Record negativo nelle Marche: -42% contratti a tempo indeterminato.

Dal sito della CGIL Marche

Nei primi otto mesi del 2016, le aziende marchigiane hanno assunto 87mila persone, il 9,7% in meno rispetto allo stesso periodo 2015.
La maggior parte dei neo assunti ha un contratto a termine (77%), il 16,6% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato e solo il 6,1% come apprendista. E’ questo il quadro che emerge dai dati dell’Osservatorio Inps sulla precarietà, elaborati dall’Ires Cgil Marche.

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Le trasformazioni dei tempi determinati in contratti stabili ammontano a 5.369, il 40% in meno rispetto ai primi otto mesi del 2015.
Le trasformazioni di contratti di apprendistato in contratti a tempo indeterminato sono state 2.059 con un incremento del 2,4% rispetto al 2015.
Il saldo tra assunzioni e cessazioni per i contratti a tempo indeterminato continua ad essere negativo (-8.250).
Nei primi otto mesi del 2016 cresce, rispetto allo stesso periodo del 2015, il numero di voucher venduti (+29,3%); in confronto al valore del 2014 i voucher venduti da gennaio ad agosto nel 2016 sono aumentati del 115%.
“Anche nelle Marche, si assiste al crollo delle tutele sul lavoro – dichiara Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil Marche – e cioè: meno assunzioni, più precarietà, trionfo dei voucher, aumento di licenziamenti disciplinari. Per questi motivi, serve cambiare direzione e quindi cancellare il Jobs act e sostenere la ripresa con investimenti. La situazione occupazionale e sociale delle Marche è tra le più difficili in Italia ma la questione, da tempo, non è al centro dell’attenzione della giunta regionale”.

Rispetto ai valori medi osservati per il centro Italia e per il Paese nella sua totalità, la situazione delle Marche è peculiare:
– le assunzioni a tempo indeterminato si riducono ovunque ma, nelle Marche, la contrazione è più marcata che per la media italiana (-41,9% contro -32,9%)
– le assunzioni a tempo indeterminato nelle Marche costituiscono una percentuale più bassa delle assunzioni totali rispetto all’incidenza rilevata nel centro Italia e in totale nel Paese (16,7% contro 22,5% e 24,1%)
– le assunzioni a tempo determinato nelle Marche sono il 77,2% del totale contro il 72,7% del centro Italia ed il 71,5% come media nazionale.

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