FERMIAMO LA STRAGE SUL LAVORO – SCIOPERO 10 OTTOBRE

CGIL CISL E UIL MARCHE PROCLAMANO
1 ORA DI SCIOPERO IL 10 OTTOBRE

con assemblee in tutti i luoghi di lavoro PER RIACCENDERE L’ ATTENZIONE PUBBLICA SUL TEMA DELLA
SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Da gennaio a luglio 2022, nella Marche sono avvenuti 10.352 infortuni sul lavoro (+25,4% sul 2021)

Sono i giovani a pagare il conto più salato

Da gennaio a luglio 19 incidenti mortali (più di due al mese!)

QUESTI NON SONO NUMERI MA PERSONE
METTIAMO LA SICUREZZA AL 1° POSTO
SOSTIENI ANCHE TU LA CAMPAGNA DI MOBILITAZIONE

CHIEDIAMO

+ CONTROLLI

+ FORMAZIONE

+ SICUREZZA

Facebooktwitter

Fiom e Flc protestano a fianco degli studenti contro il modello alternanza scuola lavoro

Questa mattina a Pesaro di fronte al Provveditorato. “Non dimenticheremo la morte del giovane Lorenzo Parelli

 Pesaro – La FIOM CGIL e la FLC CGIL Pesaro Urbino di fronte all’infortunio mortale verificatosi venerdì scorso in un’azienda metalmeccanica del territorio di Udine che ha riguardato uno studente di 18 anni, Lorenzo Parelli, impegnato in percorsi di alternanza scuola lavoro, ritengono non più rinviabile la ripresa di un’iniziativa di lotta e di mobilitazione.

Oggi, venerdì 28 gennaio, la  FIOM CGIL e la FLC CGIL Pesaro Urbino per dare seguito alla mobilitazione nazionale degli studenti, sono con loro dinanzi al Provveditorato degli studi di Pesaro in quanto abbiamo bisogno di ripensare dalle fondamenta la scuola, il lavoro, il funzionamento di questa società.

Lo dobbiamo a Lorenzo, lo dobbiamo a tutte le nostre sorelle e i nostri fratelli, lo dobbiamo al futuro di tutte e tutti noi: incontriamoci, discutiamo, costruiamo l’alternativa, pratichiamola.

La morte di Lorenzo non passerà sotto silenzio.

 

Facebooktwitter

Fano: bene i lavori di asfaltatura ma c’è ancora tanto da fare

Nota del segretario generale FILT CGIL Pesaro e Urbino Luca Polenta

FANO, 28 settembre 2021  – La segreteria provinciale Filt CGIL assieme ai lavoratori del trasporto pubblico locale vogliono segnalare che, nonostante le nostre comunicazioni fatte nei mesi scorsi inerenti ai lavori di asfaltatura necessari su vie trafficate da migliaia di veicoli e autobus, non sono stati ancora fatti.

Tra le vie segnalate vi ricordiamo: via Campanella, via Soncino, via Einaudi, viale Piceno, via Veneto e alcuni tratti di via Roma, solo per citarne alcune alle quali si aggiungono anche le vie Dei Condotti, via della Tombaccia, via Fanella, via IV Novembre.

Siamo contenti delle importanti risorse stanziate dall’amministrazione comunale per provvedere alla sistemazione della rotatoria di via Campanella per i lavori di asfaltatura e per tutti gli interventi previsti per garantire la sicurezza dei cittadini, ma chiediamo anche di mettere in programma il rifacimento dell’asfalto nelle vie segnalate per garantire maggiore sicurezza a lavoratori e cittadini e migliorare la viabilità di Fano”.

Facebooktwitter

Sicurezza Covid 19, per i metalmeccanici è necessario un cambio di passo

PESARO, 5 marzo 2021 – FIM FIOM UILM Pesaro e Urbino, stamani, hanno inviato una lettera a tutte le aziende metalmeccaniche del territorio (vedi allegato) per chiedere di non abbassare il livello di attenzione sulla pandemia.

Se da un lato i dati provinciali epidemiologici e regionali esprimono numeri in forte incremento, dall’altro riscontriamo esattamente come un anno fa, casi di positività nelle aziende metalmeccaniche della provincia in aumento.

Al fine di prevenire eventuali focolai nelle aziende, la chiusura delle stesse, l’intasamento delle strutture sanitarie pubbliche e tutto quello che si è verificato lo scorso anno durante il lockdown è necessario intervenire subito innalzando i livelli di attenzione e prevenzione e potenziando tutte le misure intraprese da un anno a questa parte.

Serve una strategia comune e condivisa con tutte le aziende, associazioni, istituzioni e organismi preposti per fronteggiare il nuovo scenario, mutato a causa della diffusione delle varianti del virus.

Purtroppo non riscontriamo attenzione e sensibilità da parte della nuova Giunta regionale in quanto ad oggi non ha posto l’attenzione verso i lavoratori delle categorie da noi rappresentate, alla quale chiediamo di attivarsi al fine di programmare controlli sistematici e costanti delle norme anti-covid nelle aziende metalmeccaniche, e di predisporre un piano di vaccinazione per gli stessi lavoratori metalmeccanici che furono considerati indispensabili durante il lockdown e che hanno lavorato insieme ai servizi essenziali. Questi metalmeccanici erano indispensabili allora e lo sono anche adesso.

