Filt Cgil: il futuro del trasporto pubblico passa attraverso forti investimenti

L’intervento del segretario generale Filt Cgil Pesaro Urbino Luca Polenta

PESARO, 8 aprile 2022 – “Sul futuro della mobilità, in particolare del trasporto pubblico locale, come sindacato trasporti CGIL, oltre alla tutela dei lavoratori del settore, siamo consapevoli che l’inflazione e in particolare i costi spropositati di energia, gas, carburante, influiscono direttamente anche nel trasporto e sembrano allontanare più che mai la svolta “green” chiesta dall’Europa.

A nostro parere serve una scelta coraggiosa da parte della politica; una scelta che deve prevedere immediati investimenti per dare risposte ai cittadini attraverso maggiori servizi per la mobilità collettiva.

Serve incrementare il numero di corse e non ridurre i servizi tornando di fatto ai tempi della pre – pandemia.  Infatti le corse aggiuntive dovute all’emergenza Covid sono state cancellate in tutta la regione.

Sappiamo bene che mentre si parla di “economia di guerra” e di prospettive preoccupanti sulla riduzione di materie prime come il carburante e sull’aumento esponenziale dei costi dovuti sia alla speculazione sia alla guerra in Ucraina, l’investimento nel trasporto pubblico va fatto incentivando l’utilizzo del mezzo pubblico sia su gomma che su ferro.

Un servizio migliore per i cittadini deve essere un servizio capillare e frequente, con una ottimale velocità di trasferimento ma per ottenerlo vanno implementate le corsie preferenziali in modo che il mezzo pubblico non rimanga in colonna dietro alle vetture private. Soltanto in questo modo si possono incentivare i cittadini a lasciare l’auto a casa e spostarsi con i mezzi pubblici.

Oltre agli investimenti per noi sarebbe efficace l’introduzione di tariffe agevolate per tutti i cittadini, ben sapendo che ciò richiede ulteriori risorse economiche necessarie ad evitare il super affollamento dei mezzi nelle ore di punta come due anni fa circa. Come sindacato inoltre siamo favorevoli ad un programma di servizi integrato tra tutte le aziende dei bacini della nostra regione, che preveda interscambi e un piano che coinvolga anche il trasporto ferroviario, dal momento che ci siamo impegnati per un nuovo “green new deal” indispensabile anche in questi tempi attraversati dall’orrore della guerra.

L’ arretramento della ferrovia costituisce una occasione da non perdere per il territorio pesarese e non solo, perché darebbe la possibilità di portare maggiore attività lungo la dorsale adriatica ad oggi poco utilizzata, creando condizioni che favoriscano  la possibilità di sviluppo alle aziende del territorio, la possibilità di  creare nuovi posti di lavoro e conquistare  anche attraverso infrastrutture fondamentali nella regione come  il porto e l’aeroporto di Ancona  un ruolo fondamentale per tutto il centro Italia”.

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La crisi del sistema trasporti e le condizioni dei lavoratori

L’analisi del segretario generale FILT CGIL Pesaro Urbino Luca Polenta

PESARO, 17 febbraio 2022 – “Il sistema dei trasporti e della logistica, al pari di quello della sanità ha retto, nelle fasi più critiche della pandemia, soprattutto grazie al fondamentale contributo delle lavoratrici e dei lavoratori del settore che responsabilmente hanno sempre svolto il loro lavoro, anche mettendo a rischio la propria incolumità.

Il caro vita le bollette di luce gas oltre il prezzo alle stelle dei carburanti sta mettendo in grande difficoltà tanti cittadini e tanti i lavoratori.

Gli autoferrotranvieri della Regione Marche che hanno lavorato duramente in questi anni di pandemia per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini oggi sono alle prese non solo con il caro bollette ma anche con un contratto nazionale di lavoro scaduto da oltre 3 anni, e di conseguenza una perdita di potere d’acquisto va ricordato che in alcuni casi ci sono indennità ferme al 1976, non è più possibile andare avanti cosi.

