CONTRATTO NAZIONALE DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE

Dopo più di un anno di trattativa e studio FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil e Confapi Aniem hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il CONTRATTO UNICO delle Piccole e Medie Imprese dei settori Cemento, Laterizi e Manufatti in cemento, Lapidei che interessa circa quindicimila lavoratrici e lavoratori.

COMMISSIONE BILATERALE INTERSETTORIALE (CBMC)

Istituita per governare la complessità delle filiere e definire linee guida su Codice etico per le aziende, benessere organizzativo, formazione professionale, aggiornamento e armonizzazione dei profili professionali e dell’articolato contrattuale, commissione su pari opportunità.

RELAZIONI INDUSTRIALI

Il diritto di informazione per le aziende a partire da 20 dipendenti.

DIRITTO ALLE PRESTAZIONI DELLA BILATERALITÀ

Le prestazioni previste dai sistemi di bilateralità Confapi rappresentano un diritto contrattuale. Ogni lavoratore matura, nei confronti delle imprese non aderenti al sistema bilaterale, il diritto alla erogazione diretta delle prestazioni da parte dell’impresa datrice di lavoro. Le imprese non aderenti al sistema della bilateralità dovranno corrispondere a ciascun lavoratore in busta paga un elemento retributivo aggiuntivo pari a 25,00 € lordi mensili per tredici mensilità. Tale importo non è a nessun titolo assorbibile e rappresenta un elemento aggiuntivo della retribuzione (E.A.R.).

MENO PRECARIETÀ

Percentuale unica al 20% per tempi determinati e somministrazione a tempo determinato e indeterminato.

PIU’ TUTELE CONTRATTUALI

  • Introdotto un anno di part-time reversibile per lavoratori con familiari affetti da patologie gravi o con figli con gravi disabilità ( di età fino a tredici anni) e per genitori con figli fino a tre anni di età.
  • Congedo parentale facoltativo frazionato anche su base oraria.
  • Formazione su salute e sicurezza di ingresso ( 16 ore).
  • Congedi per la formazione, aumentata la percentuale all’1,5% dei lavoratori che possono usufruirne contemporaneamente.

ARMONIZZAZIONE DEI 3 SETTORI condizioni di miglior favore

MALATTIA: estesa a 14 mesi per tutti il periodo di assenza per malattia con conservazione del posto di lavoro e 12 mesi aggiuntivi su richiesta per gravi malattie.

TRASFERTA: oltre i 5 km la distanza dalla sede operativa e comunicazione dell’invio in missione almeno 7 giorni prima

WELFARE CONTRATTUALE

PREVIDENZA COMPLEMENTARE: adesione contrattuale per tutti i lavoratori in forza a FONDAPI con il versamento di 5 euro al mese a partire da gennaio 2022 ( aggiuntive alla contribuzione per gli iscritti).

Aumentano le contribuzioni per gli iscritti:

Lapidei: + 0,50% ( 0,25% al 1 giugno 2021 e 0,25% a gennaio 2022) per un totale a regime di 2,40%

Laterizi: + 0,10% al 1 giugno 2021 per un totale a regime di 1,80%

Cemento: consolidata la contribuzione all’1,90%.

SANITA’ INTEGRATIVA: Confermato il fondo ALTEA obbligatorio per tutti i lavoratori in forza.

Lapidei: aumenta a partire da gennaio 2022 la contribuzione di 3 euro per ogni lavoratore per un totale di 13 euro/mese.

Laterizi: consolidati 10 euro/mese

Cemento: consolidati 13 euro / mese.

DECORRENZA E DURATA

Il CCNL dei materiali da costruzione ha allineato le decorrenze per i tre settori: è in vigore dal 1 luglio 2019 e scade il 30 giugno 2022.

Ora la parola passa a Te, partecipa all’assemblea in videoconferenza o sul posto di lavoro ed esprimi il tuo giudizio con il voto sull’ipotesi di accordo.

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LEGNO-ARREDO: IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE

Alla fine di una trattativa lunga e complessa, con oltre 20 incontri, due rotture del tavolo contrattuale, uno sciopero ben riuscito il 21 febbraio scorso, con manifestazioni a Milano, Treviso, Pesaro, Bari, la proclamazione di altre 16 ore di sciopero per la fine di ottobre e per novembre e la mobilitazione in tutte le aziende del settore, iniziative ora revocate dai sindacati. finalmente il 22 ottobre si è chiuso positivamente il tavolo per il rinnovo del Contratto Nazionale del Legno-Arredo. L’ipotesi di accordo siglata ora passerà al vaglio del giudizio dei 150mila addetti del settore: nei prossimi giorni si terranno le assemblee per illustrare i contenuti del nuovo contratto, in vigore fino a dicembre 2022.

