Pesaro – Finora, l’ennesima riforma della scuola ha avuto l’effetto di compattare tutte le sigle sindacali della scuola, insegnanti, personale non docente, precari, studenti e famiglie.

Non piace la “buona scuola” del Governo Renzi e del ministro per l’Istruzione Giannini, al punto che, il 5 maggio, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda, Snals, Ugl, Cobas, Unicobas e Rdb hanno proclamato una giornata di sciopero generale.

La contestazione a questo disegno di legge si va diffondendo a macchia d’olio in tutto il paese. Questo sciopero nasce – sostengono i sindacati – dalla totale chiusura del Governo a qualunque dialogo con chi, come la Cgil e le altre sigle, ha presentato sostanziali e fattibili proposte alternative. Di recente anche in occasione delle audizioni parlamentari. L’ostinazione a imporre alla scuola un modello autoritario e arretrato che non risolve alcun problema, tanto meno quello del precariato è da irresponsabili ed è lontana da qualunque dialettica democratica”

Ricordiamo al ministro per l’Istruzione Giannini – affermano – che stiamo parlando della scuola pubblica, che appartiene al Paese e che per funzionare ha bisogno di consenso e coesione e la scuola è unita in questo sciopero che, a differenza di quel che sostiene il ministro, sarebbe contro l’assunzione di 100mila precari. Un tentativo maldestro di mettere docenti contro docenti”.

Questa riforma, sarebbe anche una minaccia  alla libertà degli insegnanti. Sulla questione infatti è intervenuto, con un appello al Presidente della Repubblica, anche il giudice Ferdinando Imposimato che, tra le altre cose, ha detto: “La riforma, attribuendo al dirigente scolastico le scelte didattiche e formative e la valorizzazione delle risorse umane e del merito dei docenti, viola il principio della libertà di insegnamento tipica della scuola di Stato, ma anche la meritocrazia .

La Flc Cgil sostiene anche il flash mob che si svolgerà in piazza del Popolo, martedì 5 maggio, alle 11.45, dove ci saranno anche studenti e famiglie.

Per Lilli Gargamelli, segretaria generale Flc Pesaro Urbino “La libertà di espressione è il pilastro della democrazia. Esprimere il proprio dissenso su un brutto disegno di legge sulla scuola non è affatto un gesto di lesa maestà e il ministro Giannini dovrebbe rifletterci”.

Al flash mob in piazza del Popolo, che la Flc Cgil sostiene, parteciperanno anche gli studenti universitari dell’Udu.

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