Part time ciclico, al via le domande per l’indennità 2023

Da lunedì 13 novembre fino al 15 dicembre sarà possibile presentare le domande per l’una tantum di 550€ per l’anno 2023 per i lavoratori e le lavoratrici in part time ciclico.

Potranno presentare la domanda per l’indennità 2023 (riferito all’attività lavorativa del 2022) le lavoratrici e i lavoratori in possesso dei requisiti richiesti: lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un rapporto di lavoro a tempo parziale che prevede periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa, e complessivamente non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane, dovuti a sospensione ciclica dell’attività. Inoltre, potranno fare domanda per l’erogazione del bonus una tantum anno 2022, riferito alle attività lavorativa 2021, le lavoratrici e i lavoratori in possesso dei requisiti richiesti che nel 2022 non avevano presentato la domanda.

Continua la vertenza per la creazione di una misura strutturale e definitiva a partire dal 2024, richiesta dalla Cgil con un emendamento alla Legge di Bilancio 2024.

Rivolgiti alle sedi territoriali Cgil, agli uffici del Patronato Inca e alla tua categoria per la presentazione della domanda.

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Bonus 200 Euro Lavoratori Domestici

l Decreto Legge n. 50 del 17 maggio 2022 riconosce

UN’INDENNITÀ UNA TANTUM DI 200 EURO AI LAVORATORI DOMESTICI

che abbiano in essere uno o più rapporti di lavoro alla data del 18 maggio 2022

PER OTTENERLA È NECESSARIO CHE
LA LAVORATRICE/IL LAVORATORE
PRESENTI DOMANDA TELEMATICA ALL’INPS

DOCUMENTI NECESSARI
CARTA DI IDENTITÀ E CODICE IBAN

RIVOLGITI AL PATRONATO INCA NELLA SEDE CGIL A TE PIÙ VICINA

CAGLI Via Don Minzoni, 44
Tel 0721 781268

CALCINELLI Via Villafranca, 7/9
Tel 0721 891917

FANO Via Roma, 93/A
Tel 0721 830388

FERMIGNANO Via Giuseppe Mazzini, 1
Tel 0722 331967

FOSSOMBRONE Via Giganti, 16
Tel 0721 740606

GABICCE MARE Via Berlinguer, 27
Tel 0541 833313

LUCREZIA Viale Della Repubblica, 35
Tel 0721 876116

MACERATA FELTRIA Via Pitino, 10
Tel 0722 74129

MAROTTA Via Litoranea, 152
Tel 0721 968983

MONTECCHIO Via Enrico Fermi, 4
Tel 0721 490536

PERGOLA Via Marconi, 4
Tel 0721 735729

PESARO Via Gagarin, 179
Tel 0721 4201

PESARO – CENTRO Galleria dei Fonditori (IperCOOP)
Tel 0721 67941

PESARO – VILLA FASTIGGI Via Valerio, 3
Tel 0721 282066

URBANIA Via Luzio Dolce, 2
Tel 0722 319579

URBINO Via Battista Sforza, 249
Tel 0722 350565

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Maria Gambarara la nostra Stella al merito del Lavoro

Ieri in Prefettura la cerimonia per il conferimento del titolo di “Maestro del Lavoro”

PESARO, 3 dicembre 2021 – Nella vita può capitare di battere un record, positivo o negativo che sia.

Maria Gambarara ne ha battuti due: prima donna a ricoprire un incarico politico come componente della segreteria provinciale dello Spi e prima sindacalista della nostra regione ad essere insignita della “Stella al Merito del Lavoro”. Ieri la cerimonia di conferimento nel Salone Metaurense della Prefettura di Pesaro e Urbino.

 La candidatura di Maria Gambarara è stata voluta dalla segreteria della Cgil Pesaro e Urbino che ha avviato l’iter insieme alla Federazione  Maestri del  Lavoro – Consolato Pesaro Urbino.

Maria Gambarara a 16 anni inizia la sua attività sindacale alla Camera mandamentale del lavoro (così si chiamava nel 1956) di Cagli.

