Cinzia Massetti eletta segretaria generale SLC Cgil

Pesaro, 14 settembre 2023 – L’assemblea generale del Sindacato lavoratori della comunicazione Cgil (SLC) mercoledì pomeriggio ha eletto all’unanimità Cinzia Massetti segretaria generale della categoria.

Cinzia Massetti, già segretaria della Fillea provinciale, ha iniziato il suo lavoro in Cgil nel 2005 come responsabile dell’Ufficio Nuovi Diritti, a tutela di tutte le discriminazioni sul lavoro, dove attualmente è responsabile regionale.

 In passato è stata anche componente della segreteria provinciale Fiom e membro del comitato centrale del sindacato dei metalmeccanici nazionale.

“Metterò al servizio di questa categoria la mia esperienza nei diritti civili e del lavoro che sempre di più vanno difesi in questa epoca di grandi e veloci cambiamenti tecnologici che deve riporre al centro la persona e la sua dignità”, ha detto la neo eletta segretaria e componente del coordinamento Slc Marche.

A Cinzia Massetti le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro dalla Cgil di Pesaro e Urbino.

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2023 – Ambito Territoriale Sociale 7 – Bando per contributi a sostegno del caregiver familiare

Destinatari degli interventi sono i caregiver familiari: “la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, (o nei casi indicati dall’art. 33 comma 3 legge 5 febbraio 1992 n.140 anche entro il terzo grado), che a causa di malattia, infermità o disabilità anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 5 febbraio 1992 n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento.

Entità del contributo € 1.200,00

Scadenza presentazione domande: ore 12:00 di lunedì 16 ottobre 2023

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Cgil: preoccupa la conflittualità nel CDA Marche Multiservizi

Approvato un ordine del giorno dall’assemblea generale riunita a Pesaro il 17 luglio

L’Assemblea generale della Cgil di Pesaro e Urbino che si è svolta il 17 luglio, ha approvato un ordine del giorno in cui esprime forte preoccupazione per la situazione di conclamata conflittualità   all’interno del CDA di Marche Multiservizi.

“Le continue schermaglie tra socio pubblico e socio privato, sulla stampa, evidenziano come il CDA dell’azienda è spaccato sulla messa a terra del piano industriale presentato solo un mese fa. Tale immobilismo è alla base della lettera, corredata da più di 400 firme, dei dipendenti fortemente preoccupati del destino di un’azienda che garantisce il sostentamento a più di 600 dipendenti senza contare i lavoratori in appalto.

Contrariamente a quanto riportato da alcuni quotidiani locali, la CGIL di Pesaro non ha mai espresso un giudizio di approvazione sulla discarica di Riceci, che difficilmente verrà autorizzata vista l’unanime contrarietà degli amministratori locali provinciali, e con l’ordine del giorno chiede alla parte pubblica e alla parte privata di superare quanto prima l’immobilismo delle ultime settimane.

La Cgil provinciale intende anche ricordare e ribadire quale deve essere il ruolo di un’azienda municipalizzata ovvero conciliare l’interesse al profitto, necessario per gli investimenti, con la necessità di garantire l’interesse collettivo alla fruizione dei servizi di pubblica utilità affidati alla gestione dell’azienda. In altre parole recuperare quella finalità pubblica e collettiva che in questi giorni sembra essere stata dimenticata.

La Cgil ribadisce che il ciclo dei rifiuti va chiuso e completato auspicabilmente all’interno del territorio regionale nel rispetto del principio che ogni comunità che produce propri rifiuti si accolla anche la responsabilità di gestire i processi di raccolta, recupero, riciclo e smaltimento del residuo non recuperabile.

La Cgil infine ricorda che la Giunta regionale delle Marche, nonostante le sollecitazioni avanzate dai sindacati di livello regionale e dai rappresentanti delle associazioni delle imprese, ancora non ha emanato il piano regionale dei rifiuti”.

