Condotta antisindacale: la Filcams Cgil di Pesaro e Urbino vince il ricorso in appello nei confronti della società GSA Spa

La sentenza della Corte d’appello di Ancona condanna la società per condotta antisindacale

Con la sentenza N. 29 del 18 gennaio 2025 la Corte d’appello di Ancona ha dichiarato antisindacale la condotta tenuta dalla società GSA Spa nei confronti della Filcams Cgil di Pesaro e Urbino.

La sentenza conferma le ipotesi avanzate dall’organizzazione sindacale ed esplicita come l’antisindacalità della condotta tenuta da GSA S.p.a. sia “consistita nell’omessa informativa e nel mancato avvio della consultazione sindacale in via preventiva rispetto al trasferimento disposto nei confronti dei propri dipendenti”.

Nel gennaio 2023 la società, in seguito alla cessazione del servizio di appalto intercorso con la committente AST di Pesaro e Urbino, inviava le comunicazioni di trasferimento, ossia di spostamento della sede lavorativa nelle zone di Firenze e Forlì, a tutti i dipendenti dell’appalto, andando così ad eludere le procedure di informazione e consultazione sindacale previste dalla normativa, rendendo impossibili le agibilità sindacali in seno alle reali possibilità di azione per la salvaguardia dell’occupazione.

“Questa sentenza rimette al centro il ruolo attivo del sindacato, – dichiara Roberto Fiscaletti, segretario generale della Filcams Cgil Pesaro e Urbino – “poichè stabilisce che la comunicazione da parte aziendale deve avvenire in via preventiva e non solo ex post. Siamo soddisfatti, – aggiunge-, in questo modo viene posto un freno all’utilizzo indiscriminato dei trasferimenti in chiave alternativa al licenziamento, da parte delle aziende che hanno diverse unità produttive in vari territori e utilizzano la leva del trasferimento come strategia utile a escludere l’organizzazione sindacale dai tavoli preposti al confronto”.

La normativa prevede infatti che le informazioni vengano condivise preventivamente con organizzazioni sindacali e non solo successivamente, a maggior ragione in quelle situazioni in cui le condizioni di lavoro sono già difficili e delicate, come appunto accade per i lavoratori degli appalti di servizi. La sentenza stabilisce e riafferma che di fronte a cambiamenti rilevanti nell’attività di impresa – come appunto la cessazione di un appalto -, sia l’impresa stessa ad avere l’obbligo di informare le organizzazioni sindacali, condizione necessaria affinchè queste ultime possano poi, attraverso il confronto, individuare e promuovere tutte le soluzioni idonee a contrastare e diminuire l’impatto di tali condizioni sui lavoratori.

Flicams Cgil Pesaro e Urbino, 30 gennaio 2025

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 “In un tempo, in un luogo, c’erano persone”, mostra fotografica per il centenario di Franco Basaglia

Sabato 30 novembre, alle ore 16.30, a Palazzo Gradari, sarà inaugurata la mostra fotografica dal titolo “In un tempo, in un luogo, c’erano persone, realizzata dal fotografo Sandro Capatti.

 All’inaugurazione, oltre all’autore, intervengono Daniela Barbaresi e Roberto Rossini per la Cgil,  Daniele Vimini vicesindaco del Comune di Pesaro che patrocina la mostra, la psicoterapeuta Maria Teresa Federici e Vito D’Anza, psichiatra già direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Pistoia”.

 Le immagini esposte sono il frutto di un lavoro fotografico e di un viaggio all’interno e all’esterno dell’ex manicomio di Colorno in provincia di Parma, struttura di cui Franco Basaglia è stato direttore dal 1970.

 La mostra racconta uno spaccato della storia italiana che per fortuna non esiste più.

“In quei luoghi, in quel tempo, hanno trascorso parte della loro vita o tutta la loro vita molte persone; coloro che vennero rinchiusi soffrivano delle più disparate patologie come ad esempio quelle fisiche, mentali, ideali, sessuali, politiche o semplicemente si trovavano in questo luogo perché non erano accettate dalla loro famiglia”.

