Di Marina Druda e Cinzia Massetti

PESARO – Grazie alla collaborazione tra Fiom Cgil, Fiom Cisl e Guardia di Finanza è venuta alla luce una vicenda torbida e illegale che ha visto protagonisti imprenditori senza scrupoli.
La vicenda riguarda l’azienda metalmeccanica fanese King srl (42 dipendenti) che produceva componentistica in acciaio per la navigazione. Giovedì scorso la guardia di Finanza ha arrestato 6 persone, altre 4 sono indagate e sequestrato beni per oltre un milione di euro.

Questi arresti sono stati possibile grazie ad un ad un esposto presentato da Cinzia Massetti (Fiom Cgil) e Mauro Masci (Fim Cisl) alla Guardia di Finanza a gennaio dell’anno scorso.

C’era poca trasparenza – spiega Cinzia Massetti che ha seguito l’intera vicenda per la Fiom Cgil – ad esempio abbiamo scoperto nuovi assetti societari che hanno suscitato molte perplessità oltre ai mancati pagamenti dei dipendenti. Per questo motivo ci siamo rivolti anche alla Direzione provinciale del lavoro dove però i titolari non si sono mai presentati.

Questi dubbi – continua – mi hanno indotto ad eseguire una serie di visure camerali dalle quali è emerso che almeno 3 aziende esercenti la stessa attività, erano gestite da membri della famiglia Dellasanta (titolari ed ex titolari della ditta King). Questo faceva presumere un sistema che approfittando delle maglie troppo larghe del sistema giuridico mirava svuotare l’azienda, farla fallire per finanziarne altre e scaricando i costi sulla collettività”.

Va sottolineato che la King srl sino a settembre 2014 lavorava a pieno regime e non aveva fatto ulteriori richieste di cassa integrazione. Al rientro dalle ferie, a settembre dello scorso anno, la doccia gelata. I 42 dipendenti hanno trovato lo stabilimento aperto, la corrente elettrica staccata mentre i referenti si erano praticamente volatilizzati.

Dopo picchetti e manifestazioni, abbiamo affrontato la vicenda su due binari – dice Cinzia Massetti – in primo luogo per la messa in sicurezza del reddito dei lavoratori e delle loro famiglie, e cercando di far emergere un spregiudicatezza legale ormai evidente.

Abbiamo tutelato i lavoratori aprendo una procedura di mobilità d’ufficio (il primo caso nel territorio) grazie al sostegno della Provincia , della Direzione provinciale del lavoro e dell’Inps.

I titolari della King nonostante le richieste ufficiali dei vari enti non si sono mai resi reperibili.

Si è riusciti a garantire un minimo di sostentamento al reddito dei lavoratori e delle loro famiglie ed è stata presentata anche una interrogazione parlamentare per sollecitare normative più rigide contro questo modus operandi scellerato.

L’operazione “Regno” svolta dalle Fiamme gialle di Pesaro, giovedì ha portato all’arresto di 6 persone, altre 4 sono indagate e al sequestro di beni per oltre un milione di euro. I capi di imputazione sono: associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, omesso versamento di ritenute previdenziali e sottrazione fraudolenta del pagamento delle imposte.

Al termine della conferenza stampa indetta dalla Gdf il comandante si è congratulato per il lavoro svolto dai sindacati.

L’azienda naturalmente è fallita – aggiunge Cinzia Massetti – ma il risultato più importante per noi è stato quello di portare definitivamente alla lice un meccanismo criminale studiato a tavolino. Ognuno ha fatto la propria parte nel rispetto dei rispettivi ruoli. Ci auguriamo che questa vicenda sia un deterrente per i furbetti dei fallimenti”.

Secondo un’indagine, nelle Marche , le aziende fallite sono passate da 482 a 579, coinvolgendo 7013 addetti.

Questi dati – commenta ancora Cinzia Massetti – non fotografano necessariamente un problema di legalità, ma è indubbio che la mancanza di normative adeguate favoriscano l’espansione di fenomeni criminali che inquinano il sistema imprenditoriali e le conseguenze ricadono sui lavoratori, le loro famiglie e l’intera collettività”.

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