L’assessore alla Solidarietà Sara Mengucci ha inviato una lettera di ringraziamento alla segretaria della Cgil provinciale Simona Ricci per il contributo offerto dal sindacato a favore della casa di emergenza per le donne vittime di violenza.

La Cgil infatti, in occasione della campagna fiscale 2015, ha deciso di destinare 5 centesimi per ogni dichiarazione dei redditi elaborata dal proprio centro di assistenza fiscale raccogliendo così 2300 euro destinati alla casa.
“Un sostegno importante – scrive Sara Mengucci – che contribuisce a rafforzare la rete di soggetti come il centro antiviolenza, le associazioni di volontariato e le istituzioni locali che si impegnano quotidianamente per contrastare il fenomeno della violenza che colpisce le donne”.

La casa di emergenza, a valenza regionale, è operativa dal 2 dicembre 2013 ed è stata istituita grazie al progetto Cooperazione della Regione finanziato dal dipartimento per le pari opportunità al quale il Comune di Pesaro ha partecipato come ente capofila.
“E’ molto importante che la rete delle strutture, dai centri antiviolenza alle case di emergenza, insieme ad altre associazioni ed enti locali possano continuare a fornire aiuti alle donne vittime di violenza – dice Simona Ricci – e credo che sia importante che il Comune di Pesaro assieme all’Ambito sociale 1 si siano fatti carico della gestione finanziaria”.

Questi soldi per il sindacato, non sono un gesto simbolico ma rappresentano la volontà di essere parte attiva affinché la rete di servizi possa operare con le risorse necessarie.

Nella casa di emergenza trovano ospitalità tutela e protezione quelle donne la cui vita è a rischio, e da qui iniziano un percorso che prevede il coinvolgimento di altri servizi territoriali.
La casa emergenza, sottolinea Sara Mengucci – non è soltanto un rifugio sicuro per sé e o i propri figli, ma anche una possibilità di cesura con una condizione di vita terribile dalla quale le donne non potrebbero altrimenti fuggire

Gli ultimi dati Istat sul fenomeno dentro e fuori la famiglia sono stati diffusi il 5 giugno e sono relativi al quinquennio 2009-2014.
“La violenza contro le donne è fenomeno ampio e diffuso – si legge – 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subìto stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri. I partner attuali o ex commettono le violenze più gravi, Il 62,7% degli stupri è commesso da un partner attuale o precedente”.

La violenza ha tante sfaccettature, può essere fisica, psicologia, sessuale, economica con effetti devastanti: le donne sottoposte ripetutamente a queste violenze perdono autostima, si sentono insicure, hanno paura, si svalutano fino al punto di perdere anche il senso di sé e della realtà.

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