Così si esprime l’autore Sandro Capatti che nel raccontare la mostra spiega: “Il messaggio che voglio comunicare con questa mia mostra, è quello di far conoscere queste realtà alle future generazioni, voglio farli vedere che in questi luoghi, in un certo tempo c’erano persone, che la malattia psichiatrica e altre patologie legate ad essa, potrebbe colpire chiunque e che va curata in luoghi sani e decorosi ma soprattutto che non vengano mai calpestati i diritti e la dignità delle persone”.  E aggiunge: “Le fotografie esposte sono una piccola parte di quelle fatte. Con queste ho cercato di raccontare come si svolgeva la vita nei diversi locali di questa immensa struttura dislocata su tre piani. Ogni stanza aveva una sua attività precisa, come si vede dalle foto. Entrare in questi luoghi significa vedere lo stato di abbandono attuale, ma allo stesso tempo sembra di entrare in una capsula del tempo dove tutto si è fermato improvvisamente. La sensazione che ho provato è stata quella di sentire i rumori, le voci, le urla, l’arrivo di un nuovo paziente, di vedere le persone per i corridoi e tutto questo nel più totale silenzio surreale”.

 “La CGIL di Pesaro Urbino” – spiega il segretario provinciale  Roberto Rossini – “nel centenario di Franco Basaglia ha pensato di sostenere la realizzazione di questa mostra fotografica allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della salute mentale e rispetto alla situazione di forte criticità che stanno vivendo le famiglie e i pazienti che per scelte incomprensibili e profondamente sbagliate che l’AST 1 vuole adottare, verranno costrette a spostarsi a chilometri di distanza dalla città, in una struttura che per quanto bella e moderna, non gli permetterà di mantenere quella socialità e quel contatto con la comunità, condizioni fondamentali per evitarne l’isolamento e l’esclusione”

Per Daniela Barbaresi segretaria nazionale CGIL che interverrà all’inaugurazione della mostra : “L’insegnamento fondamentale di Franco Basaglia è stato quello di affrontare la salute mentale a partire dal diritto alla libertà e alla dimensione sociale come terapia. E’ la comunità, cioè la collettività nel senso più ampio e non più l’istituzione, a dovere farsi carico della salute mentale. Coinvolgere l’intera società, sradicando la sofferenza mentale dal chiuso dei manicomi, delle famiglie e delle storie individuali, che sono spesso storie di dolore, per trasformarlo in un obiettivo delle politiche sociali e sanitarie pubbliche”.

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Bonus natale: 100 euro anche ai genitori non sposati

Bonus Natale esteso anche ai genitori single.
Si allarga la platea dei beneficiari del bonus Natale di 100 euro che sarà erogato con la tredicesima. La norma che amplia la platea degli aventi diritto da poco più di un milione a oltre quattro milioni e mezzo di contribuenti, includerà anche le famiglie monogenitoriali.

“Viene di fatto eliminato il requisito di avere il coniuge a carico e dunque per avere il bonus basterà avere almeno un figlio a carico”, ha dichiarato Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze.

Il Bonus Natale 2024, è un’indennità una tantum introdotta dal Decreto Omnibus per sostenere i lavoratori italiani in tempo per le festività. Destinato ai lavoratori dipendenti, questo contributo economico viene erogato con la tredicesima mensilità a favore dei lavoratori a tempo determinato o indeterminato, inclusi quelli nel settore domestico, che soddisfano determinati requisiti.

L’Agenzia delle Entrate fornisce istruzioni dettagliate su come richiedere e ottenere il Bonus Natale 2024. È fondamentale che i lavoratori presentino una dichiarazione sostitutiva al proprio datore di lavoro, attestando di possedere i requisiti richiesti. Il codice fiscale di uno dei figli a carico va indicato nella richiesta.

