Vivi la solidarietà, costruisci il futuro con il servizio civile.

La Regione Marche ha pubblicato il bando per la selezione di 326 operatori volontari da inserire nei progetti di Servizio Civile Regionale (link al bando). Anche le Camere del Lavoro CGIL delle Marche sono protagoniste di questa straordinaria iniziativa, offrendo ai giovani un’opportunità unica di formazione, crescita personale e partecipazione attiva nella comunità.

Il bando è rivolto a giovani disoccupati (ai sensi del combinato disposto dall’art.19 del d.lgs. n. 150/2015 e dell’art. 4, co. 15- quater del D.lg. n. 4/2019 e successive modifiche e integrazioni) o inattivi, residenti o domiciliati nella Regione Marche, di età compresa tra i 18 e i 28 anni (dal giorno del compimento del 18° anno al giorno antecedente il compimento del 29° anno); e che non abbiano già svolto Servizio Civile Regionale ai sensi della legge regionale 15/2005. Il Servizio Civile non è solo un’esperienza, ma una “palestra civica” che unisce formazione, solidarietà e innovazione.

Cosa farai durante il Servizio Civile con la CGIL?

In continuità con le edizioni precedenti, i progetti delle Camere del Lavoro CGIL ti porteranno a:

  • Conoscere i servizi della CGIL
    • Esplorare il sistema di tutele e servizi erogati a favore di cittadini, lavoratori, disoccupati, inoccupati e pensionati.
    • Approfondire le attività del Patronato INCA, che si occupa di diritti legati a salute, previdenza, assistenza sociale ed economica.
    • Collaborare con l’Ufficio Vertenze Legali (UVL), specializzato nella tutela individuale dei lavoratori, anche in caso di licenziamenti.
    • Supportare il SOL (Servizio Orientamento al Lavoro), che aiuta le persone a reinserirsi nel mercato del lavoro.
  • Comunicare e innovare
    • Imparerai a utilizzare strategie di comunicazione per raggiungere iscritti e utenti, esplorando i nuovi strumenti digitali e i canali tradizionali.
    • Ti occuperai di attività di ricerca e analisi dei dati insieme all’IRES Marche, l’istituto di ricerca economica e sociale.
  • Supportare gli utenti nelle loro necessità
    • Accogliere e orientare chi si rivolge agli uffici CGIL per domande di pensione, ammortizzatori sociali, permessi di soggiorno, infortuni e molto altro.
    • Fornire supporto pratico nella compilazione di moduli, domande e documenti essenziali.
  • Difendere i diritti dei lavoratori
    • Collaborare con gli uffici vertenze per affrontare questioni come licenziamenti, controllo dei contratti, mobbing, recupero crediti, e trasferimenti.
    • Acquisire conoscenze approfondite di contrattualistica, diritto del lavoro e sistemi retributivi.
  • Orientare al mercato del lavoro
    • Aiutare gli utenti a redigere curriculum vitae e lettere di presentazione, e prepararli ai colloqui di lavoro.
    • Fornire informazioni su bandi e concorsi, favorendo una ricerca autonoma e consapevole del lavoro.

Perché scegliere il Servizio Civile con la CGIL?

  • Formazione e crescita personale: Acquisirai competenze pratiche come l’orientamento al lavoro, la comunicazione e l’analisi dei dati.
  • Impatto sociale: Contribuirai attivamente al benessere della tua comunità, diventando parte di un sistema di tutele che fa la differenza per molti.
  • Un’indennità mensile: Riceverai € 507,30, insieme a una copertura assicurativa.
  • Networking: Lavorerai a fianco di professionisti ed esperti, creando una rete di contatti utile per il tuo futuro.

Come candidarsi?

Le domande devono essere presentate, complete di Cuirriculum Vitae, entro il 31 gennaio 2025 esclusivamente online attraverso il portale SIFORM2.

“La tua energia, il nostro futuro: porta il tuo talento al servizio della comunità!”
Scegli il Servizio Civile Regionale 2024 con la CGIL Marche e costruisci insieme a noi una società più giusta e inclusiva.

