Indennità CoViD19 onnicomprensiva

Bonus “decreto agosto” 104/20

La misura di sostegno, introdotta dal decreto legge 104/2020, prevede l’erogazione di un’indennità onnicomprensiva pari a 1.000 euro.

Coloro che non hanno presentato domanda per altre indennità CoViD-19 o che hanno presentato domanda ma questa risulta “respinta”, possono presentare una nuova domanda per l’indennità onnicomprensiva.

Coloro che hanno già beneficiato di indennità CoViD-19 e che rientrano nelle categorie di lavoratori sotto elencate, anche a seguito di riesame con esito positivo, NON devono presentare domanda per l’indennità onnicomprensiva, in quanto quest’ultima verrà erogata direttamente dall’INPS.

Per ricevere assistenza nella presentazione della domanda, contattaci
al telefono, allo 0721 4201
via posta elettronica, a nidil.pesaro@marche.cgil.it

Categorie di lavoratori interessate

Lavoratori stagionali o in somministrazione, dei settori del turismo e degli stabilimenti termali
  • cessazione tra il 01/01/2019 e 17/03/2020,
  • no pensione+no lavoro+no naspi ai 15/08
Lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali
  • tra 01/01/2019 e 17/03/2020 uno o più contratti a tempo determinato di durata complessiva di almeno 30 giorni
  • uno o più contratti a tempo determinato di durata complessiva di almeno 30 giorni nel 2018
  • no pensione o lavoro dipendente (anche tempo determinato) al 15/08/2020
Lavoratori stagionali di settori diversi dal turismo e dagli stabilimenti termali
  • cessazione tra 01/01/2019 e 17/03/2020 con almeno 30 gg nel periodo,
  • no pensione+no lavoro indeterminato (eccetto intermittente)+no naspi alla data presentazione domanda
Lavoratori intermittenti (a chiamata)
  • lavoro per almeno 30gg tra 01/01/2019 e 17/03/2020
  • no pensione+no lavoro indeterminato (eccetto intermittente) alla data presentazione domanda
Lavoratori autonomi occasionali
  • no partita IVA
  • iscrizione gestione separata
  • no contratto al 15/08/2020
  • almeno 1 mese di contribuzione e almeno 1 contributo mensile tra 01/01/2019 e 29/02/2020
Lavoratori incaricati di vendita a domicilio
  • reddito annuo 2019 > € 5000,
  • titolari di partita iva
  • iscritti a gestione separata al 17/03/2020
  • no iscritti ad altre forme previdenza
Lavoratori dello spettacolo
  • almeno sette contributi giornalieri nel 2019
  • reddito derivante non superiore a € 35.000

oppure

  • almeno 30 contributi giornalieri nel 2019
  • reddito derivante non superiore a € 50.000
    Facebooktwitter

    RiderXiDiritti convoca una giornata di mobilitazione nazionale per venerdì 30 ottobre

    La rete RiderXiDiritti che raduna lavoratori da tutta Italia, organizzati in Union e sindacati, convoca una giornata di mobilitazione nazionale per venerdì 30 ottobre 2020 contro l’accordo truffa siglato tra Assodelivery, l’associazione datoriale delle aziende di food delivery e il sindacato di comodo UGL che peggiora le condizioni dei fattorini in tutto il settore, mantenendo il cottimo e bloccando l’introduzione di una paga oraria prevista dalla legge 128/2019, in linea con i livelli salariali stabiliti dai contratti collettivi nazionali di settori che prevedono la figura del fattorino.

    Proprio quando la pandemia torna a far sentire tutta la sua forza e dal Governo si ricomincia a parlare di misure restrittive come lockdown e “coprifuoco”, i rider, chiamati strumentalmente “eroi” da parte delle aziende nella fase uno, torneranno ad essere in prima linea in un comparto strategico come quello delle consegne a domicilio.

    Durante l’emergenza sanitaria, sono diventati lavoratori “essenziali”. Come lavoratori “essenziali” ritengono essenziali anche i diritti, si chiede quindi per questo di essere riconosciuti lavoratori a tutti gli effetti, con l’adeguamento del nostro inquadramento contrattuale attraverso l’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale dei Trasporti e Logistica o quello del Commercio per tutti i lavoratori della nostra categoria.