Ringraziamo tutte le lavoratrici ed i lavoratori che, con la loro mobilitazione, all’interno di un’azione sindacale unitaria, ferma e determinata, hanno permesso il raggiungimento di questo positivo risultato.

TRATTAMENTO ECONOMICO. Confermato il modello a doppia pista salariale, con:

  • aumenti certi non soggetti a verifica a fronte di redistribuzione della produttività e flessibilità delle innovazioni del settore 70€ a parametro 140 AC1 /AS2 (35 a settembre 2020, 35 a gennaio 2021);
  • recuperi inflazione con verifiche a gennaio 2021 e gennaio 2022 con Ipca (Indice prezzo al consumo) non depurata su base di calcolo paga base, contingenza, Edr (Elemento distinto della retribuzione) e tre aumenti periodici di anzianità.

ELEMENTO DI GARANZIA RETRIBUTIVA. Aumento da 18€ a 25 € mensili

BENESSERE ORGANIZZATIVO. Introdotte due ore in più di assemblea retribuita.

PREVIDENZA COMPLEMENTARE. Fondo Arco

  • Fondo Arco: aumento della contribuzione a carico dell’impresa per gli iscritti al fondo di previdenza ARCO da 2,10% a 2,30% (+0,10% gen. 21, +0,10% gen. 2022);
  • una tantum di 100 € ad ARCO per tutti i lavoratori (iscritti e non iscritti) a luglio 2021.

Inoltre, a tutti i neo assunti verranno consegnato i moduli di iscrizione ad Arco ed Altea (fondo Sanità Integrativa)

OSSERVATORIO BILATERALE DEL LEGNO. Rafforzato il ruolo della bilateralità.

L’osservatorio si concentrerà in particolare su: formazione professionale, responsabilità sociale, sviluppo sostenibile e welfare di prossimità generativo. INFORMAZIONE SINDACALE. Più comunicazione. Inserita la modalità di bacheca elettronica e la comunicazione tra Rsu e lavoratori fuori sede.

DIRITTI. Congedi, maternità, azioni positive, retribuzione congedi.

  • Congedi nascita figlio: due giorni aggiuntivi ai 7 di legge, in presenza di comprovate ed oggettive circostanze;
  • riconoscimento del congedo per le donne vittima di violenze;
  • rafforzamento delle azioni positive per la realizzazione della parità tra uomo e donna, con informativa a Rsu per aziende sopra 50 dipendenti;
  • riconoscimento congedo matrimoniale per unioni civili;
  • retribuzione per i congedi maternità e paternità: in aggiunta al 30% della retribuzione prevista dalla norma, viene garantito un ulteriore 30%. Per lo stesso periodo il Fondo Arco garantirà ai propri iscritti il contributo pieno;
  • part-time reversibile alla lavoratrice madre o al lavoratore padre per i primi tre anni del figlio.

SALUTE E SICUREZZA. Cresce il ruolo degli Rls.

Adeguamento all’accordo interconfederale:

  • 24 ore annue per le aziende che occupano fino a 5 lavoratori;
  • 48 ore annue per le aziende che occupano fino da 6 a 15 lavoratori;
  • 72 ore annue per le aziende che occupano oltre 16 lavoratori;
  • rafforzamento del ruolo degli Rls negli appalti e l’aumento del loro monte-ore permessi.

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO. Flessibilità, turni, lavoro agile.

  • Flessibilità orari di lavoro: consolidamento dell’interpretazione autentica 2018 nel Contratto, con la quale i recuperi dovranno trovare la condivisione della RSU con apposito verbale;
  • lavoro a turni: aumento compenso sostitutivo della pausa di mezz’ora dal 7% all’8% e per tre turni avvicendati dal 5% al 7 %;
  • introduzione del lavoro agile e telelavoro.

