Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Presidio a Pesaro in piazza del Popolo giovedì 25 novembre dalle 10 alle 13

LA VIOLENZA SULLE DONNE NELL’ERA DEL COVID

PESARO, 24 novembre 2021 – Se nel 2021, a livello globale, la vita e la libertà delle donne sono ancora in pericolo ci chiediamo il perché. Due anni “vissuti pericolosamente”, facendo i conti con la pandemia, hanno peggiorato le condizioni di vita, soprattutto delle donne. Anche se abbiamo avuto la sensazione che il mondo si dovesse fermare, le notizie che ci arrivano sono allarmanti. Nel 2020, con il lockdown, si è registrato un incremento delle telefonate di aiuto al 1522, quando le donne si sono ritrovate costrette in casa con gli uomini violenti. Quest’anno fino ad oggi, contiamo 103 femminicidi. Ci preoccupa anche la condizione che le donne di altri paesi stanno vivendo, in Afghanistan sono stati cancellati i diritti fondamentali delle donne, ne conosciamo la radice patriarcale che mira a cancellare la loro vita pubblica e il diritto di scelta: se studiare, lavorare, chi sposare, avere figli…, una cultura maschile che ha paura del corpo delle donne.

Assistiamo ad un preoccupante restringimento dei fondamentali diritti umani e pensiamo che non si faccia abbastanza, sia a livello di politiche nazionali che internazionali per arginare la violenza contro le donne. Chiediamo, quindi, che le politiche locali e globali pongano una maggiore attenzione a ciò che attiene alle donne, con una concreta valutazione delle ricadute sulle loro condizioni di vita. Riteniamo fondamentale costruire una convivenza civile tra i generi per realizzare un mondo sostenibile a misura di donne e uomini. Questo impegno va oltre il 25 novembre e chiediamo che entri in ogni agenda politica e personale, in modo tale che ognuno/a faccia il proprio dovere perché questa è una lotta di civiltà a cui nessuna/o deve sottrarsi. Perché quello che succede a UNA sola succede a TUTTE.

Saremo in piazza:

UDI sede di Pesaro CGIL Pesaro Urbino

Amnesty International – Pesaro Casa delle donne di Pesaro Percorso donna

Singole donne della città

Coordinamento donne SPI Cgil Pesaro e Urbino

UDI – UNIONE DONNE IN ITALIA Sede di Pesaro Via Martini, 27, 61121 e-mail udipesaro@libero.it

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“Fonderia Montecatini. Storia di una fabbrica pesarese”, la presentazione alla facoltà di Economia di Ancona

Il seminario mercoledì 24 novembre dalle 15 alle 17 nel corso di Storia Economica del professore Roberto Giulianelli

La Fonderia Montecatini è stata una delle aziende più significative della nostra città e della regione Marche.  Nata nel corso dell’Ottocento viene acquisita dalla Montecatini, sotto la guida del direttore generale Guido Donegani. Avrebbe raggiunto 400-500 addetti e la professionalità delle sue maestranze avrebbe ottenuto riconoscimenti internazionali. Passata alla Montedison nel 1966, dopo la fusione tra Montecatini ed Edison, al seguito di una lunga vertenza viene definitivamente dismessa nella parte finale degli anni Ottanta, lasciando il posto a uno dei primi centri commerciali della città di Pesaro: rappresenta dunque quasi un simbolo della transizione della realtà economica e del mondo del lavoro.

Su impulso della Cgil di Pesaro la storia del complesso è stato scritto da Andrea Girometti e Marco Labbate, ricercatori dell’Università di Urbino e dell’Iscop, nel volume edito da Futura“Fonderia Montecatini. Storia di una fabbrica pesarese”.

Il volume verrà presentato mercoledì 24 novembre, dalle ore 15 alle 17, alla Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche, all’interno del corso di studi del professore Roberto Giulianelli, docente di Storia economica e di Storia dell’industria e dei consumi, che coordinerà una tavola rotonda di prestigio.

Oltre agli autori, dopo il saluto di Daniela Barbaresi, segretaria generale della Cgil Marche e il contributo di Roberto Rossini, segretario generale della Cgil di Pesaro Urbino, interverranno infatti Antonio Di Stasi, giuslavorista, vicepreside della facoltà di economia di Ancona e Franco Amatori, Presidente dell’Istituto Storia Marche e professore ordinario di Storia economica all’Università Bocconi.

 Franco Amatori è uno dei massimi esperti in Italia della storia d’impresa e all’inizio degli anni Novanta, assieme a Bruno Bezza ha curato il volume “Montecatini 1888-1966”, tuttora il testo di riferimento fondamentale nello studio della storia della Montecatini. 