“Ricordo bene quegli anni.  Era la Casa dei lavoratori e in quel periodo era affollata di iscritti alla Federmezzadri.  C’era un gran fermento per il varo della legge che istituiva la pensione per questi lavoratori.  Infatti entrò in vigore il 1° gennaio del 1957. Ma quel luogo rappresentava davvero la casa di tutti. Ricordo che era sempre aperta, domenica compresa. Alcuni andavano a messa e poi venivano al sindacato, anche solo per parlare perché c’era sempre qualcuno pronto ad ascoltarli”.

 Nel 1973 si trasferisce a Fano dove lavora al patronato Inca fino al 1991 anno in cui entra nella segreteria provinciale dello Spi. Il primo record, si diceva. “Con me c’era anche Bruno Tranquilli che ricordo con tanto affetto”, sottolinea.

Poi entra nella segreteria  dello Spi Marche dove rimane fino al 2001 e di seguito all’Auser fino al 2018. Poi ho detto stop, dice sorridendo.

“Non mi aspettavo questo riconoscimento anche se a luglio ho ricevuto un telegramma del ministro del Lavoro Orlando che mi comunicava che la mia candidatura era stata approvata. Non è facile descrivere  quello che ho provato ieri.   Solo per un momento ho avuto una sorta di flashback: mi si sono passate nella mente tantissimi ricordi legati alla Cgil e a tutte le battaglie che abbiamo fatto, a volte vincendo altre volte no.

Io ringrazio tutti: il sindaco di Fano, il Prefetto, il Console e tutte le illustri personalità presenti. Ma l’emozione più grande è stata la presenza al mio fianco di Roberto Rossini (nella foto)perché mi ha sempre incoraggiata  ed averlo vicino durante la cerimonia  mi  ha fatta sentire  ancora parte della nostra grande Cgil”.

Una vita nel sindacato, una vita al servizio dei lavoratori. Congratulazioni Maria, quella stella te la sei davvero meritata.

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Avviato anche a Pesaro il progetto SHUBH

FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONI (FAMI) 2014-2020


Progetto SHUB (Prog-3362) – Servizi integrati per l’autonomia socio-economica dei titolari di Protezione Internazionale
Obiettivo Specifico: 1. Asilo – Obiettivo Nazionale: ON 1 – lett. c) – Potenziamento del sistema di 1° e 2° accoglienza
Avviso realizzazione di percorsi individuali per l’autonomia socio-economica


COMUNICATO STAMPA

A Pesaro si è ufficialmente attivato il Progetto F.A.M.I. SHUBH che favorisce il raggiungimento dell’autonomia socio-economica ai titolari di protezione internazionale, grazie ad un approccio collaborativo e multidisciplinare in grado di offrire un sistema di servizi efficaci ed efficienti.

Il Patronato INCA CGIL è capofila del Progetto i cui destinatari sono titolari di protezione internazionale, usciti dai centri di accoglienza. Partner del Progetto sono AUSER (Associazione di volontariato e promozione sociale), SUNIA (Sindacato degli inquilini) ed ARCI (Associazione ricreativa e culturale).

Gli sportelli “Integra Corner”, che svilupperanno un piano d’azione individuale che tenga conto degli specifici bisogni e che valorizzi le singole potenzialità insieme all’accessibilità ai servizi pubblici e privati territoriali, contribuendo a fronteggiare la marginalità lavorativa e le discriminazioni culturali, sono attivi presso:

INCA CGIL Pesaro Via J. Gagarin, 179
tutti i giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00

INCA CGIL Pesaro Galleria Dei Fonditori, 54
tutti i martedì dalle 9.30 alle 13.30

I DETTAGLI

Il progetto SHUBH è rivolto ai titolari di protezione internazionale, usciti da centri di accoglienza da non oltre 18 mesi e provenienti da 89 Paesi extra-UE.
Ha l’obiettivo di erogare i servizi necessari al raggiungimento dell’autonomia socio-economica.
Il progetto in 7 ecosistemi 7 è attivo 21 sociali regionali e 21 territori provinciali

Chi sono i partner?

I partner costituiscono una rete di sicurezza per la realizzazione del progetto:

INCA-CGIL: l’Istituto Nazionale Confederale di Assistenza è da sempre impegnato nella tutela dei diritti dei la- voratori, garantendo la loro sicurezza e fornendo un sostegno tangibile sia all’interno che all’esterno del Paese.

AUSER: contribuisce attivamente a combattere l’emarginazione sociale dovuta a differenze di età o etnia, inco- raggiando la nascita di una comunità solidale a favore dei più deboli.

