Polizia Municipale: i sindacati chiedono al Comune garanzie sulle mascherine

Pesaro, 8 aprile 2020 – I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno inviato una lette aperta al Direttore generale del Comune di Pesaro, al responsabile del Personale e al Comandante della Polizia municipale sulla distribuzione di mascherine ai dipendenti della polizia locale che sembrerebbero assolutamente inefficaci rispetto al rischio contagio per questi lavoratori che svolgono la loro attività a stretto e diretto contatto con la popolazione.
“Apprezziamo l’iniziativa del Comune di Pesaro per consentire la distribuzione di mascherine chirurgiche alla popolazione – dicono – strumenti sicuramente utili per il contenimento dell’emergenza e riteniamo indispensabile anche un intervento per garantire il necessario approvvigionamento per il personale dell’ente che, in ragione dei compiti propri della polizia locale, ha contatto frequente e ravvicinato con la popolazione”.
Tuttavia, i sindacati affermano di aver ricevuto numerose segnalazioni (e foto) di queste mascherine che suscitano molti dubbi.
“Chiediamo pertanto di avere conferma della congruità dei Dpi oggi distribuiti al personale – scrivono- indicazioni sulla provenienza e la certificazione necessaria che ne garantisca la qualità”.
Fp Cgil Cisl Fpl e Uil Fpl aggiungono anche la richiesta per gli agenti della Municipale di uno screening sierologico.

Facebooktwitter

Bonus 600 €: i chiarimenti del consorzio nazionale CAAF CGIL

Con l’apertura del sito INPS per la presentazione delle domande “Congedi COVID-19” (congedi per autonomi e gestione separata) o per ottenere l’indennità “600 euro” prevista per determinate categorie di lavoratori, si sono intensificate le richieste di assistenza e consulenza rivolte ai nostri uffici.

Rammentiamo che l’indennità “600 euro”, prevista per il mese di marzo, è riservata a determinate categorie di lavoratori in possesso dei requisiti, ed è stata estesa ai lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro sulla base dei requisiti fissati dal Decreto interministeriale Ministero dell’economia e delle Finanze e Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in corso di pubblicazione in G.U..

SCARICA LA TABELLA ESPLICATIVA

Facebooktwitter

Affitti: il problema è qui e ora

Pesaro, 3 aprile 2020 – Il segretario del Sunia Pesaro e Urbino (Sindacato inquilini) l’avvocato Gabriele Belfatto interviene sul tema degli affitti a nome di quegli inquilini che non possono pagare il canone.
“Abbiamo letto con attenzione il resoconto delle associazioni dei proprietari che hanno dichiarato la propria volontà ad applicare i futuri provvedimenti del Governo – scrive -, ma per gli inquilini morosi a causa delle ricadute economiche dell’emergenza coronavirus finora non abbiamo visto alcun provvedimento. Per loro il futuro è oggi, qui e adesso.
Il decreto Cura Italia ha affrontato il tema delle famiglie che pagano il mutuo “prima casa” ma ha ignorato chi non riesce a pagare l’affitto a fine mese. Come Sindacato inquilini chiediamo alle associazioni dei proprietari una scelta di buon senso da non procrastinare in attesa di provvedimenti futuri. Ci sembra giusto al momento trovare un accordo per limitare i costi dei canoni di locazione oppure per sospendere eventuali sfratti. In piena emergenza coronavirus è molto più appropriato collaborare per trovare insieme tutti gli strumenti necessari affinché nessuno resti indietro e si trovi ad affrontare il problema della casa, in un momento molto delicato dove la priorità è la salute e la prevenzione dei contagi
Il Sunia è fin d’ora disponibile ad affrontare la problematica con le associazioni dei locatori e nel contempo a prestare tutela ai conduttori per fronteggiare situazioni di crisi in atto”.

Facebooktwitter

Spi e Cgil mettono in guardia gli anziani da truffe e false collette

Cgil e Spi: non aprite la porta a chi dice di raccogliere soldi a nome del sindacato

Pesaro, 3 aprile 2020 – Le truffe a danno delle persone più fragili come gli anziani non sono mai mancate e adesso c’è anche chi si approfitta dell’emergenza coronavirus per spillare soldi alle persone più ingenue e in buona fede.
“Ci è stato riferito – scrivono Spi e Cgil Pesaro Urbino – di persone che stanno rubando soldi chiedendo offerte a nome del sindacato per aiutare a fronteggiare l’epidemia con un aiuto in denaro. Queste persone suonano il campanello e chiedono i soldi. E’ accaduto a Fano e potrebbe accadere in altri comuni. Per questo invitiamo tutti a non aprirle la porta perché Spi e Cgil mai hanno raccolto soldi in questo modo. Diffidiamo chiunque usi le nostre sigle per estorcere denaro e invitiamo le persone che sono state raggirate a segnalarci altri episodi e a denunciare il furto a carabinieri o polizia.