Scheda e informazioni tecniche

Codice ente: RM00014
Ente: CGIL MARCHE
Codice progetto intervento: 1097541
Titolo progetto intervento: TUTELA E ASSISTENZA INDIVIDUALE 4

Contatti

Laura Aiudi – 348 281 9909
Catia Rossetti – 348 311 7879

Luogo e data selezioni (successive alla presentazione della domanda)

Martedì 18 febbraio 2025 – dalle ore 10
Pesaro – Via Gagarin, 179

Mercoledì 19 febbraio 2025 – dalle ore 10
Fano – Via Roma 93A

Giovedì 20 febbraio 25 – dalle ore 10
Urbino – Via Battista Sforza, 249

DATI SEDI

Codice sede operativa: FS2024145
Denominazione sede operativa: CDLT CGIL PESARO URBINO
Indirizzo sede operativa: VIA GAGARIN, 179
Comune sede operativa: PESARO
Prov. sede operativa: PU
OV richiesti: 2

Codice sede operativa: FS2024146
Denominazione sede operativa: CDLT FANO
Indirizzo sede operativa: VIA ROMA, 93
Comune sede operativa: FANO
Prov. sede operativa: PU
OV richiesti: 2

Codice sede operativa: FS2024147
Denominazione sede operativa: CDLT URBINO
Indirizzo sede operativa: VIA BATTISTA SFORZA, 249
Comune sede operativa: URBINO
Prov. sede operativa: PU
OV richiesti: 1

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 “In un tempo, in un luogo, c’erano persone”, mostra fotografica per il centenario di Franco Basaglia

Sabato 30 novembre, alle ore 16.30, a Palazzo Gradari, sarà inaugurata la mostra fotografica dal titolo “In un tempo, in un luogo, c’erano persone, realizzata dal fotografo Sandro Capatti.

 All’inaugurazione, oltre all’autore, intervengono Daniela Barbaresi e Roberto Rossini per la Cgil,  Daniele Vimini vicesindaco del Comune di Pesaro che patrocina la mostra, la psicoterapeuta Maria Teresa Federici e Vito D’Anza, psichiatra già direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Pistoia”.

 Le immagini esposte sono il frutto di un lavoro fotografico e di un viaggio all’interno e all’esterno dell’ex manicomio di Colorno in provincia di Parma, struttura di cui Franco Basaglia è stato direttore dal 1970.

 La mostra racconta uno spaccato della storia italiana che per fortuna non esiste più.

“In quei luoghi, in quel tempo, hanno trascorso parte della loro vita o tutta la loro vita molte persone; coloro che vennero rinchiusi soffrivano delle più disparate patologie come ad esempio quelle fisiche, mentali, ideali, sessuali, politiche o semplicemente si trovavano in questo luogo perché non erano accettate dalla loro famiglia”.

Così si esprime l’autore Sandro Capatti che nel raccontare la mostra spiega: “Il messaggio che voglio comunicare con questa mia mostra, è quello di far conoscere queste realtà alle future generazioni, voglio farli vedere che in questi luoghi, in un certo tempo c’erano persone, che la malattia psichiatrica e altre patologie legate ad essa, potrebbe colpire chiunque e che va curata in luoghi sani e decorosi ma soprattutto che non vengano mai calpestati i diritti e la dignità delle persone”.  E aggiunge: “Le fotografie esposte sono una piccola parte di quelle fatte. Con queste ho cercato di raccontare come si svolgeva la vita nei diversi locali di questa immensa struttura dislocata su tre piani. Ogni stanza aveva una sua attività precisa, come si vede dalle foto. Entrare in questi luoghi significa vedere lo stato di abbandono attuale, ma allo stesso tempo sembra di entrare in una capsula del tempo dove tutto si è fermato improvvisamente. La sensazione che ho provato è stata quella di sentire i rumori, le voci, le urla, l’arrivo di un nuovo paziente, di vedere le persone per i corridoi e tutto questo nel più totale silenzio surreale”.