SUNIA: l’associazione si preoccupa di aiutare tutti i cittadini bisognosi di alloggio e alla ricerca di una soluzione abitativa conforme alle proprie necessità.

ARCI: provvede alla promozione di cultura e democrazia e di valori quali la solidarietà e l’uguaglianza sociale, contando sull’appoggio di numerosi circoli ed associazioni presenti in tutta Italia.

A chi è rivolto il progetto

I destinatari sono i titolari di protezione internazionale, usciti da centri di accoglienza da non oltre 18 mesi e provenienti da 89 Paesi extra-UE (in particolare dall’Africa e dall’Asia). Il progetto si realizza in 7 regioni (Veneto, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia), coinvolgendo nello specifico 21 territori provinciali o comprensori.

Cosa facciamo?

Progettazione individualizzata e partecipazione attiva.
Si attivano in ogni territorio gli “integra-corner”, sportelli dove i titolari di protezione internazionale sono presi in carico ed affiancati da un tutor. Per ognuno di essi viene elaborato un piano d’azione individualizzato (PAI), basato su caratteristiche e bisogni individuali.

Valutazione di bisogni, risorse e potenzialità.
Si realizzano attività preliminari volte all’orientamento lavorativo del destinatario, al bilancio e la certificazione delle competenze, al riconoscimento dei titoli di studio, oltre ad un supporto per la gestione delle pratiche amministrative.

Accompagnamento dei destinatari all’autonomia.
Attraverso l’attività di coaching, laboratori e workshop, si fornisce ai destinatari un supporto concreto, così da favorire lo sviluppo di competenze trasversali e la ricerca attiva di lavoro ed alloggio.

Servizi integrativi e di supporto.
Sono previste attività socioculturali e di socializzazione, si erogano servizi di conciliazione vi- ta-lavoro, socio-psico-sanitari e di rafforzamento della lingua italiana, comprensivi di scolarizzazione per i beneficiari di minore età, al fine di garantire l’inserimento completo di ogni partecipante sul territorio.
Tutto ciò si realizza tramite lo sviluppo ed il consolidamento di una rete territoriale, che integrerà le diverse politiche e servizi in un’ottica cooperativa. Vengono messi a sistema servizi, dispositivi, risorse, metodologie e modelli di intervento già disponibili a livello regionale.

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La “Casa dei Diritti”, nuovi uffici Cgil dentro la galleria dell’Ipercoop

Roberto Rossini:  “Un luogo emblematico per la nostra storia e l’ispirazione a Bruno Trentin”

PESARO, 1 aprile 2021 – La Cgil Pesaro e Urbino ha aperto un nuovo ufficio dentro l’Ipercoop Miralfiore, in Galleria dei Fonditori n. 54.

Nel nuovo ufficio saranno presenti le strutture della CGIL che si occupano di tutela individuale. Esse sono:  il CAAF (per tutte le pratiche inerenti alla assistenza fiscale, 730, Isee, Red, successioni, servizio colf-badanti), il Patronato Inca ( per tutte le pratiche previdenziali ed assistenziali, quali: domande di pensione, riconoscimento di invalidità civile, legge 104, infortunio e malattia, bonus, congedi parentali, pratiche di sostegno al reddito) e anche le associazione affiliate alla Cgil come il  Sunia (Sindacato degli inquilini ed assegnatari), la Federconsumatori (associazione che difende i diritti degli utenti e dei consumatori) e l’Auser (l’associazione di volontariato impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società).  e infine lo Spi Cgil, il sindacato pensionati, che oltre a difendere i redditi e i diritti dei pensionati svolge un’azione sindacale trasversale e di collaborazione con la Confederazione, come ad esempio nella contrattazione sociale territoriale con i Comuni e con gli Enti territoriali.

 Anche se parzialmente operativa già dal 22 marzo, la nuova sede sarà pienamente funzionale a partire dal 7 aprile in concomitanza con l’inizio della campagna 730 per la dichiarazione dei redditi.

Per noi, scrive il segretario generale Cgil Roberto Rossini, questo era un luogo di lavoro molto importante nella nostra storia: qui c’era la Montecatini. E noi apriamo una sede per i lavoratori proprio in un luogo simbolo della nostra città e della nostra storia. L’abbiamo chiamata la Casa dei dirittiispirandoci a  Bruno Trentin che alla tradizionale tutela collettiva, aveva pensato di affiancare il lavoro del sindacato  anche sui diritti individuali che ogni cittadini può far rivalere, non solo come lavoratore o pensionato, ma come consumatore, come contribuente, come cittadino”.

