“L’ulteriore ridimensionamento della rete di sportelli Carifano – Credito Valtellinese e le incognite sulle strategie del credito nel territorio provinciale”.

Il 14 di settembre scorso il Gruppo Creval Credito Valtellinese ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali di Categoria e alle rappresentanze sindacali interne l’ulteriore ridimensionamento delle rete degli sportelli del gruppo, intervento che fa parte di quell’Action Plan 2017-2018 già deliberato e di cui la fusione per
incorporazione di Carifano, datata novembre 2016, in Credito Valtellinese è parte integrante e che ha già portato alla chiusura/ridimensionamento di 7 filiali Carifano già nei mesi scorsi.

Con questo ulteriore intervento verrà ulteriormente “razionalizzata” la rete commerciale Creval con la chiusura e il ridimensionamento di altre 27 filiali in tutto il gruppo, di cui 5 nel nostro territorio.
Nello specifico 3 verranno chiuse (Fano Ag.8, Villanova di Montemaggiore e Pesaro Villa Ceccolini), 2 verranno trasformate in mini sportello ad orario ridotto (PiaggeTavernelle) e un’altra, Pesaro Ag.1, trasformata in sede di Banca Aperta.

Il tema che si vuole affrontare qui non è tanto e non solo quello delle inevitabili ricadute sul personale, già sottoposto negli ultimi 15 anni a ben 3 passaggi societari, mobilità e riconversioni professionali conseguenti, e neppure quello degli ineludibili processi di innovazione-digitalizzazione, presi in parte a ragione da Creval per motivare la razionalizzazione, quanto piuttosto quello relativo alle strategie del credito e della raccolta, quindi dei servizi alla clientela, in un territorio che ha visto e vede tutt’ora in corso una sorta di rivoluzione affatto indolore delle cosiddette “banche del territorio” che oggi, col territorio,
sembrano davvero avere legami debolissimi.

Quali saranno le strategie della rete commerciale di Banca Creval nel territorio? Quali effetti sulla raccolta e sulla rete di servizi alla clientela avranno le
razionalizzazioni della rete degli sportelli che oramai si annunciano e si realizzano con preavvisi di poche settimane? Quali effetti avranno in un territorio in cui il legame tra clientela e banca, tra raccolta e impieghi, è frutto spesso di un circuito virtuoso in cui la fiducia reciproca, la prossimità, il radicamento nel
territorio, sono elementi che sostengono la redditività degli istituti di credito e non il contrario?

In questo senso, io credo, vada letto l’appello della Sindaca di San Costanzo contro la chiusura dello sportello e del servizio bancomat Carifano nella frazione di Cerasa.

Anche per queste ragioni, per tentare di ripensare le strategie commerciali del Credito Valtellinese, occorrerebbe, da qui al 18 ottobre, quando partirà il confronto sindacale con l’azienda sulla razionalizzazione degli sportelli, ascoltare le ragioni dei dipendenti, di coloro cioè che meglio di qualsiasi altro conoscono il proprio mestiere e il territorio in cui lo svolgono, spesso da una vita.

Le vicende del credito nel nostro territorio non sono vicende a latere della crisi economica che ancora, purtroppo imperversa. Sono questioni che andrebbero seguite e comprese e con le quali il sistema istituzionale e sociale del territorio ha,io credo, il dovere di interloquire.

La Segretaria Generale CGIL Pesaro
(Simona Ricci)


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