PESARO – Si è risolto con un nulla di fatto, giovedì 2 aprile, l’ultimo incontro tra Megas.net e le organizzazioni sindacali in merito alla procedura di licenziamento collettivo che riguarda 8 dipendenti assunti a tempo indeterminato, a cui viene applicato il contratto collettivo delle autonomie locali.

Nei 45 giorni previsti dalla procedura di legge, e in 4 incontri ufficiali, l’amministrazione provinciale e le amministrazioni comunali coinvolte non sono state in grado di formulare proposte concrete per superare la situazione. Un finale quasi annunciato considerato che già da diversi mesi le organizzazioni sindacali hanno più volte chiesto vanamente un incontro in merito al Presidente della Provincia.

Dal primo aprile 5 dei lavoratori coinvolti sono quindi in “ferie forzate”, mentre per gli altri tre, assegnati al CRAS della provincia, sembra sia stato prorogato il servizio fino a metà maggio.

Siamo pertanto costretti a ricorrere nuovamente alla stampa per evidenziare una situazione paradossale, iniziata con la presidenza Ucchielli, continuata con quella di Matteo Ricci e che si sta concludendo nel pieno disinteresse del presidente Tagliolini.

Ricordiamo che Megas Net è una società a totale capitale pubblico che ha incorporato il Centro Servizi della provincia nel 2012 con l’intento, sostenne l’allora presidente della Provincia Ricci, di sviluppare ulteriori servizi verso i comuni soci (circa 50). Da allora nessun piano industriale per lo sviluppo di questi servizi è stato adottato, non è stata nemmeno presa in considerazione la possibilità di affidare alla società la gestione dei controlli sulle caldaie, e la Provincia continua a tutt’oggi a ricorrere a incarichi esterni per la gestione di progetti finanziati con risorse europee.

L’unica nota curiosa è che nel Piano di razionalizzazione delle società partecipate, adottato dalla Provincia lo scorso 30 marzo, proprio a proposito di Megas Net si dice: “si propone la definizione di un piano industriale con ulteriori prospettive di sviluppo”. Peccato che nel frattempo siano stati dichiarati esuberi di personale.

A questo punto, seguendo la normativa di riferimento, non possiamo che attendere l’intervento degli organismi provinciali e regionali competenti in materia di lavoro, nella speranza che subentrino alla Provincia e ai comuni coinvolti nella formulazione di proposte per arrivare ad un accordo positivo. Contestualmente le scriventi organizzazioni sindacali si attiveranno al fine di tutelare gli interessi dei lavoratori coinvolti in tutte le sedi ritenute opportune.

Le segreterie provinciali FP CGIL FILCTEM CGIL – CISL FP e FEMCA CISL UGL

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