Lavoratori fragili – Novità Legge di Bilancio 2021

Dal 1 gennaio 2021 torna la tutela per i lavoratori fragili grazie a un emendamento approvato dalla Commissione Bilancio della Camera al disegno di legge di Bilancio 2021 .

Si recupera così un vuoto normativo grave nell’ambito della salvaguardia dei lavoratori per l’emergenza sanitaria da Covid-19, perché ha riguardato i lavoratori più deboli di questa pandemia, ossia i lavoratori affetti da disabilità o quelli in condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti di patologie oncologiche.

COSA E’ SUCCESSO

L’art.26 comma 2 del Dl 18/2020 prevede che il periodo di assenza dal lavoro sia equiparato a ricovero ospedaliero per i lavoratori dipendenti privati e pubblici in possesso di certificazione rilasciata dagli organi medico-legali , attestante una condizione di fragilità:questo valeva fino al 15 ottobre.

Dal 16 ottobre e fino al 31 dicembre i lavoratori fragili svolgono di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso la collocazione a mansione diversa o area di inquadramento ; tuttavia sono tante le attività che non possono essere svolte in maniera agile con la conseguenza che molti sono costretti a usufruire della aspettativa non retribuita con grave perdita dello stipendio.

Con la legge di Bilancio fortunatamente si rimedia al vuoto normativo, approvando l’emendamento secondo cui “le disposizioni dell’art.26 commi 2 e 2 bis, del decreto legge 17 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020 n. 27 , si applicano nel periodo dal 1 gennaio al 28 febbraio 2021”.

Questo significa che dal 1 gennaio i lavoratori fragili che potranno lavorare da casa avranno diritto ad usufruire dello smart working, mentre coloro che svolgono una mansione incompatibile con lo smart working potranno richiedere la tutela della malattia.

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Sei stato contagiato sul lavoro? È INFORTUNIO

L’INFORTUNIO SUL LAVORO E’ RICONOSCIUTO

A tutte le categorie di lavoratori che operano in costante contatto con il pubblico/utenza come:

  • Operatori del comparto sanitario (medici, infermieri ed altri operatori sanitari dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale e di qualsiasi altra struttura sanitaria pubblica o privata)
  • Impiegati in front-office e alla cassa ad- detti alle vendite/banconisti personale non sanitario degli ospedali, con mansioni tecniche, di supporto, di pulizie e operatori del trasporto infermi
  • Personale delle case di riposo, taxisti

Sono comunque comprese tutte le altre categorie di lavoratori che dimostrino di aver contratto il COVID-19 in occasione di lavoro

Itinere
Rientrano nella casistica anche gli infortuni in itinere, accaduti durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro, nonché il contagio da COVID-19 avvenuto durante il percorso (mezzi pubblici).

Decesso
In caso di decesso del lavoratore ai familiari spetta un riconoscimento economico una tan-tum (Fondo delle vittime di gravi infortuni sul lavoro) previsto sia per i soggetti assicurati INAIL sia per i soggetti per i quali non sussi-ste il predetto obbligo assicurativo come i militari, vigili del fuoco, forze di polizia, liberi professionisti, ecc...

Contatti

pesaro@inca.it

Whatsapp: 3427695092

 

Scarica il volantino

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Bonus 600 €: i chiarimenti del consorzio nazionale CAAF CGIL

Con l’apertura del sito INPS per la presentazione delle domande “Congedi COVID-19” (congedi per autonomi e gestione separata) o per ottenere l’indennità “600 euro” prevista per determinate categorie di lavoratori, si sono intensificate le richieste di assistenza e consulenza rivolte ai nostri uffici.

Rammentiamo che l’indennità “600 euro”, prevista per il mese di marzo, è riservata a determinate categorie di lavoratori in possesso dei requisiti, ed è stata estesa ai lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro sulla base dei requisiti fissati dal Decreto interministeriale Ministero dell’economia e delle Finanze e Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in corso di pubblicazione in G.U..

SCARICA LA TABELLA ESPLICATIVA

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Autonomi e Somministrati e COVID-19

scarica PDF volantino autonomi  –  scarica PDF volantino somministrati

Contattaci, chiedi informazioni, resta aggiornato sulle modalità di richiesta pesaro.nidil@marche.cgil.it

Autonomi

600 euro per il mese di marzo
  • per gli autonomi e co.co.co iscritti alla gestione separata dell’INPS e che non versano ad altre casse private con piva o contratto co.co.co attivi al 23 febbraio 2020
  • per i collaboratori sportivi con un rapporto di collaborazione con una società sportiva o a.s.d. in essere al 23 febbraio 2020
  • per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione speciale dell’ago non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie ad esclusione della gestione separata INPS (rivolgersi alle rispettive associazioni di categoria per informazioni)
Indennità per congedo parentale

per 15 giorni a decorrere da 5 marzo, per autonomi iscritti INPS o in gestione separata INPS, genitori anche affidatari di figli non superiori ai 12 anni o con disabilità grave