Purtroppo la Regione Marche è la penultima nella ripartizione del fondo nazionale trasporti ed ha il corrispettivo chilometrico più basso d’Italia, con queste risorse non si va distante serve un intervento importante ed urgente che migliori la situazione delle risorse per Trasporto Pubblico Locale.

Serve un piano di rilancio del trasporto pubblico più capillare e di qualità ed una politica che incentivi l’uso del mezzo pubblico a discapito del mezzo privato, più corsie preferenziali per un servizio più efficace, altrimenti è inutile parlare di Green Mobility se un mezzo pubblico rimane incolonnato dietro le vetture private per diverso tempo.

Chiediamo alla Regione Marche di intervenire rapidamente su tutti questi temi altrimenti andremo incontro a grosse difficoltà occupazionali, già oggi la mancanza di autisti, più volte denunciata dalle stesse Associazioni datoriali, trova le sue cause nelle basse condizioni salariali e le tante responsabilità oltre i costi delle patenti e delle abitazioni che si aggirano attorno ai 4000 euro.

Nel settore merci logistica non va affatto meglio anzi, ci sono dei lavoratori che rischiano di rimanere a casa per via del caro carburante, in alcuni casi i dipendenti vengono messi in cassa integrazione altre ditte stanno pensando di licenziare.

Un settore quello della logistica che grazie al grande lavoro fatto dai camionisti, dai magazzinieri, dai spedizionieri e da tutto l’indotto, hanno garantito a tutti i cittadini l’approvvigionamento delle merci, dei medicinali dei generi alimentari durante tutto questo periodo bruttissimo di pandemia.

Noi non ci stiamo: è ora di intervenire con sostegni importanti alle famiglie ai lavoratori al settore”.

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Lavoratori ex Tundo senza paga: l’appello della Filt Cgil al Comune di Pesaro

Gli autisti della ex Tundo in una situazione drammatica: l’appello della Filt Cgil al Comune di Pesaro per velocizzare i pagamenti

Pesaro, 10 dicembre 2021- Sarà un Natale molto amaro per circa 40 famiglie del personale scuolabus della ex Tundo.

“Nonostante l’impegno di pagare in surroga gli stipendi degli ex dipendenti Tundo che il Comune di Pesaro si era assunto e garantito – spiega il segretario del sindacato trasporti della Cgil Luca Polenta – queste persone ad oggi hanno percepito soltanto la Naspi (sussidio di disoccupazione) del mese di agosto.

Questi lavoratori pur senza stipendio hanno continuato a lavorare, ma non possono più andare avanti così. Gli aumenti delle tariffe di gas, luce e acqua e il Natale alle porte, hanno reso insostenibili le condizioni di questi lavoratori”.

Chiediamo all’amministrazione comunale di mantenere quanto promesso e garantito ai lavoratori, che in questo momento si sentono “presi in giro”. Noi chiediamo all’amministrazione comunale di velocizzare i pagamenti: lo stipendio di settembre subito e poi quello di ottobre.

 E’ profondamente ingiusto che 40 famiglie si ritrovino sul lastrico per una scelta fatta dalle amministrazioni locali di aggiudicare al massimo ribasso appalti di importanti servizi pubblici, facendo ricadere gli effetti “prevedibili” di tali scelte sulla pelle dei lavoratori. I lavoratori sono stanchi di aspettare, vogliono ciò che spetta loro di diritto e non sono più in grado di continuare a lavorare così”.

Il nostro appello al Comune non deve cadere nel vuoto. Ci rivolgiamo anche all’opinione pubblica affinché le promesse siano mantenute. Per i lavoratori della ex Tundo la pazienza è finita: chiediamo che si provveda subito con i pagamenti o saremo costretti a mettere in atto tutte le azioni di protesta che la legge ci consente”.

Luca Polenta

Segretario generale Filt Cgil Pesaro Urbino

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