PESARO, 24 novembre 2020 – La violenza contro le donne è un male antico e trasversale che interessa tutto il mondo a tutti i livelli.La violenza contro le donne, come ci dicono le statistiche , viene esercitata in tutti gli ambiti del nostro vivere quotidiano. da quello familiare a quello sociale, dalla politica ai luoghi di lavoro. Soprattutto dove esistono i rapporti gerarchici, la precarietà, l’incertezza sulle prospettive di lavoro, si somma violenza a violenza; allo stesso modo , quando il linguaggio e la cronaca colpevolizzano o trovano giustificazione ai comportamenti violenti contro le donne che già sono vittime, si genera una seconda violenza e la violenza non deve essere mai legittimata.

La Cgil è da sempre impegnata nella lotta contro le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro, per ribadire con chiarezza e perseveranza che molestie e violenza nulla hanno a che vedere con il lavoro.

Con il recepimento dell’Accordo quadro europeo, prima insieme a Confindustria e poi con le altre associazioni datoriali, abbiamo acquisito strumenti nuovi per operare in questa direzione pur consapevoli che tale compito è complesso e delicato , anche per la specificità della violenza nei contesti produttivi: difficoltà delle vittime a raccontare per la paura di non essere credute e il timore di ritorsioni.

La strada da fare è ancora lunga, è necessaria una vera rivoluzione culturale affinchè tutti siano consapevoli che RISPETTO e relazioni sane migliorano la vita di tutti e di tutte.

Una rivoluzione culturale che si esercita anche sul piano leglislativo e nella contrattazione: proprio grazie alla mobilitazione delle donne in questi anni abbiamo conquistato accordi importanti.

La convenzione di Istanbul, ratificata dal nostro Paese, contiene principi fondamentali a partire dalla definizione di violenza, e dai modi con cui contrastarla: per questo chiediamo che venga effettivamente applicata.

Il compito del sindacato, della Cgil è anche di creare ascolto attraverso la contrattazione, indirizzare l’attenzione verso il sostegno, il rispetto e il riconoscimento dei diritti delle donne, senza se e senza ma.

Per questo, il 25 Novembre, è per noi, l’occasione giusta per rilanciare il nostro impegno e radicarlo giorno dopo giorno nella società, nel mondo del lavoro, con la contrattazione, l’ascolto e il sostegno concreto per tutte le donne in difficoltà.

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