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Team System, necessario un cambio di passo o da settembre sarà mobilitazione

Il comunicato congiunto di Fiom nazionale e Uilm Ancona al termine dell’assemblea del 17 luglio

“Decisamente negativo il giudizio sulle posizioni aziendali espresso dalle lavoratrici e dai lavoratori Team System riuniti lunedì in assemblea sindacale.

Il 13 luglio scorso si era infatti tenuto l’incontro con le organizzazioni sindacali aziendali, territoriali e nazionali per chiedere all’azienda di non assorbire gli aumenti previsti dal contratto nazionale, per innalzare i buoni pasto e retrocedere dalla discriminazione tra personale part-time e full-time sulla concessione delle percentuali di smart working.

L’azienda in quell’occasione ha sostanzialmente ribadito le proprie posizioni, aprendo solamente alla rivisitazione dei buoni pasto ma a partire dal 2024.

Se mai fosse possibile parlare di apertura, il giudizio condiviso da rappresentanza sindacale e forza lavoro è di forte delusione.

Un gruppo che occupa circa 1.800 addetti, che continua a far muro ad ogni tentativo di contrattazione di secondo livello e che considera i rapporti regolati soltanto da regolamenti unilaterali, si colloca senza dubbio dalla parte sbagliata.

Le lavoratrici e i lavoratori pertanto hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di predisporre una piattaforma rivendicativa che porti miglioramenti effettivi alla condizione lavorativa, ad ampio spettro, partendo dal sanare la differenziazione che si è venuta a creare tra chi ha aderito alla cosiddetta ‘settimana corta’ (Light Friday) e chi no, passando ai trattamenti economici in questo momento insufficienti per molti lavoratori e lavoratrici. Tutto questo può essere possibile solo se ci sarà un cambio sostanziale nelle relazioni sindacali che fino ad ora sono state solo di facciata.

Come Fiom riteniamo doveroso che l’azienda rifletta sulla richiesta, sempre più diffusa e coordinata, di impegnarsi al tavolo delle trattative e ascoltare le esigenze dei propri dipendenti, la responsabilità infatti della scelta tra conflitto e confronto è tutta nelle loro mani.

L’Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori è stata chiara nel mandato e nella disponibilità a sostenere con forza il percorso attraverso tutte le iniziative di mobilitazione necessarie.”

Lo dichiarano in una nota congiunta Valentina Orazzini, coordinatrice del Gruppo per la Fiom-Cgil nazionale e Vincenzo Gentilucci, segretario generale Uilm Ancona.

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“Mettiamo il turismo sottosopra”

Tornano i banchetti informativi della Filcams: gli appuntamenti di luglio e agosto

Pesaro, 4 luglio 2023 – La Filcams Cgil Pesaro Urbino anche per questa estate 2023 organizza banchetti informativi per le lavoratrici e i lavoratori del settore turismo allo scopo di tutelare al meglio le migliaia di addetti in un settore strategico per l’economia (costituisce il 13% circa del PIL nazionale) dove però si registrano tassi altissimi di irregolarità e sfruttamento.

“Nel turismo – spiega la Filcams –  il 70 per cento di lavoro è irregolare, il 40 per cento di lavoro è precario e con retribuzioni notevolmente più basse rispetto a qualsiasi altro settore economico. L’80 per cento degli addetti non è correttamente inquadrato oppure è al di sotto di quanto previsto dalla contrattazione nazionale”.

Mercoledì 5 luglio la Filcams sarà a Pesaro, in via Branca, dalle 17:00 alle 20.00 e Giovedì 13 a Fano, all’Anfiteatro Randstad  (dalle 18.00 alle 21.00).

Si tratta di un servizio di informazioni sulla correttezza delle retribuzioni, la verifica dei dati riportati nelle buste paga e sulla disoccupazione (Naspi).