Sarà possibile seguire la presentazione del libro anche online su Youtube al seguente indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=GsqDS3LFGT8.

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L’Asilo del Porto, un modello di welfare che nasceva dal basso

La presentazione mercoledì 17 novembre alle 16 nella chiesa di Santa Maria del Gonfalone a Fano

FANO, 16 novembre 2021 –  Mercoledì 17 novembre, nella chiesa di Santa Maria del Gonfalone, in via Rinalducci, alle ore 16, Cgil e Spi, in collaborazione con il Comune di Fano, presentano, assieme alle autrici Luciana Agostinelli e Mariella Leonardi la ricerca dal titolo “L’asilo del Porto”.

“Noi della CGIL e dello SPI abbiamo incontrato le due ricercatrici (che autonomamente hanno deciso di condurre la ricerca) perché stavamo lavorando sulla storia e memoria del porto fanese, degli uomini e delle donne che – in mare e sulla terra ferma – hanno duramente lavorato per mantenere la famiglia e far crescere i figli – spiegano Cgil e Spi -.

Conoscere le due ricercatrici e il loro lavoro di ricerca è stato davvero una fortuna: a fianco del mare, della pesca, delle reti da riparare, della filanda e delle filandaie abbiamo potuto considerare anche un esempio importante e antico di welfare.

 Già alla fine dell’ 800 i bambini della zona più marginale della città, il  porto, potevano frequentare una scuola; un “Asilo” che era su misura anche delle mamme filandaie, dei loro  orari di lavoro; un “Asilo” per tutti, che non lasciava a casa chi non riusciva a pagare la retta, un “Asilo” dove i pasti consumati a scuola erano preziosi non solo per i bambini delle famiglie più povere; un “Asilo” che costruiva in ognuno, partendo al momento giusto, la capacità di stare insieme agli altri con la propria identità personale.

Noi, oggi, stiamo attraversando una fase terribile, dove anche il mare è oppresso dal nostro modo di vivere; dove il nostro modo di vivere sociale è improvvisamente negato da altri organismi viventi. Abbiamo bisogno di produrre cultura nuova, visioni condivise, forme di cooperazione solidale. L’Asilo   del Porto che nasce dal basso, come tipico esempio di welfare locale, ci aiuta senz’altro a cercare e trovare soluzioni nuove. Ci aiuta a riconoscere i limiti del welfare esistente indagando con accuratezza i bisogni reali degli uomini e delle donne che vivono nelle comunità locali.

Se oggi Luciana Agostinelli e Marinella Leonardi – tra eventi, turismo, food, beach e yacht – trovano interessante ricostruire la storia dell’”Asilo del Porto”, allora possiamo tirare un respiro di sollievo:       siamo sulla strada giusta. Percorriamola con gli atti della iniziativa sociale (la solidarietà praticata)    e politica (l’Asilo del Porto” sembra la prima materializzazione di “Fano città dei bambini”); ci porterà   lavoro e sviluppo corretto e, con essi, convivenza di qualità, libertà e giustizia. La nostra solidità anche economica sarà – come sempre – intimamente legata alle qualità sociali che sapremo costruire”.

All’iniziativa, che verrà tramessa in diretta streaming sulla pagina Fb della Cgil Pesaro e Urbino, interverrà per un saluto il sindaco di Fano Massimo Seri, per l’introduzione la segretaria generale Spi Cgil provinciale Loredana Longhin, le autrici del volume Luciana Agostinelli e Marinella Leonardi, Fausto Antonioni del Movimento di cooperazione educativa, Angela Genova ricercatrice dell’Università di Urbino, l’esperto di politiche sociali Giovanni Santarelli e per le conclusioni la parola a Daniela Barbaresi, segretaria generale della Cgil Marche.

Silvia Cascioli, segretaria confederale della Cgil provinciale modera il dibattito.

Durante l’incontro ci saranno anche i cori di “Canta che ti passa” dello Spi, diretto dai maestri Giovanna Donini e Tomas Facchini.

E’ richiesto il Green Pass

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NIDiL – Assemblea per mobilitazione – Lavoratori somministrati in prefettura

LAVORO, FISCO, PENSIONI
CAMBIAMO LA LEGGE DI BILANCIO

Per sostenere le proposte e le piattaforme presentate al Governo in questi mesi da CGIL CISL UIL e ribadire le nostre priorità: lavoro, occupazione, lotta alla precarietà, protezioni sociali, fisco, pensioni, investimenti.