 “La CGIL di Pesaro Urbino” – spiega il segretario provinciale  Roberto Rossini – “nel centenario di Franco Basaglia ha pensato di sostenere la realizzazione di questa mostra fotografica allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della salute mentale e rispetto alla situazione di forte criticità che stanno vivendo le famiglie e i pazienti che per scelte incomprensibili e profondamente sbagliate che l’AST 1 vuole adottare, verranno costrette a spostarsi a chilometri di distanza dalla città, in una struttura che per quanto bella e moderna, non gli permetterà di mantenere quella socialità e quel contatto con la comunità, condizioni fondamentali per evitarne l’isolamento e l’esclusione”

Per Daniela Barbaresi segretaria nazionale CGIL che interverrà all’inaugurazione della mostra : “L’insegnamento fondamentale di Franco Basaglia è stato quello di affrontare la salute mentale a partire dal diritto alla libertà e alla dimensione sociale come terapia. E’ la comunità, cioè la collettività nel senso più ampio e non più l’istituzione, a dovere farsi carico della salute mentale. Coinvolgere l’intera società, sradicando la sofferenza mentale dal chiuso dei manicomi, delle famiglie e delle storie individuali, che sono spesso storie di dolore, per trasformarlo in un obiettivo delle politiche sociali e sanitarie pubbliche”.

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Bonus natale: 100 euro anche ai genitori non sposati

Bonus Natale esteso anche ai genitori single.
Si allarga la platea dei beneficiari del bonus Natale di 100 euro che sarà erogato con la tredicesima. La norma che amplia la platea degli aventi diritto da poco più di un milione a oltre quattro milioni e mezzo di contribuenti, includerà anche le famiglie monogenitoriali.

“Viene di fatto eliminato il requisito di avere il coniuge a carico e dunque per avere il bonus basterà avere almeno un figlio a carico”, ha dichiarato Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze.

Il Bonus Natale 2024, è un’indennità una tantum introdotta dal Decreto Omnibus per sostenere i lavoratori italiani in tempo per le festività. Destinato ai lavoratori dipendenti, questo contributo economico viene erogato con la tredicesima mensilità a favore dei lavoratori a tempo determinato o indeterminato, inclusi quelli nel settore domestico, che soddisfano determinati requisiti.

L’Agenzia delle Entrate fornisce istruzioni dettagliate su come richiedere e ottenere il Bonus Natale 2024. È fondamentale che i lavoratori presentino una dichiarazione sostitutiva al proprio datore di lavoro, attestando di possedere i requisiti richiesti. Il codice fiscale di uno dei figli a carico va indicato nella richiesta.

L’indennità ricalca come modalità di erogazione le regole già previste per altre tipologie di bonus (es. trattamento integrativo dei redditi di lavoro dipendente art. 1, D.L. n. 3/2020). In buona sostanza il datore di lavoro sostituto d’imposta eroga al lavoratore le somme per poi recuperarle mediante compensazione ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997. Il bonus deve essere calcolato tenendo conto delle giornate di detrazione di lavoro dipendente spettanti ai sensi dell’art. 13 del d.P.R. n. 917/1986. Ove siano inferiori a quelle dell’intero anno, occorre procedere al riproporzionamento.

Il bonus è destinato ai lavoratori dipendenti con un reddito annuo non superiore a 28.000 euro, calcolato per l’anno fiscale 2024. Sono incluse anche le somme percepite entro il 12 gennaio 2025, in linea con il cosiddetto principio di “cassa allargata”.

Per accedere al contributo, è necessario che il lavoratore abbia:

  • reddito complessivo massimo di 28.000 euro nel 2024;
  • familiari a carico: il lavoratore deve avere almeno un figlio a carico fiscalmente ;
  • imposta lorda superiore alle detrazioni: l’imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente deve superare la detrazione prevista dall’articolo 13 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi);
  • i lavoratori con contratti a tempo determinato, indeterminato e part-time possono beneficiare del bonus, a condizione che abbiano un reddito da lavoro dipendente. Tuttavia, non sono inclusi i lavoratori con redditi assimilati, come pensionati e collaboratori coordinati.

Inoltre va considerato che:

  • il bonus è proporzionato al periodo lavorativo del 2024;
  • i lavoratori part-time ricevono il bonus senza riduzioni;
  • non è cumulabile con più rapporti di lavoro contemporanei: i giorni con più rapporti di lavoro vengono considerati una sola volta.

Il reddito complessivo di riferimento per il diritto al bonus include, oltre al reddito da lavoro dipendente, diversi tipi di reddito aggiuntivi.
Tra questi, i redditi soggetti a cedolare secca e quelli soggetti a imposta sostitutiva, come quelli dei lavoratori forfettari e delle attività d’impresa, arti o professioni.