Bonus baby sitter fino a 600€

in alternativa all’indennità di congedo, per autonomi con i requisiti del punto precedente anche se non iscritti INPS, previa comunicazione delle rispettive casse previdenziali

Blocco rate del mutuo

per 9 mesi per autonomi e liberi professionisti che autocertifichino in un trimestre successivo al 21/02/2020 calo fatturato superiore al 33% rispetto ultimo trimestre 2020

Somministrati

Attenzione! i somministrati non possono essere lavoratori di serie B. I provvedimenti del d.l. “cura italia” per i lavoratori dipendenti valgono anche per loro

Cassa integrazione

per le aziende che ne fanno richiesta per gli assunti diretti estesa anche ai somministrati o dedicata a loro se richiesta dall’agenzia

Bonus 100 euro

in busta paga per chi deve recarsi sul posto di lavoro

Congedo parentale

per 15 giorni a decorrere dal 5 marzo, per genitori anche affidatari di figli non superiori ai 12 anni o con disabilità grave

Bonus baby sitter

fino a 600 euro per i genitori anche affidatari di figli non superiori ai 12 anni o con disabilità grave

Congedo parentale non retribuito

per genitori non beneficiari di sostegni al reddito e in assenza di genitori non lavoratori, con figli tra i 12 e i 16 anni, fino alla riapertura delle scuole di ogni ordine e grado, con mantenimento del posto di lavoro.

Sospensione dei licenziamenti

per motivi economici (giustificato motivo oggettivo)

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Sicurezza, questa sconosciuta (anche in epoca di pandemia)

Potremmo definire quella che stiamo vivendo una “guerra silenziosa”, se non fosse che il silenzio ogni tanto viene interrotto da sparate mediatiche, fragorose quanto inutili, da parte di personaggi che dovrebbero rappresentare le aziende e le istituzioni, ai quali più volte ci siamo rivolti come sindacati metalmeccanici per avere un dialogo alla ricerca di soluzioni comuni per far fronte alla crisi già in atto e a quella ancor maggiore che dovremo affrontare una volta passata l’emergenza sanitaria.
Come Fim Fiom Uilm ci siamo espressi più volte, non solo ai tempi del Covid 19, su quanto sia importante, oggi potremmo dire vitale, che nelle aziende si facciano investimenti per garantire la tutela della salute e sicurezza ai lavoratori e lavoratrici, ma ancora oggi, con una pandemia in corso, pur nella difficoltà di adeguarsi a decreti e protocolli in continua evoluzione, ci sembra che non ci sia nemmeno la volontà da parte di molti imprenditori a mettersi pienamente in regola, mentre apprendiamo tristemente di aziende che stanno cercando di cambiare il proprio codice Ateco o avere deroghe dal Prefetto per poter lavorare ugualmente nonostante non siano produttori di beni essenziali, mettendo a rischio la salute dei lavoratori e gli sforzi sociali fatti dai cittadini in questo periodo.
Dopo esserci rivolti alle istituzioni chiedendo di attenzionare il territorio pesarese per far rispettare le regole sulla sicurezza e tutelare la salute dei lavoratori, in tutta risposta apprendiamo dai giornali che l’Asur, di concerto con la Regione Marche, in appena 3 giorni lavorativi, ha effettuato 353 controlli tra sopralluoghi e contatti telefonici nelle aziende senza trovare irregolarità, mentre i feedback che ci arrivano dai lavoratori “in trincea” ci raccontano di fabbriche tali e quali a prima del Coronavirus, senza le adeguate misure e tutti i dispositivi di sicurezza. Del resto, se tutti si lamentano che negli ospedali mancano le mascherine, come fanno ad averle le aziende?

In questo scenario, stanno uscendo fuori tutte le fragilità del nostro sistema capitalistico, dove chi rispetta le regole è sfavorito rispetto a chi le trasgredisce, facendo concorrenza sleale, e nel quale i problemi della classe dirigente si scaricano sempre sui più deboli, mentre sarebbe il momento, a nostro vedere, di rimboccarci tutti assieme le maniche, dimenticare gli individualismi e provare a fare un salto di qualità, iniziando a rispettare le regole e soprattutto ad investire in sicurezza per tutelare la salute dei lavoratori che fanno sacrifici in prima persona per mandare avanti le aziende.

Pertanto, ora più che mai continueremo a batterci per il rispetto delle norme sulla sicurezza, come abbiamo sempre fatto, invitando le istituzioni a fare altrettanto.

Pesaro 29.3.2020

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Lettera Fim Fiom Uilm Pesaro Urbino alle aziende metalmeccaniche che chiedono la deroga al prefetto per continuare a lavorare.

Con la presente le scriventi OO.SS, avendo appreso da più canali che molte aziende metalmeccaniche della provincia hanno richiesto autorizzazione al Prefetto per continuare l’attività pur non rientrando tra i produttori di beni essenziali, come previsto dai decreti in materia, sono a diffidare l’azienda dal continuare a richiamare i dipendenti al lavoro, come sta avvenendo in questi giorni.