LAVORATORI SOMMINISTRATI IN PREFETTURA
PARTECIPATE ALLA NOSTRA ASSEMBLEA

19 novembre 2021 ore 17.30
in videoconferenza
da PC con browser Chrome o smartphone con app LifeSize
https://call.lifesizecloud.com/12486269

VERSO LA MOBILITAZIONE REGIONALE
DEL 20 NOVEMBRE

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NIDiL – Assemblea per mobilitazione – Titolari Partite IVA

LAVORO, FISCO, PENSIONI
CAMBIAMO LA LEGGE DI BILANCIO

Per sostenere le proposte e le piattaforme presentate al Governo in questi mesi da CGIL CISL UIL e ribadire le nostre priorità: lavoro, occupazione, lotta alla precarietà, protezioni sociali, fisco, pensioni, investimenti.

TITOLARI DI PARTITE IVA
PARTECIPATE ALLA NOSTRA ASSEMBLEA
Focus su aspetti previdenziali e fiscali

17 novembre 2021 ore 17.00
in videoconferenza
da PC con browser Chrome o smartphone con app LifeSize
https://call.lifesizecloud.com/12486269

VERSO LA MOBILITAZIONE REGIONALE
DEL 20 NOVEMBRE

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12 euro per l’attivazione dello Spid alle Poste: la protesta dello Spi

Nota di Loredana Longhin segretaria generale del sindacato pensionati Cgil Pesaro Urbino

PESARO, 13 novembre 2021 – Già dallo scorso anno il sindacato pensionati della Cgil, ha iniziato ad offrire ai propri iscritti il servizio di attivazione dello Spid.

Lo Spid (SISTEMA PUBBLICO DI IDENTITA’ DIGITALE) è diventato sempre più necessario per svolgere le azioni della nostra attività quotidiana.

Un servizio che si è dimostrato davvero utile e che ha aiutato molti anziani a superare la diffidenza verso l’utilizzo della tecnologia

Questo nuovo servizio offerto dai pensionati della Cgil vuole venire incontro ai nuovi bisogni e fare i conti con una realtà del vivere quotidiano che la pandemia ha nei fatti già cambiato.

Per il Sindacato è importante che anche i pensionati possano beneficiare dei vantaggi offerti dalla tecnologia, per questo abbiamo pensato a questo servizio, per dare una tutela complessiva alle esigenze degli anziani, per non lasciare indietro nessuno a partire dalle persone più deboli.

Tuttavia abbiamo appreso con molta amarezza che dal 1° Novembre a Poste Italiane il servizio costa 12 euro.

In un momento in cui assistiamo ad un rincaro costante di tutti i beni di prima necessità: luce, gas, pane, la scelta di Poste Italiane non è un’idea brillante.

Se per alcune fasce di reddito 12 euro sono una spesa irrisoria, per i pensionati, i disoccupati, i lavoratori precari, che hanno pensioni e stipendi minimi anche i 12 euro fanno la differenza.

Inoltre in un momento in cui si vuole spingere il Paese, la società, verso la digitalizzazione e il superamento del digital divide, questo costo, potrebbe diventare un deterrente.

Avevamo imboccato la strada giusta, rallentare questo percorso con il rischio di bloccare la via della modernità tecnologica, sembra miope e poco strategico.

Era davvero così urgente per Poste Italiane, rendere oneroso questo servizio?

Probabilmente sì perché il profitto non si cura certamente di aiutare la parte debole della società”.

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La Rsu Autolinee Bucci al Prefetto: “Siamo vittime di violente aggressioni, non possiamo lavorare in sicurezza”

L’appello dei lavoratori della Bucci Autolinee al Prefetto di Pesaro e Urbino  per denunciare le condizioni di insicurezza, gli assalti verbali, i danneggiamenti dei mezzi e le minacce con pistole ad aria compressa

PESARO, 12 novembre 2021 – La rappresentanza sindacale unitaria delle Auolinee Bucci, insieme alle organizzazioni di categoria FILT Cgil e FIT Cisl, hanno inviato una lettera al Prefetto e ai dirigenti di Autolinee Bucci e Adriabus per segnalare episodi molto gravi per la sicurezza degli addetti. E per chiedere provvedimenti urgenti.

“Episodi di particolare gravità, già segnalati, che si ripetono ormai in maniera sistematica su alcune linee durante lo svolgimento quotidiano del loro lavoro – si legge nella lettera-.

