Approvato un ordine del giorno dall’assemblea generale riunita a Pesaro il 17 luglio

L’Assemblea generale della Cgil di Pesaro e Urbino che si è svolta il 17 luglio, ha approvato un ordine del giorno in cui esprime forte preoccupazione per la situazione di conclamata conflittualità   all’interno del CDA di Marche Multiservizi.

“Le continue schermaglie tra socio pubblico e socio privato, sulla stampa, evidenziano come il CDA dell’azienda è spaccato sulla messa a terra del piano industriale presentato solo un mese fa. Tale immobilismo è alla base della lettera, corredata da più di 400 firme, dei dipendenti fortemente preoccupati del destino di un’azienda che garantisce il sostentamento a più di 600 dipendenti senza contare i lavoratori in appalto.

Contrariamente a quanto riportato da alcuni quotidiani locali, la CGIL di Pesaro non ha mai espresso un giudizio di approvazione sulla discarica di Riceci, che difficilmente verrà autorizzata vista l’unanime contrarietà degli amministratori locali provinciali, e con l’ordine del giorno chiede alla parte pubblica e alla parte privata di superare quanto prima l’immobilismo delle ultime settimane.

La Cgil provinciale intende anche ricordare e ribadire quale deve essere il ruolo di un’azienda municipalizzata ovvero conciliare l’interesse al profitto, necessario per gli investimenti, con la necessità di garantire l’interesse collettivo alla fruizione dei servizi di pubblica utilità affidati alla gestione dell’azienda. In altre parole recuperare quella finalità pubblica e collettiva che in questi giorni sembra essere stata dimenticata.

La Cgil ribadisce che il ciclo dei rifiuti va chiuso e completato auspicabilmente all’interno del territorio regionale nel rispetto del principio che ogni comunità che produce propri rifiuti si accolla anche la responsabilità di gestire i processi di raccolta, recupero, riciclo e smaltimento del residuo non recuperabile.

La Cgil infine ricorda che la Giunta regionale delle Marche, nonostante le sollecitazioni avanzate dai sindacati di livello regionale e dai rappresentanti delle associazioni delle imprese, ancora non ha emanato il piano regionale dei rifiuti”.

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