La disinformazione in materia di riordino delle Provincie sta assumendo toni e contenuti talmente paradossali e soprattutto privi di fondamento giuridico, che rischiano solo di ingenerare ulteriore confusione in una questione gestita ancor più confusamente dal Governo Renzi.

Da ultimo le dichiarazioni apparse sulla stampa attribuite al Comandante della Polizia municipale del Comune di Pesaro, che spiccano per imprecisione, ci impongono il tentativo di fare un poco di chiarezza.

In primo luogo il tema del riordino delle polizie locali e nello specifico della Polizia Provinciale attiene a quanto previsto dalla legge del Rio sul riordino delle Provincie e dal decreto legge Enti locali che è ancora in fase di conversione al Senato. Le prima norma attribuisce al Governo e non alle Regioni, la decisione finale sul riordino della Polizia provinciale e il successivo decreto in via di conversione ha previsto il passaggio obbligato dei lavoratori del corpo della polizia provinciale alle polizie municipali.

Tale decisione contenuta nell’art. 5 del DL Enti locali che come FP CGIL CISL FP e UIL FPL stiamo contestando a livello nazionale e locale, nel tentativo di emendarne il contenuto prima della sua conversione in legge, produrrà così com’è effetti negativi per i cittadini di tutte le provincie e non solo per la tutela della professionalità degli agenti della Polizia provinciale, il cui destino occupazionale non è certo legato a questioni di “gradimento”.

Infatti per quanto attiene alle funzioni di polizia ambientale (controllo sulla corretta gestione dei rifiuti, tutela della qualità dell’aria e delle acque, vigilanza sulla caccia e la pesca, contrasto al bracconaggio, tutela della fauna selvatica, tutela del patrimonio e del demanio provinciale ecc.) che hanno svolto in questi anni gli agenti della polizia provinciale, nulla si dice in merito alla loro destinazione. Pertanto si assisterebbe al paradosso che nessun ente se le vedrebbe attribuire, a fronte del passaggio degli agenti della polizia provinciale ai comuni. Questo banalmente significherebbe che se un cittadino si trovasse di fronte casa un cinghiale la polizia Provinciale non potrebbe intervenire, perché nessuna competenza in materia avrebbe il comune, la Provincia che potenzialmente avrebbe le competenze non potrebbe farlo perché non avrebbe più agenti. Rimarrebbe a questo punto la Guardia Forestale, che il Governo ha previsto di voler sopprimere! Insomma l’ennesimo pasticcio prodotto dal Governo Renzi, imbattibile in chiacchiere e soprattutto nel mettere in difficoltà gli amministratori locali.

Inoltre lo stesso Decreto nulla dice sulle modalità con le quale dovrebbe avvenire il passaggio degli agenti della polizia Provinciale ai comuni, pertanto non capiamo per quale ragione siano state riportate sulla stampa ipotesi non riscontrabili in nessuna norma o circolare attuativa.

Inoltre va osservato che il Comune di Pesaro ha proceduto all’assunzione di 14 vigili stagionali, pertanto non si capisce perché il Comandante della municipale affermi di non aver potuto assumere personale stagionale! Inoltre in merito al divieto contenuto nel DL Enti locali di assumere personale stagionale prima del totale riassorbimento degli agenti della polizia provinciale, i sindacati confederali insieme a tanti Sindaci, hanno chiesto al Governo di ritirare quella previsione che metterebbe in fortissima difficoltà i Comuni, soprattutto quelli della costa e soprattutto in piena stagione turistica estiva!

Di fronte all’ennesimo pasticcio del Governo guidato dal Segretario del PD, spiace constatare che soprattutto nella fase di conversione del decreto Enti locali, il Sindaco di Pesaro, nonché vice-presidente dell’ANCI, nonché vice-presidente dell’assemblea nazionale del PD piuttosto che impegnarsi con noi e con tanti altri suoi colleghi Sindaci, a far cambiare i contenuti del Decreto, si impegni invece ad anticiparne gli effetti, oltretutto in totale assenza di confronto con le Organizzazioni Sindacali, che avrebbero contrattualmente in capo il diritto quanto meno ad una informativa preventiva.

Auspichiamo che il Comune di Pesaro riveda tale decisione e soprattutto si schieri a fianco degli altri Sindaci che con noi stanno tentando di cambiare i contenuti della norma, comunque in caso contrario ci attiveremo per impedire che da decisioni affrettate si possano ingenerare ulteriori danni e disservizi ai lavoratori e ai cittadini.

 Le segreterie provinciali FP CGIL, CISL FP e UIL FPL

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