Prorogati i contratti dei lavoratori e delle lavoratrici in somministrazione

Incontro al ministero dell’Interno

Si è svolto oggi l’incontro tra FP CGIL FP CISL e UILPA con Felsa NidiL Uiltemp e il dipartimento per l’immigrazione e le libertà civili del ministero dell’interno per discutere della situazione dei lavoratori somministrati impegnati presso le Prefetture,con scadenza del contratto di lavoro al 31 dicembre p.v.

Il Ministero ha comunicato che a fronte di un numero di pratiche da lavorare ancora elevato, si adopereranno per procedere alla proroga dei contratti di somministrazione legandola alla proroga dello stato di emergenza che il Governo si appresterà a varare nei prossimi giorni.

Inoltre su sollecitazione delle OO.SS., è stato dato un aggiornamento anche per i lavoratori somministrati impegnati nelle questure con scadenza il 14 dicembre, per loro, in un confronto con il dipartimento di pubblica sicurezza, si prevede una proroga “ponte” fino al 31 dicembre, per poi, allineare anche le loro scadenze contrattuali alla proroga dello stato di emergenza.

Come OO.SS. Valutiamo positivamente la volontà politica di dare continuità contrattuale ai lavoratori somministrati, ma abbiamo oltremodo evidenziato che la situazione del personale impegnato nelle sedi periferiche del ministero dell’interno non è un problema emergenziale, ma strutturale e che pertanto servono risposte che prevedano percorsi di assunzione a tempo indeterminato che valorizzino l’esperienza e l’anzianità maturata.

Monitoreremo che gli impegni oggi comunicati dal ministero vengano realizzati nel più breve tempo possibile, mantenendo alta l’attenzione sul destino occupazionale di questi lavoratori.

Roma 3 dicembre 2021

FELSA CISL NIDIL CGIL UILTEMP Nazionali

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Avviato anche a Pesaro il progetto SHUBH

FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONI (FAMI) 2014-2020


Progetto SHUB (Prog-3362) – Servizi integrati per l’autonomia socio-economica dei titolari di Protezione Internazionale
Obiettivo Specifico: 1. Asilo – Obiettivo Nazionale: ON 1 – lett. c) – Potenziamento del sistema di 1° e 2° accoglienza
Avviso realizzazione di percorsi individuali per l’autonomia socio-economica


COMUNICATO STAMPA

A Pesaro si è ufficialmente attivato il Progetto F.A.M.I. SHUBH che favorisce il raggiungimento dell’autonomia socio-economica ai titolari di protezione internazionale, grazie ad un approccio collaborativo e multidisciplinare in grado di offrire un sistema di servizi efficaci ed efficienti.

Il Patronato INCA CGIL è capofila del Progetto i cui destinatari sono titolari di protezione internazionale, usciti dai centri di accoglienza. Partner del Progetto sono AUSER (Associazione di volontariato e promozione sociale), SUNIA (Sindacato degli inquilini) ed ARCI (Associazione ricreativa e culturale).

Gli sportelli “Integra Corner”, che svilupperanno un piano d’azione individuale che tenga conto degli specifici bisogni e che valorizzi le singole potenzialità insieme all’accessibilità ai servizi pubblici e privati territoriali, contribuendo a fronteggiare la marginalità lavorativa e le discriminazioni culturali, sono attivi presso:

INCA CGIL Pesaro Via J. Gagarin, 179
tutti i giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00

INCA CGIL Pesaro Galleria Dei Fonditori, 54
tutti i martedì dalle 9.30 alle 13.30

I DETTAGLI

Il progetto SHUBH è rivolto ai titolari di protezione internazionale, usciti da centri di accoglienza da non oltre 18 mesi e provenienti da 89 Paesi extra-UE.
Ha l’obiettivo di erogare i servizi necessari al raggiungimento dell’autonomia socio-economica.
Il progetto in 7 ecosistemi 7 è attivo 21 sociali regionali e 21 territori provinciali

Chi sono i partner?

I partner costituiscono una rete di sicurezza per la realizzazione del progetto:

INCA-CGIL: l’Istituto Nazionale Confederale di Assistenza è da sempre impegnato nella tutela dei diritti dei la- voratori, garantendo la loro sicurezza e fornendo un sostegno tangibile sia all’interno che all’esterno del Paese.

AUSER: contribuisce attivamente a combattere l’emarginazione sociale dovuta a differenze di età o etnia, inco- raggiando la nascita di una comunità solidale a favore dei più deboli.

SUNIA: l’associazione si preoccupa di aiutare tutti i cittadini bisognosi di alloggio e alla ricerca di una soluzione abitativa conforme alle proprie necessità.

ARCI: provvede alla promozione di cultura e democrazia e di valori quali la solidarietà e l’uguaglianza sociale, contando sull’appoggio di numerosi circoli ed associazioni presenti in tutta Italia.

A chi è rivolto il progetto

I destinatari sono i titolari di protezione internazionale, usciti da centri di accoglienza da non oltre 18 mesi e provenienti da 89 Paesi extra-UE (in particolare dall’Africa e dall’Asia). Il progetto si realizza in 7 regioni (Veneto, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia), coinvolgendo nello specifico 21 territori provinciali o comprensori.

Cosa facciamo?

Progettazione individualizzata e partecipazione attiva.
Si attivano in ogni territorio gli “integra-corner”, sportelli dove i titolari di protezione internazionale sono presi in carico ed affiancati da un tutor. Per ognuno di essi viene elaborato un piano d’azione individualizzato (PAI), basato su caratteristiche e bisogni individuali.

Valutazione di bisogni, risorse e potenzialità.
Si realizzano attività preliminari volte all’orientamento lavorativo del destinatario, al bilancio e la certificazione delle competenze, al riconoscimento dei titoli di studio, oltre ad un supporto per la gestione delle pratiche amministrative.

Accompagnamento dei destinatari all’autonomia.
Attraverso l’attività di coaching, laboratori e workshop, si fornisce ai destinatari un supporto concreto, così da favorire lo sviluppo di competenze trasversali e la ricerca attiva di lavoro ed alloggio.

Servizi integrativi e di supporto.
Sono previste attività socioculturali e di socializzazione, si erogano servizi di conciliazione vi- ta-lavoro, socio-psico-sanitari e di rafforzamento della lingua italiana, comprensivi di scolarizzazione per i beneficiari di minore età, al fine di garantire l’inserimento completo di ogni partecipante sul territorio.
Tutto ciò si realizza tramite lo sviluppo ed il consolidamento di una rete territoriale, che integrerà le diverse politiche e servizi in un’ottica cooperativa. Vengono messi a sistema servizi, dispositivi, risorse, metodologie e modelli di intervento già disponibili a livello regionale.

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