Importanti sono anche i redditi agevolati, che comprendono le quote esenti per ricercatori rientrati, lavoratori rimpatriati e coloro che beneficiano di regimi fiscali speciali. Inoltre, mance ricevute nel settore privato della ristorazione e degli alberghi, soggette a imposta sostitutiva, sono incluse nel calcolo.
Tuttavia, i redditi derivanti dall’abitazione principale e dalle relative pertinenze sono esclusi.

Il bonus non è accessibile a coloro che percepiscono redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, come i collaboratori, tirocinanti, e amministratori.

Il lavoratore deve effettuare apposita richiesta al datore di lavoro in cui indica di averne diritto.

L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti con la circolare n. 19/E del 10 ottobre 2024.

Il bonus sarà erogato con la tredicesima mensilità e dovrà essere richiesto dal lavoratore al datore di lavoro tramite dichiarazione scritta. Qualora il lavoratore abbia svolto più attività di lavoro dipendente dovrà presentare le CU riferite ai precedente rapporti. I datori di lavoro, a loro volta, verificheranno l’effettiva spettanza del contributo in fase di conguaglio e potranno compensare il credito maturato.

Per i lavoratori con più contratti part-time, l’indennità sarà corrisposta dal sostituto d’imposta indicato dal lavoratore stesso, che dovrà fornire tutte le informazioni necessarie per il calcolo del bonus.

Il sostituto d’imposta, in caso di indennità non spettante, potrà recuperare l’importo indebitamente percepito. Sarà istituito un codice tributo apposito per consentire la compensazione del credito in fase di pagamento delle imposte.

Anche i lavoratori domestici (senza sostituto d’imposta) potranno recuperarlo con il 730/2025.

Qualora l’indennità non fosse stata richiesta o fosse stata erogata senza averne diritto o fosse stata erroneamente calcolata, il lavoratore potrà ottenerla oppure dovrà restituire l’importo nella dichiarazione dei redditi. Tale procedura consente una verifica finale e un eventuale ricalcolo del bonus, garantendo la conformità con la normativa vigente.

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Nasce il comitato per il referendum contro l’autonomia differenziata

Mercoledì 24 luglio 2024, a Pesaro,  presso la sede della CGIL,  si è costituito il

Comitato promotore provinciale per l’abrogazione della legge sull’autonomia

differenziata, una legge sbagliata che divide il Paese, aumenta le diseguaglianze

e le ingiustizie sociali.

Ne fanno parte oltre alla Cgil e alla Uil, le associazioni che formano la rete della “Via Maestra” (Anpi, Arci, Libera, Legambiente, Emergency, Auser, Sunia, Federconsumatori, Lupus in Fabula, comitato No Autonomia Differenziata di PU,

il Movimento di Cooperazione Educativa, UDI), i partiti e i movimenti politici (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Possibile).

Il comitato è aperto anche ad altre associazioni che vogliano aderire.

I cittadini potranno firmare presso i banchetti che saranno allestiti nei vari territori, presso le sedi delle associazioni aderenti al comitato promotore, così come nella piattaforma referendaria online attraverso lo Spid.

L’obiettivo è quello di raggiungere il maggior numero possibile di persone

affinché si superi il numero minimo necessario per la presentazione

del referendum e si crei una forza popolare che con il voto nel 2025 possa

superare il quorum e abrogare la legge sull’autonomia differenziata.

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Domanda contributo a sostegno degli interventi di cura e assistenza per disabilità gravissima.

A partire da lunedì 10 giugno 2024 i cittadini residenti nei 9 Comuni dell’ATS n. 6:

  • Fano
  • Fratte Rosa
  • Mondavio
  • Mondolfo
  • Monte Porzio
  • Pergola
  • San Costanzo
  • San Lorenzo in Campo
  • Terre Roveresche

che si trovino in una delle condizioni di “disabilità gravissima” certificata come tale dalla Commissione Sanitaria Provinciale territorialmente competente, possono presentare domanda per richiedere alla Regione Marche il relativo contributo economico a sostegno degli interventi di cura e assistenza.

Tutti i richiedenti il contributo devono presentare la domanda unicamente in modalità telematica, previo possesso delle credenziali SPID/CIE, accedendo al link dedicato ed indicato sul sito dell’ATS n.6 (www.ambitofano.it), del Comune di Fano e dei singoli Comuni dell’Ambito.

