Dura replica di Cgil Cisl e Uil “La ricostruzione della vicenda è incomprensibile e fantasiosa”

FANO, 10 febbraio 2022 – In merito a quanto dicharato dal Presidente dell’Ats n.6 e assessore del Comune di Fano Dimitri Tinti, nostro malgrado siamo costretti a tornare su questa vicenda a distanza di qualche settimana,  soprattutto per chiarire le ragioni di Cgil Cisl e Uil.

La ricostruzione della vicenda espressa da Tinti appare incompleta incomprensibile e a tratti fantasiosa. 

Infatti, durante l’incontro con l’Ats 6 di martedì scorso, le organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil hanno deciso di esprimere, tramite una dichiarazione da mettere a verbale, la loro posizione in merito alla decisione assunta dall’Ats 6  e dall’assessore Tinti  rispetto al ruolo e al coinvolgimento delle confederazioni sindacali  nella costruzione e nella elaborazione  del Piano di Ambito.

In tempi non sospetti abbiamo criticato aspramente il  fatto che l’Ats 6  abbia scelto di relegare la discussione con le organizzazioni sindacali al solo tema del modello organizzativo che l’Ats dovrà assumere nel prossimo futuro, escludendo però  il sindacato generale e confederale dai tavoli delle politiche settoriali come: inclusione sociale, nuove povertà, giovani, disabili e anziani.

La modalità adottata  dal Presidente di Ats 6 è diversa da quella dagli altri Ambiti territoriali sociali  della nostra provincia per i quali  il sindacato generale e confederale viene coinvolto su tutti i tavoli per discutere anche delle politiche di settore .

Riteniamo che questa sia una scelta estremamente grave e per questo motivo, nell’incontro di martedì, abbiamo comunicato all’Assessore Tinti che, a queste condizioni, non saremmo stati più interessati a partecipare all’unico tavolo al quale l’Ats 6 vorrebbe sedessero i sindacati.

Come già detto, il tavolo è quello sul modello organizzativo, pertanto limitativo rispetto all’insieme dei temi e degli obiettivi che devono essere contenuti nel nuovo piano di Ambito. La discussione che è emersa in questo unico contesto risultata incompleta, parziale e inefficace rispetto alla discussione generale.

Per questo abbiamo deciso di esprimere  il nostro dissenso attraverso  una nota a verbale che è stata illustrata direttamente al tavolo.

Spiace constatare che anche nella ricostruzione dei fatti la scelta dell’Ats 6  sia quella di perseverare in una scelta politica che riteniamo estremamente grave seppur legittima. Come legittime sono le nostre critiche anche aspre. 

Constatiamo infine che questa vicenda ‘ostacolo’  per il mantenimento delle normali relazioni sindacali, venga utilizzata ad arte da qualcuno trasformandone i contenuti con l’obiettivo di raggiungere altre finalità e tentando un coinvolgimento del sindacato su dinamiche politiche nelle quali non vuole e non deve essere coinvolto.

Pertanto, seppur scettici, auspichiamo  che di questa vicenda se ne facciano carico direttamente i sindaci dei Comuni che fanno parte dellAts 6 e che si possa ritornare a una condizione normale e corretta delle relazioni sindacali”.

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