Iniziativa della Fondazione Di Vittorio, Cgil e Spi, presentato l’XI rapporto sulla contrattazione sociale

A Pesaro il sindacato tra i primi nel sottoscrivere un accordo sulla contrattazione sociale 2020

Pesaro, 1 luglio 2020 – Si è svolta ieri, martedì 30 giugno, l’iniziativa organizzata dalla Fondazione Di Vittorio, dalla Cgil e dallo Spi nazionali dal titolo: “Dopo l’emergenza un welfare più forte per diritti universali”.

Nel corso della conferenza è stato presentato l’XI Rapporto sulla contrattazione sociale territoriale dell’Osservatorio Fdv-Cgil-Spi, commentato dal segretario nazionale confederale Roberto Ghiselli che in passato è stato segretario generale Cgil Pesaro Urbino e della Cgil Marche.

Di seguito, si è svolta una tavola rotonda coordinata dal presidente della Fondazione Di Vittorio Fulvio Fammoni , alla quale hanno partecipato il segretario generale Maurizio Landini, il presidente dell’Ali e sindaco di Pesaro Matteo Ricci e il presidente della Conferenza delle Regioni e dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

L’iniziativa, trasmessa in diretta online sulla piattaforma della Cgil: www.Collettiva.it ha toccato molti temi sull’importanza di un nuovo welfare, dei rapporti con gli enti locali, il lavoro, i diritti e anche i fondi europei per l’emergenza sanitaria e gli investimenti pubblici.

Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci in qualità di presidente Ali, tra le altre cose, ha ricordato il protocollo di intesa sul bilancio 2020 sottoscritto dal Comune di Pesaro con Cgil Cisl e Uil.

L’accordo, firmato a dicembre 2019, in tempi record ma pre-covid, prevede lo stanziamento di 250 mila euro e l’impegno dell’Amministrazione comunale a non innalzare l’addizionale Irpef e la Tari.

Il Comune si è impegnato a distribuire attraverso le società partecipata Marche Multiservizi altri 250 mila euro per sostenere i costi delle bollette acqua, luce e gas per le famiglie in difficoltà. E’ stato poi riconfermato il fondo anticrisi. Roberto Rossini, segretario generale Cgil Pesaro Urbino, ricorda anche che sindacato e Comune hanno previsto un nuovo percorso a partire dal confronto con i soggetti di rappresentanza del lavoro e delle imprese che porti ad uno scambio di idee utile rispetto al consolidamento e al potenziamento dei servizi sociali nel territorio.

Ma nessuno aveva previsto una emergenza sanitaria di proporzioni immani e ieri si è discusso anche del post coronavirus e di tutti gli effetti negativi sull’economia, il lavoro, i diritti, il welfare.

“E’ fondamentale, ha spiegato Ghiselli, una coerente ed efficace politica sociale e territoriale in questa fase di emergenza e ancor più nella prospettiva di un’auspicabile ripresa. E’ inoltre necessario – ha aggiunto – ricostruire una dimensione comunitaria, un tessuto di relazioni e convivenza, ripensando e collocando dentro un progetto riformatore una aggiornata idea di welfare, che sappia rispondere ai nuovi bisogni, sappia essere universale e inclusiva, funzionale alla partecipazione dei diversi attori del territorio, nei loro diversi ruoli”.

Si è parlato anche di rilancio dell’economia con il presidente Ali Matteo Ricci e con Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza per le Regioni e dell’Emilia Romagna.

Maurizio Landini ha detto che negli anni la povertà è raddoppiata e la ricchezza è sempre più concentrata in una ristretta percentuale di persone. La pandemia ha mostrato quanto i tagli alla sanità siano stati sbagliati e la crisi ha reso evidente come tanti giovani vivano con lavori precari e sottopagati. Le misure varate nell’emergenza, ha aggiunto, sono state positive ma ora occorre progettare una vera riforma del sistema: dobbiamo investire di più nel pubblico e nello stato sociale che non è semplicemente tutelare i diritti delle persone che lavorano ma anche rilanciare un’idea di nuovo compromesso sociale come crescita e sviluppo del nostro Paese”.

“Per evitare la rabbia sociale – ha sottolineato – non va bene qualsiasi soluzione o qualsiasi lavoro. Serve lavoro di qualità e il sindacato deve essere un soggetto di trasformazione sociale ma senza accettare di essere subalterno”.

Naturalmente si è parlato anche del Mes. Tutti i relatori hanno criticato lo stallo nella decisione di attingere ai fondi del Meccanismo europeo di stabilità senza condizioni. Tutti concordi sulla necessità di usufruirne. Per Maurizio Landini: “Si tratta di un’occasione irripetibile che deve essere colta”.

La videoconferenza è disponibile nel sito www.Collettiva.it.

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