    Invitiamo tutte e tutti a partecipare alle varie iniziative che si terranno in diverse piazze italiane.

    Invitiamo inoltre i clienti dei ristoranti, gli utenti delle app e tutto il mondo del lavoro a solidarizzare con la causa, raccogliendo l’ appello a non usare i servizi di consegna a domicilio per tutta la giornata di protesta di venerdì 30 ottobre.

    “Vogliamo veri diritti, non falsi contratti! Non per noi ma per tutt*!”

    Facebooktwitter

    Andrea Serafini alla guida della Slc Cgil

    Pesaro, 23 ottobre 2020 – La Slc provinciale, nei giorni scorsi, ha eletto Andrea Serafini, segretario generale Pesaro Urbino. Serafini, 55 anni, pesarese dipendente di Poste Italiane, ha inaziato la militanza nella Cgil fin da ragazzo .
    Da 10 anni è componente del comitato direttivo mentre adesso è alla guida della categoria.
    “Ringrazio tutti per la fiducia che mi hanno dimostrato – ha detto -. E’ mia intenzione seguire la categoria con rinnovato impegno. Considerata la difficile fase che stiamo attraversando è necesario un approccio forte per sviluppare ciò che il futuro ci offrirà, in termini di opportunità, di sviluppo, sempre saldi nei nostri principi e valori”.

    Ad Andrea Serafini vanno i migliori auguri di buon lavoro da parte della Cgil tutta.

    Facebooktwitter

    Flc Cgil: garantire il diritto all’istruzione tra contraddizioni ostacoli e disuguaglianze

    L’analisi del sindacato in un documento approvato dal comitato direttivo

    PESARO,21 ottobre 2020 – E’ la scuola una delle sfide più difficili dovuta alla “seconda ondata” di epidemia da covid. Sul mondo della conoscenza si sono concentrate gran parte dei ritardi, delle contraddizioni e degli ostacoli del Pase.
    Nei giorni scorsi, il sindacato della scuola la Flc Cgil Pesaro e Urbino, ha riunito il Comitato direttivo per discutere e fare il punto della situazione.

    Il direttivo ha poi stilato un documento sulle criticità di tutto il sistema scolastico nella nostra provincia sottolineando anche l’impegno straordinario di tutti gli operatori grazie a quali il diritto all’istruzione sancito dalla Costituzione pur fra mille difficoltà viene garantito. E senza risparmiare critiche al Ministero e alla sua “rosea narrazione” che ha bandito un concorso che la Flc giudica, in questa fase, “inutile, pericoloso per la salute e penalizzante per tutti i docenti precari attualmente in quarantena

    “ La scuola è ripartita, in presenza – si legge nel documento – E’ partita nonostante tutto, nonostante il fatto che, sebbene ci sia stato il tempo sufficiente per ripensare alla sua organizzazione in tempi di Covid, nulla di concreto sia realmente pervenuto in aiuto dei dirigenti scolastici, lasciati soli nella responsabilità e nella gestione quotidiana, in relazione alla peculiarità della propria utenza e del proprio territorio.

    All’interno delle istituzioni scolastiche il personale subisce carichi di lavoro eccessivi, pesanti incombenze e vive quindi, già all’inizio dell’anno scolastico, in una condizione che oscilla fra rabbia e stanchezza, in un clima nel quale viene richiesta la massima disponibilità ed efficienza.

    Il personale amministrativo è alle prese con le chiamate dei supplenti, con le verifiche dei punteggi, compiti ora più gravosi a causa delle novità introdotte con la gestione delle graduatorie provinciali, un personale che avrebbe dovuto avere un’adeguata formazione in merito e soprattutto il tempo necessario per aggiornarsi. Al contrario, alla mancanza di una cabina di regia, si sono unite circolari a singhiozzo, una normativa che dà adito all’interpretazione e cambi repentini di gestione. I collaboratori scolastici, in attesa dell’organico aggiuntivo covid, si sono dovuti dividere in quattro per garantire sorveglianza
    laboratori.