L’indennità ricalca come modalità di erogazione le regole già previste per altre tipologie di bonus (es. trattamento integrativo dei redditi di lavoro dipendente art. 1, D.L. n. 3/2020). In buona sostanza il datore di lavoro sostituto d’imposta eroga al lavoratore le somme per poi recuperarle mediante compensazione ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997. Il bonus deve essere calcolato tenendo conto delle giornate di detrazione di lavoro dipendente spettanti ai sensi dell’art. 13 del d.P.R. n. 917/1986. Ove siano inferiori a quelle dell’intero anno, occorre procedere al riproporzionamento.

Il bonus è destinato ai lavoratori dipendenti con un reddito annuo non superiore a 28.000 euro, calcolato per l’anno fiscale 2024. Sono incluse anche le somme percepite entro il 12 gennaio 2025, in linea con il cosiddetto principio di “cassa allargata”.

Per accedere al contributo, è necessario che il lavoratore abbia:

  • reddito complessivo massimo di 28.000 euro nel 2024;
  • familiari a carico: il lavoratore deve avere almeno un figlio a carico fiscalmente ;
  • imposta lorda superiore alle detrazioni: l’imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente deve superare la detrazione prevista dall’articolo 13 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi);
  • i lavoratori con contratti a tempo determinato, indeterminato e part-time possono beneficiare del bonus, a condizione che abbiano un reddito da lavoro dipendente. Tuttavia, non sono inclusi i lavoratori con redditi assimilati, come pensionati e collaboratori coordinati.

Inoltre va considerato che:

  • il bonus è proporzionato al periodo lavorativo del 2024;
  • i lavoratori part-time ricevono il bonus senza riduzioni;
  • non è cumulabile con più rapporti di lavoro contemporanei: i giorni con più rapporti di lavoro vengono considerati una sola volta.

Il reddito complessivo di riferimento per il diritto al bonus include, oltre al reddito da lavoro dipendente, diversi tipi di reddito aggiuntivi.
Tra questi, i redditi soggetti a cedolare secca e quelli soggetti a imposta sostitutiva, come quelli dei lavoratori forfettari e delle attività d’impresa, arti o professioni.

Importanti sono anche i redditi agevolati, che comprendono le quote esenti per ricercatori rientrati, lavoratori rimpatriati e coloro che beneficiano di regimi fiscali speciali. Inoltre, mance ricevute nel settore privato della ristorazione e degli alberghi, soggette a imposta sostitutiva, sono incluse nel calcolo.
Tuttavia, i redditi derivanti dall’abitazione principale e dalle relative pertinenze sono esclusi.

Il bonus non è accessibile a coloro che percepiscono redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, come i collaboratori, tirocinanti, e amministratori.

Il lavoratore deve effettuare apposita richiesta al datore di lavoro in cui indica di averne diritto.

L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti con la circolare n. 19/E del 10 ottobre 2024.

Il bonus sarà erogato con la tredicesima mensilità e dovrà essere richiesto dal lavoratore al datore di lavoro tramite dichiarazione scritta. Qualora il lavoratore abbia svolto più attività di lavoro dipendente dovrà presentare le CU riferite ai precedente rapporti. I datori di lavoro, a loro volta, verificheranno l’effettiva spettanza del contributo in fase di conguaglio e potranno compensare il credito maturato.

Per i lavoratori con più contratti part-time, l’indennità sarà corrisposta dal sostituto d’imposta indicato dal lavoratore stesso, che dovrà fornire tutte le informazioni necessarie per il calcolo del bonus.

Il sostituto d’imposta, in caso di indennità non spettante, potrà recuperare l’importo indebitamente percepito. Sarà istituito un codice tributo apposito per consentire la compensazione del credito in fase di pagamento delle imposte.

Anche i lavoratori domestici (senza sostituto d’imposta) potranno recuperarlo con il 730/2025.