Bruno Trentin scrisse: “Il sindacato non deve presumere di essere per la “classe” e deve partire nella sua azione non più dalla “classe”, ma dalla persona che lavora; e in secondo luogo deve farsi portatore dei diritti universali e divenire uno dei protagonisti principali della società civile organizzata e riformata con un proprio progetto di società”. Questo è anche il nostro pensiero.

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rESISTIAMO – La FILCAMS a fianco dei lavoratori stagionali del turismo.

Il settore turistico, uno dei primi ad essere stato impattato e tra quelli coinvolti più drasticamente dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, anche in base ai dati più aggiornati, sarà l’ultimo ad uscire dalla situazione di crisi determinata dall’emergenza sanitaria.

A chiusura della stagione estiva 2020, la difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori di uno dei settori più importanti per l’economia italiana continua.

Per questo, come ogni anno, siamo a fianco degli addetti dell’intero comparto (lavoratori stagionali,somministrati, intermittenti, esternalizzati, terziarizzati e in appalto) per offrire loro tutele, informazioni e tutta l’assistenza di cui necessitano.

CHI SIAMO E COSA FACCIAMO

La FILCAMS è la categoria della CGIL che organizza e rappresenta tutte le lavoratrici e i lavoratori dei settori Terziario, Turismo e Servizi. Siamo presenti in tutte le regioni e province d’Italia (a Pesaro e Urbino con oltre 6.000 iscritti – dato certificato al 31/12/2019) e svolgiamo un’attività di tutela dei lavoratori a livello sindacale attraverso la stipula dei contratti nazionali di lavoro, le assemblee sindacali, la contrattazione territoriale e aziendale, la gestione dei fondi di previdenza integrativa.

Inoltre offriamo ai lavoratori supporto per altri tipi di servizi, quali:

  • informazioni contrattuali e legislative;
  • chiarimenti su ammortizzatori sociali (cassa integrazione, fondi di integrazione salariale);
  • informazioni su bonus statali e congedi straordinari relativi all’emergenza da Covid 19;
  • controllo buste paga;
  • diritti e tutele per i genitori, per le famiglie e per le persone con handicap;
  • aiuti economici per i lavoratori da parte dei vari enti bilaterali;
  • pratiche riservate agli iscritti attraverso la rete dei servizi CGIL, Patronato INCA, CAAF, UVL (compilazioneISEE, assegni familiari, domanda di maternità, pensione, conteggi buste paga etc.).

CONTATTI

FILCAMS CGIL PESARO: Via Gagarin, 179 – 0721 420224

FILCAMS CGIL FANO: Via Roma, 93/A – 0721 830388

Sito: www.cgilpesaro.it/filcams-federazione-lavoratori-del-commercio

Facebook: www.facebook.com/filcamscgilmarche

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Il Tribunale di Urbino riconosce il bonus bebè anche senza il permesso di lungo soggiorno

Il ricorso a favore di una mamma di nazionalità albanese promosso dal patronato Inca Cgil

Il Giudice del lavoro ha stabilito che il diniego dell’Inps è discriminatorio

PESARO, 29 giugno 2020 – Mentre l’INPS si ostina a negare l’accesso alle prestazioni di welfare ai cittadini extracomunitari che nel nostro Paese vivono, lavorano, pagano le tasse e hanno costruito una famiglia solo perché sprovvisti di permesso da “lungosoggiornante” la sezione lavoro del Tribunale di Urbino sollecitato dal ricorso promosso dall’ INCA CGIL di Pesaro e patrocinato dall’avvocato Antonella Lionetti consolida un orientamento giurisprudenziale di segno totalmente opposto.

Con l’ordinanza emessa dal Tribunale Ordinario di Urbino il 25 giugno 2020 nell’ambito della causa civile (n 285/2019) proposta nei confronti dell’INPS che aveva negato il diritto a percepire il bonus bebè ad una cittadina di nazionalità albanese, titolare di un permesso che le consente di lavorare in Italia ma priva del permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo, il Giudice del lavoro Andrea Piersantelli ha dichiarato il carattere discriminatorio della condotta dell’INPS, il cui diniego ha posto la lavoratrice straniera in una posizione di ingiustificato svantaggio rispetto al cittadino italiano, ordinando all’INPS di cessare la condotta discriminatoria e di pagare alla ricorrente il bonus bebè.

