Presidio all’Ospedale di Urbino. Nidil insieme ai lavoratori e le lavoratrici in somministrazione dell’Asur Area Vasta 1

Questa mattina si è tenuto davanti l’Ospedale di Urbino il presidio promosso dal Nidil Cgil di Pesaro Urbino insieme ai lavoratori e le lavoratrici in somministrazione presso Asur Area Vasta 1.

Questo è stato un momento fortemente sentito, non solo perché da anni i lavoratori vivono questa condizione di precarietà, ma ancor di più in questa fase nella quale la Regione Marche intende “mettere a terra” la riforma della sanità marchigiana, già dal prossimo gennaio.

L’incertezza che vivono questi lavoratori è divenuta insostenibile, così come le mancanze di risposte sul proprio futuro e sul proprio lavoro.

Siamo soddisfatti della mattinata perché abbiamo dimostrato all’Assessore Saltamartini che i somministrati in Regione non sono solo 7, qui nella provincia come più volte denunciato, sono almeno 39 e da questo presidio chiediamo a gran voce che la Regione si faccia carico delle risorse mancanti per erogare loro la premialità covid e si impegni ad individuare percorsi di internalizzazione di queste figure professionali di concerto con la Direzione di Asur Marche e di Area Vasta 1.

Avevamo annunciato un autunno di mobilitazione e dopo diverse lettere, comunicati ora non potranno più considerare questi lavoratori invisibili.

Il tempo è poco e le risposte sono urgenti. Attendiamo una proficua interlocuzione con i soggetti interessati ASUR, AREA VASTA 1 e le REGIONE MARCHE e continueremo a lottare mettendo in campo tutte le azioni necessarie per tutela dei lavoratori e delle lavoratrici in somministrazione in sanità, fino allo sciopero.

Ricordiamo, ancora una volta, che non esistono ”eroi” o lavoratori di serie B.

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Progetto Bussola 2021: a giugno incontri pubblici su salute, consumi e invecchiamento attivo

Nell’ambito del Progetto Bussola 2021 finanziato dalla Regione Marche, lo Spi Cgil, insieme a Federconsumatori e Asur (Dipartimento Nutrizione), hanno organizzato, per il mese di giugno, una serie di incontri per discutere con le persone e dare risposte concrete sui temi inerenti l’alimentazione, le dipendenze patologiche, la tutela dei consumatori, la consulenza sulle problematiche dei pensionati e sull’invecchiamento attivo.

Dopo più di un anno in cui siamo stati obbligati all’isolamento per arginare l’emergenza sanitaria, e dopo un periodo altrettanto lungo in cui abbiamo imparato a convivere con il virus, grazie al vaccino stiamo pian piano ritornando alla normalità.

Finalmente è arrivata l’ora di incontrare le persone, ascoltarle, capire i loro bisogni e dare loro risposte certe ed efficaci.

E’ fondamentale che lo spazio entro cui dobbiamo agire è il territorio, là dove si svolge la vita sociale collettiva di una comunità.

La pandemia ci ha insegnato a guardare con occhi nuovi: la nostra funzione è quella di essere dei punti di riferimento per i tanti cittadini e pensionati che guardano oggi più che mai il territorio come fattore di cambiamento.

Il ciclo di incontri si svolgerà in forma di Infopoint durante il mese di giugno nelle seguenti località:

  • Gabicce, 15 giugno dalle 16 alle 19 presso il piazzale Davanti il Conad – Zona Tavollo;
  • Urbino, 22 giugno dalle 16 alle 19 in pizza della Repubblica
  • Fossombrone, 21 giugno dalle 9 alle 12 presso largo Caio Sempronio Gracco (Porta Fano)
  • Mondolfo, 28 giugno dalle 9 alle 12 in via Cavour 7.

I collaboratori di Spi, Federconsumatori, e Asur saranno presenti, nei giorni prestabiliti, distribuendo materiale informativo, per fornire informazioni e riposte sui temi delle insidie per i contratti di gas, acqua, e telefonia e sui corretti stili di vita e alimentazione.

