Lavoratori somministrati senza premio produttività: la denuncia di Nidil e Fp Cgil

Lettera ai dirigenti dell’agenzia di somministrazione e di Area vasta 1

PESARO, 23 febbraio 2021 – Lavoro precario, disparità di trattamento e diritti negati. Questa volta nel mirino dei sindacati Fp Cgil e Nidil Cgil Pesaro Urbino, sono finite l’agenzia di somministrazione Ranstad Italia spa e l’ Asur (Area Vasta 1).

Vania Sciumbata, segretaria generale Fp Cgil Pesaro Urbino e Valentina D’Addario segretaria Nidil Cgil Pesaro Urbino hanno scritto una lettera per chiedere l’applicazione dello stesso trattamento per i lavoratori somministrati e denunciare la disparità di trattamento tra gli addetti.

A questi lavoratori, infatti, non sono stati versati i cosiddetti premi di produttività. Da qui la lettera inviata all’agenzia Randstad Italia spa, al direttore Area vasta 1 Romeo Magnoni e al direttore della gestione risorse umane Paolo Pirrella.

“Ci risulta – si legge nella missiva – che Randstad Italia spa e l’Azienda ASUR Area Vasta 1 (azienda utilizzatrice) non abbiamo ancora riconosciuto l’istituto della produttività collettiva ai lavoratori e alle lavoratrici in somministrazione già maturata da diversi anni e riconosciuta anche ai sensi del vigente contratto normativo giuridico decentrato di Area Vasta 1 che recepisce il Ccnl Sanità 2016 – 2018.
Si evidenzia che la normativa vigente, e l’articolo 30 del CCNL per la categoria delle Agenzie di Somministrazione di lavoro riconosce parità di trattamento ai lavoratori in somministrazione, da applicare obbligatoriamente.

Pertanto, si invitano Randstad Italia e Asur Area Vasta 1, in quanto responsabile in solido, a riconoscere e corrispondere l’istituto della produttività collettiva anche pregressa a tutti i dipendenti di Randstad Italia che prestano la propria attività in favore di Asur Area Vasta 1”.

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CAMPAGNA VACCINALE: i ritardi non devono ricadere sulle categorie a rischio

Appello di Cgil Cisl Uil, funzione pubblica e sindacati pensionati

PESARO, 6 febbraio 2021 – CGIL CISL e UIL congiuntamente con le loro rispettive categorie dei dipendenti pubblici e dei pensionati, esprimono preoccupazione per il rallentamento della produzione del vaccino anti covid 19, da parte delle case farmaceutiche e auspicano che a breve siano trovate modalità di produzione diversificate che includano anche una produzione italiana.
È inconcepibile, che la campagna vaccinale sia messa in difficoltà a causa di problemi di produzione e di distribuzione dei vaccini, dopo che da mesi si vive una situazione drammatica sia sul piano sanitario che su quello economico.
Va assolutamente garantita la regolarità del piano vaccinale in tutta la provincia, a partire dalle persone in età più avanzata che rappresentano la fascia di popolazione più a rischio.
Questa situazione di estrema incertezza, obbliga a ripensare fin da subito alla esigenza di avere una rete vaccinale molto capillare in tutto il territorio, soprattutto in vista della seconda fase di vaccinazione.
E’ necessario un cambio di passo perché, non si ripeta più quanto è avvenuto durante la prima fase: le sigle sindacali stigmatizzano il comportamento di coloro che si sono rifiutati di vaccinarsi, come anche di coloro che, eventualmente, ne hanno approfittato consapevolmente.
CGIL, CISL, UIL, stigmatizzano in particolare l’atteggiamento di alcuni lavoratori, che con il loro comportamento ostativo a vaccinarsi, hanno creato disorientamento e paure nella popolazione circa l’efficacia dei vaccini pur avendo tutte le competenze scientifiche per un comportamento responsabile e professionale.
Vaccinarsi non è una opzione etica. Chi è in possesso della conoscenza dei dati scientifici sui vaccini non può innescare dubbi ma deve aiutare ad acquisire la necessaria consapevolezza sull’utilità della vaccinazione, per superare la pandemia in atto, così come hanno fatto, responsabilmente, la maggioranza degli operatori sanitari (medici, infermieri, tecnici), che si sono sottoposti “volontariamente” alla vaccinazione.
Per le organizzazioni sindacali, il primo passo da compiere è quello di coinvolgere in modo organizzato i medici di famiglia, perché così facendo sarà possibile raggiungere tutti coloro, gli anziani, le persone sole, quelle non autosufficienti e i loro caregiver, che risiedono nelle località più lontane dai punti di vaccinazione previsti.
E’ necessario assicurare uno sforzo maggiore affinché sia raggiunta in tempo breve e con la massima capillarità tutta la popolazione residente nella nostra provincia. Per questo, si richiede di programmare al meglio la campagna vaccinale, dal primo contatto, al profilo logistico, dalla distribuzione delle dosi, al numero degli operatori coinvolti.
Per far fronte al più grande sforzo collettivo del nostro Paese, si devono coinvolgere tutte le forze disponibili, e anche noi siamo disponibili fin da subito a fare la nostra parte.
CGIL, CISL, UIL, hanno un’organizzazione molto radicata nel territorio, che conosce i bisogni della popolazione, e che ci permette di svolgere un’informazione diffusa e capillare.
Per questo, è forte il convincimento che solo collaborando potremo centrare l’obbiettivo per risolvere questa situazione e ridare fiducia e serenità agli anziani e ai cittadini che ormai da troppo tempo sono provati dall’emergenza sanitaria, sociale e economica.
Non si può temporeggiare ancora, è tempo di agire.