Qualora l’indennità non fosse stata richiesta o fosse stata erogata senza averne diritto o fosse stata erroneamente calcolata, il lavoratore potrà ottenerla oppure dovrà restituire l’importo nella dichiarazione dei redditi. Tale procedura consente una verifica finale e un eventuale ricalcolo del bonus, garantendo la conformità con la normativa vigente.

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Nasce il comitato per il referendum contro l’autonomia differenziata

Mercoledì 24 luglio 2024, a Pesaro,  presso la sede della CGIL,  si è costituito il

Comitato promotore provinciale per l’abrogazione della legge sull’autonomia

differenziata, una legge sbagliata che divide il Paese, aumenta le diseguaglianze

e le ingiustizie sociali.

Ne fanno parte oltre alla Cgil e alla Uil, le associazioni che formano la rete della “Via Maestra” (Anpi, Arci, Libera, Legambiente, Emergency, Auser, Sunia, Federconsumatori, Lupus in Fabula, comitato No Autonomia Differenziata di PU,

il Movimento di Cooperazione Educativa, UDI), i partiti e i movimenti politici (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Possibile).

Il comitato è aperto anche ad altre associazioni che vogliano aderire.

I cittadini potranno firmare presso i banchetti che saranno allestiti nei vari territori, presso le sedi delle associazioni aderenti al comitato promotore, così come nella piattaforma referendaria online attraverso lo Spid.

L’obiettivo è quello di raggiungere il maggior numero possibile di persone

affinché si superi il numero minimo necessario per la presentazione

del referendum e si crei una forza popolare che con il voto nel 2025 possa

superare il quorum e abrogare la legge sull’autonomia differenziata.

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Per Villa Marina soltanto un telone

 

PESARO, 20 novembre 2023 – Sulla riqualificazione di Villa Marina a Pesaro intervengono la Cgil e il sindacato pensionati Spi della provincia di Pesaro e Urbino.

“Era già stato annunciato –  scrivono – che l’Inps si sarebbe impegnato a ricoprire la facciata di Villa Marina, ma comprendere chiaramente che un edificio storico la cui destinazione d’uso dovrebbe avere una finalità sociale su cui si dovrebbe aprire una discussione sul suo riutilizzo per la comunità, non susciti grande interesse né mediatico né soprattutto politico lascia attoniti.

Abbiamo letto sui giornali che il recupero dell’edificio prevede la realizzazione di 68 appartamenti di pregio: troppo pochi, in considerazione degli impegni economici ingenti finalizzati alla ristrutturazione.

Stupisce che a seguito dell’interessante e inedita iniziativa al Comune di Pesaro, promossa dall’Inps,  ci si accontenti dell’ennesimo telone nella città capitale della cultura italiana 2024, nonostante il bilancio sociale dell’Istituto, corredato da numerosi dati demografici, statistici e previdenziali ci abbia restituito una solidità economica e territoriale dello stesso.

Come CGIL e SPI, nell’ambito delle contrattazioni territoriali sociali con le amministrazioni pubbliche, ci siamo impegnati a sostenere progetti e interventi di potenziamento e ampliamento di servizi rivolti agli anziani per la residenzialità e la semiresidenzialità.

Ciò non per mero capriccio ma a seguito di una puntuale valutazione degli indicatori demografici ed economici.

Dati demografici che ci indicano un differenziale di 2000 unità tra morti e nati nella nostra provincia, perdita non compensata e non riequilibrata dal dato migratorio che si attesta sui 1000 ingressi a fronte delle 2000 uscite.

A ciò si aggiunge che l’indice di vecchiaia proprio a causa del dato demografico è in costante aumento e questo incrementa necessariamente la spesa sociale.