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Eroi a parole, senza soldi nei fatti

Personale sanitario Area vasta 1: senza risposte concrete pronti alla mobilitazione a partire dal blocco degli straordinari

 PESARO, 12 marzo 2021 – A distanza di un anno dall’inizio della pandemia il personale ASUR Area vasta n1,  da subito impegnato a fronteggiare un evento senza precedenti, ancora non ha avuto il pagamento della premialità  Covid riferita al 2020.

L’importo del premio non è certamente sufficiente a compensare l’immenso lavoro e i costanti sacrifici che ogni lavoratore ha dovuto affrontare, a livello personale e familiare, per continuare a garantire l’assistenza necessaria alla popolazione ma avrebbe assunto un significato almeno simbolico di gratitudine ma al di là dei numerosi ringraziamenti mediatici ad oggi, non si è ancora passati ai fatti.

Già questo sarebbe sufficiente per comprendere la frustrazione dei dipendenti di Area vasta 1 ma evidentemente le sorprese dovevano ancora arrivare:  non solo a marzo i dipendenti non si troveranno in busta paga il premio del 2020 ma si vedranno anche decurtate le indennità di condizioni di lavoro per le mansioni che continuano a svolgere in contesto Covid.

Se a questo si aggiunge la carenza di organico mai compensata e la necessità di garantire turni di lavoro sempre più massacranti è del tutto evidente che la misura ormai è colma.

Per questo, in assenza di risposte concrete da parte della direzione di Area vasta e di Asur, saremo costretti a mobilitare i lavoratori prevedendo, fin da subito e per cominciare, il blocco degli straordinari.

Per la RSUFP CGILCISL FPUIL FPL
Massimo RagniVania SciumbataAlessandro ContadiniAngelo Aucello
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Sanità: FP Cgil – Cisl FP – Uil FPL preoccupazione per il risparmio sul costo del personale ed il taglio delle retribuzioni accessorie

Le Organizzazioni Sindacali Territoriali del pubblico impiego FP Cgil – Cisl FP – Uil FPL esprimono preoccupazione in merito alle recenti decisioni assunte a livello regionale dalla Giunta Ceriscioli ed a livello locale dall’Asur Marche. Entrambe hanno alla base come comune denominatore il risparmio sul costo del personale ed il taglio delle retribuzioni accessorie.
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Autovetture obsolete dell’Asur: a rischio il servizio di assistenza domiciliare e trasporto materiale

FANO – Dopo l’ennesimo episodio di un dipendente Asur appiedato dal mezzo con cui l’Azienda lo costringe a svolgere il proprio servizio è giunto il momento di denunciare pubblicamente il grave disagio che Infermieri e Operatori Tecnici che operano sul territorio vivono quotidianamente a causa del mezzo di trasporto che l’Asur gli fornisce per recarsi al domicilio dei pazienti.

Parliamo del personale infermieristico dell’Assistenza Domiciliare che tutte le mattine si recano a casa dei cittadini impossibilitati ad andare autonomamente in laboratorio analisi per il prelievo o in ospedale per medicarsi. Questi operatori per muoversi hanno a disposizione vecchie Fiat Panda o Punto del 1988-90 con 300.000 km e che ad un certo punto o non partono o chi guida rimane con in mano il volante (è realmente accaduto.).

Non si tratta solo del rischio che corre il dipendente in servizio ma si tratta proprio del disagio che si crea al cittadino nel momento in cui l’operatore che deve fare il prelievo entro un certo orario non arriva. Ci chiediamo anche se economicamente è più vantaggioso pagare la manutenzione di un vecchio mezzo piuttosto del noleggio di un mezzo nuovo.

La Direzione aziendale è stata da noi informata di tale disagio ma sembra proprio che nessuno voglia prendersi carico di questa situazione. Dobbiamo forse sperare nella clemenza del tempo oppure il tutto è finalizzato al risparmio e tra qualche anno queste macchine saranno riconosciute come “auto storiche” ?

Nel frattempo lanciamo un appello ai cittadini automuniti: se per caso vedono un’ autostoppista vestito con un camice e con in mano delle provette si fermino pure tranquillamente: è l’infermiere o l’operatore tecnico è rimasto a piedi e che ha bisogno di un passaggio fino all’ospedale.

Fano, 11 febbraio 2015

 

Per la F.P. CGIL di Pesaro e Urbino
Fabio Marc Battistelli

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