Abbiamo appreso dagli organi di informazione che il presidente di Confindustria Pesaro Urbino si è reso disponibile tramite l’organizzazione che rappresenta a mettere a disposizione un camper per la vaccinazione dei lavoratori.

Vista la situazione non possiamo permetterci slogan ma dobbiamo agire subito e invitiamo il presidente di Confindustria Pesaro e Urbino a sensibilizzare i propri associati in merito alla questione salute e sicurezza valorizzando il lavoro dei comitati e i protocolli, prendendo le distanze da quegli suoi associati, anche importanti, che ostinatamente rifiutano di condividere con le parti sociali la costituzione dei comitati e i protocolli aziendali .

Oggi più che mai riteniamo fondamentale dar seguito alle funzioni svolte dalla cabina di regia con Prefetto e Ispettorato del lavoro al fine di controllare tutte quelle situazioni in cui non vengono rispettate le norme anti Covid per evitare che i luoghi di lavoro diventino focolai di trasmissione del virus.

Vogliamo segnalare con forza anche il problema legato alla chiusura delle scuole o della messa in quarantena degli studenti, in quanto ancora non sono stati predisposti i congedi “Covid” per i genitori che lavorano.

Facebooktwitter

Sicurezza, questa sconosciuta (anche in epoca di pandemia)

Potremmo definire quella che stiamo vivendo una “guerra silenziosa”, se non fosse che il silenzio ogni tanto viene interrotto da sparate mediatiche, fragorose quanto inutili, da parte di personaggi che dovrebbero rappresentare le aziende e le istituzioni, ai quali più volte ci siamo rivolti come sindacati metalmeccanici per avere un dialogo alla ricerca di soluzioni comuni per far fronte alla crisi già in atto e a quella ancor maggiore che dovremo affrontare una volta passata l’emergenza sanitaria.
Come Fim Fiom Uilm ci siamo espressi più volte, non solo ai tempi del Covid 19, su quanto sia importante, oggi potremmo dire vitale, che nelle aziende si facciano investimenti per garantire la tutela della salute e sicurezza ai lavoratori e lavoratrici, ma ancora oggi, con una pandemia in corso, pur nella difficoltà di adeguarsi a decreti e protocolli in continua evoluzione, ci sembra che non ci sia nemmeno la volontà da parte di molti imprenditori a mettersi pienamente in regola, mentre apprendiamo tristemente di aziende che stanno cercando di cambiare il proprio codice Ateco o avere deroghe dal Prefetto per poter lavorare ugualmente nonostante non siano produttori di beni essenziali, mettendo a rischio la salute dei lavoratori e gli sforzi sociali fatti dai cittadini in questo periodo.
Dopo esserci rivolti alle istituzioni chiedendo di attenzionare il territorio pesarese per far rispettare le regole sulla sicurezza e tutelare la salute dei lavoratori, in tutta risposta apprendiamo dai giornali che l’Asur, di concerto con la Regione Marche, in appena 3 giorni lavorativi, ha effettuato 353 controlli tra sopralluoghi e contatti telefonici nelle aziende senza trovare irregolarità, mentre i feedback che ci arrivano dai lavoratori “in trincea” ci raccontano di fabbriche tali e quali a prima del Coronavirus, senza le adeguate misure e tutti i dispositivi di sicurezza. Del resto, se tutti si lamentano che negli ospedali mancano le mascherine, come fanno ad averle le aziende?

In questo scenario, stanno uscendo fuori tutte le fragilità del nostro sistema capitalistico, dove chi rispetta le regole è sfavorito rispetto a chi le trasgredisce, facendo concorrenza sleale, e nel quale i problemi della classe dirigente si scaricano sempre sui più deboli, mentre sarebbe il momento, a nostro vedere, di rimboccarci tutti assieme le maniche, dimenticare gli individualismi e provare a fare un salto di qualità, iniziando a rispettare le regole e soprattutto ad investire in sicurezza per tutelare la salute dei lavoratori che fanno sacrifici in prima persona per mandare avanti le aziende.

Pertanto, ora più che mai continueremo a batterci per il rispetto delle norme sulla sicurezza, come abbiamo sempre fatto, invitando le istituzioni a fare altrettanto.

Pesaro 29.3.2020

Facebooktwitter

Marche, situazione preoccupante: 14 morti in sei mesi e 9.438 infortuni denunciati

Continuano a crescere gli infortuni sul lavoro nelle Marche. E’ quanto emerge dai dati diffusi dall’INAIL ed elaborati dalla CGIL Marche.

Nei primi sei mesi dell’anno sono stati denunciati 9.438 infortuni, 78 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,8%) e in controtendenza rispetto al livello nazionale in cui si registra un calo (-0,2%). Nelle Marche crescono in particolare gli infortuni in occasione di lavoro (+1,5%) mentre quelli in itinere presentano una diminuzione (-3,3%).

Il territorio che presenta un incremento significativo di infortuni è quello di Ancona (+5,7%), mentre il  fenomeno è stabile a Pesaro Urbino. In calo gli infortuni denunciati a Fermo (-3,4%), Macerata (-3,2%) e Ascoli Piceno (-1,8%). (altro…)

Facebooktwitter