    Su tutto ciò grava la piaga del precariato, grava notevolmente sul corpo docente, ora impegnato con la gestione della classi “pollaio”, con la sostituzione dei colleghi assenti e dei fragili che rischiano un demansionamento, con la copertura di posti destinati ai precari ancora in attesa di nomina, specialmente sul sostegno. La carenza strutturale di organico difficilmente potrà garantire i turni pomeridiani e gli ingressi scaglionati nelle scuole secondarie di secondo grado così come indicato dall’ultimo DPCM.

    Con il salire del numero dei contagi inizia poi ad aggirarsi lo spettro della DAD, la cui estensione potrebbe coprire tutto ciò che finora non è stato fatto in merito ai trasporti e all’edilizia scolastica.

    Di nuovo quindi una DAD dell’emergenza, con tutti i problemi connessi già noti, che andrebbe a vanificare gli sforzi di programmazione estivi per garantire una didattica integrata veramente efficace e fruibile.

    La narrazione del ministero di contro è così rosea, addirittura da prevedere un concorso straordinario che, non solo, nell’immediato è inutile, dato che i precari entreranno in cattedra il prossimo anno, ma che mette a repentaglio la salute dei candidati, che rischia di svuotare le scuole e che penalizzerà molti docenti in quarantena, per cui non sono state previste prove suppletive,in nome di un merito che in realtà invece è solo un terno al lotto.
    Sul fronte universitario e dell’alta formazione poco cambia. I dipendenti operano nella totale confusione e mancanza di regolamentazione, ad esempio sullo smart working, coprendo di fatto l’assenza protratta di un ministero, che ha delegato completamente la gestione della sicurezza e organizzazione alle singole realtà, aumentando ancor più il divario già esistente fra le varie istituzioni, dato che in materia di finanziamenti nessuno ha potuto registrare ad oggi il cambio di rotta che sarebbe stato davvero necessario”

    Con uno sforzo estremo i lavoratori del comparto istruzione, che hanno dovuto far fronte ai ritardi, alla mancanza di coordinamento, alla poca chiarezza ministeriale, stanno cercando, in nome di continuità e inclusione, di mantenere in piedi un’ istituzione che, a queste condizioni, rischia di diventare penalizzante per i ragazzi e per le famiglie.

    A questi lavoratori, va il pieno appoggio e il pieno riconoscimento del Comitato Direttivo. La FLC CGIL è al loro fianco nella tutela dei diritti e nella difesa della scuola della Costituzione

    Facebooktwitter

    Il nostro saluto al compagno “Marione”

    Il ricordo nelle parole di Giuseppe Lograno
    Ci ha lasciato Mario Palazzesi, 70 anni, conosciuto da molti nella sua città, Senigallia, ma anche nella nostra provincia soprattutto per il suo impegno sindacale sia come RSU nella Baioni Crushing Plants di Monte Porzio che come membro del direttivo della Fiom Cgil di Pesaro. Un omone rigido nelle idee, schietto nel parlare e sempre pronto ad aiutare gli altri, un rivoluzionario che aveva scelto la politica e il sindacato per dare il suo contributo e provare a cambiare la società mettendo sempre al primo posto l’interesse collettivo rispetto a quello individuale. Anche un grande amante dei cani da caccia e ottimo pescatore di trote capace di costruire delle mosche finte pazzesche. Siamo stati eletti insieme nella RSU della ditta e ci siamo iscritti insieme alla Fiom Cgil, abbiamo fatto tante assemblee, tante discussioni e confronti, tante manifestazioni. Ricordo quando insieme andavamo a Roma, mi è sempre rimasto impresso che anche se non riusciva a camminare più bene voleva esserci sempre, arrivando addirittura ad aspettarci nel pullman con l’autista. Anche quella volta, in ogni caso c’era e manifestava con noi. Non dimenticherò mai un compagno di viaggio così, non lo dimenticherà chi lo ha conosciuto e non lo farà la CGIL di Pesaro, sapendo che sarà con noi, sempre dalla parte dei più deboli e per una società più giusta. Ciao Marione, che la terra ti sia lieve.