Una segnalazione riguarda la corsa “Linea Verde” in partenza da Urbino alle ore 19:05 nella quale tutte le sere, ed in particolar modo il sabato, ci troviamo sistematicamente a dover intervenire per chiedere ad un gruppo di ragazzi residenti a S. Angelo in Vado – Bivio Peglio ed Urbania, che poi trasloca nella linea 15 diretta a Lamoli, di mantenere un comportamento rispettoso nei confronti degli altri passeggeri e di noi stessi autisti, pregandoli di indossare la mascherina, di non urlare e di non mangiare e bere all’interno dell’autobus. Ma trovandoci soli, otteniamo l’effetto contrario con il gruppo che ne approfitta per amplificare il disagio. Ogni volta che ci permettiamo di controllare i titoli di viaggio, di chiedere di indossare correttamente la mascherina o di stare composti al proprio posto senza appoggiare i piedi sui sedili, di non disturbare con il loro atteggiamento il viaggio degli altri clienti, non abbiamo nessun risultato anzi, spesso e volentieri, otteniamo l’effetto contrario. E’ capitato anche che ci siano stati danneggiamenti ai mezzi (per i quali abbiamo sporto denuncia contro ignoti. A volte siamo stati costretti anche ad interpellare la forza pubblica, ma i risultati sono stati inconsistenti o addirittura negativi visto che mai è stata presa posizione verso queste persone. Questo fatto ha contribuito ad aumentare la loro arroganza, si sentono quasi “intoccabili”.

Un’altra segnalazione riguarda la corsa “Linea Verde” in partenza da Pesaro per Urbino alle ore 20, dove un altro gruppo di giovani presumibilmente residenti nelle zone di Montecchio-Morciola-Gallo di Petriano, in barba a tutte le regole di decoro e di rispetto, si permette di fare sull’autobus tutto ciò che vuole, arrivando a minacciare l’autista ogni qualvolta chieda loro di comportarsi in maniera civile.

Si porta a conoscenza, inoltre, che la linea verde con partenza da Pesaro delle ore 13, presso la fermata  Guido D’Arezzo alle 13:04, si è venuta a creare una situazione ingestibile per l’operatore d’esercizio dovuto  al sovraffollamento di utenti di cui la maggior parte studenti. Questi ultimi pur avendo la possibilità di usufruire di mezzi in supporto alla linea già sul posto, non prendono in considerazione le direttive dell’operatore in rispetto alle normative COVID 19 ,pretendendo di salire anche in sovrannumero, sganciando dispositivi di sicurezza, minacciosi verso lo stesso operatore, e creando notevoli disagi alla viabilità.

Da diverso tempo cerchiamo tutti noi di fare il possibile, ma la situazione sta diventando insostenibile.

Il culmine si è raggiunto il 2 Novembre scorso sulla tratta in partenza da Bivio Borzaga delle 19.15 quando l’autista si “è permesso” di controllare il titolo di viaggio di uno di questi ragazzi ricevendo delle invettive verbali. Durante il viaggio, essendo l’autobus dotato di telecamera interna posizionata con

 inquadratura sull’ultima fila di sedili, il conducente si accorgeva che uno di questi ragazzi era in possesso di una pistola. Immediatamente si è messo in contatto con i Carabinieri, ma questi non avendo a disposizione una pattuglia sul posto, giungevano alla fermata di Urbania dopo che il ragazzo era sceso e quindi senza la possibilità di controllare l’arma. Dopo che l’autobus è ripartito, giunto nella circonvallazione di Urbania, lo stesso ragazzo di prima puntava la pistola verso il conducente esplodendo poi un colpo.

 Fortunatamente si trattava di pistola ad aria compressa. Sicuramente lo stato d’animo dell’autista ne ha risentito (non poteva sapere se l’arma fosse vera o altro), con problemi nel proseguimento del viaggio; un collega lo ha raggiunto e ha terminato il servizio.

Considerando che questi episodi stanno purtroppo diventando di “routine” e alla luce dei fatti il loro comportamento sta diventando sempre più offensivo (in virtù del fatto che sono consapevoli che non verranno in nessun modo perseguiti), noi autisti non riusciamo più a svolgere il servizio in tranquillità come la guida richiede e ci sentiamo sempre più minacciati.

Chiediamo l’intervento delle autorità preposte affinché questi episodi finiscano al più presto”.

RSU Autolinee Bucci

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NIDiL – Assemblea per mobilitazione su lavoro, fisco e pensioni

LAVORO, FISCO, PENSIONI
CAMBIAMO LA LEGGE DI BILANCIO

Per sostenere le proposte e le piattaforme presentate al Governo in questi mesi da CGIL CISL UIL e ribadire le nostre priorità: lavoro, occupazione, lotta alla precarietà, protezioni sociali, fisco, pensioni, investimenti.