MERCATO DEL LAVORO. Meno precarietà, stagionalità

  • Diminuzione precarietà complessiva da 50% prevista per legge a 45% con l’aumento dei contratti a termine da 20% a 30% e la somma tra termine e somministrazione a termine al 35%;
  • introdotta la “causale stagionalità”, con informativa alle Rsu e alle Organizzazioni sindacali territoriali via Pec e con monitoraggio Obl e incontri annuali di verifica. Le attività contemplate: lavorazioni boschive e forestali; segherie; allestimenti di fiere, stands e decorazioni, cartellonistica; fabbricazioni e installazione di tende, zanzariere, e ogni altra schermatura solare, fabbricazione di edifici prefabbricati in legno customizzati e/o su ordinazione e/o su impegno o commessa; fabbricazione di imballaggi a contatto con alimenti; lavorazione di estrazione del sughero naturale, selezione e stagionatura; fabbricazione di turaccioli comuni o da spumante; fabbricazione di giostre e altalene; fabbricazione di mobili per esterno/ giardino; fabbricazione di articoli per l’arredo urbano in qualunque materiale (panchine, recinzioni etc.); fornitura con o senza posa di tende temporanee e di architetture tessili; fornitura con o senza posa di palchi, di attrezzature per lo spettacolo, e per l’audiovideo.
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Le Marche di domani Le proposte di CGIL CISL UIL Marche: lavoro, sostenibilità sociale e ambientale, coesione e sviluppo

CGIL CISL UIL delle Marche intendono sottoporre all’attenzione dei candidati Presidenti e alle rispettive forze politiche per le prossime elezioni, le priorità del Sindacato confederale per il rilancio del sistema economico e sociale marchigiano. Nei prossimi giorni tale documento sarà oggetto di confronto con i candidati alla Presidenza.

Secondo Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, Segretari Generali di CGIL CISL UIL Marche, “di fronte alla profonda trasformazione nella struttura economica e sociale in termini di quantità e qualità dell’occupazione, reddito e sicurezza sociale, occorrono risposte nuove e inedite puntando su lavoro, sostenibilità sociale e ambientale, coesione e sviluppo con investimenti pubblici e privati, innovazione, accompagnamento nei processi di riconversione e transizione verso un’economica verde, digitale e interconnessa riconoscendo il valore del lavoro. Un nuovo modello di sviluppo che coniughi lavoro e diritti delle persone, innovazione e territorio, coesione e sostenibilità e che sia alla base per un Patto tra la Regione e le Parti sociali ed economiche delle Marche”. Queste le priorità per il Sindacato:

1. Sviluppo sostenibile, riconversione produttiva e rilancio del Made in Italy. La Regione deve promuovere, sostenere e accompagnare i processi di transizione tecnologica e digitale e quella ecologica attraverso politiche e interventi integrati: politiche industriali, politiche di sviluppo, creazione, sostegno e tutela del lavoro, formazione.
Vanno sostenute le filiere produttive, qualificando i servizi a supporto a internazionalizzazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico, con attenzione alle PMI. Con la nuova programmazione dei fondi strutturali 2021-2027 vanno garantiti tempestività, selettività negli interventi, priorità ai progetti di maggiori dimensioni e di sistema, partecipazione.

2. Politiche per il lavoro di qualità. La priorità per la nuova legislatura deve essere il lavoro e la sua qualità, contrastando precarietà e lavoro discontinuo, con particolare attenzione ai giovani e alle donne. Sono fondamentali politiche attive per il lavoro adeguate e un ruolo centrale dei Servizi per l’Impiego pubblici, in sinergia e con il supporto dei servizi privati accreditati, con adeguate risorse professionali ed economiche.
E’ necessario che la Regione Marche si doti di una nuova Legge Regionale sul lavoro per rendere il mercato del lavoro più inclusivo, più equo e rispondente ai nuovi e mutati bisogni, valorizzando la partecipazione e la concertazione con le Parti sociali.

3. Legalità, appalti e sicurezza sul lavoro. Legalità, trasparenza nel sistema degli appalti, lotta al lavoro nero e sommerso, tutela della salute e sicurezza sul lavoro sono temi prioritari su cui la Regione deve avere un ruolo decisivo.
La Regione deve dotarsi di una specifica Legge regionale su legalità, appalti e contrasto al lavoro nero e irregolare che preveda anche l’adozione del DURC con indici di congruità, anche in considerazione della ricostruzione post sisma.
Serve un forte impegno della regione sulla prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro, incrementando risorse e organici dedicati alla prevenzione e alla vigilanza.

4. Istruzione, formazione, ricerca. Occorre investire e valorizzare il sistema della conoscenza: istruzione, università, ricerca, formazione e diritto allo studio, fondamentali per coniugare qualità del lavoro e innovazione.