È nostro dovere avvertirvi che, visto anche il protocollo emanato sulle norme di sicurezza, qualora si verificassero altri casi di contagio e/o episodi che mettano a repentaglio la salute dei lavoratori e delle loro famiglie, ve ne assumerete ogni responsabilità e saremo costretti ad attivarci con ogni mezzo consentito dalla legge per la tutela dei lavoratori.
Inoltre precisiamo che, nel caso in cui qualcuno tra i dipendenti dovesse intentare causa alla ditta per i motivi di cui sopra, ci costituiremo parte civile.

PESARO 26/03/2020

FIM FIOM E UILM
PESARO URBINO

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Il contagio è entrato nelle fabbriche Pesaresi: fermiamoci prima che sia troppo tardi

Stiamo assistendo oramai da giorni ad un inasprimento delle misure di sicurezza con l’indicazione di uscire di casa per le solo necessità non differibili.

Manca solo una misura: chiudere le aziende che non producono beni essenziali. Sono molti i luoghi i lavoro in cui si stanno verificando contagi semplicemente perché le misure messe in campo o sono insufficienti o addirittura nulle.

Le istituzioni ci hanno promesso e assicurato controlli a tappeto, ma nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di controlli effettuati telefonicamente o addirittura su auto- dichiarazioni da parte delle Aziende.

Le misure fin qui adottate e le intese firmate non hanno ancora dato alcun risultato, le persone continuano ad ammalarsi, il virus continua a dilagare e le nostre Rappresentanze nelle aziende, siano RSU piuttosto che RLS, stanno affrontando una vera e propria battaglia quotidiana in prima linea, mettendo a rischio anche la propria salute, senza riuscire a mettere in campo una vera e propria azione di contenimento della diffusione del virus a tutela di chi lavora.

Le imprese stanno sbagliando comportamento: dopo l’ultimo decreto legge che introduce ammortizzatori sociali ad hoc per l’emergenza COVID 19, spingono forzosamente ad un utilizzo eccessivo della ferie (ben otre quelle maturate) dei dipendenti. Si assiste ad una massiccia richiesta di domande di apertura di CIGO che solo in pochissimi casi ha il fine della chiusura temporanea, quindi l’obiettivo di tutelare la salute delle persone che lavorano: così non va bene.

Così non va. E’ necessario un repentino cambio di passo: le cetegorie dell’industria di Pesaro ed Urbino , Fiom, Filctem e SLC tornano a chiedere con forza di fermare tutte le attività che non siano essenziali.

QUESTA E’ L’UNICA STRADA PER TUTELARE LE PERSONE E FERMARE IL DIFFONDERSI DEL COVID 19 CHE STA DILAGANDO NEL PAESE E NEI POSTI DI LAVORO.

Pesaro 20.3.2020

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Neutralizzazione dei termini utili per la presentazione delle domande riguardanti le prestazioni Ebitemp e Forma.Temp.

A seguito delle misure urgenti correlate all’emergenza COVID-19, le Parti Sociali hanno sottoscritto in data 10 marzo 2020 un Accordo che tra l’altro ha previsto la neutralizzazione dei termini utili per la presentazione delle domande riguardanti le prestazioni Ebitemp e Forma.Temp.

In particolare, con riferimento alle prestazioni Forma.Temp, il periodo temporale utile per la presentazione delle domande “SAR – Sostegno al Reddito” e delle istanze “MOL – Procedura in mancanza di occasioni di lavoro” è incrementato di ulteriori trenta giorni a decorrere dal 6 marzo 2020.

Il periodo di riferimento (6 marzo/5 aprile) è altresì escluso dal computo dei giorni entro i quali i richiedenti devono far pervenire al Fondo eventuali integrazioni richieste.

E’ implementato, inoltre, per un periodo pari a 30 giorni (a decorrere dal 6 marzo) tutte le prestazioni Ebitemp – sia per la presentazione delle richieste di prestazione, che per l’invio della specifica documentazione.

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Lettera CGIL, CISL e UIL alle associazioni datoriali per il rispetto normative sanitarie per emergenza Coronavirus

Signor Prefetto, spettabili Presidenti,

con la presente CGIL CISL e UIL della Provincia di Pesaro e Urbino chiediamo che tutte le associazioni datoriali si impegnino senza alcuna riserva a garantire da parte delle imprese loro associate, il totale rispetto delle normative sanitarie previste dal Governo per l’emergenza Coronavirus all’interno delle imprese in cui la produzione è ancora consentita dall’ultimo decreto di ieri 11 marzo 20120.

Siamo consapevoli della fondamentale importanza della tenuta economica ed occupazionale della nostra provincia, che è messa fortemente a repentaglio da questa condizione di pandemia, ma riteniamo che il diritto alla salute dei cittadini e dei lavoratori sia un valore primario e imprescindibile e come tale da tutelare prima di ogni altra cosa, tanto più in un territorio dove i presidi sanitari pubblici sono messi a dura prova dall’emergenza Coronavirus e dove con spirito di abnegazione e grande senso di responsabilità, il personale sanitario e non, sta facendo ogni sforzo per curare e arginare il diffondersi del virus.

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