Le segreterie provinciali
CGIL, CISL, UIL
FP CGIL, CISL FP UIL FPL
SPI CGIL, FNP CISL, UILP

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Screening personale nidi e asili, positivo l’incontro col Comune di Pesaro

Pesaro, 29 gennaio 2021 – Dopo l’incontro con il Comune richiesto delle categorie sindacali della Funzione Pubblica per l’attivazione della procedura di screening per il personale dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali, Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl scrivono in una nota unitaria: “Abbiamo apprezzato la disponibilità ad accogliere la nostra richiesta che è coerente con il percorso denominato “Scuola sicura”: il personale dei nidi e delle scuole dell’infanzia gestiti dal Comune, già dal mese di settembre, sta garantendo attività in presenza, nel rispetto della normativa anti covid dando così risposta al bisogno di presa in carico di tante famiglie della provincia e continuando a garantire un servizio storicamente riconosciuto come di qualità.
Nelle prossime settimane avremo occasione di presentare alle lavoratrici e lavoratori del comparto la piattaforma di rinnovo del contratto nazionale che contiene elementi di valorizzazione professionale del personale scolastico. Un confronto che sarà l’occasione per ribadire come dagli effetti negativi della pandemia sul piano economico e sociale sia necessario uscire attraverso un servizio pubblico “più forte” in termini di risorse umane, tecnologiche e strumentali : serve un investimento straordinario sull’offerta pubblica come elemento di garanzia di miglioramento della qualità del servizio, come strumento di riduzione delle disuguaglianze, come elemento centrale di un welfare dove la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle donne sia davvero possibile.
Un’istanza, a nostro avviso, non più rinviabile”.

FP CGIL CISL FP UIL FPL
Vania Sciumbata Francesco Todaro Maria Grazia Tiritiello

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Stop alle aggressioni fisiche e verbali contro il personale sanitario

Fp Cgil e Fp Medici esprimono solidarietà e chiedono provvedimenti esemplari ricordando che chi ha scelto la professione sanitaria

a costo di grandi sacrifici personali è sempre dalla parte dei pazienti

PESARO, 2 gennaio 2021 – Da giorni stiamo assistendo a una escalation di aggressioni fisiche e verbali nei confronti del personale sanitario: sono stati insultati per essersi sottoposti al vaccino, sono stati aggrediti mentre svolgevano la propria attività di presa in carico territoriale come nel caso del personale delle Usca, sono stati oggetto di violenza fisica e verbale mentre stavano prestando soccorso come nel caso del personale medico e paramedico del 118, del Dea e di radiologia.
Purtroppo non è la prima volta e, salvo una breve parentesi nel corso della quale sembrava essersi innescato un meccanismo virtuoso di riconoscimento del ruolo e dei sacrifici, il personale della dirigenza e del comparto è tornato ad essere oggetto di frustrazioni ed aggressioni da parte di chi non vuole o non riesce ad ottenere la cura necessaria.
Da anni denunciamo che i tagli alla spesa sanitaria producono danni irreparabili alla salute dei cittadini ed alla sicurezza dei lavoratori. Il personale sanitario sta affrontando questa pandemia dopo aver assistito a decenni di tagli sul personale e di errori di politica di programmazione degli accessi alle professioni; gli effetti di queste scellerate politiche sono sotto gli occhi di tutti: stalli nelle assunzioni, difficoltà a garantire il turn-over, mancato rispetto delle norme sui riposi, diminuzione delle risorse a disposizione per la prevenzione e la medicina territoriale.
Nell’esprimere la nostra vicinanza e solidarietà a tutto il personale sanitario ed in particolar modo a coloro i quali hanno sopportato episodi di violenza, (quasi sempre contro le donne), chiediamo l’adozione di provvedimenti esemplari anche alla luce delle recenti evoluzioni legislative ma soprattutto ricordiamo a tutti che chi ha scelto di esercitare la professione sanitaria ha fatto una scelta di campo: stare dalla parte del paziente affrontando enormi sacrifici personali e familiari come la pandemia ci ha insegnato: non dimentichiamocene.