Facebooktwitter

Pubblico impiego: molti enti non rispettano i decreti sull’emergenza covid

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl scrivono al Prefetto di Pesaro Urbino

Pesaro, 2 aprile – La Funzione Pubblica Cgil Pesaro Urbino, la Cisl Fp e la Uil Fpl hanno scritto una lettera al Prefetto, al Presidente della Provincia e ai sindaci del territorio per denunciare la mancata applicazione del Dpcm e degli altri decreti ai dipendenti della pubblica Amministrazione,

Per i sindacati del pubblico impiego ci sono numerosi casi di enti che disattendono quanto indicato dai Dpcm e dai decreti riguardanti il contenimento dell’epidemia da Coronavirus rispetto alle modalità di funzionamento della pubblica amministrazione.

“In questo contesto – scrivono – vari enti si rifiutano di applicare l’art 87 del Dl18 del 17 marzo 2020 che prevede: l’utilizzo dello “smart working” come forma ordinaria di funzionamento della pubblica amministrazione: l’individuazione di servizi indifferibili, l’utilizzo di strumenti quali ferie pregresse, congedo, banca ore, rotazione e anche l’esonero dal servizio con riconoscimento della retribuzione

Da tempo le organizzazioni sindacali insistono perché le norme di riduzione delle presenze fisiche negli uffici, salvaguardati i servizi essenziali a tutela dei cittadini, siano applicate.
“Purtroppo è sfuggito a molti amministratori –concludono – quanto la priorità in questo contesto, debba necessariamente essere il diritto alla salute dei lavoratori”.

Facebooktwitter

Nuovi ricoveri all’ospedale di Urbino senza l’esito dei tamponi

Emergenza Covid-19 Fp Cgil e Cisl Fp parlano ennesimo errore della direzione medica: intervenga la direzione generale di Auser Marche

Pesaro, 1 aprile  – Solo una settimana fa le organizzazioni Sindacali Fp Cgil e Cisl Fp Pesaro Urbino avevano denunciato la diffusione del covid – 19 tra i degenti e gli operatori sanitari nel reparto di Medicina Generale dell’ospedale di Urbino a causa di una gestione impropria di alcuni pazienti ricoverati nonostante erano ancora in attesa di tampone.

Dopo quel disastro la direzione di Area Vasta e la direzione medica avevano riorganizzato la gestione del reparto ( con la Determina Dav 304/AV1 del 23/03/2020 con la suddivisione di due ali del reparto (medicina uomini e medica donne) dedicata ai degenti covid positivi per un totale di 43 posti letto poi successivamente portati a 50 e l’ala nuova del reparto (quella destinata alla geriatria) dedicata a degenti no covid per un totale complessivo di 18 posti letto.

L’errore purtroppo si sta ripetendo a Urbino perché i pazienti che accedono nuovamente dal pronto soccorso vengono trasportati lì dal sistema territoriale dell’emergenza e vengono ricoverati nei reparti cosiddetti puliti ovvero quelli no covid senza che venga effettuato preventivamente apposito tampone.

Sappiamo di nuovi recenti ricoveri nell’ala nuova della medicina dedicata ai no covid ma anche di pazienti trasportati da Pesaro per prestazioni chirurgiche/ortopediche come ad esempio la frattura di femore che vengono ricoverati nel nuovo reparto accorpato di chirurgia/ortopedia senza che venga effettuata la necessaria indagine tramite tampone o ancora peggio ricoverati nei reparti dell’ospedale di Urbino in attesa della risposta del tampone. Alcuni di questi risultano ad oggi già covid positivi.

Questi pazienti devono essere gestiti come casi potenzialmente positivi, e le precauzione devono essere le stesse utilizzate per il paziente covid positivo.
La direzione medica deve disporre immediatamente il trattenimento dei casi sospetti, e comunque in questa fase della pandemia di tutti i pazienti esterni anche se asintomatici, all’interno del pronto soccorso o altro reparto comunque isolato dagli altri reparti per il tempo necessario alla verifica dell’eventuale positività al Covod-19
E’ già elevato il numero del personale sanitario e medico assente perché risultato positivo al coronavirus e mettere a repentaglio nuovamente la salute dei dipendenti e dei degenti no covid non può avvenire con cadenza periodica perché c’è una gestione totalmente inadeguata in questa fase della pandemia.

Chiediamo alla Direzione Generale dell’Asur Marche di intervenire prontamente altrimenti verrà vanificato qualsiasi sforzo di recuperare personale sanitario e medico dalla chiusura temporanee di reparti come Psichiatria di Urbino e Cure Intermedie di Sassocorvaro, citate a titolo esemplificativo. in quanto sono le ultime a essere state chiuse.

Facebooktwitter