“Come ogni anno – aggiunge la Filcams Pesaro e Urbino – siamo a fianco degli addetti dell’intero comparto  (lavoratori stagionali, somministrati, intermittenti, esternalizzati e in appalto), per offrire loro tutta l’assistenza necessaria.

Giovedì 3 agosto altro appuntamento a Pesaro in via Branca dalle 17.00 alle 20.00.

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Salviamo la sanità marchigiana!

Manifestazione regionale
ore 9.00

Corteo Manifestazione in Piazza IV Novembre – Concentramento in Piazza Cavour

Il Servizio Sanitario Regionale delle Marche è in grande difficoltà e i suoi gravi problemi sono sotto gli occhi di tutti

Visite specialistiche e prestazioni diagnostiche inaccessibili per le liste d’attesa infinite. Soluzioni? O il privato o rinunciare a curarsi.

Caos nel pronto soccorso e per questo si ricorre alle Cooperative dei Medici.

Mancano Medici, Infermieri e Operatori socio sanitari in qualsiasi settore, specie quello Medicina Generale.

Personale sfiancato da turni massacranti e ripetuti; senza ferie e riposo adeguato; mal ricompensato per i rischi e lo stress dell’emergenza pandemica.

Servizi di Prevenzione sottodimensionati, specie nell’area salute e sicurezza sul lavoro.

Assistenza Territoriale e Servizi dei Distretti ai minimi termini: anziani, persone con disabilità con disturbi mentali spesso lasciati soli.

Cure domiciliari inadeguate e non integrate con l’Assistenza domiciliare erogata dai Comuni.

Rette carissime nelle strutture residenziali socio sanitarie, specie quelle per anziani.

Rete ospedaliera regionale frammentata, disomogenea e poco efficiente: i cittadini cercano soluzioni fuori Regione, con costi elevati per il sistema marchigiano.

Servizi di Emergenza – Urgenza sottodimensionati, specie nelle Aree Interne.

Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità senza un chiaro progetto di sviluppo.


A quasi tre anni dall’insediamento della Giunta regionale, non uno di questi problemi è stato affrontato e risolto.

IN COMPENSO

La riforma del Servizio Sanitario Regionale approvata con la legge 19-2022 va a rilento generando confusione e incertezza.

La proposta di Piano Socio Sanitario che la Giunta ha approvato è insoddisfacente: non dettaglia obiettivi, azioni e tempi di finalizzazione.

Per CGIL CISL UIL delle Marche, queste sono le PRIORITÀ da affrontare

Ridurre la mobilità passiva recuperando risorse per potenziare l’offerta pubblica di servizi, a partire dalle aree più critiche.

Contenere i tempi di attesa riorganizzando il CUP regionale e rendendo più trasparenti le attività in libera professione.

Riordinare la Rete ospedaliera e le reti cliniche approvando Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali più efficienti ed omogenei su scala territoriale.

Aumentare le risorse per la Prevenzione e per l’Assistenza Territoriale

Progettare il rafforzamento dei Distretti Sanitari con Case ed Ospedali di Comunità supportate da infermieri di famiglia/comunità.

Investire nelle strutture residenziali e semi-residenziali socio sanitarie – a partire da quelle per anziani non autosufficienti – e nelle Cure domiciliari integrate con i Servizi di Assistenza Domiciliare dei Comuni.

Finanziare il fondo di solidarietà per aiutare anziani, disabili e persone con disturbi mentali nelle strutture socio sanitarie.

Dare impulso alla Medicina di genere, alla Medicina d’iniziativa, alla Teleassistenza e alla Telemedicina.

Allineare i confini dei Distretti e degli Ambiti Territoriali Sociali, in modo da rendere più fluida l’integrazione socio sanitaria.

Stabilizzare tutto il personale precario delle Aziende Sanitarie regionali.

All’indifferenza della Regione rispetto a queste proposte, CGIL CISL UIL Marche rispondono con un percorso di MOBILITAZIONE

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