SCADENZE

RINNOVO DOMANDA
Le persone già beneficiarie del contributo regionale nell’anno 2023 ed in possesso della condizione di disabilità gravissima entro il 10/07/2024 potranno rinnovare la domanda SINO AL 14 LUGLIO 2024

NUOVA DOMANDA
Le nuove domande potranno essere presentate sino al 20 agosto 2024

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Per un lavoro stabile, dignitoso, tutelato e sicuro

Il lavoro in Italia è troppo precario e i salari sono troppo bassi. Tre persone al giorno muoiono lavorando. Per realizzare il massimo profitto possibile appalti, subappalti, finte cooperative, esternalizzazioni di attività sono diventati normali modelli organizzativi di ogni azienda privata e pubblica. Il frutto di vent’anni di leggi sbagliate è un netto peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle persone che per vivere devono lavorare.

È il momento di ribellarci e di cambiare.

Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà. Per questo ti chiediamo di firmare per poter poi cancellare attraverso il referendum alcune di queste leggi sbagliate.

Le norme sui licenziamenti del Jobs Act che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziata/o in modo illegittimo nel caso in cui sia stato assunto dopo il 2015

Il tetto massimo all’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato nelle piccole aziende, affinché sia il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite

La liberalizzazione dei contratti a termine per limitare l’utilizzo a causali specifiche e temporanee

La norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e nel subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale della lavoratrice o del lavoratore

Puoi firmare on-line: https://www.cgil.it/referendum

O puoi venire a firmare ai nostri banchetti, aperti il mattino dalle 9:30 alle 12:30:

PESARO – GALLERIA DEI FONDITORI
Lunedì 10 e 17 giugno
Venerdì 14 e 21 giugno

PESARO – PIAZZALE SAN DOMENICO
Martedì 4 giugno
Giovedì 13 giugno

PESARO – PIAZZALE COLLENUCCIO
Mercoledì 5 giugno

CAGLI – MERCATO
Mercoledì 5, 12, 19 e 26 giugno

FANO – MERCATO
Mercoledì 5, 12, 19 e 26 giugno
Sabato 8, 15, 22 e 29 giugno

FERMIGNANO – MERCATO
Venerdì 7, 14, 21 e 28 giugno

FOSSOMBRONE – MERCATO
Lunedì 3, 17 e 24 giugno

MACERATA FELTRIA – MERCATO
Martedì 4, 11, 18 e 25 giugno

MERCATINO CONCA – MERCATO
Venerdì 7, 14, 21 e 28 giugno

MONTECCHIO – MERCATO
Giovedì 6, 13, 20 e 27 giugno

PIANDIMELETO
Mercoledì 5, 12, 19 e 26 giugno

URBANIA – MERCATO
Giovedì 6, 13, 20 e 27 giugno

URBINO – PIAZZA DELLA REPUBBLICA
Giovedì 13 giugno, dalle 18.00 alle 23.00
Sabato 8, 15, 22 e 29 giugno

VILLA FASTIGGI – CIRCOLO ARCI – MERCATO
Mercoledì 5, 12, 19 e 26 giugno

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RINNOVATO IL CCNL LEGNO-LAPIDEO ARTIGIANATO E PMI

Dopo i numerosi solleciti alle parti datoriali da parte delle OO.SS. di settore, a oltre un anno dalla scadenza del CCNL (31 dicembre 2022), il 5 marzo 2024 FENEAL-FILCA-FILLEA e Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro legno-lapideo per il comparto artigianato e Pmi.

LA PRIORITÀ ERA DARE RISPOSTE IMMEDIATE ALLE LAVORATRICI E I LAVORATORI PER DIFENDERE IL POTERE DI ACQUISTO DEI SALARI PER GLI 80MILA ADDETTI DEL SETTORE.
Per recuperare il tempo perduto, L’OBIETTIVO È STATO RAGGIUNTO DOPO DUE SETTIMANE DI TRATTATIVA.

L’ipotesi riguarda importanti aumenti contrattuali, i più alti nella storia contrattuale del settore.