    Facebooktwitter

    Adesione dei lavoratori in somministrazione alle mobilitazioni del settore metalmeccanico.

    Roma, 8 ottobre 2020

    PROT.N. 267/20

    Spett.le

    ASSOLAVORO
    ASSOMM

    Oggetto: adesione dei lavoratori in somministrazione alle mobilitazioni, con lo sciopero delle prestazioni straordinarie e delle flessibilità, di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm per il rinnovo del contratto nazionale settore metalmeccanico.

    Le scriventi OO.SS., in rappresentanza dei lavoratori in regime di somministrazione del settore metalmeccanico, aderiscono alle mobilitazioni, con lo sciopero delle prestazioni straordinarie e delle flessibilità proclamato dalle Organizzazioni Sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm per il rinnovo del contratto nazionale.

    Le mobilitazioni e lo sciopero si svilupperanno con le modalità decise a livello nazionale e territoriale dalle rispettive categorie di riferimento.

    Cordiali Saluti

    p. FeLSA CISL
    Mattia Pirulli

    p. NIdiL CGIL
    Andrea Borghesi

    p. UILTemp
    Lucia Grossi

    Felsa-Cisl   Via dei Mille 56 – Roma tel.06/8840867
    NIdiL-Cgil   Via Dei Frentani 4/a – Roma tel. 06/44340310
    UILTem.p   Via Lucullo 6 – Roma tel. 06/4753381

    Facebooktwitter

    Dal 9 ottobre sciopero per i lavoratori del settore alimentare industria

    Flai Cgil, Fai Cisl e Uila: “Tutte le controparti aderiscano al protocollo del 31 luglio”

    PESARO, 9 ottobre 2020 – Dopo una complessa trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro degli addetti industria alimentare, i sindacati di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno deciso di intensificare le azioni di lotta per giungere in tempi rapidi all’applicazione dell’accordo del 31 luglio per tutti i 400 mila addetti. Alla firma dell’accordo raggiunto il 31 luglio si sono sottratte, all’ultimo minuto, le sigle che aderiscono a Federalimentare.

    “Di conseguenza – scrivono i sindacati di categoria Fai Cisl Flai Cgil e Uila – abbiamo deciso di prorogare il blocco delle flessibilità, degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive e dichiarato lo sciopero di quattro ore per turno nel settore dell’industria alimentare, da oggi 9 ottobre, per sollecitare le imprese del settore che non hanno aderito al contratto collettivo nazionale siglato il 31 luglio con Unionfood, Ancit e AssoBirra alle quali si è aggiunta Assica che ha aderito ieri 8 ottobre.

    Conditio sine qua non per il sindacato è la firma di tutte le associazioni datoriali che adriscono a Federalimentare, all’accordo del 31 luglio.

    Non ci sarà alcun arretramento sull’accordo di fine luglio.

    E’ stata una negoziazione difficile, nella quale abbiamo fatto di tutto per tenere unite le controparti, ma le divisioni tra le associazioni di imprese di Federalimentare non si sono ricomposte. Il contratto oggi sottoscritto riconosce un aumento salariale significativo di 119 euro a regime. Il contratto sottoscritto – ricordano – è l’unico contratto del settore alimentare. Non accetteremo mai la frammentazione contrattuale perché alimenterebbe il dumping e la concorrenza tra le imprese danneggiando i lavoratori e le lavoratrici e indebolendo l’intero settore. Continueremo lo stato di agitazione e con le assemblee per informare i lavoratori e le lavoratrici, fino a che non otterremo la piena applicazione del nuovo Ccnl in tutte le industrie alimentari della provincia».