PARTECIPA ALLA NOSTRA ASSEMBLEA

16 novembre 2021
presso la Sala Di Vittorio
Pesaro – Via Icaro

ore 17.30

VERSO LA MOBILITAZIONE REGIONALE
DEL 20 NOVEMBRE

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Servizio Orienta Casa: un errore non coinvolgerci

La nota del segretario provinciale SUNIA Gabriele Belfatto al Comune di Pesaro

PESARO, 8 novembre 2021 – “Apprendiamo che il Comune di Pesaro ha promosso, unitamente a professionisti del settore, la costituzione di un nuovo servizio denominato “Orienta casa”.

Giusto offrire ai cittadini sempre maggiori spazi informativi; ciò che tuttavia suscita perplessità è il mancato coinvolgimento dei sindacati di categoria -inquilini e proprietari- dato che l’offerta informativa riguarda anche la stipulazione di contratti di locazione abitativi e commerciali.

Mancato coinvolgimento tanto più incomprensibile considerando che i sindacati di categoria sono gli unici soggetti titolati a definire accordi territoriali per la stipulazione dei contratti di locazione a canone concordato ed asseverare contratti stipulati sulla base di detti accordi, condizione indispensabile per ottenere benefici fiscali. In buona sostanza svolgono una funzione “certificativa” di rilievo pubblicistico e di interesse generale differentemente da altri soggetti privi di detta potestà.

Nel rimarcare il nostro ruolo, peraltro svolto con proficui rapporti con gli uffici comunali, riteniamo che il Sunia e le altre organizzazioni sindacali anche dei proprietari possano e debbano essere coinvolti nella giusta offerta informativa resa ai cittadini nell’ottica di un servizio ad ampio raggio.

Confidiamo nel ripensamento da parte dell’amministrazione comunale circa l’opportunità di coinvolgere nel nuovo servizio informativo i sindacati di categoria (inquilini e proprietari)”.

Avvocato Gabriele Belfatto

Segretario generale Sunia Pesaro Urbino

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Cgil, con misure previdenziali della Legge di bilancio nel 2022 taglio di 109 mila pensioni rispetto agli anni precedenti

“Il Governo apra al più presto un confronto per migliorare le misure della Ldb e si ponga l’obiettivo di una legge di riforma del sistema previdenziale”

Le misure previdenziali della legge di bilancio nel 2022 coinvolgeranno meno di un terzo della platea del 2020. Lo rileva un’analisi dell’Osservatorio Previdenza della Fondazione di Vittorio e della Cgil nazionale. Le stime basate su Quota 102, la proroga dell’Ape sociale con l’ampliamento dei gravosi e l’intervento sui disoccupati, dimostrano che saranno solo 32.151 le persone coinvolte da queste misure nel 2022, il 22,6% delle 141.918 domande accolte nel 2020.“Dai nostri studi – dichiara Ezio Cigna, responsabile Previdenza pubblica della Cgil nazionale – sarebbero solo 11.674 le domande di Ape sociale per lavoro gravoso che potranno essere accolte con l’ampliamento previsto in legge di bilancio, e solo 2.013 le donne che potranno perfezionare il requisito di Opzione donna al 31.12.2021 dettato dalla proroga. Molte donne che potrebbero perfezionare il requisito – spiega infatti – hanno già maturato il diritto negli anni precedenti, dove l’età era più bassa di due anni”. “Nel 2022 – prosegue Cigna – avremo 109.767 uscite in meno su queste tre misure analizzate”.Per il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli “è necessario che il Governo apra un confronto immediatamente e dichiari la disponibilità a migliorare sin da subito le misure previdenziali contenute nel testo della legge di bilancio”. “Vanno aumentate sensibilmente le risorse previste per la previdenza – ribadisce – per garantire a tutti coloro che svolgono effettivamente un’attività gravosa di poter accedere alle misure previste. Per questo è indispensabile prevedere l’allargamento della platea dei gravosi, estendendo la misura ai precoci, abbassando anche il requisito contributivo per accedere all’Ape sociale”. “Inoltre – aggiunge – la proroga di Opzione donna rischia di essere una misura inutile, solo per poche donne, motivo per cui occorre abbassare il requisito di età previsto”. Ghiselli ricorda che “da tempo abbiamo presentato unitariamente al Governo la nostra Piattaforma, su questa conclude – sollecitiamo nuovamente l’Esecutivo ad aprire un confronto per una legge di riforma del sistema previdenziale”.

In allegato l’analisi della Fondazione G.DI Vittorio e della Cgil nazionale

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