 Indice di vecchiaia
                        2019202020212022
Pesaro e Urbino186,4192,2195,4201,1

Dati economici che per ora certificano un sistema previdenziale composto da entrate (versamenti) e uscite (pensioni erogate) che pongono le Marche tra le 9 regioni in equilibrio ma con 70 mila prestazioni pensionistiche, pari al 59,7% del totale, inferiori a 750 euro almese (59,4% valore regionale): dunque, 6 pensionati su 10 percepiscono un importo che non consente di superare la soglia della povertà.

La platea degli anziani ultrasessantacinquenni equivale al 25% dei residenti ed è destinata a crescere in considerazione della scarsa natalità, perciò c’è bisogno di un supplemento di pensiero: la necessità di elaborare un pensiero politico sulla vecchiaia.

L’obbiettivo è la tutela degli anziani autosufficienti e non, della loro dignità, la promozione delle condizioni di vita, una integrazione in materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria.

Nella visione della CGIL e dello SPI l’attuazione di queste nuove politiche per gli anziani, di cui l’ente locale si può fare promotore, si può realizzare con il ricorso anche alla rigenerazione urbana, al riuso del patrimonio edilizio esistente attraverso nuove forme di domiciliarità, di coabitazione solidale e di coabitazione intergenerazionale.

Rendere efficienti i servizi, creare reti territoriali di protezione, sperimentare una nuova collaborazione con l’Ast, realizzare un patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, promuovere la realizzazione di mini appartamenti, di strutture residenziali modulari e semiresidenziali, dovrebbe rappresentare l’obiettivo politico valoriale per rispondere ai bisogni di aiuto provenienti dai caregiver familiari e dagli operatori che li assistono professionalmente.

Le strutture di Villa Marina a Pesaro e Vittoria Colonna a Fano di proprietà INPS sono edifici destinati a finalità sociali, collocati urbanisticamente in spazi che favoriscono il mantenimento di una buona socialità, il sindacato chiede alle amministrazioni interventi coraggiosi per adeguare le politiche di welfare al mutamento della società. 

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Sciopero generale, Cgil e Uil in piazza Lazzarini

Devi aggiungere un widget, una riga o un layout precostruito per poter vedere qualcosa qui. 🙂

 “E’ molto importante aderire allo sciopero generale di venerdì prossimo perché la manovra di Bilancio del governo, ancora in discussione in Parlamento, non risponde alle esigenza dei lavoratori e dei pensionati”.  Queste le parole del segretario generale della Cgil Pesaro Roberto Rossini e  Maria Grazia Tiritiello della Uil a commento della giornata di protesta indetta dai due sindacati confederali venerdì 17 novembre.

 A Pesaro per quel giorno è stata organizzata una manifestazione, alle 10.00, in piazza Lazzarini, decisa per contrastare la direzione della politica economica molto lontana dal mondo del lavoro dipendente e dei pensionati delle fasce più deboli.

“Adesso basta!” è lo slogan simbolo della giornata di lotta.

Nella manovra non ci sono risposte concrete sulle emergenze di questo paese che i sindacati hanno spesso evidenziato.

 Preoccupa la condizione di lavoratori e lavoratrici con salari bassi, il cosiddetto lavoro povero, una delle grandi ingiustizie del presente. Chi lavora non riesce ad arrivare alla fine

del mese mentre le disuguaglianze crescono giorno dopo giorno.

“Non c’è alcuna risposta all’emergenza salariale, sostengono CGIL e UIL, il governo ha annunciato 100 euro in più nelle buste paga ma si limita a confermare quelle in essere, già falcidiate dall’inflazione, in media al 17 per cento, dovuta a profitti e speculazione”.

Sulla sanità i sindacati ricordano che, a parole, il governo aveva dichiarato l’intenzione di aumentare la spesa sanitaria. Nei fatti però il sistema sanitario nazionale risulta sempre più indebolito a vantaggio della sanità privata.

La riforma fiscale invece di colpire i grandi patrimoni e i redditi alti o altissimi, a parità di reddito, colpisce maggiormente salari e pensioni.