5. Politiche di genere e parità. Vanno sviluppate azioni a garanzia della parità di genere e di contrasto a ogni forma di discriminazione. Necessaria una Legge regionale sulla parità e le pari opportunità.

6. Sviluppo sostenibile e infrastrutture. Lo sviluppo sostenibile richiede un’adeguata ed efficiente rete infrastrutturale, materiali e immateriali, a partire dalle infrastrutture digitali soprattutto nelle aree interne per connettere le persone, i territori e i sistemi produttivi. Fondamentali il completamento e realizzazione di opere quali Fano-Grosseto, “Quadrilatero”, variante Falconara-Baraccola, linea ferroviaria Orte-Falconara, Salaria, Terza corsia dell’A14 a sud, riqualificazione del Porto di Ancona e raccordo con la grande viabilità, facilitando integrazione e cooperazione con le aree territoriali vicine.
Vanno completate rapidamente le opere di edilizia ospedaliera e realizzati i nuovi ospedali ricorrendo all’appalto e superando la scelta del project financing.

7. Ricostruzione post sisma e messa in sicurezza del territorio. A quattro anni dal terremoto, gli enormi ritardi vanno colmati, ricostruendo territori e comunità, e contrastando i rischi di spopolamento. La Regione deve recuperare un forte ruolo di coordinamento e controllo nella ricostruzione, garantendo massima attenzione alle condizioni dei cittadini e allo stesso tempo vigilando sul rispetto della legalità e delle norme sul lavoro, per dare prospettive certe alle comunità e rendere attrattivi i territori.

8. Rigenerare i territori. La sfida della rigenerazione del territori necessita della partecipazione delle comunità locali e della centralità dei bisogni delle persone. Vanno integrati i sistemi sanitario, sociale e del lavoro, portando a sintesi un percorso di omogeneizzazione dei rispettivi sistemi locali: Distretti sanitari, Ambiti territoriali sociali e Centri per l’Impiego. Questa è una condizione necessaria per integrare le rispettive attività e rispondere in modo multidisciplinare a bisogni lavorativi, sociali, sanitari, abitativi, ecc.

9. Sanità e politiche sociali. l sistema sanitario regionale deve garantire la salute dei cittadini, non solo con la riqualificazione della rete ospedaliera, ma soprattutto investendo nella prevenzione e nei servizi territoriali. Va completata la realizzazione di una rete diffusa e qualificata di Ospedali di comunità e Case della salute, le cui attività vanno integrate in modo efficace con il sistema di Emergenza – Urgenza e delle Cure primarie. Vanno ridotti i tempi di attesa e la mobilità extraregionale governando e contenendo l’offerta di servizi privati. Il personale va valorizzato, vanno portate a termine le stabilizzazioni e garantite nuove assunzioni.
Prioritaria è riqualificare l’assistenza alle persone non autosufficienti a partire dagli anziani: occorre una Legge regionale per la non autosufficienza e l’invecchiamento attivo con adeguati finanziamenti.
Le politiche sociali devono essere una priorità e contando su adeguati finanziamenti, per garantire coesione e superamento di diseguaglianze e condizioni di disagio. Va ripristinato il Fondo regionale indistinto per le politiche sociali e garantita un’adeguata rete di servizi per l’infanzia e l’adolescenza a partire dall’ampliamento della rete dagli asili nido.

10. Politiche tributarie e tariffarie. Nelle politiche tributarie e tariffarie va rafforzato il carattere progressivo dell’addizionale IRPEF regionale e va rivista la struttura dell’IRAP superando forme agevolative non giustificabili. L’indicatore dell’ISEE va assunto in modo generalizzato dalle attività regolamentate dalla Regione.

11. La sfida del riordino istituzionale. La Regione deve promuovere e sostenere forme di gestione associata e di fusione dei Comuni per garantire efficienza e adeguatezza nell’esercizio delle funzioni locali. Per quanto concerne il regionalismo differenziato occorre ribadire che una maggiore autonomia è possibile solo in un quadro solidaristico e unitario del Paese e garantendo i livelli essenziali delle prestazioni a livello nazionale.

12. Relazioni sindacali. E’ indispensabile restituire pieno significato al concetto di partecipazione democratica attraverso un fattivo e costante confronto tra Istituzioni e parti sociali.

Ancona, 25 agosto 2020

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