L’avvio della nuova legislatura regionale dovrà essere l’occasione per una riflessione sulla situazione economica e sociale delle Marche e per rilanciare l’attività partendo dai nodi strutturali da cui dipendono le nostre possibilità di sviluppo. A questo appuntamento Cgil-Cisl-Uil delle Marche si presentano con un loro contributo programmatico che verrà utilizzato nella fase pre-elettorale per un confronto con i candidati e gli schieramenti che si presentano alla competizione e, successivamente, come riferimento nel rapporto con il futuro governo regionale.

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Le Marche stanno attraversando una profonda trasformazione nella struttura economica e sociale. Molto è dovuto all’impatto della crisi, che continua a produrre i suoi effetti negativi in termini occupazionali, di reddito e di sicurezza sociale, ma molte trasformazioni erano già in corso, dovute in gran parte ai processi di globalizzazione dei mercati e di innovazione tecnologica. In questi anni è calata l’occupazione, a partire da quella giovanile, molte imprese hanno cessato la loro attività e molte altre sono state soggette a processi di delocalizzazione, di modifica degli assetti proprietari, di riorganizzazione. Tali processi hanno riguardano una notevole quantità di PMI ma anche imprese fra le più grandi e caratterizzanti del nostro sistema.

La crisi ha pesantemente interessato il sistema manifatturiero, prevalentemente orientato alle produzioni del Made in Italy, ma nell’ultima fase sono state coinvolte pesantemente anche le attività terziarie, dalla distribuzione al credito, dalla logistica al turismo. Da un punto di vista territoriale la crisi interessa l’intera regione coinvolgendo maggiormente i territori appartenenti ai distretti industriali e il territorio ascolano.

Affrontare in questa fase i problemi delle Marche, tenendo conto del contesto nazionale e internazionale, significa andare alla radice dei problemi, individuare i punti di forza e di debolezza del nostro sistema in rapporto alle nuove sfide, ed immaginare una fase di profondo rinnovamento della nostra comunità, che sappia rendere il nostro territorio sempre più attraente e competitivo sul piano economico, e sostenibile sul piano sociale ed ambientale, interessante per le nuove generazioni.

Partendo da questi presupposti Cgil-Cisl-Uil indicano alcuni punti programmatici rispetto ai quali auspicano una ampia condivisione, sia da parte degli attori politico-istituzionali, sia degli altri soggetti della rappresentanza sociale.

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