Mense aziendali e green pass

L‘intervento unitario di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Marche

“Rispetto alla condizione di un comparto, quello delle mense aziendali, dalle prospettive sempre più incerte, in cui permane una forte preoccupazione sulle ricadute occupazionali riconducibili oltre che ai processi di  riorganizzazione e ristrutturazione aziendali anche alle nuove norme che  limitano l’accesso ai fruitori senza green pass, Filcams, Fisascat e Uiltucs Marche, evidenziano la necessità di garantire condizioni di salute e sicurezza, sia per i lavoratori impiegati nel servizio che per chi ne fruisce.

Sono circa mille nelle Marche gli addetti occupati nelle mense aziendali che anche nei mesi di massima diffusione del virus hanno consentito il mantenimento del diritto alla mensa per centinaia di lavoratori, continuando a prestare la propria attività nonostante l’elevato livello di rischio di contagio; un lavoro e un diritto che devono continuare ad essere garantiti.

Nelle more di un auspicabile intervento legislativo chiediamo che siano garantite adeguate tutele per tutti i lavoratori coinvolti nel processo, fruitori ed addetti al servizio, attraverso l’individuazione di più adeguate misure di sicurezza nell’ambito dei protocolli per l’uso degli spazi comuni.

Occorre in particolare che il Governo definisca in tempi rapidi un quadro regolatorio di riferimento anche al fine di evitare un utilizzo improprio del Green pass nel rispetto dell’art. 32 della Costituzione.

Lo stesso si può dire anche per le mense “sanitarie” e le mense scolastiche, prossime alla ripresa collegata all’attività didattica che rischiano di subire di riflesso le disposizioni previste nel pubblico impiego senza una indispensabile armonizzazione che nel rapporto di lavoro privato si realizza attraverso accordi di settore.

La situazione complessiva della ristorazione compromessa dalle conseguenze legate all’emergenza sanitaria che ha impattato negativamente su tutto il settore del turismo nonostante il concludersi di una stagione che sembra aver prodotto risultati importanti, rappresenta un rischio occupazionale per centinaia di lavoratrici e lavoratori anche nella nostra regione.

Risultano quindi fondamentali , da un lato la prosecuzione della campagna vaccinale e il rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro con l’adeguamento e il rafforzamento dei Protocolli e degli Accordi in materia e  dall’altro misure tempestive in materia di divieto dei licenziamenti la cui proroga sino ad ottobre è del tutto insufficiente, la riforma degli ammortizzatori sociali da estendere anche ai settori esclusi e delle politiche attive che devono costituire un reale strumento per il reimpiego nel mercato del lavoro e non un compito da svolgere solo attraverso qualche ora di formazione fine a se stessa”.

     Le Segreterie Regionali Marche

                                                                       Filcams CGIL / Fisascat CISL / UILtucs

                                                                                                                                                                                                               31 agosto 2021

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Sciopero a “sorpresa” alla stazione di servizio Metauro Ovest

Proclamato da Filcams-Cgil Fisascat -Cisl e Uiltucs- Uil assieme alla Rsa

Dopo il passaggio alla Maglione Srl a dicembre 2020 penalizzati i lavoratori che chiedono il rispetto del contratto integrativo sottoscritto con Gustofast, il mancato anticipo degli ammortizzatori sociali e la volontà della ditta di limitare i giorni di ferie

PESARO – 2 luglio 2021 – I sindacati di categoria Filcams-Cgil- Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil  provinciali (che tutelano i lavoratori dei servizi del commercio e del terziario) in nome e per conto delle Rsa e di tutte le lavoratrici e i lavoratori della stazione di servizio di Metauro Ovest, nei pressi di Marotta, hanno proclamato per questa mattina, venerdì 2 luglio, cinque ore di sciopero di tutti i lavoratori della Maglione Srl Metauro ovest, dalle ore 10 alle ore 15 con un presidio all’esterno dei locali.

La decisione di proclamare lo sciopero è stata presa dopo l’apertura dello stato di agitazione il 18 giugno scorso.

Da quel giorno, scrivono i sindacati, la posizione della azienda non è cambiata. I sindacati contestano la decisione unilaterale dell’azienda (a seguito del passaggio da Gustofast a Maglione srl avvenuto lo scorso dicembre 2020) di non riconoscere il contratto integrativo della Gustofast con conseguente arretramento delle condizioni economiche e normative delle maestranze. Viene poi rivendicato il mancato anticipo degli ammortizzatori sociali e respinta la comunicazione da parte della Maglione srl di limitare il periodo di ferie delle maestranze, al fine di comprimere al minimo i costi di produzione per aumentare il proprio profitto, non concedendo il meritato riposo dei lavoratori che sono stati in prima linea durante tutti questi mesi di emergenza sanitaria.

“Riteniamo l’approccio di questa azienda non solo inadeguato nei confronti delle relazioni sindacali e delle Rsa – si legge nella lettera consegnata stamani alla ditta, sottoscritta dai sindacati e Rsa -ma soprattutto non rispettoso delle maestranze di una unità produttiva, quella di Metauro Ovest, che ha contribuito con enormi sforzi e sacrifici a prestare il servizio anche nel periodo di pandemia”.

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