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Sciopero generale: ad Ancona la manifestazione dei pubblici dipendenti

PESARO, 7 dicembre 2020 – Anche la Fp Cgil di Pesaro e Urbino aderisce alla manifestazione regionale che si svolgerà mercoledì 9 dicembre, alle 10, di fronte al palazzo della Prefettura di Ancona, in occasione dello sciopero generale indetto assieme Cisl-Fp e Uil-Pa.

I sindacati spiegano che il confronto con il Governo è stato insoddisfacente poiché non sono stati garantite le risorse necessarie per la sicurezza sia dei lavoratori pubblici sia dei cittadini-utenti, quelle per avviare un programma occupazionale che prevede anche la stabilizzazione del precariato e le risorse
per il rinnovo dei Ccnl della Sanità pubblica, Funzioni locali e Funzioni centrali.

Sono queste, in sintesi, le motivazioni per le quali è stato proclamato lo sciopero generale per l’intera giornata (o turno di lavoro) mercoledì prossimo,

con la garanzia dei servizi minimi essenziali previsti.

Fp Cgil Pesaro e Urbino

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Avviata la procedura per stabilizzare i precari dell’Ats.1

Soddisfazione della Fp Cgil e Cisl Fp: la stabiizzazione è una vittoria per tutti

PESARO, 28 novembre 2020 – Venerdì 27 novembre il Comune di Pesaro, dopo aver rettificato il piano del fabbisogno del personale, ha avviato le procedure di stabilizzazione per il personale precario dell’Ambito territoriale sociale 1.

“E’ una battaglia che come sindacati – scrivono i segretari Vania Sciumbata della Fp Cgil e Francesco Todaro della Cisl Fp – stiamo portando avanti da mesi, non solo perché il superamento del precariato nella Pubblica amministrazione è la giusta risposta al bisogno di rafforzamento del servizio pubblico dopo anni di tagli al personale ma è anche uno strumento per potenziare quei servizi che, particolarmente in questo periodo, stanno garantendo risposte alla fasce più fragili della popolazione.

L’emergenza sanitaria sta delineando una società più frammentata e debole, pertanto rafforzare i servizi garantiti dagli enti locali con risorse dedicate sia alle assunzioni di personale sia agli investimenti su formazione e tecnologia sono elementi indispensabili per garantire la tenuta sociale del nostro Paese.

“In attesa della maturazione dei requisiti per la stabilizzazione – aggiungono – rivendichiamo anche la proroga dei contratti a tempo determinato della Polizia locale dell’Unione Pian del Bruscolo.

“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto con il Comune di Pesaro – concludono – e confidiamo di poter raggiungere gli stessi risultati in tutti gli enti della nostra provincia.

La direzione che intendiamo proseguire è quella giusta per valorizzare le professionalità acquisite negli anni e garantire la continuità e il miglioramento dei servizi offerti, senza dimenticare i diritti dei giovani lavoratori della Pubblica amministrazione e le esigenze di tutti gli utenti del servizio pubblico”.

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Adesione dei lavoratori somministrati allo sciopero nazionale dei Comparti e delle Aree Funzioni Centrali e locali, e della Sanità del 9 Dicembre 2020.