INCREMENTO RETRIBUZIONI
A partire dalla busta paga di marzo 2024, diviso in 4 tranche (01/03/2024 – 01/01/2025 – 01/01/2026 – 01/10/2026)

  • UNA TANTUM DI € 130,00: € 65,00 ad aprile 2024, € 65,00 a maggio 2024
  • € 5,00 DI AUMENTO SU OGNI SCATTO DI ANZIANITÀ
  • INDENNITÀ AL 30% DURANTE I 2 ULTERIORI MESI DI ASPETTATIVA PREVISTI PER IL CONGEDO PER DONNE VITTIME DI VIOLENZA
  • PRIORITÀ AL PART TIME REVERSIBILE DI UN ANNO PER CHI FRUISCE DI CONGEDI
  • REVISIONE DELLA DISCIPLINA PER IL PREAVVISO DI DIMISSIONI E LICENZIAMENTO
  • INTRODUZIONE SCATTI DI ANZIANITÀ PER GLI APPRENDISTI DI € 8,00 a partire dal 1° gennaio 2025
  • ISTITUITA DA MAGGIO 2024 LA COMMISSIONE TECNICA PER REVISIONE E AGGIORNAMENTO CLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE E DELL’APPRENDISTATO
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Artigiani metalmeccanici: nuovi aumenti salariali

Il giorno 21 dicembre 2023 è stata raggiunta una prima importante intesa per il rinnovo della parte salariale del CCNL Artigiani Area Meccanica (Settori Metalmeccanica, Installazione di Impianti, Autoriparazione, Orafi, Argentieri, Affini, e dalle aziende del Settore Odontotecnica, Restauro Artistico di Beni Culturali).

La trattativa per il rinnovo del contratto è ripresa dal mese di gennaio.

L’Accordo siglato prevede l‘erogazione di un “Acconto su Futuri Aumenti Contrattuali” (AFAC) pari a regime a 96 euro per il 4° livello di inquadramento (pari al 6,6% di aumento sui minimi contrattuali) da corrispondersi in due tranches: 50€ al 1° dicembre 2023, 46€ dal 1° aprile 2024.

Gli aumenti saranno riparametrati per tutti gli altri livelli, puoi verificare gli aumenti corrispondenti al tuo livello di inquadramento/comparto nelle tabelle riportate di seguito:

SETTORE METALMECCANICA E INSTALLAZIONE DI IMPIANTI

SETTORE ORAFO, ARGENTIERI E AFFINI

SETTORE ODONTOTECNICA

SETTORE RESTAURO ARTISTICO BENI CULTURALI

Rivolgiti alle sedi FIOM CGIL per verificare la tua busta paga e la corretta applicazione degli aumenti salariali.

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Per Villa Marina soltanto un telone

 

PESARO, 20 novembre 2023 – Sulla riqualificazione di Villa Marina a Pesaro intervengono la Cgil e il sindacato pensionati Spi della provincia di Pesaro e Urbino.

“Era già stato annunciato –  scrivono – che l’Inps si sarebbe impegnato a ricoprire la facciata di Villa Marina, ma comprendere chiaramente che un edificio storico la cui destinazione d’uso dovrebbe avere una finalità sociale su cui si dovrebbe aprire una discussione sul suo riutilizzo per la comunità, non susciti grande interesse né mediatico né soprattutto politico lascia attoniti.

Abbiamo letto sui giornali che il recupero dell’edificio prevede la realizzazione di 68 appartamenti di pregio: troppo pochi, in considerazione degli impegni economici ingenti finalizzati alla ristrutturazione.

Stupisce che a seguito dell’interessante e inedita iniziativa al Comune di Pesaro, promossa dall’Inps,  ci si accontenti dell’ennesimo telone nella città capitale della cultura italiana 2024, nonostante il bilancio sociale dell’Istituto, corredato da numerosi dati demografici, statistici e previdenziali ci abbia restituito una solidità economica e territoriale dello stesso.

Come CGIL e SPI, nell’ambito delle contrattazioni territoriali sociali con le amministrazioni pubbliche, ci siamo impegnati a sostenere progetti e interventi di potenziamento e ampliamento di servizi rivolti agli anziani per la residenzialità e la semiresidenzialità.

Ciò non per mero capriccio ma a seguito di una puntuale valutazione degli indicatori demografici ed economici.

Dati demografici che ci indicano un differenziale di 2000 unità tra morti e nati nella nostra provincia, perdita non compensata e non riequilibrata dal dato migratorio che si attesta sui 1000 ingressi a fronte delle 2000 uscite.

A ciò si aggiunge che l’indice di vecchiaia proprio a causa del dato demografico è in costante aumento e questo incrementa necessariamente la spesa sociale.

