Trasporto pubblico locale/Il commento del Segretario generale Filt Cgil Pesaro Urbino Luca Polenta: “Ringraziamo la Regione Marche ma ribadiamo che i lavoratori effettueranno solo le fermate con l’apposita segnaletica”. Ancora da sciogliere il nodo delle retromarce pericolose: appello alle aziende

LA FILT CGIL Pesaro e Urbino esprime soddisfazione per il risultato ottenuto a seguito di numerose segnalazioni fatte assieme alle altre organizzazioni sindacali grazie alle quali la Regione Marche ha stanziato delle risorse.

“Sono un primo passo molto importante – scrive il segretario generale Filt Cgil Pesaro Urbino Luca Polenta – per iniziare un lungo cammino di sistemazione delle fermate, ma la strada è ancora molto lunga visto lo stato di trascuratezza accumulato negli anni in cui versano moltissime delle fermate del trasporto pubblico locale.

Nei giorni scorsi si è tenuto un primo incontro con la Regione Marche, l’Associazione dei comuni (ANCI), quella delle Provincie (UPI) e ANAS per evidenziare i problemi e ribadire che la responsabilità della mancanza di idonea segnaletica prevista dal codice della strada e quindi i relativi problemi di sicurezza non possono essere scaricati assolutamente sul buonsenso dei lavoratori del TPL.

“Ricordiamo ancora una volta – dichiara il Segretario – che laddove si effettua una fermata priva di segnaletica verticale il lavoratore rischia di incappare in sanzioni previste dal Codice della strada oltre ai problemi di sicurezza precedentemente segnalati.

Un altro problema del quale si è discusso riguarda i rischi che comportano le manovre di retromarcia che ogni giorno gli autisti sono obbligati a fare con gli autobus in alcune zone del territorio perché nella linea sono previste pericolose inversioni di marcia in punti particolari della tratta.

“Fino ad oggi solo il buonsenso dei lavoratori ha permesso il regolare svolgimento del servizio rischiando in proprio – aggiunge – ma ad oggi dobbiamo tener conto del nuovo reato di omicidio stradale introdotto poco tempo fa il quale prevede che chi provoca per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette anni, non si può andare avanti cosi ma servono soluzioni come modifiche dei percorsi che evitano tali manovre o in alternativa personale a terra che consenta la manovra in assoluta sicurezza.

Abbiamo più volte segnalato questi problemi alle istituzioni perché non riteniamo giusto che i lavoratori del trasporto pubblico locale continuino a prendersi responsabilità che a nostro parere spettano ad altri.Noi vogliamo un servizio efficiente puntuale sicuro per tutti, nel rispetto delle norme, un servizio che viene incentivato e promosso dalle istituzioni e accessibile a tutti i cittadini.

“Ringraziamo la Regione Marche per le risorse stanziate – conclude –  ma ribadiamo la nostra posizione: i lavoratori del trasporto pubblico effettueranno solo le fermate con l’apposita segnaletica verticale prevista dal codice della strada e nel rispetto del regolamento viaggiatori redatto dalla Regione Marche. Inoltre chiediamo alle aziende del trasporto pubblico locale di intervenire subito sulla questione delle pericolose manovra di retromarcia”.

 

 

 

Facebooktwitter