Roma, 20 novembre 2020

Alla c.a.:
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
protocollo-dfp@mailbox.governo.it
presidente@pec.governo.it

Ministero del lavoro e delle politiche sociali
segreteriaministro@pec.lavoro.gov.it

Presidenza Conferenza delle Regioni
statoregioni@mailbox.governo.it

Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sul diritto di sciopero
segreteria@pec.commissionegaranziasciopero.it

FP CGIL
rossetti@fpcisl@pec.cisl.it

CISL FP
fpcisl@pec.cisl.it

UIL FPL
segreteria@pec.uilfpl.it

UIL PA
uilpa@uilpa.it

E p.c.
Assolavoro
assolavoro@legalmail.it
Assosomm
assosomm@pec-legal.it

Adesione dei lavoratori somministrati allo sciopero nazionale di tutto il personale dipendente dagli enti e dalle amministrazioni a cui si applicano i CCNL del personale dei Comparti e delle Aree Funzioni Centrali, delle Funzioni locali e della Sanità per l’intera giornata del 9 Dicembre 2020.

Le scriventi organizzazioni sindacali FeLSA CISL, Nidil CGIL, UILTemp, di rappresentanza dei lavoratori somministrati aderiscono allo stato di agitazione proclamato in data 20/10/2020 e allo sciopero nazionale indetto in data 17/11/2020 dalle segreterie nazionali di FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, UIL PA.

Riteniamo infatti che le ragioni della proclamazione dello sciopero riguardino direttamente anche i lavoratori somministrati, in particolare per quanto attiene alla rivendicazione dei percorsi di stabilizzazione, nonché l’inclusione degli stessi lavoratori nelle procedure riservate nei bandi di concorso, oltre alla corretta applicazione della parità di trattamento economico anche per quanto attiene alle indennità accessorie e le maggiorazioni (in particolare quelle previste dalla normativa emergenziale per il personale sanitario). Il personale con contratto di somministrazione che intende aderire allo sciopero si asterrà dal lavoro per l’intero turno programmato per la giornata del 9 dicembre 2020, fatta salva l’applicazione dei protocolli di intesa finalizzati alla individuazione dei servizi minimi ai sensi di quanto previsto dalla legge in materia.

I Segretari Generali

Nidil CGIL
Andrea Borghesi

UILTemp
Lucia Grossi

FeLSA CISL
Mattia Pirulli

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Il biodigestore è un impianto necessario

PESARO, 23 novembre 2020 – Come organizzazioni sindacali ci siamo già espressi a favore della realizzazione di un biodigestore per il trattamento della frazione organica dei rifiuti.

I vantaggi, anche ribaditi qualche giorno fa in una iniziativa di Legambiente, sono noti a tutti e particolarmente importanti per la gente che rappresentiamo:

· sarà un’opera che metterà in sicurezza il nostro territorio perché non saremo più dipendenti dagli impianti presenti fuori regione;

· l’ottenimento di gas metano da immettere nella rete di distribuzione così come la produzione di compost di qualità da utilizzare in agricoltura contribuiscono alla tutela dell’ambiente; senza considerare i vantaggi derivati dalle minori emissioni di CO2 dei camion attualmente impiegati per il trasporto verso il centro e nord Italia;

·sarà una occasione di nuovo lavoro, sia per quelli che saranno impegnati nella realizzazione dell’impianto sia per quelli che saranno occupati per la gestione del biodigestore una volta attivo;

·i vantaggi economici saranno utilizzati per contenere le tariffe, una necessità in questi tempi di difficoltà per tante famiglie.

In questo contesto, il tempo non è una variabile indifferente perché non si può rinunciare agli incentivi previsti e quindi abbiamo apprezzato che fin da subito l’istanza di autorizzazione sia stata presentata alla Provincia da parte della società Green Factory controllata da Marchemultiservizi.

Servono però luoghi deputati alla partecipazione.

Comprendiamo le legittime preoccupazioni che possano avere le popolazioni limitrofe al sito individuato, al netto di chi intende solamente speculare per ipotetiche future fortune elettorali così come al netto di interessi particolari che non possono ledere quelli collettivi. Riteniamo che anche la conferenza dei servizi sia il luogo preposto per le istanze e le osservazioni da parte dei portatori di interesse e in quella sede noi chiederemo di essere ascoltati.
Così come riteniamo utile che la politica lungimirante, supportata da esponenti scientifici e dai portatori di interessi collettivi, crei momenti di informazione nei territori interessati e non.

Nel frattempo ci siamo rivolti alle nostre sedi sindacali dove sono presenti biodigestori anaerobici con tecnologia simile a quella che si vuole implementare qua (Bologna, Trento, Foligno, Cesena) per sapere se ci fossero problemi di emissioni di cattivi odori, una preoccupazione che serpeggia. In tutti i casi abbiamo registrato assenza di problemi odorigeni. Naturalmente in alcune di queste località si erano costituiti comitati di opposizione alla realizzazione degli impianti ma una volta realizzati la convivenza e il grado di soddisfazione è buona.

