;

·         Incrementare l’importo dei bonus per energia, gas e acqua e allargando la platea dei beneficiari, attraverso l’innalzamento delle soglie ISEE, insieme con la costituzione di un Fondo di contrasto alla dilagante povertà energetica;

·         Riformare la bolletta, riducendone stabilmente gli oneri fiscali e parafiscali;

·         Prolungare, con un provvedimento di urgenza, il regime di maggior tutela per luce e gas (quest’ultimo dovrebbe terminare già il 31 dicembre 2022);

·         Prevedere un reale albo dei venditori, accreditati in base a requisiti e garanzie in termini di solidità, affidabilità, qualità del servizio e sostenibilità ambientale e sociale;

·         Ridefinire il sistema di formazione dei prezzi dell’energia, considerando la media ponderata dei costi delle diverse fonti e disaccoppiando elettricità e gas, per contrastare più efficacemente le speculazioni (considerando le forti spinte al rialzo del costo dell’elettricità), anche senza aspettare l’Europa, come fatto da Grecia, Spagna e Portogallo;

·         Pianificare una politica industriale ed energetica di rilancio degli investimenti sulle fonti rinnovabili e sulle tecnologie di accumulo, adottando misure di sostegno allo sviluppo delle comunità energetiche.

Le risorse per mettere in atto tali misure possono e devono essere ricavate anche dal rafforzamento degli strumenti di supertassazione degli extra-profitti realizzati dalle grandi imprese energetiche e da altre aziende in settori quali quello farmaceutico, finanziario, creditizio e dell’e-commerce. Sono queste le misure che ci aspettiamo dal Governo, affinché dia seguito a quanto promesso ai cittadini.

Alessandro Pertoldi

(Presidente Federconsumatori Pesaro Urbino)

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Una ciocca di capelli per la libertà delle donne iraniane e di tutto il mondo

Sabato 22 ottobre a Fano flashmob di solidarietà contro la barbara uccisione di Masha Amini

Nel pomeriggio manifestazione per la pace dal Pincio a piazza XX Settembre

FANO – Proseguono le manifestazioni di protesta contro la barbara uccisione di Masha Amini, la giovane originaria del Kurdistan iraniano arrestata e uccisa dalla polizia morale a Teheran per non aver indossato correttamente il velo. 

Sabato 22 ottobre a Fano, alle 10.30, il Coordinamento Donne del sindacato pensionati Spi – Cgil e  Fnp – Cisl e Uilp, assieme alle tre Confederazioni provinciali e all’associazione Impronte Femminili organizzano un flashmob di fronte alla Mediateca Montanari, in piazza Amiani, per esprimere sostegno e solidarietà alle donne iraniane  a supporto di un impegno assolutamente condiviso per l’affermazione della democrazia,  dei diritti civili, sociali, economici e culturali universali perché la libertà delle donne è la libertà di tutti in qualsiasi parte del mondo.

Sono trascorse più di tre settimane dall’uccisione di Masha Amini e il suo nome è diventato fulcro di proteste; in tutto il mondo le donne che scendono in piazza contro questo assurdo crimine hanno scelto il gesto simbolico del taglio della ciocca dei capelli per dimostrare la loro solidarietà.

“Le nuove generazioni – si legge in una nota dei sindacati –  hanno sostenuto tali proteste con scioperi nelle università e nelle scuole in Kurdistan, con manifestazioni in Iran e anche i sindacati indipendenti iraniani hanno indetto con coraggio lo sciopero generale.”

Sempre a proposito di manifestazioni, nel pomeriggio, si svolgerà la “Camminata della Pace”, con partenza dal Pincio alle 17.30 e arrivo in piazza XX Settembre.

Fano, 20 ottobre 2022

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Piantiamo gli alberi per un futuro migliore

PESARO, 18 ottobre 2022 –  Venerdì 21 ottobre, in via San Martino, si svolgerà la seconda edizione di “Piantiamo gli alberiper un futuro migliore” con gli studenti dell’Istituto comprensivo di Villa San Martino, lo Spi Cgil, il Comune, l’Auser, il Quartiere 10 e l’Aspes.

Un gesto simbolico da associare a un’idea di futuro diversa e sostenibile, partendo proprio dalla cura e dall’attenzione per l’ambiente. Un progetto che vede la collaborazione della scuola, delle Istituzioni, del volontariato e del sindacato pensionati Cgil che hanno organizzato la piantumazione di alberi in via San Martino (lato rotatoria).

Alle 9.30, dopo i saluti del sindaco Matteo Ricci, alla presenza degli alunni dell’Istituto comprensivo Villa San Martino, interverranno: Lilli Gargamelli segretaria generale dello Spi Pesaro e Urbino, Massimo Ciabocchi, presidente provinciale dell’Auser, Luca Pieri, presidente di Aspes, Sami Tayeb presidente del quartiere 10 di Villa San Martino e Loretta Mattioli, dirigente dell’Istituto comprensivo.

“Probabilmente non tutti hanno compreso l’enormità del problema climatico – sottolinea Lilli Gargamelli – ma a noi piace pensare che anche piccoli gesti come il nostro possano contribuire a un cambiamento concreto e a rafforzare la consapevolezza che il clima è malato ma ognuno di noi può fare qualcosa anche con un piccolo gesto come quello di piantare alberi: un piccolo gesto che coinvolge generazioni diverse, studenti e pensionati.  Passato, presente e futuro”.

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