Votare “Sì” per riaffermare il principio che chi opera nel sistema degli appalti deve vedersi garantiti gli stessi diritti e le stesse tutele.


Abrogare le norme che limitano la responsabilità solidale negli appalti significa impedire che ci siano differenze di trattamento tra chi lavora nell’azienda committente e chi in un’azienda appaltatrice o in un’azienda in sub-appalto, riaffermando il principio che chi opera nel sistema degli appalti deve vedersi garantiti gli stessi diritti e le stesse tutele.

Significa difendere i diritti di coloro che sono coinvolti nei processi di esternalizzazione, assicurando la tutela dell’occupazione nei casi di cambi d’appalto e contrastando le pratiche di concorrenza sleale. In sostanza, il quesito chiede che ci sia un’uguale responsabilità, in tutto e per tutto (responsabilità solidale), tra committente e appaltante nei confronti di tutto ciò che succede nei rapporti di lavoro.

Dunque, se il referendum viene approvato è chiamato a rispondere anche il committente per eventuali violazioni compiute dall’impresa appaltatrice nei confronti del lavoratore. Di conseguenza, l’azienda che appalta sarà tenuta a esercitare un controllo più rigoroso su quella a cui affida un appalto.

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