    Facebooktwitter

    COMUNICATO STAMPA: CEFLA, I LAVORATORI DELL’UNITA’ PRODUTTIVA DI PESARO IN PRESIDIO A SOSTEGNO DELLA MOBILITAZIONE DEI COLLEGHI DI IMOLA

    Mercoledì 7 ottobre dalle 10:00 alle 12:00 , si terrà un’assemblea con presidio dei lavoratori del gruppo Cefla nei siti di Imola e Pesaro in concomitanza dell’incontro sindacale organizzato per fare chiarezza sulle prospettive del reparto produttivo Shopfitting di Imola.

    I lavoratori di Imola, a seguito delle insistenti voci su una possibile cessione del ramo d’azienda Shopfitting , che ad oggi occupa più di 200 lavoratori, e dato l’assordante silenzio da parte aziendale in merito, avevano indetto uno sciopero di 2 ore con presidio giovedì scorso per denunciare la fortissima preoccupazione che aleggia tra i lavoratori stessi.

    Questa vicenda coinvolge indirettamente anche i lavoratori di Pesaro, poiché Cefla è una cooperativa che, abdicando al suo ruolo sociale, mette in atto sempre più politiche da multinazionale intraprendendo azioni unilaterali e non condivise, invece di affrontare le criticità del momento congiunturale e quindi presentare e condividere un piano industriale di gruppo come da noi richiesto prima della pausa estiva.

    E’ chiaro a tutti che se dovesse essere confermata questa scelta da parte del gruppo Cefla nessun lavoratore può sentirsi al sicuro, ed è per questo che richiediamo a gran forza la convocazione di un “tavolo Nazionale “ per discutere il piano industriale di gruppo che debba tener conto anche dei lavoratori.

    E’ ora che Cefla dimostri di essere una cooperativa e non una multinazionale.

    Pesaro 6/10/2020

    FIOM CGIL Pesaro Urbino

    Facebooktwitter

    Servizio scuolabus, la Filt Cgil denuncia gravi inadempienze per il personale della Tundo

    Pesaro, 30 settembre 2020 – Nel corso di un’assemblea sindacale dei dipendenti della “Tundo” (la ditta appaltatrice del servizio scuolabus nei Comuni di Pesaro, Fano, Petriano, Fermignano, Vallefoglia e Monteccicardo), sono emerse gravi inadempienze economiche e dei diritti dei lavoratori che la Filt Cgil denuncia, in un comunicato, firmato da Luca Polenta, segretario generale provinciale della Filt Cgil Pesaro e Urbino e dalla Rsa.

    “I lavoratori che prestano il servizio scuolabus in questi Comuni – scrive – ad oggi NON hanno percepito parte della tredicesima mensilità, non hanno ottenuto il pagamento della quattordicesima, le ferie, i permessi non goduti e il Tfr. A questo si aggiungono la mancata consegna delle buste paga di marzo, aprile, maggio e giugno.
    La Filt Cgil già dal 1° settembre ha segnalato tali inadempienze sia all’Ispettorato del lavoro sia ai Comuni interessati.

    “Ad eccezione di Pesaro e Vallefoglia – precisa Luca Polenta – nessuno degli altri Comuni si è premurato di svolgere alcuna verifica. Il dubbio è che a queste amministrazioni locali non interessino affatto le questioni dei lavoratori che operano nell’appalto scuolabus del loro territorio.
    Per noi è invece è necessaria e urgente.

    I dipendenti della TUNDO, che opera in appalto nei Comuni citati, da marzo sono stati posti in cassa integrazione, a causa della pandemia dovuta al coronavirus, percependo importi che vanno dai 200 euro ad un massimo di 700 euro; sono chiare a tutti le gravi difficoltà economiche che queste lavoratrici e lavoratori stanno affrontando.

    Per la FILT CGIL PESARO URBINO è necessario un intervento da parte di tutti i Comuni, non solo Pesaro e Vallefoglia, per verificare le inadempienze retributive sofferte dai lavoratori e procedere rapidamente a sanare le spettanze economiche da parte dall’azienda.

    Qualora la Tundo non intervenga in tempi rapidi la Filt Cgil chiede che si proceda immediatamente con la procedura del pagamento in surroga da parte degli enti locali coinvolti”.

    Facebooktwitter