Il lavoro stabile è un’altra illusione visto che vengono reintrodotti i voucher e la liberalizzazione del lavoro a termine.

Misure inaccettabili per Cgil e Uil che hanno proclamato lo sciopero: un diritto garantito dalla Costituzione.

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Cinzia Massetti eletta segretaria generale SLC Cgil

Pesaro, 14 settembre 2023 – L’assemblea generale del Sindacato lavoratori della comunicazione Cgil (SLC) mercoledì pomeriggio ha eletto all’unanimità Cinzia Massetti segretaria generale della categoria.

Cinzia Massetti, già segretaria della Fillea provinciale, ha iniziato il suo lavoro in Cgil nel 2005 come responsabile dell’Ufficio Nuovi Diritti, a tutela di tutte le discriminazioni sul lavoro, dove attualmente è responsabile regionale.

 In passato è stata anche componente della segreteria provinciale Fiom e membro del comitato centrale del sindacato dei metalmeccanici nazionale.

“Metterò al servizio di questa categoria la mia esperienza nei diritti civili e del lavoro che sempre di più vanno difesi in questa epoca di grandi e veloci cambiamenti tecnologici che deve riporre al centro la persona e la sua dignità”, ha detto la neo eletta segretaria e componente del coordinamento Slc Marche.

A Cinzia Massetti le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro dalla Cgil di Pesaro e Urbino.

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Cgil: preoccupa la conflittualità nel CDA Marche Multiservizi

Approvato un ordine del giorno dall’assemblea generale riunita a Pesaro il 17 luglio

L’Assemblea generale della Cgil di Pesaro e Urbino che si è svolta il 17 luglio, ha approvato un ordine del giorno in cui esprime forte preoccupazione per la situazione di conclamata conflittualità   all’interno del CDA di Marche Multiservizi.

“Le continue schermaglie tra socio pubblico e socio privato, sulla stampa, evidenziano come il CDA dell’azienda è spaccato sulla messa a terra del piano industriale presentato solo un mese fa. Tale immobilismo è alla base della lettera, corredata da più di 400 firme, dei dipendenti fortemente preoccupati del destino di un’azienda che garantisce il sostentamento a più di 600 dipendenti senza contare i lavoratori in appalto.

Contrariamente a quanto riportato da alcuni quotidiani locali, la CGIL di Pesaro non ha mai espresso un giudizio di approvazione sulla discarica di Riceci, che difficilmente verrà autorizzata vista l’unanime contrarietà degli amministratori locali provinciali, e con l’ordine del giorno chiede alla parte pubblica e alla parte privata di superare quanto prima l’immobilismo delle ultime settimane.

La Cgil provinciale intende anche ricordare e ribadire quale deve essere il ruolo di un’azienda municipalizzata ovvero conciliare l’interesse al profitto, necessario per gli investimenti, con la necessità di garantire l’interesse collettivo alla fruizione dei servizi di pubblica utilità affidati alla gestione dell’azienda. In altre parole recuperare quella finalità pubblica e collettiva che in questi giorni sembra essere stata dimenticata.

La Cgil ribadisce che il ciclo dei rifiuti va chiuso e completato auspicabilmente all’interno del territorio regionale nel rispetto del principio che ogni comunità che produce propri rifiuti si accolla anche la responsabilità di gestire i processi di raccolta, recupero, riciclo e smaltimento del residuo non recuperabile.

La Cgil infine ricorda che la Giunta regionale delle Marche, nonostante le sollecitazioni avanzate dai sindacati di livello regionale e dai rappresentanti delle associazioni delle imprese, ancora non ha emanato il piano regionale dei rifiuti”.

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Team System, necessario un cambio di passo o da settembre sarà mobilitazione

Il comunicato congiunto di Fiom nazionale e Uilm Ancona al termine dell’assemblea del 17 luglio

“Decisamente negativo il giudizio sulle posizioni aziendali espresso dalle lavoratrici e dai lavoratori Team System riuniti lunedì in assemblea sindacale.