 Indice di vecchiaia
                        2019202020212022
Pesaro e Urbino186,4192,2195,4201,1

Dati economici che per ora certificano un sistema previdenziale composto da entrate (versamenti) e uscite (pensioni erogate) che pongono le Marche tra le 9 regioni in equilibrio ma con 70 mila prestazioni pensionistiche, pari al 59,7% del totale, inferiori a 750 euro almese (59,4% valore regionale): dunque, 6 pensionati su 10 percepiscono un importo che non consente di superare la soglia della povertà.

La platea degli anziani ultrasessantacinquenni equivale al 25% dei residenti ed è destinata a crescere in considerazione della scarsa natalità, perciò c’è bisogno di un supplemento di pensiero: la necessità di elaborare un pensiero politico sulla vecchiaia.

L’obbiettivo è la tutela degli anziani autosufficienti e non, della loro dignità, la promozione delle condizioni di vita, una integrazione in materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria.

Nella visione della CGIL e dello SPI l’attuazione di queste nuove politiche per gli anziani, di cui l’ente locale si può fare promotore, si può realizzare con il ricorso anche alla rigenerazione urbana, al riuso del patrimonio edilizio esistente attraverso nuove forme di domiciliarità, di coabitazione solidale e di coabitazione intergenerazionale.

Rendere efficienti i servizi, creare reti territoriali di protezione, sperimentare una nuova collaborazione con l’Ast, realizzare un patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, promuovere la realizzazione di mini appartamenti, di strutture residenziali modulari e semiresidenziali, dovrebbe rappresentare l’obiettivo politico valoriale per rispondere ai bisogni di aiuto provenienti dai caregiver familiari e dagli operatori che li assistono professionalmente.

Le strutture di Villa Marina a Pesaro e Vittoria Colonna a Fano di proprietà INPS sono edifici destinati a finalità sociali, collocati urbanisticamente in spazi che favoriscono il mantenimento di una buona socialità, il sindacato chiede alle amministrazioni interventi coraggiosi per adeguare le politiche di welfare al mutamento della società. 

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Sciopero generale, Cgil e Uil in piazza Lazzarini

Devi aggiungere un widget, una riga o un layout precostruito per poter vedere qualcosa qui. 🙂

 “E’ molto importante aderire allo sciopero generale di venerdì prossimo perché la manovra di Bilancio del governo, ancora in discussione in Parlamento, non risponde alle esigenza dei lavoratori e dei pensionati”.  Queste le parole del segretario generale della Cgil Pesaro Roberto Rossini e  Maria Grazia Tiritiello della Uil a commento della giornata di protesta indetta dai due sindacati confederali venerdì 17 novembre.

 A Pesaro per quel giorno è stata organizzata una manifestazione, alle 10.00, in piazza Lazzarini, decisa per contrastare la direzione della politica economica molto lontana dal mondo del lavoro dipendente e dei pensionati delle fasce più deboli.

“Adesso basta!” è lo slogan simbolo della giornata di lotta.

Nella manovra non ci sono risposte concrete sulle emergenze di questo paese che i sindacati hanno spesso evidenziato.

 Preoccupa la condizione di lavoratori e lavoratrici con salari bassi, il cosiddetto lavoro povero, una delle grandi ingiustizie del presente. Chi lavora non riesce ad arrivare alla fine

del mese mentre le disuguaglianze crescono giorno dopo giorno.

“Non c’è alcuna risposta all’emergenza salariale, sostengono CGIL e UIL, il governo ha annunciato 100 euro in più nelle buste paga ma si limita a confermare quelle in essere, già falcidiate dall’inflazione, in media al 17 per cento, dovuta a profitti e speculazione”.

Sulla sanità i sindacati ricordano che, a parole, il governo aveva dichiarato l’intenzione di aumentare la spesa sanitaria. Nei fatti però il sistema sanitario nazionale risulta sempre più indebolito a vantaggio della sanità privata.

La riforma fiscale invece di colpire i grandi patrimoni e i redditi alti o altissimi, a parità di reddito, colpisce maggiormente salari e pensioni.

Il lavoro stabile è un’altra illusione visto che vengono reintrodotti i voucher e la liberalizzazione del lavoro a termine.

Misure inaccettabili per Cgil e Uil che hanno proclamato lo sciopero: un diritto garantito dalla Costituzione.

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