Marchemultiservizi e Aset assieme per il futuro (prossimo)
Sarebbe importante che Marchemultiservizi e Aset partecipassero assieme alla realizzazione di questo infrastruttura. Potrebbe essere l’inizio di un percorso comune finalizzato a una maggiore integrazione tra queste due aziende senza escludere anche una fusione per la nascita di una azienda provinciale dei servizi a controllo pubblico.
Riteniamo che una maggiore integrazione tra le due aziende sia cruciale per entrambi e perciò occorre prendere decisioni. Non ha senso continuare a programmare separatamente gli investimenti nell’idrico e nell’igiene ambientale. E’ grave che le proprietà sottovalutino questo pericolo, non si pongano il problema di lavorare assieme, superando anacronistici campanilismi.
Ma l’obiettivo di una maggiore integrazione potrebbe essere ancora più ambizioso, più urgente: le risorse che saranno disponibili attraverso il Recovery Fund richiedono soggetti capaci di progettare, realizzare in tempi certi le infrastrutture necessarie per lo sviluppo dell’economia circolare.
Questa dovrà essere la missione futura. Un’aggregazione che non produrrà esuberi, ma consentirà maggiore specializzazione per i lavoratori/ci e possibilità per giovani di nuova e buona occupazione nell’impiantistica che verrà realizzata anche grazie alla presenza di un partner industriale importante come ad esempio Hera.Occorre solamente la volontà politica e lavorare in temp

certi per questo obiettivo che rappresenta una necessità per uno sviluppo sostenibile del territorio.

Stefano Ovani (Fp-Cgil)     Maurizio Andreolini (Fit-Cisl)

Andrea Piccolo (Filctem-Cgil)     Maria Grazia Santini (Femca-Cisl)

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Sanità, il governo cambi rotta”: venerdì 13 novembre presidio a piazzale Cinelli

PESARO, 9 novembre 2020 – I sindacati di categoria Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, chiamano a raccolta i cittadini con un presidio che si terrà a piazzale Cinelli, nei pressi dell’ospedale S. Salvatore, venerdì prossimo 13 novembre.
“La pandemia ha reso ancora più evidente l’importanza ed il ruolo di chi lavora nei servizi essenziali della Pubblica Amministrazione – scrivono in una nota- e quanto sia urgente rafforzare la rete pubblica a sostegno di cittadini e imprese, ha dimostrato quello che come organizzazioni sindacali di settore, denunciamo da anni: i tagli lineari e sistematici alla Pubblica Amministrazione hanno indebolito il welfare a tutto svantaggio delle fasce di popolazione più fragili.
Per questa ragione chiediamo al Governo di invertire la rotta: c’è bisogno di risorse per i rinnovi dei contratti scaduti nel 2018, c’è bisogno di un piano straordinario di assunzioni, c’è bisogno di investimenti in termini di formazione ed innovazione per avere un servizio pubblico sempre più efficiente e moderno.
Per queste ragioni, anche a supporto del personale del comparto sanitario che in questo giorni sta ancora una volta affrontando con grande sacrificio una crisi senza precedenti, organizzeremo un presidio nei pressi dell’Ospedale San Salvatore di Pesaro : non abbiamo bisogno di eroi, abbiamo bisogno di un nuovo contratto che riconosca le professionalità impegnate nell’emergenza, abbiamo bisogno di un piano straordinario di assunzioni, abbiamo bisogno di superare il precariato, abbiamo bisogno di investimenti nel settore pubblico. Il futuro è servizio pubblico”.
FP CGIL CISL FP UIL FPL
Vania Sciumbata Alessandro Contadini Angelo Augello

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Covid: le promesse mancate di Asur e Area Vasta 1

Si è svolta ieri, lunedì 28 settembre,  a Fano una conferenza stampa indetta dai rappresentanti sindacali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl insieme alla RSU aziendale per denunciare pubblicamente lo stato di abbandono in cui versano da troppo tempo i dipendenti dell’Area Vasta 1 costretti a lavorare di più per sopperire alla mancanza cronica di personale senza adeguata valorizzazione e riconoscimenti economici tra cui il “premio covid” ancora purtroppo non pagato.

In allegato il documento presentato alla stampa dai sindacati di categoria e un’intervista alla segretaria generale provinciale Fp Cgil Vania Sciumbata.

comunicato stampa av1.docx

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