L’assegno di natalità –comunemente conosciuto come bonus bebè- è un sussidio mensile a sostegno del reddito familiare originariamente previsto per tre anni a partire dalla nascita del bambino o di ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento preadottivo poi ridotto a 12 mesi con la legge di Bilancio 2018 il cui riconoscimento è subordinato al possesso di un ISEE non superiore a 25mila euro.

Anche questa volta la sezione lavoro del Tribunale di Urbino nelle motivazione dell’emessa ordinanza ha confermato quanto già stabilito in precedenti pronunciamenti anche della Corte di Giustizia dell’UE e cioè che non si può negare il beneficio agli stranieri sprovvisti di un permesso di soggiorno di lungo periodo perché ciò contrasta con le disposizioni contenute nella Direttiva Comunitaria n 2011/98/UE che richiama il regolamento 883/2004 nel quale sono indicate le prestazioni di Welfare cui hanno diritto i cittadini stranieri, presenti nel territorio europeo, tra le quali rientra il bonus bebè.

Secondo l’ordinanza le conseguenze del dettato dell’Unione Europea in termini di diritto alle prestazioni è quella diretta a tutelare economicamente la maternità e la paternità in modo continuativo fino al compimento dei tre anni del bambino ed è corrisposto in modo automatico e non discrezionale laddove ricorrano i requisiti di reddito prescritti e trattandosi di una norma sovranazionale non ha bisogno di essere recepita e si colloca per gerarchia delle fonti normative al di sopra della legislazione nazionale imponendo la disapplicazione in caso contrario.

Quindi, per il giudice di Urbino, qualsiasi disposizione nazionale che ponga lo straniero in una posizione di svantaggio rispetto al cittadino italiano riveste illegittima portata discriminatoria la quale si estende agli atti e comportamenti della pubblica amministrazione che ne fanno attuazione, compresa l’Inps.

Silvia Cascioli, segretaria confederale provinciale con delega alle politiche sull’immigrazione e i diritti di cittadinanza, commenta: “Siamo estremamente soddisfatti dell’esito dell’ordinanza, perché nel riaffermare quanto contenuto nelle direttive europee in tema di accesso al welfare per i cittadini stranieri, riafferma un principio a noi molto caro, quello della tutela della maternità e della paternità nel modo del lavoro, troppo spesso ancora oggi riconosciuto solo sulla carta. Ovviamente è ancor più paradossale che in questa occasione, ma non è la prima volta che accade, sia proprio un ente pubblico a rendersi protagonista di una decisione illegittima e discriminatoria come stabilito dal Tribunale”.

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Sei stato contagiato sul lavoro? È INFORTUNIO

L’INFORTUNIO SUL LAVORO E’ RICONOSCIUTO

A tutte le categorie di lavoratori che operano in costante contatto con il pubblico/utenza come:

  • Operatori del comparto sanitario (medici, infermieri ed altri operatori sanitari dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale e di qualsiasi altra struttura sanitaria pubblica o privata)
  • Impiegati in front-office e alla cassa ad- detti alle vendite/banconisti personale non sanitario degli ospedali, con mansioni tecniche, di supporto, di pulizie e operatori del trasporto infermi
  • Personale delle case di riposo, taxisti

Sono comunque comprese tutte le altre categorie di lavoratori che dimostrino di aver contratto il COVID-19 in occasione di lavoro

Itinere
Rientrano nella casistica anche gli infortuni in itinere, accaduti durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro, nonché il contagio da COVID-19 avvenuto durante il percorso (mezzi pubblici).

Decesso
In caso di decesso del lavoratore ai familiari spetta un riconoscimento economico una tan-tum (Fondo delle vittime di gravi infortuni sul lavoro) previsto sia per i soggetti assicurati INAIL sia per i soggetti per i quali non sussi-ste il predetto obbligo assicurativo come i militari, vigili del fuoco, forze di polizia, liberi professionisti, ecc...

Contatti

pesaro@inca.it

Whatsapp: 3427695092

 

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