Venerdì 5 Giugno alle ore 21 con partenza da Piazzale della Libertà di Pesaro tutto il mondo della cultura, della scuola, operatori culturali, docenti, ata, famiglie, studenti e cittadini che hanno seguito il dibattito parlamentare sul progetto di riordino della scuola pubblica si ritroveranno per manifestare il proprio dissenso.

La manifestazione –espressione territoriale di una serie d’iniziative regionali e nazionali che FLC CGIL ha organizzato con CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS e Gilda- intende rivendicare i diritti allo studio e al lavoro che il Disegno di Legge cosiddetto della “Buona Scuola” sta ingiustamente e immotivatamente modificando.

Quel Ddl promuove la Scuola dell’uomo solo al comando, della chiamata diretta, della premialità individuale anziché del sistema scuola.

Il testo del disegno di legge di riforma votato alla Camera lascia irrisolte molte delle sue più evidenti criticità e non dà risposta alle richieste che stanno alla base di una mobilitazione condivisa e partecipata dall’intero mondo della scuola.

Le OO.SS unitariamente, con questa iniziativa, promossa in tutte le città del paese hanno ancora la necessità di sollecitare una modifica da apportare al testo di legge:

· un piano di assunzioni che non può limitarsi soltanto a quanti sono inseriti nelle GAE, escludendo decine di migliaia di docenti e ATA oggi in servizio con contratto a tempo determinato;

· rivisitazione degli articoli che attribuiscono ai dirigenti la possibilità di conferire incarichi ai docenti attraverso la chiamata diretta dagli albi territoriali;

· valutazione dei docenti da parte di commissioni in possesso delle necessarie competenze da eseguire con criteri oggettivi e condivisi;

· regolazione per contratto di tutte le materie che hanno ricadute su aspetti normativi e retributivi del rapporto di lavoro;

· impegni precisi per il rinnovo del contratto nazionale.

In più, particolare per le Marche, chiediamo inoltre che possa essere sanata una evidente ingiustizia, causata da un errore nel calcolo della popolazione scolastica commesso negli anni scorsi dal Ministero della Pubblica Istruzione, che porta oggi alle scuole marchigiane il taglio di 131 posti di personale docente già funzionanti e incardinati nell’ organico di diritto. Un taglio ingiustificato che penalizzerà tutta la Scuola delle Marche compromettendo gravemente il diritto allo studio dei nostri studenti.

Tutto ciò non è solo un problema di chi lavora nella Scuola, è un problema di tutti, perché la Scuola PUBBLICA, LAICA e STATALE è un bene comune di tutti.

FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA – SNALS CONFSAL

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