Il Comune di Pesaro ad oggi ha rinnovato solo 7 borse lavoro su 24.

Nel mese di maggio, la Regione Marche (con DGR 293/16), ha recepito la nuova normativa derivante dall’Accordo Conferenza Stato Regioni sui tirocini di reinserimento/inserimento finalizzati all’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati.

La delibera, tra le altre cose, regolamenta ex novo sotto il profilo giuridico e amministrativo, le cosiddette borse lavoro, prevedendo che il compenso erogato, non inferiore a 180 euro mensili, sia, ai fini fiscali e assicurativi (Inail), assimilato al reddito da lavoro dipendente.

In diversi incontri, anche in sede di Ambito Sociale, sono state avanzate diverse ipotesi per risolvere i problemi amministrativi e finanziari derivanti da questi adempimenti. Problemi ai quali altre amministrazioni hanno provveduto, risolvendo, ad esempio, il problema di chi dovesse essere il soggetto (promotore o ospitante) che deve elaborare il cedolino per l’erogazione del compenso.

Su 24 borse lavoro complessive a livello di Ambito Sociale, 7 sono state riattivate ma le 17 che fanno capo al Comune di Pesaro e che nel corso del 2016 erano in scadenza sono a tutt’oggi, nonostante i diversi solleciti che come Cgil abbiamo fatto, non rinnovate.

Ci sembra davvero impossibile che il Comune, per problemi burocratici, lasci 17 persone svantaggiate a casa, privandole dell’unica esperienza di inclusione sociale a loro disposizione. Come Cgil rilanciamo pertanto l’appello al Comune affinché questo problema si possa risolvere nel più breve tempo possibile”.

Simona Ricci
Segretaria Generale CGIL Pesaro Urbino

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