Il 13 luglio scorso si era infatti tenuto l’incontro con le organizzazioni sindacali aziendali, territoriali e nazionali per chiedere all’azienda di non assorbire gli aumenti previsti dal contratto nazionale, per innalzare i buoni pasto e retrocedere dalla discriminazione tra personale part-time e full-time sulla concessione delle percentuali di smart working.

L’azienda in quell’occasione ha sostanzialmente ribadito le proprie posizioni, aprendo solamente alla rivisitazione dei buoni pasto ma a partire dal 2024.

Se mai fosse possibile parlare di apertura, il giudizio condiviso da rappresentanza sindacale e forza lavoro è di forte delusione.

Un gruppo che occupa circa 1.800 addetti, che continua a far muro ad ogni tentativo di contrattazione di secondo livello e che considera i rapporti regolati soltanto da regolamenti unilaterali, si colloca senza dubbio dalla parte sbagliata.

Le lavoratrici e i lavoratori pertanto hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di predisporre una piattaforma rivendicativa che porti miglioramenti effettivi alla condizione lavorativa, ad ampio spettro, partendo dal sanare la differenziazione che si è venuta a creare tra chi ha aderito alla cosiddetta ‘settimana corta’ (Light Friday) e chi no, passando ai trattamenti economici in questo momento insufficienti per molti lavoratori e lavoratrici. Tutto questo può essere possibile solo se ci sarà un cambio sostanziale nelle relazioni sindacali che fino ad ora sono state solo di facciata.

Come Fiom riteniamo doveroso che l’azienda rifletta sulla richiesta, sempre più diffusa e coordinata, di impegnarsi al tavolo delle trattative e ascoltare le esigenze dei propri dipendenti, la responsabilità infatti della scelta tra conflitto e confronto è tutta nelle loro mani.

L’Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori è stata chiara nel mandato e nella disponibilità a sostenere con forza il percorso attraverso tutte le iniziative di mobilitazione necessarie.”

Lo dichiarano in una nota congiunta Valentina Orazzini, coordinatrice del Gruppo per la Fiom-Cgil nazionale e Vincenzo Gentilucci, segretario generale Uilm Ancona.

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“Mettiamo il turismo sottosopra”

Tornano i banchetti informativi della Filcams: gli appuntamenti di luglio e agosto

Pesaro, 4 luglio 2023 – La Filcams Cgil Pesaro Urbino anche per questa estate 2023 organizza banchetti informativi per le lavoratrici e i lavoratori del settore turismo allo scopo di tutelare al meglio le migliaia di addetti in un settore strategico per l’economia (costituisce il 13% circa del PIL nazionale) dove però si registrano tassi altissimi di irregolarità e sfruttamento.

“Nel turismo – spiega la Filcams –  il 70 per cento di lavoro è irregolare, il 40 per cento di lavoro è precario e con retribuzioni notevolmente più basse rispetto a qualsiasi altro settore economico. L’80 per cento degli addetti non è correttamente inquadrato oppure è al di sotto di quanto previsto dalla contrattazione nazionale”.

Mercoledì 5 luglio la Filcams sarà a Pesaro, in via Branca, dalle 17:00 alle 20.00 e Giovedì 13 a Fano, all’Anfiteatro Randstad  (dalle 18.00 alle 21.00).

Si tratta di un servizio di informazioni sulla correttezza delle retribuzioni, la verifica dei dati riportati nelle buste paga e sulla disoccupazione (Naspi).

“Come ogni anno – aggiunge la Filcams Pesaro e Urbino – siamo a fianco degli addetti dell’intero comparto  (lavoratori stagionali, somministrati, intermittenti, esternalizzati e in appalto), per offrire loro tutta l’assistenza necessaria.

Giovedì 3 agosto altro appuntamento a Pesaro in via Branca dalle 17.00 alle 20.00.

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