Presidio degli addetti alla lettura dei contatori gas e acqua davanti a Marche Multiservizi.
22 ex addetti della Conus Technology a rischio licenziamento e mancata applicazione del contratto di lavoro “Gas – Acqua”. Appello al Sindaco di Pesaro per il rispetto del Protocollo su appalti e legalità “violato” da Marche Multiservizi.

Gli ex lavoratori della Conus Technology, addetti al servizio di lettura e movimentazione dei contatori gas e acqua, impiegati fino al 17 marzo scorso, questa mattina hanno organizzato un presidio di protesta di fronte alla sede di Marche Multiservizi a Pesaro, insieme ai rappresentanti sindacali Filctems Cgil e Cgil provinciale .

A Marche Multiservizi spa è stata chiesta sia la continuità occupazionale per i 22 addetti sia il rispetto del contratto nazionale di lavoro che è quello “Gas – Acqua”.
Va detto che queste mansioni richiedono una elevata professionalità ma, scaduto l’appalto della Conus, per questi lavoratori si è aperto un futuro di incertezza sia occupazionale sia dal punto di vista dell’applicazione corretta del contratto nazionale di lavoro dal momento che le ditte che si aggiudicano gli appalti “non osservano la corretta applicazione dei contratti di lavoro nazionali”, scrivono.

“Vogliamo denunciare – prosegue la nota – il rischio della perdita del posto di lavoro per 22 addetti di Pesaro e della provincia e la mancanza dell’obbligo di riconfermare i lavoratori dell’appalto uscente”.
“Con l’avvicendarsi di aziende vincitrici di appalti spesso vengono applicati ‘contratti di lavoro pirata’ con condizioni normative ed economiche assai inferiori a quelle precedenti”.

“Questo è un atto gravissimo – denunciano – in particolare perché la “Barbagli” (la ditta vincitrice dell’appalto che è subentrata alla Conus Technology), lavora in appalto per aziende pubbliche o in concessione.
Non è ammissibile – prosegue il comunicato – che un’azienda possa decidere di applicare un contratto firmato da organizzazioni sindacali non rappresentative e poi vincere gare di appalto solo pagando meno i dipendenti e togliendo i diritti.

Filctem Cgil e Confederazione provinciale aggiungono che: “ Il fatto è ancor più grave dal momento che il 22 dicembre scorso il Comune di Pesaro, con Cgil, Cisl, Uil e tutte le associazioni di categoria ha sottoscritto il Protocollo su appalti e legalità che non solo impegna tutte le aziende partecipate dal Comune al pieno rispetto dei vincoli lì previsti ma contiene l’obbligo del rispetto della clausola sociale per i lavoratori in appalto e l’applicazione dei contratti nazionali di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative. L’appalto predisposto da Marche Multiservizi spa, viola tutti questi vincoli. Per questo chiediamo al Sindaco di intervenire immediatamente”.

Filctem Cgil e Cgil Pesaro Urbino

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